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Autore: Jomy Pace e Amore    15/04/2014    0 recensioni
Harry e Mina, sono sposati da poco tempo. Harry ha appena finito il tour con il suo gruppo, e si è trasferito, con Mina in un paese vicino a Londra, in una casa un pò isolata per stare lontani dal gossip e rumors. Mina una 24enne che lavora come assistente sociale. E vissero tutti felici e contenti? No invece, non è così, perché Mina riceverà una chiamate da un numero sconosciuto: 047
Genere: Horror, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 2: La settima stanza











-Harry! Harry! Vieni subito qui!- gridò Mina parecchio irritata sbattendo la porta di casa sua.
Harry si avvicina un pò intimidito e curioso, ma sempre con quell'atteggiamento sicuro di sè, e chiese:
-Mina, che c'è? Che cosa è successo?-
-Mi domandi che cosa è successo?!-
-Ehm,... Che è successo?-
-Chiamarmi mentre sono al lavoro con un numero sconosciuto e farmi prendere un colpo!-
-Cosa? Ma stai bene?-
-Non fare il finto tonto!-
-Ma non ti ho chiamato!- Harry iniziò a irritarsi
-Sì invece con lo 047! Successivamente ho sentito delle urla e del sangue grondava dalle pareti del mio ufficio,...-
Harry iniziò a guardarla male. Non riusciva neanche a immaginare ciò che Mina gli stava dicendo. Solo allora Mina, pensando a quello che aveva appena detto, e vedendo la faccia di Harry che era sorpresa, irritata e preoccupata allo stesso istante, si rese conto che Harry non aveva fatto niente; primo non urlava come una donna, secondo, come aveva potuto far grondare del sangue dal muro e farlo sparire così di colpo?
Harry:-Ma che diamine ti salta per la testa?!-
-Scusami Harry,... Ho ricevuto delle chiamate da un numero che era lo 047,... Poi sono andata a rintracciare il numero su Internet, e corrispondeva a casa nostra,... Guarda il registro,...-
Mina prese il registro delle chiamate del suo cellulare, ma le chiamate dello 047 non c'erano più. Mina si sbiancò e iniziò a tremare. Harry guardando il registro aveva pensato che Mina lo prendesse in giro, successivamente l'aveva vista tremare e diventare pallida, così le disse:
-Mina,... Sei sicura di stare bene?-
-Harry, non sto mentendo, te lo giuro!,... Ho ricevuto questa chiamate, e poi si sono rotti i vetri delle finestre, poi usciva sangue dal muro, poi qualcosa, non so chi o cosa, mi sollevò e mi fece battere forte contro il muro-
Mina sollevò la maglia che aveva e gli fece vedere il livido della botta sulla schiena. Harry come lo vide cambiò espressione, quasi più malinconica. Mina stava quasi per piangere. Un pò perché credeva di essere impazzita, e un pò perché Harry non la credeva. Si voltò di spalle ad Harry con le braccia incrociate a guardare i suoi piedi. Harry l'abbracciò da dietro e le diede un bacio sul collo, successivamente le disse:
-Amore,... E' stato un sogno, e nel sogno hai battuto la schiena,... Non preoccuparti,...-
- Ma, io ero sveglia, anche il mio capo e miei colleghi mi hanno vista alla fine in piedi, anche se loro non hanno visto il sangue e tutto, mi hanno sentita urlare e chiedere aiuto,... Avevo chiuso li occhi, e poi come li avevo aperti era tutto finito, ed ero in piedi al centro della stanza-
-Faceva parte del sogno-
-Ed ero in piedi? E gridavo e chiedevo iuto?-
-Magari sei sonnambula,...E parli nel sonno,... A volte capita,...-
-Perché non mi credi?-
-Non è che non ti credo, è che, tesoro,... Sei molto stressata dal lavoro,... Devi prenderti una pausa,... Perché, al posto di lavorare con il caso della famiglia Jhonson, non esci a cena con me per rilassarti?-
-Ok,... Hai ragione (sospira) era solo un sogno,... Probabilmente,...-
-Brava!... Allora sono un quarto alle sei,... Alle sette andiamo al ristorante-
Mina si girò, e guardò Harry dritto negli occhi. Egli si avvicinò e le diede un bacio.
Harry era leggermente spaventato dalle parole di Mina. Per un attimo aveva pensato che fosse impazzita. Aveva paura per lei. Ultimamente il lavoro la stressava parecchio, e loro trascorrevano molto meno tempo assieme,...

Poco più tardi, Harry e Mina iniziarono a prepararsi per andare al ristorante. Harry prese il telefono per far ritrovare Paul, la sua guardia del corpo, davanti casa prima di andare a cena. Era in corridoio. Era stretto e lungo.
Con le pareti bianche e sette porte. Tre a destra, tre a sinistra e l'ultima infondo al corridoio. La settima stanza, era una stanzetta piccola e stretta. L'unico angolo della casa non ancora arredato. Harry prese il telefono e 
chiamò Paul. Come prese il telefono ci furono delle interferenze radiofoniche. Harry sentì il classico rumore del telefono quando non funziona. In quell'esatto momento le luci del corridoio iniziarono ad accendersi e spegnersi per qualche secondo. Harry si irritò un pò. "Maledette lampadine! Sono due giorni che vi accendete, e funzionate già male!" pensò.
Dopo sentì u rumore strano dentro la stanzetta infondo al corridoio. Quasi come un tonfo. Come qualcosa o qualcuno che cade.
-Mina? Tutto ok?-
Si accesero si colpo le luci di quella stanzetta.
-Mina?-
Nessuna risposta
Harry  chiuse la chiamata del telefono. Iniziò ad avvicinarsi alla porta della stanzetta. Stava per mettere la mano sul pomello. Quando Mina, dalla parte opposta del corridoio disse:
-Harry, mi hai chiamata?-
Harry si gira. Era quasi sorpreso. Si rigira a guardare la porta della stanzetta. La luce era spenta. Mina lo guardò e disse:
-Tutto ok?-
-Sì, certo! Sai, anch'io inizio ad avere allucinazioni! Ahahahah!-
-Perché?-
-Mi era sembrato di vedere la luce accesa e poi spenta della stanzetta,... Che può essere normale, visto che la luce del corridoio funziona male!-
-Uhm,...- Mina non rideva. Non gli sorrise neanche. Era, giustamente, ancora spaventata dopo quello che era successo. Mina riprese a parlare cambiando discorso: -Io vado in bagno a fare la doccia,...-
-Ok, e non mangiare il sapone!-
-Ah! Ah! Spiritoso,...- rispose acidamente
-Oggi non sei allegra,...-
Era difficile per Mina in quel momento mettersi una maschera e fingere di essere un'altra persona. Sì limitò a guardarlo sottomessa e poi entrò in bagno. Harry si rigirò ancora a guardare quella stanzetta un'ultima volta. Dopo andò in camera matrimoniale. Tirò fuori i vestiti, e dopo andò nell'altro bagno di casa loro, anche lui a fare la doccia,...

Mancavano dieci minuti alle sette. Harry era nell'ingresso che aspettava Mina. Indossava una giacca blu scuro, con una camicia bianca per metà aperta, con un paio di jeans scuri, e degli stivaletti sempre scuri, un pò country. Arrivò Mina. Indossava un abito dorato, lungo fin sopra il ginocchio, stretto in vita, e abbastanza scollato. Sandali con tacchi a spillo, sempre dorati, e un leggero trucco. Harry:
-Sei bellissima-
Mina sorrise. Poi lo abbracciò. Senza uno scopo ben preciso. Forse aveva bisogno un pò di consolazione, forse si sentiva in colpa per averlo aggredito prima,... Lo fece punto e basta.
Andarono al ristorante.
Si sederono tranquilli e beati in santa pace. Mina si tranquillizzava solo con Harry. Harry questo lo sapeva, e gli faceva piacere, soprattutto per il fatto che Mina è sempre in dubbio, è sempre nervosa dentro di se, ma esternamente appariva tranquilla per la sua educazione, e per i suoi modi di fare molto intelligenti. Riusciva a mantenere una certa classe, seppure una persona abbastanza spontanea. Aveva un carattere un pò complicato.
Mina:-Mi... Dispiace per prima...-
Harry:- Tranquilla, è tutto ok-
-Ne sei sicuro?-
-Sì, non devi preoccuparti-
-Uhm,...-
-So che non dovrei chiedertelo, ma, al dilà del tuo incubo, com'è andato il lavoro?-
-Uno schifo, ho provato a scoprire qualcosa sul caso della amiglia Jhonson, ma niente,... E da un bel pò che ci lavoro,... Nè la madre, nè il figlio vogliono dire qualcosa, e il padre mente spudoratamente,... L'unica bella notizia, è che presto, Matilde, la bambina che ho salvato il mese scorso, verrà adottata-
-Sono felicissimo, e fiero di te Mina-
Mina sorrise.
Harry:-A proposito di figli,... Mina,... Vorrei metter su famiglia con te,... Visto che ormai siamo marito e moglie-
-Lo sai quanto amo i bambini,... E' solo che,... Tu, vai via per nove mesi per il tour con Niall, Liam, Zayn e Louis,... Io lavoro parecchio durante la settimana,... E' inutile avere un figlio, o una figlia se non li guardiamo mai,...-
-Non vuoi avere figli?-
-No,... Li voglio,... Ma,... E se non fossi una buona madre?-
-Sei una moglie fantastica, non ti ci vorrà molto a diventare la madre migliore della terra,...-
Mina sorrise, poi gli disse:- Ti amo Harry-
-Anch'io ti amo Mina-
-Allora mi hai convinta,... Però,... Dovrò sottrarre molto più tempo al lavoro-
Harry le sorrise e le prese la mano sinistra. Spesso i loro sguardi e i loro silenzi avevano più parole di quando comunicavano normalmente. 

Passarono una serata stupenda e romanticissima dopo dieci mesi. Mina era serena e felice, Harry era carico ed euforico. In macchina continuava a fare l'idiota (più del solito):
-Guarda c'è una vecchietta! Adesso accellero! Ahahahah! No, scherzo!-
-Harry,... Hai bevuto troppo vino-
-Ma cavolo ne ho bevuto un bicchiere!-
-A quanto pare è troppo! Pensa se ne dovessi bere una bottiglia intera!-
-A quest'ora avrei costruito delle ali alla macchina e le avrei azionate-
-Cosa?-
-Sì esatto! Sono uno scienziato-
-Ahahahah! Mi sembri più un idiota!-
-Sono il dottor Styles, ma ho preso una pozione, e la sera mi trasformo nel signor Harry-
-Sì, e questa pozione è il vino! Ahahahah!-
Dopo qualche secondo anche Mina si mise a fare l'idiota.
-Te lo immagini fare amicizia con un vampiro?-
-E il punto è incontrarlo!-
-Ma scherzi? Esci e li incontri,... Al supermercato, tutti quelli che comprano la bistecca al sangue sono vampiri,...-
-Niall è un vampiro! Oddio!-
-No,... Niall mangia tutto,...-
-Sì,... Vero,...-
-Ahahahah! Del tipo schiacci il piede e apre la bocca!-
-Sei sicura di non aver bevuto anche te?-
-No, io rispetto a te sono la brava e dolce ragazza che non sgarra! Ahahahah!-
-Ma vai va!-
-Ahahahahah!-
Si fermarono con la macchina davanti casa. Scesero. Rimasero per mezzo secondo paralizzati. Tutte le finestre di casa erano rotte. La porta d'ingresso non c'era più. Era proprio sparita. Harry:
-Ok,... Io il vino non lo devo più bere-
-Harry! Non è il momento di scherzare!-
Entrarono. La casa era tutta sotto sopra. Tutte le porte erano sparite. Tranne la settima stanza infondo al corridoio. Quella porta non era stata rimossa. A Mina successivamente avvenne un attacco isterico.
-Io lo sapevo che c'era qualcosa! Harry, stamattina con il sangue che grondava dai muri, adesso la sparizione di porte e tutte le finestre rotte, con la casa a soqquadro,... Ma che cazzo sta succedendo?!?! E quella stanza!
Tu prima di uscire stavi per entrarci!-
-Mina calmati!-
-No! Io non mi calmo! Harry! Che stavi facendo prima! E'?!-
-Avevo sentito un rumore credevo che fossi li dentro! Rilassati!-
-No! Non mi rilasso!-
Mina, successivamente, con decisione andò verso la settima stanza e provò ad aprire la porta. La stanza non si apriva. 
-Cazzo!- gridò Mina piena di rabbia
Harry la venne a bloccare abbracciandola.
- Amore, rilassati- gli disse Harry con un tono nervoso
-C'è qualcosa qui che non quadra Harry-
-Sciocchezze,... Sono venuti i ladri ecco cosa è successo-
-Per rubare le porte?-
-Ci avrano rubato anche oggetti di valore, no?-
Mina si fece lasciare andare da Harry. Andò in camera matrimoniale. Trovò in mezzo al caos il suo porta gioielli. Lo aprì. Dentro c'era ancora tutta la bigiotteria.
-Questo si chiama rubare vero Harry?-
-Allora è un atto di vandalismo,... Io chiamo la polizia,...-
  
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