Di tutti gli errori che Paolo aveva commesso in vita sua – il suo matrimonio con Beatrice*, lo scarso interesse dimostrato nelle questioni politiche * – quello era il pericoloso di tutti. Un errore che gli sarebbe costato la vita, questo lo sapeva bene, perché suo fratello Giovanni non era certo il tipo da perdonare un tale oltraggio al suo onore. Aveva provato a resistere a quei sentimenti, a quel fuoco infernale e peccaminoso che, se assecondato, lo avrebbe condotto alla rovina, ma vedere Francesca così triste, vedere le lacrime a stento trattenute  per quel un matrimonio che ella non aveva mai voluto, dettato solo dalla convenienza politica, gli aveva fatto perdere ogni contatto con la realtà, e l’aveva baciata, dimenticandosi che quel giorno Giovanni sarebbe potuto tornare da un momento all’altro, che una serva avrebbe potuto vederli e riferire tutto al padrone. Dimenticò tutto, perdendosi in quel bacio peccaminoso che tanto aveva aspettato. Se l’amore era un peccato, allora lui era il primo dei peccatori su questa terra. 

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