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Autore: Bruschii    15/04/2014    2 recensioni
PRENOTATE IL VOSTRO VIAGGIO NEL PASSATO,
ALLA RICERCA DI UN MISTERO CUSTODITO NEL FONDO DELL'OCEANO.
PRESTO VI SARA' CONSEGNATA LA CHIAVE.
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"Ce ne andiamo in America"
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"Dovrai sputare una miniera di carbone prima di poterti avvicinare ad una come lei"
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"Sto volando"
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"Sono il re del mondo"
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"Non spetta a te salvarmi,Harry"
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"Iceberg!Dritto davanti a noi!"
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"Qualsiasi cosa facciate,il Titanic affonderà"
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"Perchè l'hai fatto,Katherina?Perchè?"
"Salti tu,salto io.Giusto?"
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"Spero morirete insieme"
TITANIC.(& After)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Love makes

happiness

 

 

 

Katherina's pov.

 

“Katherina,ti stiamo aspettando” Sentii la presenza di Louis dietro di me.

 

Mi voltai e gli donai un sorriso,facendomi strada per tornare all'interno della nave.

Una volta arrivati al tavolo salutammo educatamente i signori che ci avevano offerto la loro compagnia per l'ora di pranzo e ci dirigemmo nella nostra suite.

 

Harry's pov.

 

Liam mi passò una mano davanti al viso quando si accorse che la stavo fissando.

Non potevo non guardarla.

Sbattei più volte le palpebre,per riprendermi dal mio stato di shock.

 

“Lascia perdere amico,non potrai mai avvicinarti a lei” Niall mi riportò alla realtà.

 

Bhè,era vero.

Non poteva essermi nemmeno lontanamente balenata in testa l'idea di poter anche solo pensare di avvicinarmi a lei.

Lei era una ricca,di prima classe.

Avrà già un pretendente,se non più di uno,con cui passare la vita.

Lei avrebbe passato la sua vita nel lusso,e questo si capiva.

Anche se suo marito avrebbe fallito,in qualsiasi impresa,lei se ne sarebbe potuto trovare un'altro.

Certo,la bellezza non gli manca.

E io?

Si,ero bravo a disegnare.

Ma devo ammettere che non ero bellissimo.

L'igene scarseggiava ed era difficile per noi di terza classe lavarsi.

O fare un pasto completo.

E tanto meno solo pensare di poter aver contatti con persone di classi sociali differenti.

Io,che avrei fatto nella vita?

Se ce l'avrei fatta,avrei lavorato in fabbrica.

E se non ce la facevo,ero pursempre disposto a investire molto su un campo da coltivare.

A farmi uscire dai miei pensieri sulla vita fù un uomo.

Un uomo,forse due o tre anni più vecchio di me,che le se avvicinava.

Molto probabilmente era un suo pretendente,se non marito.

Le disse qualcosa e se ne tornarono all'interno della sala,molto probabilmente da pranzo.

Aveva ragione Niall,non mi sarei mai potuto avvicinare a lei.

O forse no...

 

Katherina's pov.

 

“Con permesso,mi reco nella mia stanza” Annunciai una volta arrivati nella suite.

 

“Vuoi che chiami una cameriera per farti compagnia?” Louis si avvicinò disinteressato,continuando a pensare a qualcosa.

 

Qualsiasi cosa fosse stata,non mi interessava.

Volevo solo stare da sola.

Staccarmi un attimo da tutto quello che succedeva nella mia vita.

 

“No,non importa.Vorrei restare da sola.” Finsi uno dei miei tanti sorrisi e mi recai nella mia stanza.

 

Cioè,la stanza dove avrei dovuto dormire.

Appena chiusi la porta dietro la mia figura minuta,mi lanciai a peso morto sul letto,sperando che né mia madre,nè Louis mi avessero sentita.

Appena appurai di avere via libera sospirai e rivolsi lo sguardo al soffitto.

Mi alzai di scatto.

Mi posizionai davanti allo specchio e appoggiai i palmi delle mani sulla sporgenza.

Chiusi gli occhi e sospirai di nuovo.

Quando li riaprii guardai attentamente il mio riflesso.

Alcune ciocche di capelli erano fuoriuscite dal cappello che indossavo.

Lo presi e lo lanciai in un angolo della stanza,lasciando sciolti i capelli ondulati.

Delle piccole lacrime uscirono dai miei occhi,rovinando il trucco su cui 2 ragazze ci avevano trascorso un ora.

Mi passai la mano sulla bocca,fortemente,facendo cedere anche il rossetto rosa.

Velocemente cercai la cerniera del vestito,per levarmelo di dosso.

La aprii appena la trovai,lasciando cadere la stoffa pregiata a terra.

Trovai molto velocemente anche l'apertura del sottogonna,e lo cavai.

Appena ne uscii,lanciai anche quello con tutta la forza che avevo in corpo.

Mi preoccupai appena sentii qualcuno bussare alla porta.

Feci una piccola corsa,chiudendomi nella stanza a chiave.

 

“Katherina,è successo qualcosa?Ho sentito un botto improvviso” Sentii mia madre dall'altra parte della superficie di legno laccato.

 

“Non preoccuparti mamma,mi è solo caduto lo sgabello.” Inventai la bugia che mi sembrava più plausibile e credibile.

 

Infatti,la sentii allontanarsi.

Tirato un sospiro di sollievo,slacciai velocemente i nasti che legavano il corpetto e lo lasciai cadere.

Ripresi a respirare normalmente.

Dicevano che bisognava indossarlo per rendere i fianchi più stretti e la vita più piccola.

In giovane età volevo metterlo subito,per essere grande e poter decidere.

Una volta che raggiunsi i 15 anni e fui costretta a indossarlo,non volevo far altro che toglierlo.

Non mi serviva neanche.

Avevo un bel fisico,un corpo proporzionato.

Ma a quanto pare,non bastava.

Aprii l'armadio e presi un vestito verde chiaro.

Lo indossai senza il corpetto e senza sottogonna.

Mi posizionai sul letto e iniziai a fissare il soffito decorato della camera.

Pensai a quei due bambini che giocavano allegramente.

Quanto vorrei essere come loro.

Poter essere felice,nonostante la mia situazione.

Non ero messa male economicamente.

Ma,emotivamente si.

Ero destinata a sposare un uomo che non amavo.

Ma,come diceva mamma,non sempre si ha quello che si vuole.

E se mia madre aveva deciso che lo dovevo sposare,allora io lo dovevo sposare.

Non importava la mia felicità.

E come potevo anche lontamente pensare che la mia felicità potesse essere messa al primo posto?

No,non era questione di esser felice.

Molto sicuramente neanche Louis mi amava.

Ma era,anche lui,costretto a sposare me.

Solo perchè suo padre era un magnante dell'acciaio di Fitchburg.

Era tutto questione di soldi.

Ma questa non era felicità.

Lo sguardo di quel ragazzo moro,con gli occhi verdi,mi ha fatto capire che può esistere felicità anche nella miseria.

Non sembrava uno sguardo triste.

Anzi,tra i due era uno sguardo felice.

Non capivo come poteva essere così felice.

Mia madre diceva che solo i soldi fanno la felicità.

No,si sbagliava di grosso.

Io l'avevo capito quel giorno.

La ricchezza non fa la felicità,ma l'amore si.

 

Harry's pov.

 

“Dai Liam esploriamo questa nave” Appena la ragazza si ritirò e tornò all'interno,costrinsi Liam a girare per la nave.

 

“Niall,è stato un piacere fare la tua conoscenza,ma ora dobbiamo proprio andare” Guardai Liam,che si alzò e copiò il mio gesto di dare la mano al biondo.

 

“Spero di rivederci” Urlai,una volta lontano dal ragazzo.

 

Vidi lui farmi un cenno con la mano.

Dopo 2 minuti,circa,di corsa,arrivammo alla prua.

Mi avvicinai ancora di più al bordo di ferro battutto che delineava la punta della nave.

Mi aggrappai ai ganci che sostenevano le corde e salii sul pulpito,sostenendomi ai ganci.

Liam era sotto di me,leggermente spostato verso destra.

 

“Sai,riesco già a vedere la statua della libertà.Minuscola naturalmente.” Liam indicava una direzione davanti a noi.

 

Vidi dei delfini nuotare vicino alla nave,saltando di tanto in tanto.

Li indicai e anche Liam si sporse per ammirarli.

Io,intando,mi aggrappai più fermamente con i piedi e le gambe e lasciai i ganci.

Portai i bracci sopra la testa,con le mani chiuse a pugno,come se stessi esultando.

 

“Sono il re del mondo!” Mi liberai di tutto il fiato che avevo in corpo,urlando a più non posso.

 

Mi lasciai cullare dal vento che soffiava contro di noi e annusai bene l'aria marina.

 

                                

 

  
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