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Autore: Zefiria BlackIce    14/04/2014    1 recensioni
-Prima Fan Fiction che pubblico in assoluto...-INCOMPIUTA-
Angeline e Perla si sono trasferite a Ikebukuro per degli scopi ben precisi. Ma qualcuno le sta cercando, qualcuno che può essere molto pericoloso, qualcuno da cui non possono scappare, perché marchiate... Verranno aiutate da Shizuo, Izaya e dagli altri, o dovranno sbrigarsela da sole? E se nascesse anche qualcosa di più? Tra serietà e (spero) comicità, tra cose ovvie e non, la vita di Ikebukuro potrebbe stare per cambiare.
-Ok, che dire... non sono per niente sicura di questa FF. Mi ritengo alquanto mediocre a scrivere, e la lettura potrebbe essere pesante. Alcuni personaggi saranno sicuramente OOC.
Genere: Generale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Izaya Orihara, Nuovo personaggio, Shizuo Heiwajima
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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Capitolo 19

«Non credi di aver esagerato questa volta?» Gli chiese Tom guardando l'ennesimo disgraziato volare via.
«Affatto.» Borbottò Shizuo in risposta, soffiando fuori il fumo della sigaretta.
«Se lo dici tu…» Sospirò l'altro guardando l'orologio. «È quasi ora di pranzo, puoi andare, se vuoi. Ci vediamo al solito posto tra un'ora, ok?»
Il biondo gli fece un segno affermativo, andandosene attraverso la folla terrorizzata.
"Sempre la solita storia…" Pensò scocciato.
Vagò per il quartiere, prendendo le strade a casaccio, senza curarsi di chi avesse intorno. Tanto, per lui erano tutti uguali.
Tranne la pulce, ovviamente. Al solo pensarci gli ribolliva il sangue.
E anche… Angeline. Anche lei non era come tutti gli altri. Lei era… beh, come lui.
Alzò lo sguardo sulla folla, giusto in tempo per vedere una chioma rossiccia barcollare in un vicolo e sparire alla vista. Accelerò il passo per raggiungerla, ma nella stradina non c'era nessuno. Aguzzò la vista nella penombra, ma l'unica cosa che notò fu una chiazza rossa per terra. Sangue. Più avanti ce n'erano altre. Shizuo cominciò a seguire istintivamente quelle macabre tracce, con uno strano presentimento. Svoltò velocemente in un altra viuzza e quasi inciampò in qualcosa, o meglio, in qualcuno.
«Ehi, Shizuo-san, visto che ci saremmo rincontrati?» Lo salutò Angeline con un sorriso stanco. Era seduta per terra con la schiena appoggiata al muro e la gamba sinistra davanti a sé, con una piccola pozza di sangue sotto, all'altezza del polpaccio. «Beh, forse non era esattamente questa la situazione in cui speravo di rivederti, ma che ci possiamo fare? Chi si accontenta gode.» Si controllò la gamba leggermente preoccupata.
«Che… diamine ti è successo?» Chiese lui alzando un sopracciglio allarmato.
«Una sparatoria con quelli che mi cercano.» Angeline alzò le spalle, come se niente fosse. «E a te che è successo, ti sanguinano le nocche.» Gli fece notare.
In risposta, il biondo la guardò di sbieco. Aveva una pallottola nella gamba, e pensava alle sue nocche sbucciate? Beh, forse neanche lei sentiva il dolore.
«Ce la fai a camminare?» Le chiese continuando a fumare.
«Perché?»
«Ho un amico dottore che ti può aiutare con quella gamba, ma dobbiamo sbrigarci, se non vuoi che peggiori.»
«Hai ragione. Oh, aspetta.» Si strappò un pezzo del pantalone pulito e se l'avvolse intorno alla ferita. Poi si tirò su lentamente, appoggiandosi al muro. «Sai, non so quanto bene mi possa fare, camminare. Credo di aver perso un po' troppo sangue, mi comincia a girare la testa.» Ridacchiò barcollando.
Shizuo la guardò, perplesso dalla sua reazione.
"Alcune persone, quando vengono ferite, entrano in uno stato confusionale, come se fossero un po' brille."
* Gli aveva detto una volta Shinra, mentre lo medicava dopo l'ennesima rissa. Lui l'aveva ascoltato senza dare troppo peso alle sue parole.
Sospirò buttando per terra la sigaretta e spegnendola con il piede.
«Ok, non puoi camminare, questo è certo. Per di più dobbiamo sbrigarci, se davvero non vuoi morire dissanguata. Quindi…» La prese velocemente in braccio, senza darle il tempo di protestare, e si avviò velocemente attraverso il labirinto di vicoletti. Intanto Angeline era arrossita e ridacchiava piano, aggrappandosi al gilè dell'altro. Anche il biondo era un po' imbarazzato, ma non lo dava a vedere.
Passarono i minuti, mentre continuavano ad avvicinarsi alla destinazione; erano piuttosto lontani, constatò Shizuo, svoltando nell'ennesimo vicoletto. Abbassò lo sguardo sulla rossa, un po' più pallida di quando erano partiti, e con un'espressione malinconica. Alzò improvvisamente gli occhi su di lui, incrociandone lo sguardo.
«La confusione è passata.» Disse riabbassando lo sguardo.
«Bene.» Affermò Shizuo, continuando a camminare. «Prima eri piuttosto inquietante.»
«Davvero?» Chiese divertita lei. «A volte è un po' imbarazzante farmi vedere in quello stato, ma non riesco a controllarmi.»
«A cosa pensavi, prima? Prima che parlassi? Sembravi triste.»
«Oh, stavo solo ripensando all'ultima volta che qualcuno mi ha portato in braccio così…»
«Ti va di raccontarmi?» Chiese in fretta lui. Aveva notato che l'altra era diventata un po' più pallida, e cominciava ad avere gli occhi pesanti. Anche se controvoglia, aveva ascoltato Shinra qualche volta, riguardo al dissanguamento, e quelli non erano sintomi da sottovalutare, anche se la ferita era stata fasciata. In quel momento la doveva solo tenere sveglia.
«Avevo… circa nove anni, non ricordo bene.» Cominciò, esitando. «Era appena finita una rissa. Avevo vinto, ovviamente, ma non ne ero uscita illesa. Avevo parecchi tagli e mi faceva un male cane una gamba, non riuscivo a camminare. Gli avversari erano in cinque o sei, tutti più grandi, ma erano scapparti tutti con la coda tra le gambe.» Sorrise con nostalgia.
«Te in una rissa? Non ti ci vedo proprio.» Sorrise anche Shizuo.
«Ah, e perché?» Chiese lei.
«Beh, diciamo che non sembri una che attacca briga, ecco.»
«Adesso.» Ridacchiò divertita. «Da adolescente ero tutta un'altra persona. Mi accendevo per un nonnulla.»
«E come hai fatto a… cambiare? Adesso sembri tutto tranne una che si arrabbia facilmente.»
«È stata l'accademia militare, mi ha cambiato profondamente.» Fece una pausa. «Comunque, stavo dicendo, avevo questa gamba che mi faceva impazzire, e stavo in un vicoletto, quando Stephen mi trovò. Vedi, lui era una specie di padre adottivo per me; mi rimproverò, non tanto per aver fatto a botte, quanto essermi ridotta in quello stato. Poi mi prese su e mi portò all'ospedale.»
«Perché all'ospedale?»
«La gamba me l'ero rotta.» Si strinse nelle spalle.
«Finalmente! Siamo arrivati!» Sbuffò Shizuo davanti al palazzo di Shinra.
«Senti…» Lo richiamò Angeline. «Sei davvero sicuro che ci possiamo fidare di questo qua?»
«Certo! Shinra terrà la bocca chiusa su di te, non preoccuparti. Ha segreti ben più importanti da mantenere.» Le assicurò il biondo, suonando al campanello.
«Chi è?» Rispose una voce.
«Sono Shizuo, sono qua con una persona che ha bisogno del tuo aiuto…» Angeline scelse proprio quel momento per starnutire.
«Che c'è, finalmente ti sei trovato una fidanzata, Shizuo-kun?» Rise la voce.
Entrambi diventarono rossi per l'imbarazzo, ed evitarono di guardarsi.
«Sali, forza!» Continuò il dottore.
"Giuro che stavolta Shinra lo ammazzo davvero!" Pensò il biondo chiamando l'ascensore.
«Mi sa che ti ho sporcato i vestiti…» Disse piano lei, mentre l'ascensore saliva.
«Non fa niente, non è la prima volta che vado in giro con i vestiti sporchi di sangue, e non sarà di certo l'ultima.» Assicurò il barista, uscendo dall'ascensore ed entrando nella porta aperta dell'appartamento del dottore.
Ad accoglierli c'era una persona con una tuta nera da motociclista e uno strano casco con le orecchie.
Angeline guardò l'individuo un po' perplessa.
«Non sapevo che conoscessi il Cavaliere Nero.» Disse al "suo", di cavaliere.
(NdA: che cosa carinaa :3)
«Oh, beh.. A questo punto, meglio fare le presentazioni, se per voi va bene.» Entrambe annuirono squadrandosi. «Angeline, lei è Celty Sturlson, Celty, lei è Angeline Draconique.»
«Piacere.» Disse la rossa tendendo la mano. Celty la strinse, facendo un cenno con la testa.
In quel momento, fece il suo ingresso un giovane uomo dell'età del biondo, con gli occhiali e un camice bianco.
«Salve Shizuo-kun! Come va?» Chiese allegramente, affiancando Celty. «Allora, chi ci hai portato?» Fissò l'attenzione su Angeline e scoppiò a ridere improvvisamente. La diretta interessata lo guardò con un'espressione leggermente preoccupata. E quello sarebbe un medico?
«Oh, scusa, non mi sono neanche presentato. Mi chiamo Shinra Kishitani, sono un dottore.»
«Angeline Draconique. Ehm.. non vorrei sembrare frettolosa, ma non sarebbe meglio procedere con la medicazione? Credo di star davvero rischiando la vita per dissanguamento.» Chiese subito la francese prendendo coraggio e guardandosi preoccupata la ferita. Non era mai stata così diretta, ma, diamine, lei a vivere ci teneva!
«Si, credo sarebbe meglio sbrigarsi.. ho già preparato tutto di là.» Disse Shinra dirigendosi verso una camera da letto che aveva adibito per una specie di ambulatorio. «Shizuo-kun, potresti metterla sul letto per favore?»
«Subito.» Rispose lui, adagiandola dove richiesto con delicatezza.
«Bene, prima di toglierti quella pallottola dalla gamba, ti devo fare l'anestesia.»
«Non ce n'è bisogno, ho una soglia del dolore veramente alta.»
«Allora meglio così, faremo prima.» Disse il dottore cominciando a esaminare la ferita.


*L'affermazione di Shinra: è tutto assolutamente inventato!
Angolo dell'autrice
Ok, seriamente, potete uccidermi quando vi pare. Questo che ritardo è? Il terzo o il quarto? Mi dispiace davvero tanto essere sempre o quasi sempre così ritardataria, è che ho da fare con la scuola e sto pensando seriamente di uccidere il mio modem, se non fosse già morto di suo.
Mi scuso in particolare con  Akari Sakura Uchiha, che so che segue con passione la mia storia.
Dopo le scuse, ecco l'angoletto vero e proprio.
Devo assolutamente velocizzare la mia storia, che diamine, quasi venti capitoli (anzi, facciamo anche venti) e non è passata neanche una settimama! Non va affatto bene... Aggiungiamo che non ho una trama vera e propria in testa, ma diciamo piccoli scorci quà e là della loro vita quotidiana. Altra cosa che non va bene. Sto già lavorando sulla trama, anche se non è ancora ben delineata. Spero davvero di farla ben articolata e interessante.
Bene, spero che queso capitolo su AngelinexShizuo vi sia piaciuto, e vi saluto.
Alla prossima!
PS: credo di essermi dimenticata di mettere il disclamer in alcuni capitoli, non ricordo e non mi va di correggere XP. Comunque il disclamer vale per tutti i capitoli.


Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Ryohgo Narita e Suzuhito Yasuda  questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro
 
  
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