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Autore: soontobebritish    13/04/2014    1 recensioni
La diciottenne Charlotte McDermott sta andando a Londra per frequentare l'università dei suoi sogni. Con la fortuna dalla sua parte, sull' aereo, si siede vicino ad un adorabile ragazzo inglese. Il suo nome? Liam Payne. E apparentemente è famoso...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 46

Liam’s POV

Ovviamente c’erano le fan fuori – in strada e sui marciapiedi. Appena uscimmo fummo accolti da diverse urla. D’istinto, attirai Charlotte verso di me, sentendo il bisogno di proteggerla. La guardai sorridere alla folla. Ok, non era qualcosa a cui ci si abituava facilmente, specialmente dopo soli tre mesi, ma era a suo agio ora, molto più di quanto lo fosse mai stata-probabilmente perché la maggior  parte delle minacce di morte si erano fermate.

“Eccoci qua,”  aprii la portiera per lei. Si sedette nel sedile anteriore e io chiusi la porta dopo di lei. Camminai attorno alla macchina per raggiungere il sedile del conducente e poi partii. Le sorrisi prima di fare la retro. Le guardie di sicurezza spingevano le fan, cosicché noi potemmo uscire dal parcheggio. Quando raggiungemmo la strada, alcune fan cominciarono a  rincorrerci, gridando.

“Davvero?” rise Char. “Cosa pensano di fare?”

Risi anche io, “Magari hanno la super- velocità.” Ma dopo un isolato e mezzo le avevamo seminate.

Non molto tempo dopo , parcheggiai la macchina di fronte ad un hotel.

Girai la chiave e mi alzai per aprirle la portiera. Quando uscì, mi sorrise, ma sapevo che stava impazzendo.

Le sue gambe erano deboli in quei tacchi e inciampò in avanti. La presi al volo.

“Oh  andiamo Char,” sorrisi e presi la sua mano. “È un appuntamento romantico, non ti farò mai fare un cosa per cui non sei pronta.”

Sorrise. “Sono così facile da capire?”

“Abbastanza,” sorrisi. “Non ti devi preoccupare di nulla.”

 

Charlotte’s POV

 

Liam mi condusse nell’hotel- era il posto più lussuoso che io avessi mai visto.

“Questo posto è… woah.” Alzai lo sguardo e vidi un candelabro di cristallo.

“È incredibile, vero?” sospirò Liam. “Non ci sono mai stato. Non lascerebbero mai cinque ragazzi da soli qui.” Ammiccò.

“Hmmm, chissà perché…”

“Niall mangerebbe tutto il loro cibo. Noi altri finiremmo per rompere qualcosa.”

“Molto più di qualcosa,” aggiunsi. “Conoscendovi, rompereste molto più di qualcosa.”

“Vero, vero.” Mi portò all’ascensore. Premette il pulsante per il tetto.

“Dove stiamo andando?”

“Lo vedrai.” Anche se non vedevo la sua faccia, sapevo che c’era un sorriso stampato.

Mi grattai il braccio nervosamente, mentre aspettavo che le porte si aprissero. Quando lo fecero, Liam mi trascinò nel lungo corridoio. Alla fine, aprì una porta che portava ad una rampa di scale. Non ero abbastanza sveglia per fare due più due.

Aprì l’ultima porta di fronte a me, lasciando il freddo di Ottobre, accarezzare la mia pelle.

Rabbrividii camminando sul tetto. Sentii uno strano rumore provenire da dietro di me. Liam mi indicò di voltarmi e indicò dall’altra parte del tetto. Lì, c’era un elicottero nero.

“Non hai visto Londra, finché non l’hai vista dall’alto.” Sussurrò facendomi rabbrividire come aveva fatto il freddo.

“Sei serio?” gridai.

“Ok, essere famosi ha i suoi vantaggi… tipo portare la tua fantastica ragazza su un elicottero.” Intrecciò le sue dita con le mie e mi portò verso l’elicottero.

“Signorina McDermott,” il pilota mi porse la mano, scuotendola. “è un piacere incontrarti.”

“Lui è David Sparks. Lui ci ha portato in giro, quando abbiamo partecipato a diversi show in radio. È grazie a lui che possiamo fare un giro su questo.” Lo presentò Liam.

“È  bello rivederti, ragazzo,” disse il signore, colpendo la spalla di Liam. “Che bella ragazza che ti sei fatto.”

“Lo so,” ammiccò. Liam mi portò verso le porte. Posò una mano sul mio fianco, per aiutarmi a salire. Mi sedetti, lasciando spazio per
Liam, ma non troppo spazio.

Il signor Sparks mi passò un paio di cuffie con il microfono. “Ci sarà molto rumore lassù. Usate questo per palare.”

Liam entrò  nell’elicottero e chiuse la portiera. Si mise le cuffie e mi circondò le spalle con un braccio. Casualmente, mi appoggiai a lui, facendogli stringere la presa.

“Pronta per vedere Londra come non l’hai mai vista prima?”

Sorrisi, quando l’elicottero partì. Più salivamo, più riuscivamo a vedere. La mia testa era appoggiata alla spalla di Liam, mentre guardavo fuori.

I palazzi brillavano nel cielo notturno. Le luci della città erano fantastiche viste dall’alto.

Era da perdere il fiato.

“È bellissimo,” sussurrai.

“Lo è, vero?” Liam mi strinse. “Che te ne pare, è l’appuntamento perfetto?”

“È incredibile e supera ogni mia aspettativa, ma la cosa bella è condividere questa esperienza con te.”

“Aww. Così romantica!” mormorò nel mio orecchio.

“Lo so,” risposi. “Ma è vero.”

“Beh, sono felice che tu stia passando del tempo con me.”

Volammo per la città. Rimanemmo in silenzio ad osservare la città.

“Sono già quattro mesi che sei in questa citta. Ti piace?”

Sorrisi, “Passerete a Omaha durante il tour, vero? Allora farai un giro e mi dirai cosa pensi. Questa città è fantastica. Mi stupisce sempre di più.”

Liam annuì e poi restammo in silenzio. Il suo braccio era attorno ai miei fianchi e la sua mano era ferma sulla mia coscia, facendomi rabbrividire. Il suo pollice mi accarezzava, da sopra la gonna. Io ero immobile, provando a stabilizzare il mio respiro, per non far notare cosa mi stava succedendo, dentro.

Pochi minuti dopo, il mio stomaco fece un rumore. Anche se non si poteva sentire, per via del rumore dell’elicottero, io lo sentivo abbastanza forte. Sobbalzai leggermente, tenendomi lo stomaco.

“Hai fame?” mi chiese Liam.

“Mmm, sì un pochino.”

Liam toccò la spalla del signor Sparks. Lui ci disse che saremmo atterrati presto e, dopo dieci minuti, scesi dall’elicottero, rischiando di cadere.

“Woah, attenta.” Liam mi prese in tempo, aiutandomi a recuperare l’equilibrio.

“Sono le scarpe, è colpa loro.”

“O il fatto che non sei mai stata su un elicottero prima.” Rise Liam. “Niall è caduto di faccia, la prima volta che ne abbiamo preso uno. Louis è caduto sopra di lui.”

“Fammi indovinare, Harry si è buttato sopra di loro per non sentirsi escluso.”

“Come fai a saperlo?” sorrisi, quando mi avvolse i fianchi con un braccio. Ringraziammo il signor Sparks e tornammo in hotel. “Ho pensato che prendere una stanza e cenare lì sarebbe stato meglio che uscire in pubblico.” Mi guardò, sperando che andasse bene. Annuii. “In più, possiamo guardare un film o fare qualcos’altro, senza essere disturbati da nessuno.”

“Va bene,” feci del mio meglio a sorridere anche se ero nervosa. Però, non ce n’era il motivo, era solo Liam. Liam. Andava tutto bene. Sì, certo; andava tutto bene. Mi continuai a ripetere questo, finché Liam si fermò davanti ad una porta. Togliendo il braccio dal mio fianco, si mise la mano in tasca e ne estrasse il portafoglio, da dove prese una chiave magnetica per aprire la porta. La aprì, tenendola aperta per me. Entrai nella stanza e sospirai.

Era solo una normale camera d’albergo. Sul tavolo c’erano due candele, ma niente di speciale. Non c’erano fiori o cose romantiche. Mi rilassai all’istante. Ringraziai mentalmente Liam per non aver fatto le cose in grande. Non ero il tipo di ragazza che voleva quello.

“Pensavi davvero che lo avrei fatto?” Liam era appoggiato alla porta.

“Fatto cosa?” mi avvicinai a lui.

“Prese le mie mani nelle sue e le accarezzò. “Fatto le cose in grande.  Volevi che lo facessi… perché ne ho parlato con Niall. Non
pensavamo che avresti voluto. Beh, io non pensavo, Niall era solo d’accordo con me.”

“No, è perfetto.” Strofinai le mie labbra sulle sue. Stavo per allontanarmi, quando lui mi prese le spalle. Mi irrigidii, prima che le sue labbra furono premuto sulle mie. Le mie mani erano sul suo petto; il suo cuore batteva forte, sotto la sua maglietta. Portai la mia mano tremante sulla sua guancia. L’altra finì dietro al suo collo, avvicinandolo a me. Gemette leggermente, facendomi sorridere. Le sue mani raggiunsero i bottoni della mia giacca e la sbottonarono, buttandola a lato.

“Pensavo avessi fame,” rise.

“Non più,” sussurrai sulle sue labbra. Lo baciai ancora, lui aprì la bocca per approfondire il bacio. I brividi mi scossero il corpo, quando le nostre lingue si scontrarono. Mi tirò a se, avvicinando ancora di più i nostri corpi. I nostri respiri erano pesanti. I nostri respiri e le nostre labbra che si incontravano, erano gli unici rumori che si sentivano nella stanza.

Portai entrambe le braccia dietro al suo collo, avvicinandolo il più possibile. Le mani di Liam mi accarezzarono la schiena, fino ad arrivare alle mie cosce, mi fece saltare e allacciare le mie gambe attorno alla sua vita. Il mio cuore stava esplodendo, ma un’improvvisa scossa di adrenalina, mi faceva continuare. Liam mi strinse per evitare che cadessi. Mentre mi baciava, camminava verso quello che immaginavo fosse il letto.

Infatti, pochi secondi dopo, Liam mi adagiò sul letto. Mi spostai, in modo tale da poggiare la testa sul cuscino. I miei occhi incontrarono quelli di liam. Lui sembrava nervoso o magari, più attento. Si passò una mano tra i capelli e mi sorrise debolmente. Mi appoggiai sui gomiti e gli afferrai il braccio, facendolo sedere di fianco a me.

“Non ti sto forzando.”

“Lo so,” dissi. “È solo che non sono pronta.”

“Lo capisco e lo rispetto.”

Cosa sarebbe dovuto essere imbarazzante, non lo era.

Intrecciai le nostre dita, tirando il suo volto al mio. Il bacio era molto meno voglioso dei precedenti. Era dolce e lento, ma mi fece aumentare il battito. Liam aprì la bocca, facendo scivolare la lingua tra le mie labbra.

Lo tirai, in modo tale che si posizionasse sopra di me. “Mmm,” dissi mentre lui lasciava una scia di baci sul mio collo.

Sorrise nell’incavo del mio collo. Ci fece rotolare di lato, riportando le sue labbra alle mie.

Il mio pollice accarezzò la sua guancia. I suoi occhi si connetterono con i miei, facendomi battere forte il cuore.

“Sei bellissima,” sussurrò, prima di baciarmi ancora.



 
  
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