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Autore: orientexpressify    13/04/2014    4 recensioni
[STORIA IN REVISIONE 2024]
Questa è la storia di Laila , una studentessa alle superiori che incontra Justin un ragazzo misterioso e gentile, nonostante le avversità, i due si innamorano e iniziano una relazione romantica.. Tuttavia, la loro felicità verrà messa alla prova da una serie di eventi tragici e difficoltà che devono affrontare insieme come la perdita e la resilienza.
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❀trailer coming soon❀
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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8.

 

 

Il mattino seguente, mi svegliai con una sensazione di stanchezza che mi avvolgeva come una coperta pesante. Nonostante la notte trascorsa, le preoccupazioni continuavano a pesare sul mio cuore. Mi sentivo vulnerabile, come se il mondo intero si fosse unito contro di me. Accesi il telefono e notai un nuovo messaggio su Instagram. Era da parte di Ethan. Un brivido di nervosismo mi attraversò mentre aprivo il messaggio, chiedendomi cosa potesse dire. "Mi ha cercato lui, forse è tutto a posto?" pensai, cercando di convincermi che Ethan volesse solo assicurarsi che stessi bene dopo la serata turbolenta. Mi sentivo profondamente responsabile per Ethan, come se avessi lasciato che un amico fosse trascinato in una situazione difficile senza poter fare nulla per evitarlo. Ogni volta che pensavo a quanto era accaduto alla festa, provavo un senso di colpa che mi pesava sul cuore come un macigno.

 


 
 

Ma quando nominai Justin nel mio messaggio di risposta, la mia attesa ansiosa venne bruscamente interrotta. Ethan smise di rispondermi. Rimasi a guardare lo schermo del telefono, con una sensazione di sconforto che mi opprimeva il petto. Sembrava che ogni speranza di risolvere le cose fosse stata strappata via da me in un istante. Mi chiesi cosa avessi detto di sbagliato, cosa avessi fatto per allontanarlo così bruscamente, se solo fossi intervenuta prima, se avessi cercato subito di calmare le acque o di allontanare Ethan da quella situazione pericolosa. Anche se sapevo che non potevo cambiare il passato, mi sentivo come se avessi tradito la fiducia di Ethan o non avessi fatto abbastanza per proteggerlo da Justin. Andai a scuola con meno voglia del solito, sentendomi come se avessi il peso del mondo sulle spalle. Avevo l'impressione che, se continuavo su questa strada, non sarei stata in grado di dimostrare le mie capacità agli esami imminenti. I miei pensieri ronzavano nella mia testa, confusi e tumultuosi. Avevo così tanto da affrontare e così poco tempo per farlo. I miei genitori si aspettavano tanto da me. Ero l'unica figlia che riusciva a soddisfare le loro aspettative a scuola, mentre mia sorella non era mai stata molto competitiva. Sentivo il peso di quelle aspettative su di me, e non volevo deluderli. Mi sentivo come se fossi in una gabbia, prigioniera delle aspettative degli altri e delle mie stesse paure di fallire. Era un peso che portavo con me ogni giorno, mentre cercavo disperatamente di trovare il modo di superare tutto ciò e dimostrare il mio valore. Ma al momento, la strada sembrava più difficile che mai. Al parcheggio, Kate mi aspettava come sempre, con il suo sorriso contagioso dipinto sul volto. Mi guardò felice di vedermi, e io le ricambiai con uno sforzato sorriso.

 -Ciao bella! - esclamò, allungando le braccia per abbracciarmi. Accettai il suo abbraccio, cercando di immergermi nell'affetto che sapevo mi offriva -Non ti abbiamo più vista alla festa, sei sparita- sussurrò Kate tra i boccoli dei miei capelli mentre ci abbracciavamo -Mi dispiace, Kate- risposi con voce trattenuta, cercando di non far emergere troppo la mia angoscia -È stata una serata... complicata-

-Che è successo? - chiese Kate, preoccupata, mentre si allontanava leggermente per guardarmi negli occhi. -È successo con Ethan e... e poi c'è stato Justin- confidai, sentendo un nodo alla gola -Mi sento così confusa, Kate- Kate mi ascoltò attentamente, stringendomi forte come se volesse trasmettermi tutto il suo sostegno attraverso quell'abbraccio -Se hai bisogno di parlare, di sfogarti, sono qui- Era un conforto sentire la sua presenza accanto a me, e mi sentii un po' meno sola nel mio turbinio di emozioni. -Ho incontrato Ethan, abbiamo passato la serata assieme… quando è arrivato Justin, l'ha picchiato, e mi ha trascinato con lui in un posto isolato, dicendomi che gli piaccio e non sta più con Becky- dissi tutto d'un fiato, lasciando che le parole uscissero con una rapidità che rifletteva la mia agitazione.

-Cosa ha fatto??- gridò Kate, ma la zittì tirandola dietro all'albero più vicino -Sssh! Parla piano! Così attirerai l'attenzione di tutti- le sussurrai, quasi buttandole la mano alla bocca per fermarla.

-Ma a chi vuoi che interessi, Laila! - scostò le braccia dalla mia presa, manifestando la sua preoccupazione -A me sì- la fulminai con lo sguardo -Non ti scaldare e raccontami- mi incitò Kate, chiedendomi di continuare. Raccontai brevemente ciò che era accaduto, cercando di tenere a bada le lacrime mentre ripercorrevo gli eventi della sera precedente. Kate annuì, cercando di comprendere la gravità della situazione -Deve essere stato spaventoso- mormorò, la sua espressione riflettendo la preoccupazione per me -È stato terrificante- ammisi, stringendomi le braccia intorno al corpo -Mi dispiace tanto, Laila- disse Kate, avvicinandosi per darmi un abbraccio -Non sapevo che fosse una persona così aggressiva- disse -Non so cosa fare ora, ma so che posso contare su di te- le risposi -Laila, devo dirtelo- disse Kate, guardandomi seriamente -Non raccontare nulla ad Aaron- chiesi, implorando con gli occhi. Kate sembrò esitare per un attimo, ma poi annuì lentamente -Va bene, prometto di non dire nulla finché non sarai pronta. Ma promettimi di stargli alla larga, okay? - -Okay- risposi con un sospiro di sollievo, sentendo un peso sollevarsi dalle mie spalle -Sono qui per te, sempre- disse Kate, sorridendomi con gentilezza -Ora entro che mi devo incontrare con Aaron prima delle lezioni- disse Kate, puntando il pollice dietro di lei verso la porta d'ingresso -Uh, vai allora, non farlo aspettare! - scherzai, spingendola giocosa verso l'edificio -Tu non vieni? - si impuntò Kate verso di me. Tentai di trovare una scusa e dissi: -Ho la prima ora buca, mi fermo in biblioteca- mentii -Ok, ci vediamo dopo allora- rispose Kate e sparì tra gli studenti. In realtà, il terrore di imbattermi in Justin mi assaliva, solo il pensiero di vedere il suo viso imbronciato...

Mentre gli ultimi studenti si inoltravano nelle loro classi, io prendevo la direzione delle scale con un'aria furtiva, evitando accuratamente la biblioteca. Non volevo che i miei genitori venissero a sapere che avevo intenzione di saltare le lezioni. C'era un solo posto dove avrei trovato la tranquillità di cui avevo bisogno: il tetto della scuola. Era un rifugio noto a tutti, dai disperati in cerca di solitudine, ai campioni in allenamento per le competizioni, agli strafattoni, a chi si nascondeva per scopare in tranquillità. Ma stavolta, quel posto sarebbe stato tutto per me. Mentre mi accomodavo sulla sedia che avevo preso, cercavo un angolo all'ombra dove trascorrere la mattinata. Il cielo era una tela senza macchia, di un blu che aveva il potere di calmare la mia mente. Una canzone leggera danzava tra i miei pensieri, cercando di allontanare lo stress. Dal tetto della scuola, lo scenario si apriva davanti a me. Lì sotto, il signor Cliff, il giardiniere dal cuore grande e dalla pancia generosa, era intento nel suo compito di raccogliere le foglie nel vialetto. Il vento, però, si divertiva a giocargli brutti scherzi, aggiungendo altre foglie appena raccolte alla sua opera. La sua espressione, tra l'irritato e il buffo, era uno spettacolo da osservare. Era forse l'unica figura con cui ci si potesse fare amico in quella scuola. Mentre mi godevo la tranquillità del momento, mi accorsi troppo tardi di non essere più sola. Alzandomi di scatto, mi nascosi dietro al cornicione sperando di non essere scoperta. Davanti ai miei occhi si svolse una scena alla quale avrei preferito non assistere. Becky uscì dalla porta seguita da Justin, che la seguiva quasi controvoglia, trascinato dalla mano che teneva stretta nella sua. Il mio cuore iniziò a battere così forte che mi sembrava di poterlo udire rimbombare nell'aria. Si fermarono, e l'atteggiamento di Justin trasudava chiaramente di irritazione, come se non volesse essere lì. Non riuscivo a udire le loro parole, ma era evidente che stavano avendo una discussione. Sebbene avessi preferito evitare di osservarli, la mia curiosità prese il sopravvento e non fui in grado di distogliere lo sguardo. La mia mente era in tumulto mentre assistevo a quella scena imprevista. Era quasi un incubo trovarmi sul tetto della scuola proprio nel momento in cui incrociavo Justin proprio con Becky, in mezzo a una situazione evidentemente tesa. Mi sentii sollevata nel constatare che non stavano per avere un loro momento intimo, ma la tensione nell'aria era palpabile. Becky aggrappò il braccio di Justin, implorandolo con lo sguardo, come se lo supplicasse affinché tornasse da lei. Justin, resisteva, voltando lo sguardo altrove. Poi, in un momento di sospensione, Becky lo baciò e questa volta Justin non oppose resistenza. Sentii il mio stomaco stringersi in un nodo, mentre cercavo di non lasciare trasparire le mie emozioni. Decisi di voltarmi, sperando che se ne andassero presto. Era troppo per me, aver assistito a tutto questo. Becky fu la prima a lasciare il tetto, seguita poi da Justin, che rimase immobile per un attimo a fissare il cielo prima di rientrare. Mi chiesi cosa stesse pensando, cosa lo tormentasse così intensamente. Ma alla fine, mi ritrovai a rimuginare su una questione che non era affatto mia, ma che aveva in qualche modo intrecciato il mio destino in quell'istante.


 

Non sapevo se mi piacesse Justin,

però...però mi sentivo lusingata,

mi sentivo…orribile.

 

 

Mentre restavo lì, appoggiata al cornicione con il capo all'indietro, mi domandavo cosa fosse accaduto esattamente un attimo prima. Era chiaro che Justin e Becky stessero ancora insieme, anche se non riuscivo a capire come fosse possibile. Erano così diversi, come se appartenessero a mondi completamente opposti. Becky incarnava il classico cliché della ragazza popolare, mentre Justin sembrava più in sintonia con un altro tipo di persona più cupa e complessa. Mi chiedevo cosa potesse attrarre Justin in lei. Forse era solo l'aspetto fisico, o forse c'era qualcosa di più profondo che sfuggiva al mio entendement. Pensai anche a Kate e alla bugia che le avevo detto riguardo all’ora buca. Mi chiesi cosa avrebbe pensato quando avrebbe scoperto che non ero tornata a lezione per tutta la mattina. Decisi di tirare fuori il cellulare per avvisarla, non volevo lasciarla preoccupata più del dovuto. Mentre la mia pancia cominciava a brontolarmi, segno che era giunto il momento di mangiare qualcosa, decisi di aspettare che tutti uscissero per scendere e prendermi un boccone al piano di sotto. Ringraziai il cielo per il sole che riscaldava l'aria intorno a me, altrimenti sarei diventata un ghiacciolo come mi era successo una volta. Scendevo le scale con il pensiero già rivolto al cibo quando sentii il telefono vibrare. Era un messaggio di risposta da parte di Kate. 

 

 

Anche se sapevo di aver nuovamente mentito a Kate, il suo messaggio mi rallegrò, mi ricordò quanto le volessi bene. Con questo pensiero in mente, mi avviai verso le macchinette e presi un succo di lamponi, perfetto per la stagione. Mi dissetai con gusto e poi mi diressi verso la biblioteca. Mentre camminavo, notai Cliff nel corridoio e lo salutai con un sorriso mentre lui alzava il cappello in segno di saluto. Amavo quei momenti dopo le lezioni, quando la scuola era deserta e silenziosa. Arrivata alla biblioteca, riposi un libro dalla borsa, che avevo preso il mese precedente, nello scaffale giusto. Ero tentata di tornare a casa, ma la mia attenzione fu catturata da un libro particolarmente interessante. Intrigata, mi avvicinai per dare un'occhiata. Mentre mi lasciavo trasportare dalle fotografie del libro, immergendomi nelle splendide immagini e colori che mi trasmettevano serenità, sentii improvvisamente una sensazione terribile che mi scosse fino nel profondo. Interrotta la mia quiete senza alcuna remora, alzai lo sguardo e vidi proprio davanti a me un ragazzo alquanto fastidioso, con un sorriso beffardo. 

-Laila! È passato un po’- si avvicinò pronunciando il mio nome con un tono divertito, mi sentii immediatamente irritata. Le sue mani si posarono sui miei capelli, scuotendoli e spettinandoli, mentre io cercavo di allontanarmi.

-Ma cosa...? - feci, cercando di liberarmi dal suo tocco fastidioso. Fortunatamente, quando capì che la sua presenza non era gradita, ritirò le mani e io mi sistemai -Cosa c'è? Non posso neanche salutare? - chiese Justin, ancora sorridendo. Mi sentii confusa da quella sua presenza inaspettata -Che ci fai ancora qui? - chiesi, stupita dalla sua persistenza -Sono venuto a provarti una cosa- disse, e poi estrasse il cellulare mostrandomelo.





Mentre Justin cancellava il numero di Becky dalla rubrica del suo telefono, lo guardai con occhi accusatori, chiedendogli cosa significasse tutto ciò.

-È la prova che io e Becky non stiamo più insieme- disse lui soddisfatto -Adesso mi credi? - 

-E questo cosa c'entra con me? - chiesi, chiudendo il libro con un sospiro. -Non funzionerà tra di noi, dopo tutto...- feci una pausa, chiudendo il libro che sfogliavo -Tu e io... viviamo in due mondi differenti- dissi. Il suo sorriso svanì e il suo sguardo si abbassò al pavimento. Poi, quasi sussurrando, tentò di dire qualcosa, ma si interruppe. Mi girai verso di lui, guardandolo mentre taceva, il suo sguardo ancora rivolto verso il basso. 

-Sono lusingata che io ti piaccia- dissi, interrompendo il silenzio. Justin alzò lo sguardo, voltandosi verso di me, e per un momento ci guardammo negli occhi. 

-Grazie, davvero, ma basta così- conclusi. Mi alzai dal mio posto e mi diressi verso la porta senza voltarmi, e lui non disse nulla. Mi voltai solo per chiudere la porta, e lo vidi ancora lì, con lo stesso sguardo vuoto che aveva avuto giorni prima quando mi aveva sorpresa con il bacio. In quel momento, mi resi conto che forse finalmente non mi avrebbe più rivolto parola. Pensai a quel sorriso giocoso così bello e vivo. Non l'avevo mai visto sorridere così. E adesso, tutto era andato perduto.




  Carissimi lettori, sono tornata.
Vi devo avvisare però di una cosa!
 Il problema è che dovrò sospendere la storia per quest'anno, 
 diciamolo voglio finire questa 
fottuta scuola OPS.
 
Mi scuso infinitamente.
 Intanto 
GRAZIE a coloro che seguono la mia storia, e recensiscono.
 
Vi amo♡♡♡
 
P.S. Vi siete chiesti cosa sono quei pensieri di Laila al passato? hehe
 

 

 

 

 

Eccomi qua, sono tornata con un nuovo capitolo. Moooolto corto, scusate :S

   Per favore lasciami una piccola recensione di incoraggiamento 
  

 
 
 
 
 


 

 

[REVISIONATA APRILE 2024]

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