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Autore: djgirl    12/04/2014    0 recensioni
Questa storia prende spunto da vari libri-shadohunters,the vampire diares e l'accademia dei vampiri- e telefim-supernatural e grimm-dove per esempio,Lissa non sa di essere una moroi ma lo scoprirà,o che Cristian sia il fratello della protagonista,e ci saranno anche cantanti famosi della boyb. one direction ma che non porteranno proprio il loro vero cognome e viene svolto dove Rose-di l'accademia dei vampiri-cercava Dimitri a Novosobirsk.
Prologo.
Novosobirsk,Siberia.
Rose Hathaway, e il fratello Cristian hanno da poco subito la perdita dei genitori, morti in un incidente stradale, e sono andati a vivere insieme alla loro giovane zia,Juliette.
il vampiro centenario Harry Demidov torna nella sua città natale e incontrandola si accorge che Rose è la dopelganger di Serena.
la donna che vampirizzò lui e suo fratello Louis durante gli anni della guerra civile.
Alison a Portsmouth ha le due sue migliori amiche Lissa Dragomir e Jill Cook ,e un ragazzo a cui lei teneva molto,Adrian ivashkov e il fratello gemello di Adrian,Zayn e il loro migliore amico,Liam Belikova. Nel corso della storia incontrerà,Vampiri,lupi mannari,ibridi,fantasmi,angeli e cose del genere.
Ripeto è una storia tratta.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alec Lightwood, Izzy Lightwood, Jace Lightwood
Note: Movieverse, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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HARRY POV'S
''Caro diario,oggi ho perso totalmente il controllo,quando ho sentito l'odore del suo sangue,tutto quello che tenevo dentro,è riaffiorato.
Non sono in grado di resisterle,ha un odore così buono''.

Jill pov's. , 
«Si chiama Harry Demidov»pronunciai prendendo il bicchierino da sopra il tavolo,ero con Lissa al bar degli alunni,Schulz.«vive con lo zio nel vecchio pensionato dei Demidov,è andato via quando era piccolo,ed è tornato adesso,dato che la sua famiglia era di militari si trasferivano di continuò»mi voltai verso di lei«e il suo colore preferito è l'arancione»
«Mi spieghi come fai?»pronunciò sorridendo«hai scoperto tutto questo in un giorno»era come impressionata,si sedette al primo tavolo libero.
«Oh per favore,ci ho messo solo un'ora a scoprire tutto»mi sedetti difronte a lei-e ci sposeremo a Giugno»mi alzai quando vidi la figura di una mia amica«ehi»andai verso di lei lasciando Lissa al tavolo,doveva aspettare Rose.
Rose Pov's. 
«Zia Jul»scesi dalle scale di camera mia andando in salone«vado con Lissa al Schulz»presi la giacca dall'attacca-panni.
«D'accordo divertiti»pronunciò di spalle«aspetta»si voltò verso di me,io verso di lei«come si dice?ah si,non fare tardi,domani hai scuola»portò le mani ai fianchi sorridendomi,mia zia non aveva figli,quindi non si sapeva comportare con noi. 
«Ben detto zia Jul» pronunciai ridendo,mi voltai nuovamente per uscire dalla porta di casa,aprì la porta,presi un colpo«oh»sussurrai. 
«Mi spiace,stavo per bussare,ma mi hai preceduto »indicò il campanello sorridendo,la prima cosa che incontrai erano i suoi occhi,dio,erano la fine del mondo«volevo chiederti scusa per essere sparito oggi,so che è stato...strano»sussurrò mettendo le mani dietro la schiena sorridendomi. 
«Non ti preoccupare»sospirai.
«E che il sangue mi da la nausea»sussurrò«come va la ferita?»chiese gentilmente. 
«Era soltanto un graffio»sorrisi appoggiandomi alla porta«ora ho la prova che mi pedini»risi.
«No ehm non è vero»pronunciò ridendo«e che e non è proprio una piccola città,ma ho chiesto in giro dove abiti»tirò una cosa fuori dai pantaloni«e credo che questo sia tuo»aveva il mio diario tra le mani,scrutò per bene la copertina del diario che era ricoperto in mocassino,prima di porgermelo.

«Oh,il mio diario,ecco dov'era»lo presi delicatamente.«ti ringrazio»abbassai lo sguardo sul libro«N-non l'hai letto vero?»balbettai. 
«cosa?no,non mi permetterei mai»mi guardò,nei suoi occhi lessi qualcosa di sincero.
«Oh bene,qualunque altra persona lo avrebbe fatto»alzai lo sguardo guardandolo 
«Io non vorrei che qualcuno leggesse il mio,e io non ho letto il tuo»mi sembrava strano,anche lui aveva un libro/diario,in fondo,di solito i dirai ce li hanno sole ragazze per scrivere i loro segreti personali.
«Anche tu hai un diario?»chiesi. 
«Ehm si»rispose
«se non scrivo,dimentico facilmente ed è importante ricordare»i suoi occhi incontrarono i miei,ci fu un minuto di silenzio,che durò fin troppo per il semplice fatto che potevo avvertire una strana sensazione,come se mi stesse leggendo nella mente.
«S-si»risposi incredula,era la stessa cosa che pensavo io«ehm io dovrei andare,non restare li fuori,entra pure»sussurrai andando in cucina lasciandolo sulla porta. 
Sto bene»alzò un po' la voce per farsi sentire,andai di nuovo sulla porta quando non lo vidi entrare,lo guardavo stranita«ehi ehm stavi uscendo?»chiese togliendo le mani dai muri della porta.

«Si devo incontrare una mia amica»mi andai a mettere di nuovo davanti a lui,fissai i suoi occhi-No Rose,non guardarlo,Rose!-cominciai a torturarmi le mani«vieni con me?»chiesi,mi sorrise-E brava Rose!ti avevo detto di non farlo!-
«Oh ehm,e tu ti sei presentata,mentre io no»mi porse la mano gentilmente,guardandomi negli occhi con una curva di sorriso spostata verso destra«Sono Harry»

-No Rose,non cedere al suo sorriso,so che ha un sorriso perfetto,non cedere!-continuava a dire quella vocina dentro la mia testa.

Lissa POV'S. 
«Come sta Rose?»mi chiese Adria mettendosi le mani tra i capelli neri,ricciolini,con il suo certo fascino.

Adrian era una sorte di sciupafemmine,ma quando stava con una ragazza,aveva i modi più gentili ed educati che potessero mai esistere.
«Adrian,come credi che stia?»mi appoggiai sui gomiti«gli sono morti i genitori cosa pensi?»attirai la sua attenzione«fa finta che vada tutto bene ma sono passati solo 2 mesi»abbassai lo sguardo. 
«Sta con qualcuno?»chiese guardandosi le mani,forse gli importava solo quello.

Si erano conosciuti grazie ai genitori,penso che Rose per Adrian sia stata amore a prima vista,anche se a volte,si trattano male,si tengono a vicenda.

Adrian con il suo modo di fare,riesce a calmare,o a far smettere qualsiasi persona di piangere.

Era il figo della scuola,anche se più grande di noi,di due anni,non è stato bocciato,ma viene a scuola solo per farsi gli affari degli altri,anche se diciamo,viviamo in un campus,solo Rose e suo fratello possono dormire a casa,forse per il semplice fatto che la preside abbia avuto pietà per la morte dei loro genitori.

Mentre ad Adrian- suo nipote per giunta- gli ha permesso di dormire nel suo vecchio alloggio.

Forse solo per il fatto che era sangue del suo sangue,e con Zayn,era la stessa cosa.
«Oh no,non mettermi in mezzo,non mettermi in mezzo a storie d'amore»alzai lo sguardo fissandolo«se proprio ci tieni,chiediglielo»
«Lissa sono un ragazzo,e poi mi sentirei a disagio,la ragazza ha mollato il ragazzo»pronunciò guardandomi.

Guardai dietro le spalle di Adrian,e vidi Rose con Miss fondo schiena maschile,Harry. 
 

Rose pov's.
Non appena entrai feci un sorriso a Jill,che stava con Liam e Zayn,si voltarono tutti e tre verso di me facendomi un cenno con la mano e poi il loro splendido sorriso.

Zayn con una maglia nera con sopra una luna,e dei jeans dello stesso colore.

Liam con la maglia bianca,non troppo attillata,e un jeans grigio metallo.

Jill era stupenda,anche se portava gli occhiali,era la ragazza più bella del campus,i lunghi capelli castani che le scorrevano fino alla schiena,e le le poche lentigini sotto gli occhi di fianco al naso,e le labbra carnose.

Jill,anche essendo la ragazza più bella della scuola,non era la solita ragazza viziata,tutto il contrario.

Oppure le solite figlie di papà che si credono di essere Dio sceso in terra,lei era diversa,timida,pignola,attenta a qualsiasi cosa succeda a scuola,solo un difetto,non aveva coraggio.
Verso di noi venne Adrian con tono freddo.«ehi io sono Adrian,piacere di conoscerti»porse la mano da vero gentiluomo ad Harry
«Ciao»gli strinse la mano«Harry».
Adrian abbassò lo sguardo verso di me.
«Ciao»gli dissi sorridendo,aspettandomi un sorriso di ricambio,non come quello di stamattina a scuola
«Ciao»rispose con un tono freddo.

Ecco,mi sbagliavo,era ancora arrabbiato.

Come biasimarlo?aveva fatto tutto per me,ma ripeto,non avevamo una vera e propria storia d'amore.

Forse il fatto che mi abbia visto al bar con Harry non gli era piaciuto.

Ma comunque sentii qualcosa percorrermi tutta la schiena,e invadermi gli occhi,lacrime?speriamo di no.
Adrian andò via,e io e Harry andammo a sederci a tavolino con Lissa,e chissà perché,c'era anche Jill. 
«Quindi,sei nato in Virginia?»chiese Jill scrutandolo per bene gli occhi smeraldi.
«No,sono nato in Pensylvania»sussurrò guardandola«Ma mi sono trasferito qui quando ero molto piccolo»Appoggiò il mento sul palmo della mano.
«E i tuo genitori?»chiese Lissa arricciando la fronte.
«Beh ehm»si voltò verso di lei arrivando alle sue labbra carnose«sono morti».
Minuto di silenzio,guardai negli occhi Lissa,credo che potesse leggermi nel pensiero.

La macchina che affondava,il viso di mia madre..-Rose,basta!-poi guardai Harry sentendo un enorme peso sullo stomaco.
«M-mi dispiace»abbassai lo sguardo tormentandomi le mani e la mente.
«Tranquilla,ormai ci ho fatto l'abitudine»con l'indice mi alzò il viso,facendo un sorriso rassicurante,e per un po' funzionò,quando sentì altri occhi rivolti verso di me,ma non erano ne Lissa,ne Jill,ne Harry.
«Hai fratelli?»chiese Jill.
«No,non ho fratelli ne sorelle»si voltò verso di lei sorridendo«io vivo con mio zio«Si rimise sui gomiti.
Voltò di nuovo lo sguardo verso di me. 

Mentre io non lo guardavo,voltai lo sguardo per cercare di capire di chi erano gli occhi che mi stavano fissando,poi li trovai.

Gli occhi grigio-azzurri di Adrian.

Era seduto sul bancone del bar,quando capì che mi ero accorta di lui,voltò lo sguardo sulla barista.

«Torno subito»sussurrai tossendo per educazione,mi alzai e andai di fronte a lui.

«Ehi Moretto»mi appoggiai con i gomiti al bancone.

«Ti ho salutato prima»Si,Adrian era il ragazzo più dolce che esisteva con le ragazze,ma ora non era l'Adrian che conoscevo io«Non credo ci sia bisogno di salutarti ancora»
«Oh,ti voglio bene anche io Adrian»provai a trovare un leggero sarcasmo in quella conversazione per non finire ancora più affondo.

«E' questo il problema Roza»Roza,il mio nomignolo,anche se lo odiavo,Adrian lo pronunciava con maniera dolce e delicata,con quel non so che,che ha nel tono della voce,cosi strana...dolce,ma seria allo stesso tempo.

«Adrian..»sospirai guardandolo per pochi secondi,per poi abbassare la testa sul bancone,quel attimo di sarcasmo che avevo voluto provare a creare,era del tutto scomparso.

«Ti staranno aspettando»scese dal bancone e si appoggiò con la schiena«Ti conviene andare»mise la giacca che arrivava a ¾ color verdognolo«Ciao Roza,ci vediamo»s'incamminò per andare fuori dal bar.

Era notte,e non volevo che uscisse da solo,reggeva l'alcool,ma ero comunque preoccupata,ma sapevo che se l'avessi fermato,avrei provocato un'altra ferita dentro di lui.

Tornai al tavolo dagli altri,e mi sedetti di nuovo al mio posto.

«Harry sei nuovo qui»riprese Jill quando Harry cercava di capire cosa fosse successo,e perché del mio umore sotto terra«e quindi non saprai della festa di inizio anno».
«Tu ci vai?»mi chiese,era più interessato a me,che a quella gnocca di Jill,eppure,hanno sempre preferito lei a me,rimasi a fissarlo per capire cosa cercava di fare facendo il dolce con me,quando senti una gomitata,ghignai per il poco dolore.
«ovvio che ci va»rispose Lissa al posto mio,alzai lo sguardo al cielo sorridente.
Misi apposto i capelli dietro l'orecchio,poi abbassai lo sguardo,lo guardai per un secondo,e aveva un sorriso fottutamente perfetto.

  
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