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Autore: MistStrega6723    16/04/2014    2 recensioni
Dal 1° capitolo:
'Sei una strega Rachel!'
'Una s-strega? Ma no! E' i-impossibile!
'Fai mai capitare qualcosa, qualcosa che non ti spieghi quando sei arrabbiato o spaventato?'
Dal 4° capitolo:
'Devi tornare a scuola.' Disse solamente. 'Non lo dirai a nessuno, vero?' Rachel sorrise. 'A nessuno. Domani tornerò, ti porterò qualcosa da mangiare. Dormi bene, mi raccomando. A domani!'
Quando Rachel tornò nel suo letto caldo, si addormentò rilassata e felice come mai.
Suo zio era innocente e quando tutta quella storia sarebbe finita sarebbero tornati a essere una famiglia.
Se vi ho incuriosito entrate e continuate a leggere la mia FF!
Le recensioni sono molto apprezzate!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Qualche giorno dopo, Rachel si ritrovava nell'aula di Difesa contro le Arti Oscure, in attesa di Alastor Moody.
Presto udirono il tonfo dei passi disuguali di Malocchio che percorreva il corridoio, ed egli entrò in classe, terrorizzante come sempre.
Rachel era terrorizzata da quell'uomo, infatti era l'unico pressore a cui non avrebbe mai risposto male.
Moody percorse il corridoio e sedette oltre la cattedra, l'occhio nero fisso sula classe silenziosa e l'occhio blu elettrico che si muoveva senza sosta.
'Potete metterli via.' Borbottò.
'Quei libri. Non vi serviranno.'
Moody estrasse il registro, allontanò la lunga chioma di capelli brizzolati dal viso contorto e sfigurato e prese a fare l'appello, con l'occhio normale che scorreva sicuro la lista mentre l'occhio magico roteava, indugiando su ogni studente quando rispondeva alla chiamata.
'Allora.' Disse, quando l'ultimo si fu dichiarato presente.
'Ho ricevuto una lettera dal professor Lupin a proposito di questa classe. Mi pare che abbiate una preparazione piuttosto solida nell'affrontare le Creature Oscure: avete fatto i Mollicci, i Berretti Rossi, i Marciotti, gli Avvincini, i Kappa e i Lupi Mannari, è esatto? Ma siete molto indietro con le maledizioni. Allora, cominciamo subito. Le maledizioni. Assumono forze e forme diverse. Ora, secondo il Ministero della Magia dovrei insegnarvi le contromaledizioni e fermarmi lì. Si ritiene che non siate grandi abbastanza da affrontarli fino ad allora. Ma il professor Silente ha un'opinione più alta dei vostri nervi, pensa che possiate farcela, e prima sapete che cosa dovrete fronteggiare meglio è, dico io. Un mago che sta per scagliarvi contro un anatema illegale non vi dirà cosa ha intenzione di fare. Non ha intenzione di comportarsi lealmente. Dovete essere preparati. Dovete essere vigili e attenti.' Si fermò un attimo.
'Qualcuno di voi sa dirmi quali sono le tre maledizioni senza perdono?'
Nessuno si mosse, nemmeno Hermione.
'Weasley.' Esclamò poi Moody.
Ron sobbalzò.
'Avanti ragazzo, avanti.'
'Papà me ne ha spiegata una...' Disse Ron.
'La maledizione Imperius.'
'Ah, sì.' Disse Moody.
'Tuo padre dovrebbe conoscerla. Ha procurato al Ministero un sacco di guai.'
Moody si alzò sui piedi scompagnati, aprì il cassetto della scrivania ed estrasse un barattolo di vetro.
Dentro zampettavano tre grossi ragni neri.
Moody pescò nel barattolo, prese uno dei ragni e lo tenne nel palmo della mano in modo che tutti lo vedessero.
Poi puntò la bacchetta contro di lui e borbottò:
'Imperio!'
Il ragno tese le zampe rigidamente, poi fece un salto all'indietro, spezzando il filo e atterrando sulla scrivania, dove cominciò a fare la ruota in cerchio.
Moody agitò la bacchetta, e il ragno si alzò su due delle zampe posteriori e si esibì in quello che era un inconfondibile passo di tip tap.
'Controllo totale.' Disse Moody piano, mentre il ragno si appallottolava e cominciava a rotolare.
'Anni fa, c'erano un sacco di maghi e streghe controllati dalla maledizione Imperius.' Disse Moody.
'Un bel lavoretto per il Ministero, cercare di stabilire chi era costretto a fare certe cose e chi le faceva di sua spontanea volontà.'
'Qualcun altro ne sa una? Un'altra maledizione illegale?'
La mano di Neville si alzò timidamete in aria, con grande sorpresa della classe, che lo veceva offrirsi volonatario solo nelle lezioni di Erbologia.
'Tu sei Paciock, vero?'
Neville annuì nervosamente.
'C'è la maledizione Cruciatus.'Sussurrò.
'Oh si... Tremendemente orrenda.' Puntò la bacchetta sul ragno.
'Engorgio!' Il ragno diventò improvvisamente più grande.
'Crucio!'
D'un tratto, il ragno cominciò a contorcersi e a emanare strani suoni striduli. Si rovesciò e riprese a contorcersi orribilmente.
'Basta!' Esclamò Hermione.
'Lo vede che lo fa star male! La smetta!'
Moody camminò verso di lei, posò il ragno sul banco.
'Forse lei vuole dirci l'ultima maledizione senza perdono, signorina Granger.'
Hermione scosse la testa, mentre Rachel alzò la mano.
'Wilson.'
'L'anatema che uccide.' Disse solamente, lo sguardo impassibile e il solito arreggiamento freddo e distaccato che la caratterizzata.
'Avada Kedavra!' Ruggì Moody.
Ci furono un lampo di luce verde accecante e il ragno rotolò, morto.
'Non c'è modo di fermarlo. Solo una persona, che si sappia, è mai sopravvissuta, e questa persona è seduta qui, in questa stanza.'
Rachel fissò il ragno morto. Era così che era morto suo fratello? Era morto e basta o prima qualcuno l'aveva torturato? Si sentì gelare, mentre ripensava a quei sogni terribili che faceva da bambina.
*
Quella lezione la turbò profondamente e Harry se ne accorse appena la vide uscire dalla classe di Difesa contro le Arti Oscure.
'Allora, com'è Moody?' Chiese il ragazzo mentre si dirigevano sulla riva del lago per prendere gli ultimi raggi d'estate.
'Spaventoso... Geniale... Spaventosamente geniale.' Rispose lei fissando il vuoto.
'E' completamente pazzo!! Ci sarà un motivo perchè quelle maledizioni sono illegali! Eseguirle davanti a una classe... Ci ha fatto vedere cosa succede se una persona viene cruciata o... Uccisa con l'Avada Kedavra...' Rabbrividì.
'Mio fratello è morto in quel modo...'
Harry si lasciò cadere sull'eba fresca e Rachel accanto a lui.
'Ehy.' Sussurrò lui, mentre gli occhi di lei si facevano lucidi.
'No ti prego... Non piangere.'
'Non piango mica, io!' Esclamò lei tirando su con il naso.
'Allergie, al polline.'
Harry sorrise, mentre spostava una ciocca di capelli dagli occhi di lei.
Rachel era più che abbituata al suo contatto, ma quel gesto la fece rabbrividire di nuovo. Non erano brividi di freddo o di paura, erano brividi... Quel tipo di brividi che aveva letto nei romanzi d'amore.
'Ti saresti segnata al Torneo Tremaghi?' Domandò poi lui, fissando un punto indefinito del lago.
'No. Cioè, non quest'anno.' Rispose lei.
'In quasi quattro anni a Hogwarts ho rischiato la vita quattro o cinque volte. Il primo anno sono caduta dalla scopa e mi sono rotta un braccio, durante il secondo un Basilisco mi ha pietrificata, l'anno scorso ho incontrato mio zio, ho visto Lupin trasformarsi in un lupo mannaro e un dissennatore mi ha baciata; credimi se ti dico che non è stato nulla di romantico.'
Harry scoppiò a ridere.
'Perchè tu ti saresti segnato?' 'Certo che no!! Sei tu quella che ama il rischio!'
'Ha parlato il bambino sopravvissuto!'
*
Quel giorno nell'aria c'era un piacevole senso di attesa. Nessuno fu molto attento in classe, tutti erano molto più interessati all'arrivo delle scuole di Beauxbatons e Durmstrang.
Dopo un ora di lezione, Rachel corse nella torre di Grifondoro, depositò borse e libri, s'infilò i mantelli e tornò giù di corsa nella Sala d'Ingresso.
I Direttori delle Case stavano disponendo in fila i loro studenti.
'Seguitemi, prego.' Disse la professoressa McGranitt.
Scesero in fila i gradini e si schierarono davanti al castello.
Era una serata fredda e serena; il sole stava tramontando e una pallida luna trasparente brillava già sulla Foresta Proibita.
Harry, in piedi tra Ron e Hermione, Rachel subito dopo di loro.
'Sono quasi le sei.' Disse Ron, consultando l'orologio e poi guardando giù per il viale che portava ai cancelli principali.
'Come pensate che arriveranno? In treno?' 'Ne dubito.' Rispose Rachel. 'E come, allora? Coi manici di scopa?' Suggerì Harry, alzando gli occhi al cielo stellato.
'Non credo... Non da cosi distante...' Rispose Hermione.
'Una Passaporta?' Suggerì poi Phoebe. Oppure potrebbero Materializzarsi... Forse a casa loro possono farlo anche se hanno meno di diciassette anni...
'Non è possibile Materializzarsi dentro i confini di Hogwarts, quante volte devo dirtelo?' Sbuffò Hermione.
Phoebe alzò gli occhi al cielo, mentre si guardava intorno.
E poi Silente gridò dall'ultima fila, dove si trovava assieme agli altri insegnanti:
'Aha! O mi sbaglio di grosso, oppure sta arrivando la delegazione di Beauxbatons!'
'Dove?' Esclamarono parecchi studenti con impazienza, guardando tutti da una parte diversa.
'Laggiù!' Urlò uno del sesto anno, puntando l'indice verso la Foresta.
Qualcosa di grosso, molto più grosso di un manico di scopa o meglio, di cento manici di scopa, si precipitava nel cielo azzurro cupo in direzione del castello, e diventava sempre più grande.
'E' una casa volante...!?' Esclamò Ron.
Ron aveva quasi indovinato.
Mentre la gigantesca sagoma nera sfiorava le cime degli alberi della Foresta Proibita, illuminata dalle luci del castello, videro un'enorme carrozza blu, delle dimensioni di una vasta dimora, che fluttuava verso di loro, trainata nell'aria da una dozzina di cavalli alati, grandi come elefanti.
Una donna altissima, quasi quanto Hagrid scese dalla carrozza e si incamminò verso Silente.
'Mia cara Madame Maxime.' Disse Silente.
'Benvenuta a Hogwarts.'
'Mon cher Silonte!' Esclamò lei con voce profonda.
'I miei studonti.' Disse Madame Maxime, agitando noncurante una delle sue enormi mani e indicando alle sue spalle.
Una dozzina circa di ragazzi e ragazze tutti, a occhio e croce, tra i diciassette e i diciott'anni, erano spuntati dalla carrozza e ora erano in piedi dietro Madame Maxime.
Tremavano, cosa tutt'altro che sorprendente dato che i loro abiti sembravano di seta leggera, e nessuno portava il mantello. Alcuni si erano avvolti sciarpe e scialli attorno alla testa.
'Però mica male qusti Francesini.' Sussurrò Rachel a Hermione.
'E perchè le ragazze no?' Ridacchiò Ron, beccandosi una strana occhiata da Hermione.
'Il lago!' Urlò Dean Thomas, indicandolo.
'Guardate il lago!'
Lenta e maestosa, la nave sorse dalle acque, splendente nella luce lunare.
Aveva un'aria stranamente scheletrica, come se fosse la vittima risuscitata di un naufragio, e le fioche luci nebulose che scintillavano dai boccaporti sembravano occhi spettrali.
Alla fine, con un gran sciabordio, la nave emerse del tutto, galleggiando sull'acqua agitata, e prese a scivolare verso la riva.
I passeggeri sbarcarono; i ragazzi videro le sagome passare davanti alle luci dei boccaporti.
'Ma quello è... Viktor Krum!'


*angolo dell'autrice*
Buonsalve gente!
Non uccidetemi! Da quanto non pubblico...
Oggi per me è l'ultimo giorno di scuola! Festeggiamo!!!
Tornando alla storia... Si è presentato un nuovo personaggio: il fratello di Rachel, morto in un modo che scoprirete fra un po' di capitoli
Si lo so sono malvagia!
Ora vado a scrivere il prossimo capitolo visto che non ho niente da fare!
Per favore lasciatemi una recensione! Alla prossima!
  
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