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Autore: super_angy_69    12/04/2014    1 recensioni
DUE BEST.
UNA VACANZA STUDIO A LONDRA.
E UN INCONTRO INASPETTATO E DESIDERATO.
"Se una persona ti è piaciuta subito sin dal primo momento che hai incrociato il suo sguardo, non smetterà mai di piacerti.
Avete presente la sensazione che si prova quando tutto va finalmente per il verso giusto e la tua vita procede per il meglio? ♥
Basta veramente poco per essere felici.♥
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 25. ♥
Non mi era mai capitato di trovarmi in certe situazioni . Non avevo mai provato le emozioni che in quel momento bruciavano dentro di me . E purtroppo non era una cosa positiva . Sentivo il cuore sbriciolarsi, frantumarsi e la cosa peggiore era che non finiva a terra, ma che volava, quasi condizionato da qualcosa di enorme, da lei, da quella ragazza che mi aveva distrutto, ucciso, frantumato come se fossi fatto di vetro .
Le avevo dato la mia anima, ma lei l’aveva usata per ripararsi dalla pioggia, le aveva donato il mio cuore, ma lei ci aveva giocato a tennis, le avevo dato tutto me stesso, ma lei mi aveva usato per passare il tempo .
‘Gli uomini non piangono’ . Quanto avrei voluto fosse vero, quanto avrei voluto essere in grado di passare sopra alle cose, di metterci una pietra sopra, di superarle, ma a quanto pareva l’unica cosa che in quel momento riuscivo a fare era buttar fuori il mio dolore immenso con gocce d’acqua salata che mi colavano dagli occhi come un fiume in piena .
Sara era stata l’unica ad avermi fatto innamorare, ad avermi reso totalmente ed incondizionatamente dipendente dai suoi sorrisi. Lei era stata l’eccezione, l’unica eccezione che era riuscita a farmi cadere in quell’oblio di emozioni che era l’amore, ma da tale era riuscita anche a tirarmici fuori per farmi cadere nel baratro .
Sprofondai la faccia nel cuscino mentre le lacrime continuavano a scorrermi sulle guance copiose . I ricci mi si appiccicavano sul volto a causa del sudore e i singhiozzi provocati dal pianto soffocato scuotevano il mio corpo . Ero convinto che saremmo potuti essere il re e la regina di un amore enorme ed incondizionato . Ero strasicuro che saremmo potuti essere il re e la regina dei nostri sogni, di una qualsiasi promessa, di una fiducia reciproca.. ma evidentemente mi ero sbagliato .
Ci eravamo amati, ma poi eravamo caduti e in quel momento stavamo sprofondando più in fretta della velocità della luce .
{ Sara }
C’erano tre cose di cui avevo paura in quel momento : i pagliacci, i nanetti da giardino e i fraintendimenti .
Mi sentivo una stupida, una stupida per non essergli corsa dietro, una stupida, per non averlo fermato, una stupida per non avergli spiegato tutto subito . Mi guardai attorno, ma non conoscevo quel luogo, non conoscevo ciò che mi circondava . In quella settimana non c’ero mai stata . Sospirai, cercando di calmare il respiro che era diventato improvvisamente affannoso . Da quando avevo otto, quasi nove anni avevo iniziato a soffrire d’attacchi di panico, all’inizio frequenti e molto più gravi, ma che col tempo erano diventati più rari . A volte erano seguiti d’attacchi d’asma o da capogiri improvvisi .
Chiusi gli occhi e mi sedetti a terra, nel parco di fronte al bar dove avevamo mangiato il gelato . L’aria fresca mi accarezzava il viso scompigliandomi i lunghi capelli lasciati sciolti solo il cappello della New Era rosso .
- Tutto a posto ? – una voce calda e cristallina giunse alle mie orecchie facendomi alzare lo sguardo . Non riconobbi l’interlocutore fino a quando non si sedette accanto a me . Era la ragazza rossa che avevo incontrato qualche giorno prima .
Le sorrisi annuendo, ma lei non sembrò credermi . Alzò un sopracciglio e mi guardò come per spingermi a sfogarmi . – Ti ricordi di quel ragazzo per cui stavo piangendo ? – annuì sorridente . – Bene, lo stesso pomeriggio che mi hai vista lui è venuto da me e abbiamo risolto . -
Mi interruppe esultando . – Oh, oddio, sono felicissima ! -
Sorrisi scuotendo la testa . – Peccato che per un fottuto malinteso adesso lui sia scappato . -
- E qual è il problema ? – il sorriso sul suo viso non scomparve e un espressione di pura pace interiore le caratterizzava il volto . – Vai da lui, se è un fraintendimento capirà . -
- Il fottuto problema è che non so dove cazzo sono ! – quasi urlai . Le vene del collo si gonfiarono e le guance mi si tinsero di rosso . Trattenni il fiato per calmarmi . – E ho paura, paura che non capisca ! -
Prese la mia mano e la strinse fra le sue . – L’amore, quello vero, va oltre a tutto, oltre ai tradimenti, ai fraintendimenti e agli scherzi idioti . Ti accompagno io da lui , tu calmati e pensa a cosa dirgli . -
Annuii respirando profondamente . Scorsi tra gli ultimi messaggi fino ad arrivare in quello di Louis, dove mi diceva l’indirizzo di casa loro . Lo dissi alla ragazza che avevo scoperto si chiamasse Claire e salimmo in macchina .
Gli edifici londinesi scorrevano veloci e confusi al di fuori del finestrino di quell’auto . Il sole prima splendente era stato coperto da nuvoloni neri che promettevano pioggia . Sembrava imitare il mio stato d’animo in quel momento . Le lacrime bruciavano negli occhi, ma non avevo intenzione di farle uscire, non in quel momento, non di fronte a quella ragazza .
Che poi perché avrei dovuto piangere ? Non avevo nessuna colpa, se non quella di averlo lasciato andare .. forse .
Piccole gocce d’acqua, come avevo previsto, cominciarono a cadere su Londra bagnando le strade e la gente che quel giorno era uscita non aspettandosi, di sicuro, di tornare a casa bagnata come un pulcino .
- A Londra è così, due minuti prima c’è il sole e due minuti dopo viene giù il finimondo ! – interruppe i miei pensieri, Claire, regalandomi un sorriso.
Sorrisi di rimando, per poi tornare a guardare il paesaggio .
L’auto voltò a destra e ci ritrovammo nella strada sulla quale si affacciava la casa dei ragazzi .
- Non posso proseguire . – disse dispiaciuta guardandomi e solo in quel momento notai le transenne che bloccavano la strada a causa di lavori .
- Tranquilla, - dissi sistemandomi con una mano il cappello – e grazie, grazie di nuovo ! – Le lasciai un abbraccio, aprii lo sportello e cominciai a correre per arrivare a casa di Harry . La pioggia mi bagnava il corpo . Si insinuava nella camicetta rossa e nera leggerissima, bagnava il viso facendomi colare il mascara e la matita nera . Le gambe, lasciate scoperte da un paio di pantaloncini corti, quelli che aveva scelto lui, erano diventate congelate , tanto che non le sentivo più .
Ma non mi importava . Non mi importava del fatto che avrei potuto prendere un brutto raffreddore, non mi importava di sembrare uno zombie, non mi importava delle scarpe ormai completamente zuppe e appena sporche di fango . In quel momento non mi importava di niente, avevo solo bisogno del mio ragazzo, di spiegargli come stavano le cose e ripetergli fino alla nausea che l’amavo, l’amavo da morire .
Mi fermai di botto e mi accorsi che, a causa del mio essere costantemente tra le nuvole, avevo sorpassato la casa . Tornai indietro di qualche metro e mi trovai di fronte al cancello di questa, fortunatamente già aperto . Sempre correndo, con il fiato corto e il cuore che palpitava entrai nell’edificio . Non mi fermai nemmeno per prendere fiato e immediatamente corsi sue per le scale . Non avrei mai, mai preso l’ascensore da sola . Salii sei rampe di scale di corsa, per poi arrivare al terzo piano . Bussai alla porta, ma come tenevo non ottenni risposta . Bussai di nuovo, ma da dietro quella porta non si sentiva nessun rumore . Milioni di domande mi assalirono ed ebbi la paura folle che non fosse scappato per tornare a casa . Mi morsi il labbro . Scossi la testa e bussai di nuovo . – Harry, per favore, se sei lì dentro aprimi, devo spiegarti .
Attesi una risposta, ma di nuovo il silenzio invase il piano . Bussai, di nuovo . – Che cosa c’è da spiegare, eh ? Mi hai usato, mi basta sapere questo ! – urlò, e sentii la sua voce rotta, graffiata dal pianto che forse, fino a quel momento, gli aveva tenuto compagnia .
- Ti prego, - dissi alzando appena la voce . – ti prego, apri questa porta ! -
- NO ! – un urlo strozzato raggiunse il mio udito .
Le lacrime, quelle che fino a quel momento avevo tenuto rinchiuse nei miei occhi, mi riempirono le guance già fin troppo bagnate a causa della pioggia .
Scossi la testa e mi sedetti a terra . Poggiai la schiena sulla porta e infilai la testa fra le gambe . Le lacrime scorrevano imperterrite sulle mie guance, mentre milioni di brividi causati dal freddo si impossessavano del mio corpo .
Avrei aspettato tutto il tempo necessario, ma non me ne sarei andata da lì . Forse avrei atteso il ritorno dei ragazzi, o forse lui si sarebbe deciso di aprire . Guardai l’ora sul telefono . Erano le cinque meno venti , erano poco più di cinque minuti che ero seduta a terra . Scossi la testa sospirando . Non osai guardare le mie condizioni, anche perché, alla fine, non me ne importava nemmeno più di tanto .
Starnutii . Sorrisi scuotendo la testa . ‘Capirai, ci mancava solo il raffreddore, ora’ , pensai trattenendo una risata .
La porta alle mie spalle si aprì di botto e io scattai in piedi . – Pensavo te ne fossi andata . – la sua voce era fredda e dura , gli occhi altrettanto freddi, rossi e gonfi .
- Tu, tu non hai capito . – entrai in casa facendomi spazio sotto le sue braccia . A meno che non mi avesse cacciato a calci di casa avrebbe dovuto sorbire le mie spiegazioni .
- Cosa ci sarebbe da capire, tu mi hai usato, ti sei divertita. Ho capito tutto, ora puoi anche andare . -
Sentii il dolore e la rabbia represse venire fuori come una furia . Mi voltai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo . Mi avvicinai e con poca delicatezza lo presi per il colletto della maglietta sbattendolo al muro accanto alla porta d’ingresso che chiusi con un calcio . – Ho chiamato amore il mio fottuto migliore amico, ho detto “ti amo” a quel fottuto e dannato mio migliore amico che m’ha sostenuto quando stavo cadendo nel baratro, che m’ha teso la mano per tirarmi su quando il mondo sembrava andarmi contro . Quel dannato ragazzo conta più di qualsiasi cosa perché senza di lui probabilmente adesso non sarei  la ragazza che sono, forse non sarei nemmeno qui . – allentai la presa e abbassai lo sguardo insieme alle mie difese . Avevo sempre vissuto con una corazza costruita per bene addosso, una corazza che mi difendesse dal resto del mondo, una corazza che mi impediva di espormi in tutto e per tutto e in quel momento quella fottuta corazza era andata in frantumi .
- Sei bagnata . – sussurrò . Alzai lo sguardo per guardarlo e lo vidi mortificato. Poi continuò. – Scusa, io, io non lo sapevo, non potevo saperlo ! –
Scossi la testa e mi avvicinai a lui . Gli sorrisi e mi nascosi fra le sue braccia . Il calore del suo corpo a contatto con il mio freddo e bagnato aumentò i brividi . Sciolse l’abbraccio e con una mano mi alzò il viso prendendomi per il mento . Sorrise lasciando senza respiro . – Ti amo. – soffiò sulle mie labbra .
- Ripetilo, ti prego . – chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dal suo profumo .
- Ti amo. – sussurrò baciandomi i capelli. – Ti amo. – ripetette mordendomi il lobo dell’orecchio .
- Ti amo. – disse per poi accavallare le sue labbra alle mie . Il sapore di miele e fragole delle sue labbra m’inebriò i sensi insieme a quello di mele dei suoi capelli . E poi c’era l’amore, il profumo inconfondibile dell’amore che rendeva il tutto più magico .
Socchiusi le labbra e le nostre lingue iniziarono a rincorrersi . La passione e l’intensità di quel bacio aumentarono vorticosamente . Lo strinsi più forte a me passando la mia mano tra i suoi capelli ricci . Le sue mani finirono sul mio fondoschiena . Mi prese in braccio e incrociai le gambe attorno alla sua vita . Finii con la schiena addosso al muro mentre entrambi bramavamo le labbra dell’altro . Si staccò e iniziò a lasciarmi leggeri baci sul collo .
- Ti amo. – sussurrai al suo orecchio per poi morderglielo .
Sorrise . Mi persi nel suo sorriso puro e sincero, mi persi nelle emozioni che entrambi stavamo provando , mi persi in quella nuova realtà che con Harry avevo scoperto.


zam zam: salve people!!!!!!!! dai non sono tanto in ritardo questo giro, un mesetto ci sta! :) cqm che mi dite questa volta del capitolo io lo trovo stupendo perchè ho vissuto in prima persona quello che ha passato Sara quindi mi sono ispirata alla mia vita anche se questo episodio è successo 2 anni fa, ma questi sono affari miei e non credo vi interessino.
ora vi lscio spero vi piaccia il capitolo ringrazio come al solito chi segue, recensisce e mette tra i preferiti siete tantissimi grazie mille bacioni Angy..
  
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