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Autore: Fraye95    14/04/2014    2 recensioni
//MOMENTANEAMENTE SOSPESA //
Dal Primo Capitolo
"Va a casa Stiles, non ci servi qui"
"Però nei tuoi sogni servo, vero?"
Fanfiction ambientata nella quarta stagione. Ho raccolto più informazioni possibili in modo da renderla spettacolare.
Tre mesi dopo niente sembra cambiato a Beacon Hills: Scott e Stiles in un bosco, Derek che fa comunella con Peter, Lydia che ritorna a Beacon Hills dalle vacanze a Londra....
E il ricordo di Allison.
Chi sarà questa volta l'avversario?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Violet





La scena si presentava strana.
Insomma, quella era una ragazza. Una ragazza, cavolo!

"M-ma é una ragazza.." Borbottò Scott.

"Hai qualcosa in contrario?" Chiese Cora.

"No ma....é strano" fece lui.

"Amico, hai di fronte una lupa femmina" gli ricordò Stiles, mentre Cora gli lanciò un sorriso strafottente.

Una ragazza dai capelli lunghi sul castano chiaro, sdraiata per terra con il corpo completamente nudo ed umano.

"Non doveva essere un semi-umano" chiese Derek a Peter.

"Probabilmente la sua trasformazione é terminata" fece quello.

"Be...nel mentre cosa facciamo?" Domandò Stiles.

Nessuno aveva idea di cosa fare.
Ad un certo punto l'idea venne a Scott
"Portiamola da Deaton"








La strada era tranquilla, e si respirava il profumo di casa.
Fermò la macchina, e non appena ne uscì si avvicinò alla macchina accostata che stava dietro di lui.
"Questa é la 23esima" sorrise.

"Grazie.." Mason si ricordò che quel ragazzo non gli aveva ancora detto il suo nome.

"Oh, io sono Danny" teste la mano che il ragazzo dalla pelle scura afferrò.

"Ci si vede in giro, Danny" disse, per poi mettere in moto la macchina.










Asciugò quelle lacrime, e guardò verso l'alto per darsi la forza.

Possano le mie lacrime amare, amare ogni cosa.

"Certo che possono farlo!" Davanti a lei Kira.

"I-io sto bene". Pianse.

Possano le mie lacrime amare, amare ogni cosa.

Kira si avvicinò a lei, e la strinse in un abbraccio.

"Fa male" Lydia si aggrappò a lei, sorreggendosi.

"Lo so. Tutta la vita non basta mai per questo. Però sai chi hai vicino...lo saremo sempre" la strinse più forte.

"Dov'é Malia?" Chiese Lydia.

"Si sentiva in colpa, é rimasta a casa"
Lydia si voltò verso la lapide, allontanandosi da Kira.
Aveva un foglietto che poggiò.
"Andiamo" disse sicura.

Possa il mio ultimo pianto-saluto giungere fino a te.
E fa che vento, buio e paura non mi portino via.









Deaton poggiò la ragazza sul tavolino, controllandola.

"É normale. Completamente" annunciò.

"Com'é possibile? Abbiamo sentito del sangue!" Protestò Cora.

"Molto probabilmente era di qualcun altro"

"No...era il suo" fece Derek.

"Be...allora dobbiamo scoprire cos'è. Ma sopratutto chi é". Tutti guardarono quella ragazza.
D'improvviso a Stiles squillò il telefono.

"Malia?" Derek e Peter lo guardarono, e lui neanche se ne accorse.

"Penso che ci vedremo direttamente a scuola, abbiamo trovato qualcosa e..." Si bloccò, ascoltando la sua ragazza "ok. A domani".

"Hai detto Malia?" Chiese Peter.

"Si, c'è qualche problema?"

"No. O forse si, non saprei" disse Peter, evidentemente scocciato.










Lydia e Kira rientrarono a casa dell'ultima.
"Malia" l'interessata si alzò in piedi.

"Lydia SCUSAMI, ho sbagliato, mi dispiace, non avrei dovuto essere così diretta, Perdonami.."

"Non ti preoccupare. Sto bene"
Sentì qualcosa, forse una voce.
No, delle voci mischiate.
Non di nuovo.
Aveva passato un'estate tranquilla, perché ora?
Sicuramente era colpa di Beacon Hills.

"Sicura?" Domandò Malia.

"Si" rispose Lydia.









La notte passò quasi tranquilla.
Stiles, Scott, Derek e Cora avevano dormito da Deaton.
Stiles si sveglio, e vedendo Derek già in piedi lo affiancò.

"Voi lupi non dormite mai?" Scherzò.

"Dormiamo invece. E se ci alziamo di mal umore possiamo anche uccidere" si voltò verso lui.

"Andiamo, Derek. Adesso so che non sei un lupo cattivo, dacci un taglio" si guardarono negli occhi.

"Come lo sai?" Domandò Derek.

"Come so cosa?"

"Non farmelo ripetere, Stiles" Derek era abbastanza stufo.

"Del sogno? Non lo so..." Si bloccò, riflettendo "ti ho sognato anche io" sputò infine.
Derek lo guardò, sorpreso.

"Non ho capito perché sognare te" disse Derek.

"Ei! Io sono Stiles Stilinski, ricordi? Ne ho fatto di incubi.."

"No, non era un incubo quello e lo sai. Dev'esserci una spiegazione..."

"Non te ne so dare, Derek"

"Non sei di nuovo posseduto..." Derek lo scrutó.

"No, sono sempre io!"

"Cos'é che mi é sfuggito..."
Sentirono dei lamenti e si avvicinarono alla ragazza, trovando Scott e Cora in piedi.
Da quanto tempo erano la?
Gli occhi della ragazza erano scuri.

"Dove mi trovo?" Chiese, agitandosi.

"Sei al sicuro qui. Qual'é il tuo nome?" Le domandò Scott.

"V-Violet"

"Bene, Violet. Io sono Scott, e loro sono Derek, Stiles e Cora" lo presentó.
Accidenti, era davvero una bella ragazza
"sai cosa é successo la scorsa notte?" Chiese Derek

"I-io...ero nel bosco e...o cacchio"

"Che c'è?"

"v-voi lo sapete..." I quattro si guardarono "sapete che mi posso trasformare"

"Cosa sei?" Domandò Cora.

"Credevo me lo poteste dire voi...dato che siete un branco di lupi" disse sfacciata.

"In teoria..." Disse Stiles, venendo bloccato.

"Si, tu sei un'umano"

"Come fai a saperlo?" Chiese Cora.

"Il vostro odore.."

"Non sei di Beacon Hills, vero?" Esclamò Acott, lei annuì. "Cosa sei venuta a fare allora?"

"È stata Braeden. Lei mi ha consigliato di venire qui"

"Quella ci vuole cacciare in un'altro guaio.." Borbottò Derek.

"Non era lei che salvava dai casini?" Chiese Stiles, ricevendo un'occhiataccia da Derek.

"Come possiamo aiutati?" Chiese Scott.

"Per prima cosa..facendola integrare nella società" propose Deaton.










Lydia varcò la porta della scuola, con il sorriso.
Che poi sorridente, come poteva esserlo, ma si era svegliata di buon umore.
Era uno di quei giorni liberati dal peso che soffoca. E soffoca, fino a quasi non respirare più.
Ma quella mattina era una bella sensazione.
Eppure era convinta che da un momento all'altro sarebbe finito tutto.
Come sempre.
In effetti il suo sorriso si spense quando notò Cora Hale che passeggiava tra i corridoi della scuola in compagnia di una ragazza che non conosceva.
Ma non era andata via?
Quasi a leggerla nel pensiero, Cora le andò in contro: "sono tornata" le disse, entrando nell'aula di scienze.
Perfetto, avrebbero condiviso perfino la stessa aula.
Si sedette nel primo posto che trovò libero, e notò il preside annunciare:
"Lei sarà la vostra nuova compagna di scuola, Allison. Fatela sentire come a casa" la ragazza sorrise e cercò in posto.
Non di nuovo, ti prego.
Lydia, ce la puoi fare. Sei forte. Non crollare, Lydia.
Troppo tardi.

Una lacrima scivolava giù dal suo viso, e lei si alzò immediatamente e corse via, sotto lo sguardo confuso di tutti, ad eccezione di una persona, che aveva capito.









"Amico, ti dico che quella é strana" continuò a dire Stiles.
Era la settima volta che lo diceva.

"Che vuoi dire, Stiles? Io sono un lupo e..."

"Non in quel senso. Qua c'è sotto qualcosa di più grande...una ragazza sbuca all'improvviso mente in questa città, una sperduta città dove accadono fatti inspiegabili e per tutti é ok?"

"Stiles" Scott lo chiamò "vedremo cosa é quella ragazza, poi..."

"Quale ragazza?" Kira si avvicinò a loro, indossava la maglia del Lacrosse, numero ventidue.

"Farai parte della squadra?" Chiese Stiles, incredulo.

"Si...di chi parlavate?" Cambiò argomento, mentre Stiles borbottava:

"Perfetto. Adesso non mi farà entrare proprio"













Cora aveva un udito da lupo, era vero. Però aveva anche dei sentimenti che non aveva mai aperto a nessuno. E non l'avrebbe mai fatto. Però lo sentiva, quel dolore. Era così forte che l'aveva portata in quel bagno che risuonava di singhiozzi.

Lydia sentì qualcuno avvicinarsi, e disse subito: "sto bene" auto convincendosi "sto davvero bene. Va bene"

"Non è vero" senti quella voce.

"Che ci fai qui? Non hai lezione di scienze?"

"Se vuoi me ne posso andare" alzò le spalle.

Lydia uscì, gli occhi rossi e gonfi "perché tu? Sei una strega"

"Senti chi parla" si difese Cora "siamo alla pari"

"Forse hai ragione" disse Lydia, sedendosi. Cora la imitò.

"Ti ha ricordato Allison, vero?" Le domandò. Lydia annuí. "Fa male, lo so. E non passerà"

"Molto diretta..."

"Fammi finire. Non passerà, perché ogni giorno sarà legato alla tua migliore amica...dovresti concentrarti su qualcos'altro"

"Tipo cosa?"

"Ciò che avviene in questa città" Cora si alzó in piedi "succedono cose troppe strane qui. Beacon Hills ha bisogno di una banshee"
Fece per andarsene, ma la voce di Lydia lo fece fermare: "grazie"

Sorrise: "non dirlo troppo in giro. Amo vedere la gente terrorizzata da me" andò via.

Cora era strana.













"Violet, conosce il simbolo del mercurio?" Chiese Harris, distraendola sai suoi pensieri.
Questa però la conosceva : "é...." Venne bloccata da una voce maschile:

"É Hg"

"Molto bene signor Davis".

Violet si voltò, cercando di capire chi fosse quello spocchioso che le aveva appena rubato il simbolo, e notó due occhi verde smeraldo e un sorriso beffardo.
Odioso.













Danny stava per andare all'allenamento, ma venne bloccato da Greenberg che parlava con un ragazzo.
Era quel ragazzo,

"Ehi, lui é Danny, Danny lui é Mason" li presentó.

"Piacere" disse Mason.

Danny resto deluso.
Si era già dimenticato di lui?














LALI É QUIIIIIIIIIIIII

VI HO FATTO ASPETTARE, EH? Scusate, sto sempre studiando e non ho mai tempo....spero ne sia valsa la pena.

Un bacio.

 
  
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