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Autore: Meer Jane Montrose    15/04/2014    2 recensioni
Tratto dal sesto capitolo:
"La smetti di starmi appiccicato Malik?"
Quasi non riconosco la mia voce, permeata da questa dolcezza completamente estranea da me.
"Ti ho già detto che non permetterò più una tua fuga e ho intenzione di mantenere la parola."
Non mi lascio mai andare facilmente.. ma ora avvicinarmi a lui a baciarlo intensamente mi sembra l'unica cosa sensata da fare.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Apro gli occhi lentamente, rendendomi pian piano conto che sono sola.
Magari Zayn è in bagno… o prospettiva più allettante, mi starà preparando la colazione da portare a letto.
Scoppio in una breve risata… sono felice, e non credo di esserla mai stata così tanto.
Sento dei rumori concitati al piano di sotto ma non ho ancora voglia di alzarmi… poco dopo però qualcuno sale le scale velocemente, aprendo la porta di colpo che va a sbattere contro il muro.
Mi ritrovo davanti Harry, spettinato e col respiro pesante. Caccio un urlo involontario e mi copro con il lenzuolo, nonostante sia ancora vestita dalla sera precedente.
“Cosa ci fai tu qui?!”
“Devi venire con me Ivy.”
Scatto dall’altro lato del letto per evitare possibili aggressioni da parte sua e brandisco la prima cosa che mi capita, con l’intento di difendermi. Ben riuscito o meno in un angolo del mio cervello penso di apparire piuttosto ridicola con un appendiabiti. Tendo l’orecchio per avvertire altri rumori ma sembra proprio che Zayn non sia in casa e questo mi preoccupa molto.
“Cosa fai qui Harry? Dov’è Zayn? Se gli hai fatto qualcosa…”
Alza gli occhi al cielo e tende una mano verso di me. Il suo tono è acido e arrogante.
“Non ho fatto nulla al tuo amato Zayn, ho fatto semplicemente in modo che tu scoprissi la verità. Cosa che succederà fra poco, se accetti di venire con me.”
Vedendo che non mi smuovo sorride dolcemente.
“Fidati di me Ivy. Non ho intenzione di violentarti.”
Contro ogni logica dato il momento, infilo la giacca e lo seguo.
 
Nonostante io adori andare in moto non riesco a godermi il giro.
Sono preoccupata per Zayn e come se non bastasse Harry va talmente veloce che non posso non tenermi a lui. Non se voglio andare a finire chissà dove alla prossima curva.
Dopo quasi un’ora di strada arriviamo in un posto piuttosto isolato, davanti ad una costruzione imponente e austera con tanto di vigilante armato all’ingresso.
Questo si affretta ad aprire la porta quando ci vede arrivare e saluta Harry.
“Signor Styles.”
Lui annuisce e va diretto al banco di accettazione, dove una donna di mezza età sta usando la fotocopiatrice.
“E’ ancora qui?”
Lei inforca gli occhiali e controlla un piccolo monitor alla sua destra, poi annuisce.
“Sempre la solita stanza signor Styles.”
Lascia appena il tempo di finire la frase a lei che afferra la mia mano, trascinandomi verso le scale.
Sono costretta a fare infinite rampe fino ad arrivare a un corridoio dove c’è un’unica stanza e da questa provengono risate soffocate. Costringo Harry a fermarsi, strattonandolo per il braccio.
“Ora mi spieghi perché siamo qui! Chi c’è in quella stanza?!”
“La verità.”
“Zayn non mi mente…”
“In tal caso ti avrà sicuramente parlato di quello che c’è qui dentro, o sbaglio?”
Il mio silenzio conferma le accuse che vuole rivolgere a Zayn e apre la porta di scatto, mostrando il grande mistero. A primo impatto penso solo che non sembra la stanza di un ospedale ma quella di una ragazza comune. Poi metto a fuoco delle persone sul letto.
Una ragazza, una bellissima ragazza con i capelli biondi e gli occhi azzurri sta giocando con una bambina.
Ed è Zayn a tenerla in braccio. La somiglianza è tale che… no, non può essere.
Quando Zayn finalmente si rende conto della nostra presenza scatta su se stesso, appoggiando la bimba sul letto.
“Perché l’hai portata qui!”
Harry alza le spalle in modo strafottente, posandomi una mano sulla spalla.
“La tua ragazza voleva sapere dov’eri.”
Sentendo quelle parole la bionda abbassa lo sguardo ferita e Zayn lascia la bambina per avvicinarsi a me, che però mi ritraggo. Ho bisogno di distanza per riuscire a recepire.
Alterno lo sguardo da lui alla ragazza sul letto che nel frattempo si è portata la bambina in grembo.
“Cosa vuol dire questo Zayn? Chi è questa ragazza?”
Il moro non risponde e dopo alcuni minuti di penoso silenzio Harry si prende la libertà di parlare per lui.
“Perrie è la ex fidanzata di Zayn. Da questo potrai facilmente immaginare chi è la bambina.”
Abbasso gli occhi confusa. Zayn, il mio Zayn… ha una figlia.
Come ha potuto tenermelo nascosto? E se non fosse stato per l’impiccio di Harry, per quanto ancora ne sarei stata all’oscuro? Magari nemmeno si sarebbe preso la briga di parlare.
Scuoto la testa silenziosamente, stringendo talmente forte i capelli da strapparne alcuni.
Respiro profondamente e guardo la ragazza. Anche senza il minimo trucco e con una semplice camicia da notte addosso è bellissima. Non riesco a pensare ad altro. E’ bellissima ed è la madre di sua figlia.
“Ti chiami Perrie, giusto?”
Lei annuisce cauta, stringendosi maggiormente la bimba al petto.
“Perché ti trovi qui?”
Guarda prima Zayn e quando lui annuisce stancamente risponde. Perfino la voce sembra una meraviglia.
“Ho… passato un brutto periodo, dopo che la relazione fra me e Zay è finita. Sono stata autolesionista… grazie al cielo ho scoperto di essere incinta, prima di commettere un passo azzardato. La mia piccola Audrey è riuscita a non farmi impazzire.”
Cerco appoggio nel muro, tentando anche di mettere ancora più distanza fra me e loro. Zayn tenta nuovamente di avvicinarsi, sfiorando la mia mano. Contatto che mi fa saltare all’indietro come con una forte scossa.
“Come hai potuto nascondermi una cosa simile.”
“Ivy, amore…”
Lo zittisco con un gesto secco della mano e chiudo gli occhi per trattenere le lacrime.
Stupida, ecco cosa sei. Una stupida ragazzina ingenua.
“Sono certa che se Harry non mi avesse portata qui mai e poi mai me ne avresti parlato. Hai una figlia… e io non lo sapevo. Era questo che intendevi quando hai detto che avrei scoperto parti di te che non mi sarebbero piaciute? Hai per caso altro che dovrei sapere?”
Zayn non risponde, si limita ad abbassare lo sguardo colpevole.
“Io so bene cosa vuol dire crescere senza un genitore. Ma il fatto che tu abbia fatto proprio finta che lei non esista è disgustoso. Non… non voglio più vederti.”
Esco da quella stanza con tutta la dignità che riesco a racimolare e mi fermo solo all’ingresso, aspettando che Harry mi raggiunga.
Aspetto solo pochi minuti, tempo in cui posso attutire il dolore. Quando esce e mi vede pensa di abbracciarmi senza dire niente. Ringrazio questo suo silenzio anche durante tutto il viaggio di ritorno, non aprendo bocca a mia volta fino a quando non siamo davanti a casa di mia nonna e lui mi stringe una mano.
“Se non vuoi rimanere sola…”
“E’ quello che mi serve. Dovrò abituarmi.”
“Ivy-Màire, io non ti lascerò sola. Quello che ti ha fatto Zayn è orribile, lo sapevano tutti meno te. Perfino tua nonna ne era a conoscenza a causa dei pettegolezzi. Per questo non poteva apprezzare Zayn. Non potevo sopportare oltre che ti prendesse per il culo in quel modo. Tu meriti di meglio.”
Ritraggo la mano acidamente, guardandolo ad occhi stretti.
“E’ per questo che mi hai portata in quel posto? Per farmi lasciare Zayn? Hai tradito quella che poteva essere la fiducia di un amico per… accaparrarti la sua ragazza? Ma cosa credi, che questi sotterfugi non mi facciano schifo?!”
Ignoro i suoi richiami, sbattendo la porta e rifugiandomi nella mia stanza. Mi butto sul letto, soffocando tutto il dolore che provo.
 
Passano tre giorni in cui mangio poco o niente e rimango ostinatamente chiusa in camera.
Ancora non posso credere che… mio Dio, quanto sono stata stupida. Pensare che un ragazzo del genere potesse provare del vero interesse per me! Grazie al cielo mi sono fermata prima di concedergli il mio cuore o peggio, altro.
Ho buttato il cellulare sotto al letto e quando finalmente mi decido a recuperarlo vedo che ci sono alcuni messaggi di mio padre. Non realizzo subito quello che c’è scritto… sta venendo a prendermi. 


Angolo Autrice
E dopo MESI pubblico. Yeeeehhh... beh tanto non penso di esservi mancata :D 
Che dire, ringrazio ancora le persone che recensiscono e che leggono. 

Monica. 

 
   
 
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