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Autore: Jomy Pace e Amore    13/04/2014    1 recensioni
Harry e Mina, sono sposati da poco tempo. Harry ha appena finito il tour con il suo gruppo, e si è trasferito, con Mina in un paese vicino a Londra, in una casa un pò isolata per stare lontani dal gossip e rumors. Mina una 24enne che lavora come assistente sociale. E vissero tutti felici e contenti? No invece, non è così, perché Mina riceverà una chiamate da un numero sconosciuto: 047
Genere: Horror, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 1: 047











"DRIIIIIN! DRIIIIN!!!". Mina fece un salto dal letto. Mina era una ragazza dai capelli ondulati castano chiaro, con qualche emechés biondo cenere sulle punte. I suoi occhi erano grandi e verde chiaro, le sue labbra carnose, guance paffute e naso di media grandezza. Lavora come assistente sociale. "DRIIIIN! DRIIIIIN!!!".
-Uhmmmm!,... Spegni la sveglia,...- si lamentò suo marito.
-Harry, lo sai che devo andare a lavoro- rispose Mina spegnando la sveglia
Harry, è un ragazzo dai capelli ricci e castani, e dalla pelle chiara. I suoi occhi sono verde chiaro, luminosissimi, e ha un sorriso molto bello. E' un cantante bravissimo, che fa parte del gruppo degli One Direction.
-Tu lo sai che il tour c'è stato fino a tre giorni fa e che sono ancora stanco?- disse Harry un pò imbronciato
-Poverino,...- rispose Mina maliziosamente
Gli fece il solletico. Harry iniziò a ridere come un matto. Poi si dimenò. Prese Mina, l'appoggiò con la schiena al materasso, si mise sopra di lei e la baciò. Lui spesso si chiedeva se lei lo amava veramente. Ma i suoi dubbi si scioglievano sempre, lei, Mina, era una ragazza indipendente, e anche se insicura di se, non le mancava il coraggio, la lealtà,... Spesso era troppo sfacciata. Lei temeva che lui la lasciasse. Odiava essere sui giornali, odiava i paparazzi ed essere al centro dell'attenzione, però lo sopportava per lui. Inoltre a lei del denaro non le importava un fico secco. Veniva già da una famiglia benestante, e inoltre aveva il suo lavoro per mantenersi. Però Harry lo ama con tutta se stessa. Aveva il timore che lui si stufasse di lei. Così spesso si metteva la maschera di apparire allegra e ottimista sempre, anche quando nel suo mondo tutto stava crollando. Secondo lei, agli uomini non importava nulla se a noi donne va tutto male,... Anzi si stufano troppo facilmente, secondo lei, se le donne hanno un piccolo problema. Così lo nacondeva e se lo risolveva da sola. Quando Harry, suo marito, anche se un 
uomo molto libero, era pronto a starle accanto. Presto Mina se ne sarà resa conto. Era da poco che si erano trasferiti in quella casa. Harry sapeva benissimo che Mina odiava i paparazzi e le fan troppo appiccicose, e sapeva benissimo che non lo avrebbe mai ammesso. Così aveva comprato una casa, un pò isolata, in un paesino vicino a Londra un pò isolato anch'esso. E vivevano li da soli due giorni.

Era una solita mattina umidiccia, con un pò di nebbia, e le nuvole che coprivano il sole e lasciavano tutto grigio. Quel classico tempo che spesso provoca leggeri mal di testa fastidiosi.
Harry e Mina erano in cucina. Mina per quanto fosse determinata e coraggiosa, era molto dolce e sensibile. Si avvicinò a Harry e disse:
-Amore,... Se vuoi dormire in santa pace, io vengo giù sul divano con la sveglia, così tu puoi dormire quanto vuoi,...-
-Ma figurati cucciola! Queste cose non me le devi dire, posso anche farmi dei pisolini, e poi lo sai che io dormo ovunque! Ormai ci manca che mi addormenti sulla tazza del water! Ahahahah!-
-Ma che scemo! Ahahahah!-
Successivamente si abbracciarono forte forte. 
Mina prese un caffè veloce, con qualche biscotto. Si preparò il pranzo e poi si andò a vestire. Harry decise di cucinare i cupcakes. Se c'era una cosa che Mina adorava erano i suoi cupcakes. Sapeva che si stava  "vendicando". Così penso bene che quella sera avrebbe cucinato i suoi tacos con dentro gli spaghetti in bianco con l'aggiunta di salsiccia, ketchup e maionese, solo per lei, e sapeva benissimo che Harry sbavava dietro a quelli. Eppure sapeva come sarebbe andata a finire,... Gli avrebbe cucinati anche per lui,... Non poteva dire di no a quegl'occhi. Mina andò a vestirsi e poi, prima di prendere la sua borsa con documenti di lavoro, salutò Harry. Gli diede un bacio.
-Ciao Harry-
-Aspetta!-
-Cosa?-
-Apri la bocca-
-Perché?-
-Fallo e basta-
Mina apri la bocca, e lui le mise il tubetto di panna in bocca e schiacciò fino riempirle la bocca di panna. 
-Ok?-
-Mmmmmmm!!-
-Vai così tesoro! E ricorda di prendere a calci nel sedere quegl'idioti che trattano male i loro figli!-
Mina si mise a ridere e le uscì un pò di panna dal naso. Harry iniziò a rirede come un matto.
Harry:-Come sei sexy,...-
Gli fece il dito medio. Rise ancor più di prima. Mina ingoiò la panna e disse:
-Dispettoso-
-Scusami,...-
Mina sorrise e lui gli diede un bacio.
Mina:- Alle cinque e mezza! Ciao!-
Harry:-Ciao!-
Mina prese la sua roba e uscì di casa.
Se c'era una cosa che adorava fare con Harry era stuzzicarsi a vicenda. Ed Harry lo sapeva. Ormai si erano sposati da soli dieci mesi, e prima erano fidanzati da due anni. Non avevano mai litigato seriamente, tranne che per qualche cavolata. Lui era troppo buono per fare lo stronzo, e lei era troppo leale per fare qualche torto.

Mina entrò nella sala principale. Ormai dopo quattro anni a lavorar sodo era riuscita ad avere un ufficio tutto suo. Aveva solo 24 anni. Era di un'ambizione unica, ma spesso il lavoro la stressava. Passava davanti alle sue colleghe, che la guardavano sempre con quella punta di invidia. E' sempre stata uan bella ragazza, molto colta, e ora che era l'unica sposata e sistemata li in mezzo, tra l'altro con un ragazzo che appariva su giornali, con un lavoro dove veniva pagata bene, ed era diventata la cocca del suo capo, le alte la volevano morta. Questo Mina lo sapeva. Ma non le faceva piacere. Perché dovevano essere gelose? La vita regala cose belle, e loro guardavano la vita di un'altra. Mina non le capiva. Entrò nel suo ufficio. Prese i documenti del bambino della famiglia Jhonson. Eric Jhonson. Sopra c'erano scritti i dati dello psicologo. Lei doveva scoprire che cosa succedeva in quella famiglia."Eric Jhonson vede l'Io e la figura materna debole, in pericolo, e la figura paterna come una figura autoritaria pericolosa". Mina avrebbe voluto entrare in quella casa e trovare segni evidenti di violenza fisica sulla moglie e il figlio. Ma fin'ora non aveva trovato prove. Accese il computer per cercare l'indirizzo della casa della famogli Jhonson. Gli avrebbe fatto una visita a sorpresa, e ispezionato la casa. Secondo lei girava persino droga. Doveva solo trovare l'indirizzo. Mentre cercava l'indirizzo sul computer, alle 10:11 del mattino ricevette una chiamata da un numero che era:047. Aveva ricevuto la stessa chiamata il giorno precedente alla stessa ora dallo stesso numero. Ma quando aveva risposto la linea si staccò subito. Mina provò poi a richiamare, ma le dava che il numero era inestistente.A rivedere quel numero si sentì sorpresa. Con decisione prese la cornetta del telefono e rispose.
-Pronto? Assistenza sociale, posso esserle d'aiuto?-
Non si sentì rispondere nessuno. Si sentiva solo il respiro di non so che. Mina si alterò.
-Senta, io non so chi è lei, so che non ho paura di qualche scherzo da bimbominchia, adesso sto lavorando quindi non mi rompa i coglioni, buona giornata!-
Chiuse il telefono. Un secondo dopo squillò di nuovo il telefono. Era lo stesso numero;047. Si chiusero di colpo tutte le finestre del suo ufficio. E il computer di Mina si spense bruciandosi lo schermo.
-Merda!- disse Mina, schiacciando il tasto rosso del telefono sbattendo direttamente la chiamata in faccia al "cliente".
Una terza volta squillò il telefono. Sempre lo stesso numero. Mina spense il telefono. Sbuffò appoggiandosi con la schiena sulla poltrona. Squillò il telefono ancora. Mina si spaventò. Il telefono l'aveva appena spento. Ed era 
sempre lo stesso numero. Mina spaventata, ma alterata nello stesso istante, prese il telefono e rispose:
-Cosa cazzo vuole?!?!-
Iniziò a sentire delle urla nel suo ufficio. Urla di disperazione di una donna. -AAAAAH! Aiuto aiutatemi!!! AAAAAAAH!!! AAAAAAH!!!- diceva. Mina fece cadere il telefono rompendolo.
-Chi è? Chi sei? Dove sei?!- domandava Mina.
Successivamente dalle pareti del suo ufficio iniziò a grondare del sangue. Partirono anche degli schizzi. I vetri delle finestre del suo ufficio si ruppero. Mina iniziò ad urlare. Precipitandosi alla porta del suo ufficio che non si
apriva.
-Aiuto aiutatemi!!!- Gridava disperata Mina. 
Era spaventatissima. Una forza misteriosa poi la fece sollevare e battere contro il muro opposto. Mina si alzò prese una sedia che aveva nel suo ufficio, la sbattè per terra e prese una gamba della sedia rotta per difendrsi. Si volto a destra e sinistra, indietro e avanti, disperata, vedendo grondare sangue dai muri e dal soffitto, con queste urla di terrore.
-Fatti avanti! Non ho paura!-
Mina chiuse gli occhi. Un secondo dopo sentì la voce del suo capo.
Il signor Maloney:
-Mina?... Mina? E' tutto ok?-
Mina riaprì gli occhi. Il sangue era sparito, le urla pure. Le finestre erano intere e aperte come prima. La porta del suo ufficio era aperta e tutti i colleghi la stavano guardando. Il computer era riparato, e il telefono era intatto sulla scrivania. C'era solamente lei, al centro della stanza, con i capelli un pò in disodine che teneva questa gamba della sedia che aveva rotto rannicchiata a se. Mina guardò sconvolto il suo capo. Le colleghe si misero a ridere. Signor Maloney:
-Mina, non siamo qui per giocare, ora mi ripagherai la sedia che hai rotto, torna a lavoro!-
Mina sconvolta, senza più dire una parola si risedette. Il Signor Maloney chiuse la porta. Era sconvolta. Come aveva fatto ad immaginarsi tutto?. No, era impossibile, Mina Streek, lei non si immaginava le cose. Andò a 
cercare su Internet il numero 047,... Cercò tra i vari file e siti. Finché non venne a scoprire che veniva da casa sua. Casa sua e di Harry. 
  
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