Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: KleineJAlien    15/04/2014    5 recensioni
Quell'omicidio divenne la cosa più orribile e vergognosa mai successa a Chester, e dintorni.
Ormai tra le mura della scuola e in tutti il resto della città non si parlava d’altro e nonostante non vennero mai rese pubbliche le ricostruzioni della vicenda, tutti sapevano bene che gli unici colpevoli della morte di Amanda erano i due ragazzi, la loro scomparsa inoltre, un paio di settimane dopo l’accaduto, alimentò ancora di più le certezze.
Nessuno li vide più.
Secondo alcuni erano stati spediti direttamente in un carcere minorile/centro di rieducazione a Londra.
Secondo altri avevano cambiato stato per sfuggire alla giustizia, o addirittura qualcuno credeva abitassero ancora a Chester ma che rimanessero chiusi in casa.
Erano tutti ipotesi molto estreme e chiacchiere cattive ma nessuno conosceva la verità se non le loro famiglie molto riservate.
Tre anni dopo nessuno aveva dimenticato, forse solo un po’ accatastato la paura di possibili assassini a spasso, fino al loro ritorno.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=_rBJimQLFtY
Genere: Generale, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic




Aspettavano quella giornata entrambi da molto tempo.
I loro calendari avevano delle x rosse a segnalare giorno dopo giorno quanto mancasse a quell’evento.
Nonostante la cosa non la coinvolgesse direttamente, per Avery alla fine era come se lo fosse perché con Louis, il suo ragazzo, facevano e condividevano sempre tutto.
Per questo quel pomeriggio, anche se la scuola sarebbe iniziata da lì ad una settimana, loro si stavano dirigendo insieme verso l’istituto per affrontare le selezioni di basket a cui il moro voleva tanto partecipare.
Diversamente dalle attrezzature che quello sport richiedeva, l’allenamento con gli aspiranti nuovi componenti della squadra, fu organizzato all’esterno nei campi di atletica e football.
Dalla loro parte in più, quell’anno settembre sembrava piuttosto generoso in città con temperature miti e il sole alto fino a tardi.
Al loro arrivo c’era già qualche ragazzo in divisa sportiva che si riscaldava a bordo campo tra una chiacchiera e l’altra con i propri amici.
Avery si guardò intorno elettrizzata per il suo imminente ingresso nel modo del liceo, cercando di scegliersi un posto adatto da dove seguire l’allenamento per tutto il tempo.
Louis al suo fianco invece era carico, anzi carichissimo, ma anche altrettanto agitato.
Amava il basket, talmente tanto che la prima cosa che aveva fatto una volta iscritto al liceo, era stato informarsi a dovere riguardo la squadra, i requisiti che bisognava avere per riuscire ad entrare e persino le ore di allenamento settimanali che lo avrebbero coinvolto una volta ammesso.
La sua era quasi un ossessione, voleva far parte del gruppo sportivo ad ogni costo e beh.. Avery lo sosteneva.
Non riusciva a non farlo dopo che aveva passato l’intera estate a tenere i suoi tempi mentre si allenava al parco o nel giardino di casa sua, non poteva non fargli coraggio quando vedeva la felicità e l’aspirazione illuminargli gli occhi e incurvargli le labbra in un leggero sorriso eccitato.
Tutto questo era in grado di scaldarle il cuore come ben poche cose.
-Pronto?- gli chiese Avery appoggiandosi appena sulla sua spalla ammirando la distesa verde curata.
Louis tardò a rispondere, era troppo preso da guardare di fronte a se le persone già presenti -Ci sono anche quelli dell’ultimo anno- sospirò sentendo l’agitazione salire.
-Di cosa ti stupisci. Sapevi ci sarebbero stati anche gli studenti appena diplomati che facevano parte della squadra-
-Si ma vederli fa tutt’altro effetto- ammise il ragazzo.
-Sicuramente non è come sembra. Lo sguardo da duri che hanno in questo momento e solo per mettervi sotto pressione e alla prova. Non ti preoccupare andrà tutto bene- lo rassicurò massaggiandogli la schiena -Ora vai, non vorrai fare una brutta impressione arrivando tardi..-
-Rimani qui vero?- le chiese Louis spostando lo sguardo su di lei.
-Certo vado a sedermi sugli spalti per fare il tifo per te- gli rispose con un sorriso.
Il moro annuì quasi convinto accennando un sorriso tirato. Mise la sacca in spalla e si diresse verso il resto del gruppo.
Allo stesso modo la ragazza iniziò ad incamminarsi dalla parte opposta verso  i gradoni.
-Avery!- la richiamò però subito la voce famigliare del ragazzo.
Avery  si voltò giusto in tempo per vedere Louis compiere l’ultimo passo a centimetri di distanza dal suo corpo.
-Hai dimenticato qualcosa- cercò di farle notare.
-Buona fortuna?- trattenne una risata Avery consapevole che non era di quello che il moro parlava. Non gli lasciò neanche il tempo di precisare che poco dopo lo baciò.
-Sei il mio portafortuna- disse il ragazzo poggiando la sua fronte contro quella della ragazza.
-Questo si vedrà alla fine. Ora pensa a dare il massimo e fai capire anche agli altri chi è Louis Tomlinson- lo spinse via con una pacca sulla spalla ancora una volta per incoraggiarlo.
Louis sorrise ancora più motivato, si allungò ricercando nuovamente un bacio frettoloso dalla ragazza, in contemporanea all’acuto fischio di richiamo del coach lontano.
Assicuratasi che il moro fosse veramente andato con gli altri, Avery prese posto tra i gradoni più alti, posando al suo fianco la borsa a tracolla, piegando le gambe coperte solamente da un paio di shorts, godendosi il sole tiepido e stando attenta ad ogni mossa di Louis.
Dopo un paio di giri di campo per riscaldarsi e qualche esercizio per sciogliere i muscoli, il coach volle vedere come i ragazzi se la cavavano negli scatti.
Vennero divisi tutti in tre gruppi e a turni da tre ognuno partiva. Il moro si trovava in mezzo al secondo gruppo.
Era sfinito, nonostante tutto l’allenamento che aveva fatto durante le vacanze, non era abituato a certi esercizi, i capelli era spettinati e la maglietta umida dei suoi sforzi.
Concentrazione a parte, trovò un secondo per incrociare lo sguardo della ragazza e sorriderle. Poi partì puntuale al segnale.
Continuò a seguire le selezioni per minuti e minuti, più di un’ora era passata, ed era rimasta lì da sola per tutto quel tempo, fino a quando un ragazzo che non conosceva, pantaloni neri strappati sulle ginocchia, maglia a maniche corte grigia, ciuffo scuro alto e una sigaretta penzolante sulle labbra l’affiancò chiedendole il permesso di sedersi vicino a lei.
-Certo- acconsentì gentilmente Avery nonostante si fosse comunque chiesta come mai non si fosse seduto da un’altra parte invece che con una sconosciuta quale era lei.
Dopo vari minuti in cui tra i due non volò una mosca, il moro al suo fianco decise di aprire una conversazione.
-Sei anche tu qui per sostenere un amico?- le chiese senza staccare lo sguardo dal campo.
-Ho accompagnato il mio ragazzo- rispose Avery -Louis è quello con la maglia blu senza maniche- si ritrovò ad aggiungere naturalmente come se stesse parlando con qualcuno che conoscesse un po’ meglio.
-Capisco- annuì il ragazzo -Quello dietro con la maglia bianca invece è il mio amico Liam-
Scambiarono qualche altra parola ogni tanto, frasi senza senso che si scambiano per passare il tempo.
Quasi alla fine di quell’interminabile selezione, il telefono del ragazzo al suo fianco squillò. Questo diede un paio di coordinate sul punto in cui si trovava e poi chiuse.
Pochi minuti dopo un ragazza dalla capigliatura castana chiara e un modo di vestire simile al moro fece cenno nella loro direzione dai primi gradini in basso.
-È arrivata la mia amica- disse il moro iniziando ad alzarsi -Beh è stato piacevole parlare con te. Ci si vede- le sorrise prima di scendere i gradoni a salti verso la ragazza che lo aspettava.
Avery rimase a guardare i due ragazzi salutarsi con un abbraccio caloroso e poi sparire verso i parcheggi, rimanendo così nuovamente sola.
Quell’episodio presto la sua mente deciderà di eliminarlo.
Dopo quel giorno non ricorderà più di aver già parlato con Zayn in una serata di settembre nei campi da football, non ricorderà di aver visto Amanda andar via con lui dagli spalti, e soprattutto non ricorderà di aver visto Liam suo futuro ragazzo, alle selezioni con il suo Louis di un tempo.
 
Non appena misero piede dentro casa, la prima cosa che andò loro incontro subito dopo il profumo di cucina casalinga, furono due piccole bambine con i capelli biondi e gli stessi occhi cristallini di Louis.
La loro grandezza non limitava la loro capacità di saltare in alto tra le braccia di Avery e del ragazzo al suo fianco.
-Louis sei tornato!- esclamò per prima Daisy stringendo la presa intorno al collo del moro.
-Avery che bello ci sei anche tu!- disse poi Phoebe abbracciandola.
-Come va Phoebe?- le chiese la ragazza scompigliandole appena la frangetta.
-Sei venuta a giocare con noi?- fu la mezza risposta che la bambina euforica le diede.
Avery rise intenerita -Facciamo una cosa- iniziò poggiando la biondina a terra -Iniziate ad andare in salone ed aspettatemi lì,  io vado a salutare Joy, Ok?-
-Va bene!- esclamò l’altra gemella scendendo dalle braccia del ragazzo, afferrando la sorella per un braccio e correndo via nell’altra stanza.
Louis aspettò che queste sparissero poi prese per mano Avery guidandola verso la cucina.
Johannah li vide subito entrare nella stanza mentre lavava le verdure e non aspettò molto prima di sapere euforica l’esito della serata.
-Come è andata tesoro?- chiese la donna asciugandosi le mani su un telo andando ad abbracciare prima il figlio e poi la ragazza.
-Non lo so..- sospirò il ragazzo afferrando un grissino dal balcone il moro -Mi faranno sapere-
-È stato bravissimo, lo prenderanno di sicuro- la rassicurò Avery mordendo poco dopo il cracker che Louis le stava tendendo.
-C’erano tante persone brave alle selezioni- insistette.
-Per favore stai zitto Lou- lo riprese lei usando il suo nomignolo abituale -Non ti sminuire-
Il moro sorrise e la strinse tra le braccia sotto lo sguardo intenerito di Joy.
-Rimani per cena?-  chiese la donna ad Avery facendo si che la coppia si distanziasse.
-Certo- rispose immediatamente Louis al suo posto. La ragazza alzò gli occhi al cielo, non cambiava mai.
-Perfetto sarà pronto tra un’ora- disse prima di tornare a preparare.
-Ho il tempo per farmi una doccia?- chiese Louis notando che non profumava molto e che non era molto in forma.  
-Se non cadi giù per lo scarico della vasca si- lo prese in giro la madre.
-Ok faccio in fretta allora- si liquidò il ragazzo lasciando prima un bacio a fior di labbra ad Avery che subito dopo raggiunse Phoebe e Daisy nella stanza adiacente.
-Che cosa volete fare?- chiese la ragazza sedendosi tra le due bambine sul divano.
-Possiamo farti le trecce?- le chiese la prima arricciando le labbra.
-Hai i capelli lunghissimi- disse l'altra allargando gli occhi.
Avery rise, con l’espressione la cucciola o meno, sapeva che avrebbe subito ceduto.
-Va bene- acconsentì la ragazza posizionandosi in modo che le bambine potessero giocare entrambi con una ciocca a testa dei suoi capelli.
Queste al sentire la risposta esultarono e con la loro parlantina iniziarono a fingersi parrucchiere professioniste.
Avevano di tutto per acconciarla, mollettine, pinze, fermagli vari ed elastici di ogni grandezza.
Alla fine però rimasero fedeli alle trecce che terminarono proprio con il ritorno di Louis nel salone.
-Guarda BooBear non è bellissima?- chiese Daisy al fratello.
-Si lo è- si avvicinò il ragazzo sedendosi a poca distanza dal trio.
-Vi date un bacino in bocca?- chiese l’altra con sguardo sognante. Guardava sempre troppi film quella bambina.
Ma nel bene o nel male alla fine l’accontentarono scatenando nella piccola strilletti felici.
-È pronto! Tutti a tavola dai!- richiamò l’attenzione di tutti Johannah appoggiando i piatti sul tavolo.
Le bambine furono le prima a catapultarsi sulle proprie sedie e a ruota gli altri due ragazzi.
In tavola quella sera erano solamente in cinque, rispetto al numero più grande che avrebbe potuto ospitare.
Lotty e Fizzy, le figlie più grandi dopo Louis, infatti erano con il padre.
Il divorzio tra Joy e Mark era ancora una cosa recente in casa e quel silenzio rotto unicamente dalle posate e dalle chiacchiere delle gemelle era insolito.
Nonostante ciò la serata passò piacevolmente fino a quando Avery dovette tornare a casa.
-Aspetta!- la fermò Johannah mentre la ragazza era già sulla porta -Lottie ti ringrazia per la maglia che le hai prestato la scorsa settimana. É lavata e pulita- le porse una busta.
-Non c’era bisogno. È stato un piacere- disse abbracciandola.
-Ci vediamo, ciao cara-
-Buonanotte Joy- salutò Avery prima di uscire di casa.
 
-Lou non dovevi accompagnarmi, ora tornerai a casa tardissimo- borbottò la ragazza dispiaciuta, una volta arrivati.
-Non importa Av, non ti avrei mai lasciata tornare da sola- rispose il moro risoluto baciandola davanti al cancello dell’abitazione.





Spazio autrice:
Non riesco a credere di star pubblicando l'ultimo vero e proprio capitolo di questa storia. Tralasciando il ritardo con cui ho postato, ci tengo a lasciare due parole riguardo questo flashback.
Come molte di voi, devo ammetterlo, anche io sono un pò affezionata alla coppia Louis - Avery e ho voluto farveli conoscere così com'erano all'inizio, così come me li immaginavo io.
Non per questo comunque rifiuto Lia, anzi è stato in grado di proteggere Avery quando Lou 'l'ha lasciata'.
Non voglio dilungarmi molto, anche se avrei un sacco di coseda dire.
Una cosa è certa, se siete interessati a leggere qualcos'altro di mio, non sparirò per molto, perchè ho così tante storie tra i miei bloc-notes da poter postare fino ai 25 anni.
Ringrazio chiunque ha seguito questa storia che molto più di quanto pensassi, ha parecchio di me, ringrazio anche chi ha seguito in silenzio.
Avere pareri fa sempre piacere, ma non me la rendo con voi. Grazie.
Che altro dire? Non è tutto come sembra finisce qui, il resto, quello che succederà ai nostri ragazzi lo lascio immaginare a voi.
Un enorme bacio, Jessica.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: KleineJAlien