Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: gunpowder_tea    14/04/2014    2 recensioni
"Levi si svegliò con un terribile mal di testa. Girandosi nel letto, vide Hanji nuda stesa al suo fianco e si maledì per averle offerto il suo vino la sera prima per farla ubriacare insieme a lui.
Non sarebbe mai dovuto accadere, non con l'unica amica che le restava, non quando il cadavere di Petra era ancora caldo.
Non avrebbero mai dovuto passare la notte insieme, non avrebbero mai dovuto legarsi fino a quel punto. Ma la vita non aveva l'abitudine di seguire dei piani. Oh, no. La vita vita operava in modo del tutto casuale senza mai lasciare una maledetta risposta"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanji, Zoe, Irvin, Smith, Petra, Ral
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La prima notte che Michael trascorse nella sua nuova casa fu strana per i due genitori, che erano abituati alla grossa pancia di Hanji e alla tranquillità della notte. Il bambino era piuttosto simile al padre per il momento, era sorprendentemente tranquillo e piagnucolava solo quando era sporco o aveva fame, il che era raro poiché Levi si rifiutava di lasciare suo figlio nel suo sudiciume per più di pochi secondi mentre Hanji lo faceva mangiare continuamente. Michael era coccolato e sempre ben curato.
Fortunatamente, a causa del loro stile di vita, Hanji e Levi non avevano bisogno di molte ore di sonno per funzionare bene, e i pochi sonnellini che avevano a disposizione mentre Michael era tranquillo erano sufficienti a farli riposare.



Durante il giorno, Erwin passò a trovarli per vedere il loro bambino.

- Oh, ma è davvero bellissimo - Disse Erwin guardando il piccolo addormentato - Come lo avete chiamato? -

Era piuttosto raro vedere il comandante ridere così genuinamente.

- Michael - Rispose Levi.

 Il bambino era tra le sue braccia e il caporale sembrava non prendere in considerazione il mondo. Michael indossava una tutina giallo limone con sopra disegnati degli uccellini, con grande disgusto di suo padre.

- Levi... - Tossì Hanji - Penso che Erwin vorrebbe prendere in braccio Mike -

- Lo so - Rispose schietto, senza fare alcun tentativo di allungare il bambino al comandante.

- E allora daglielo - Hanji alzò gli occhi verso di lui e gli diede un colpetto sulla schiena per farlo muovere.

Il cipiglio di Levi si fece ancora più profondo, ma obbedì ad Hanji e pose Michael tra le braccia di Erwin, il quale tentava di nascondere un sorriso.

- Problemi per domani? - Si fece avanti Levi.

- No, è tutto a posto. Perché non vai al quartier generale e mi precedi per predisporre i preparativi? - Erwin si fece serio guardando il caporale - Vorrei parlare un po' con Hanji - Disse infine guardando la donna.

- Cos? - Iniziò Levi.

- Da solo - Concluse infine Erwin, con un tono che non ammetteva repliche.

- Tsk - Borbottò Levi uscendo dalla casa e trascinandosi dietro la porta.

 Hanji guardò Erwin incuriosita.

- Qualcosa non va? -

Lui scosse la testa

- No. Ma volevo parlare un po' con te senza che fossi limitata dalla sua presenza -

-... Oh, d'accordo - Mormorò Hanji.

- Volevo avvertirti subito prima che iniziassi a fissarti troppo con l'idea - Iniziò lui - Quando tornerai in servizio, tu e Levi non sarete più nella stessa divisione. Cerca di abituartici -

A quelle parole, Hanji si incupì un poco. Era giusto, in fondo. Probabilmente non avrebbero più combattuto insieme a causa del loro coinvolgimento. Hanji aveva sperato fino all'ultimo che lei e Levi avessero potuto mantenere i loro vecchi rapporti, ma Erwin aveva stroncato subito il suo pensiero.

- Sì, lo capisco -

- Ne ho già parlato anche con lui. Spero non la prenderai sul personale - Disse lui in tono preoccupato.

- Ma no, figurati - Disse Hanji con un leggero sorriso, cercando di sopprimere la sua preoccupazione - Avrei dovuto immaginarlo -

Il comandante le sorrise grato, poi si concentrò su Michael che si era appena svegliato e cercava di tirargli le maniche della camicia.

- Quindi domani partite ancora - Borbottò Hanji, cercando di riprendere cortesemente la conversazione - Sono sempre più frequenti adesso -

- Sono sempre state frequenti - Rise lui - Forse prima non te ne rendevi conto. Ma probabilmente per te ora è tutto diverso... Immagino non sia facile con un bambino -

- Sto bene - Disse Hanji aspramente - Sono venuta con voi in molte spedizioni, conosco la forza di Levi e... - Strinse i pugni - Non me ne starò in casa a lungo - La donna poi si interruppe quando vide Erwin irrigidirsi un po'.

- Hanji - Il comandante si fece serio - Tuo figlio è nato nel caos, il mondo di questi tempi è terribile con o senza titani. Non avere così tanta fretta di lasciare la cosa migliore della tua vita -

- Non è che voglio - Sussurrò Hanji guardando il bimbo dai capelli scuri - Ha solo pochi giorni e già non riesco a vedere la mia vita senza di lui -

Vedendo lo sguardo sul volto di Hanji, Erwin restituì  il bambino alle sue braccia.

- E' che non saprei cosa fare se dovessi perdere Michael. O lui -

- Abbi più fiducia in noi, più fiducia in Levi. E' sempre tornato finora, dopotutto. In questo momento sei solo spaventata e piena di ormoni, ma so che ti fidi di lui -

- Mentre ero incinta era molto più facile evitare di pensarci. Mi ero concentrata sul lavoro ma... - Hanji si morse il labbro - Ora che non posso lavorare, non riesco a far altro che pensare a loro-

- Immagino che stare qui in attesa, a sperare che tutto là fuori vada bene, sia terribile. Peggio che stare a tua volta fuori dalle mura. So che questo è il momento peggiore per separarti da Levi: sei appena uscita dall'ospedale e il padre di tuo figlio sta per andare faccia a faccia con i titani. E' normale avere paura, Hanji -

- Io non ho mai avuto paura. Questa non sono io - Hanji alzò lo sguardo da Michael a Erwin.

- E' quella che sei ora: sei una madre e sei anche innamorata. Quando lottiamo solo per noi stessi, la paura ci sfiora appena. Quando invece ami qualcuno, scopri cosa la paura è in realtà -

- I... Innamorata? - Hanji lo guardò incredula, cercando di asciugarsi qualche lacrima che le sfuggiva dagli occhi.

- Non è così? - Disse Erwin alzando un sopracciglio.

- Io... Non ci avevo mai pensato - Mormorò imbarazzata.

- Pensavo fosse sottinteso, scusami. Levi è così cambiato negli ultimi tempi - Erwin fece poi un cenno verso la porta dalla quale se ne era andato Levi - Con te come si comporta? - 

Hanji sfiorò con le dita la guancia di Michael.

- Meravigliosamente.. - Rispose lei con un sorriso malinconico - Ma credo che lui si stia accontentando di me -

- Che vuoi dire? -

- Lui adora Michael, ma sono convinta del fatto che si sia legato anche a me così tanto solo perché non gli è rimasto nient'altro...  E' come se mi accettasse passivamente. E io lo detesto -
 
Hanji non riuscì più a trattenere le lacrime e si lasciò andare ad un pianto silenzioso.

- Merda - Mormorò passandosi la manica della camicia sulla faccia - Li detesto questi maledetti ormoni -

- Fossi in te non ci penserei troppo - Il comandante le sorrise di nuovo - Può darsi che per una volta anche tu ti stia sbagliando -





                                 *  *  *



La mattina successiva Levi e Hani si svegliarono presto, quando il sole aveva appena iniziato a sorgere. Lui si alzò silenziosamente, lasciandola sdraiata sul letto anche se sapeva che era già sveglia.
Andò a lavarsi mentre Hanji, nel frattempo, aveva deciso di controllare Micheal, il quale aveva iniziato a protestare per avere un po' di attenzione. Hanji lo cambiò e gli diede da mangiare mentre il caporale si stava preparando per la spedizione con la sua solita divisa.
Quando Levi fu pronto si diresse nella stanza di suo figlio, dove Hanji stava guardando Michael addormentarsi. Non appena la donna percepì il suo arrivo, raddrizzò la schiena e lo guardò.

- Te ne vai di già? -

- Ho bisogno di arrivare prima di tutti gli altri - Rispose lui, poi si avvicinò ad Hanji, ma non abbastanza da toccarla - Due settimane e sarò di nuovo qui -

- Lo so - Hanji sollevò la testa con un sorriso luminoso sul volto. Un sorriso falso - E il tempo passerà in fretta, come sempre -

Levi odiava quel suo atteggiamento. Tutte le altre volte a lei stava bene lasciarlo andare via, ma da quei tre giorni in cui era nato Michael, qualcosa dentro Hanji era cambiato e Levi odiava vederla così. Hanji stava soffrendo.

- Non posso rinunciare a una spedizione.. - - Iniziò lui, ma Hanji lo interruppe.

- Sei un membro del corpo di ricerca, non ti ho mai chiesto di cambiare - Disse sistemandosi gli occhiali - Solo... Cerca di tornare tutto intero -

- Perché non vai a riposarti un po'? Hai partorito meno di tre giorni fa.. -

- Starò bene, non preoccuparti - Disse poi felicemente - Ora vai  ad uccidere i titani. Ma non dimenticarti di parlare con loro, però. Potrebbero... - -

- Tu sei ridicola - La interruppe lui, pizzicandole la gobbetta del naso.

- Lo so - Sorrise poi, allontanandosi dalla culla - Ora vai, i tuoi subordinati ti staranno aspettando -

Il caporale si avvicinò alla culla e fissò il bambino che dormiva beatamente e cercò di imprimere a fuoco l'immagine nella sua memoria. Era terribile doverlo lasciare un attimo dopo averlo conosciuto, ma quello era il suo dovere. Dopotutto, lo stava facendo per il suo futuro.

Voltandosi, Levi lasciò la stanza con Hanji al seguito. Stava per prendere il suo mantello quando sentì due braccia provenire da dietro di lui e circondarlo intorno alla vita mentre un volto si seppelliva nel suo collo.
Il corpo di Levii si irrigidì, ma dopo un momento si rilassò.

Hanji non sapeva bene cosa l'aveva portata a farlo, ma sapeva di averne bisogno.
Respirò il suo profumo per qualche momento e, prima di lasciarlo andare, gli sussurrò all'orecchio.

- Fai attenzione - Detto questo, gli voltò le spalle e si chiuse nella sua stanza.

Levi rimase fermo per un lungo momento, poi prese il mantello ed uscì dalla porta senza voltarsi indietro. Una volta lasciato l'appartamento, lui non era più Levi, il padre di Michael. Non era più qualcosa di Hanji. Era il caporale Levi, e solo il distacco gli avrebbe permesso di tornare a casa da loro.





Nota ^^
Beh, non so che dire se non "grazie" a tutti quelli che stanno seguendo questa mia stravagante idea XD
Mi fa davvero piacere che piaccia a così tante persone e, naturalmente, mi fa piacere sentire cosa ne pensate ;)
Al prossimo capitolo, ciaoooo ^^
  
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