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Autore: yuko_ichi    16/04/2014    4 recensioni
Raccolta di extra legati alla long "Tutto è già cambiato".
-Ti fanno uscire Naruto?
-Sì, mi sono rimesso completamente,- rispose lui, -Kurama ci ha messo un po’ più del previsto, perché anche lui non aveva più chakra.
-Kurama?- fece Suigetsu.
-La volpe a nove code,- rispose Sasuke laconico.
Il biondo si voltò verso di lui e si ritrovarono a fissarsi negli occhi per un istante.
-Già,- disse dopo poco con un sorriso enorme, sfiorandosi l’addome, -il mio amico Kurama…
-Sei amico di un bijuu?- domandò Suigetsu perplesso.
-Come pensi che abbiamo vinto questa guerra?- fece il biondo, -i bijuu sono nostri alleati ora…
Suigetsu si voltò perplesso verso il moro, ma vedendo che non diceva nulla, se non sbuffare emettendo il suo solito tsk, lasciò perdere.
Shikamaru invece ridacchiò.
-Voi non lo conoscete ancora, Naruto,- spiegò, -la sua più grande abilità è quella di diventare amico praticamente di chiunque e di spargere amore tutto intorno a lui…
Il biondo ridacchiò sorridendo.
Invece il moro sussultò, che cosa voleva dire? Ma soprattutto, perché diavolo il suo cuore aveva perso un colpo a sentire quelle parole e a vedere il biondo sorridere?
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto è già cambiato'
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1. 

Alcune cose non cambiano mai

 
 
Era agitato. Moltissimo. E felice. E anche arrabbiato, anche se non capiva bene perché. E… non sapeva bene neanche lui cos’altro…
Per cui la cosa migliore da fare gli sembrò senz’altro quella di spalancare la porta della stanza di colpo.
-Non sai che si bussa prima di entrare, dobe?
La voce di Sasuke, finalmente. Restò un attimo spiazzato, aveva provato altre due volte ad andarlo a trovare nella sua stanza di ospedale, ma la prima aveva trovato Sakura che stava uscendo e gli aveva detto di fare piano perché il moro stava dormendo, quindi si era limitato a guardarlo dalla porta, mentre Sakura gli stringeva la mano e aveva gli occhi che brillavano. La seconda era entrato, anche se l’altro dormiva, ma lui era assolutamente sicuro che stesse facendo finta, per cui si era seduto per un po’ sul davanzale della finestra ed era rimasto lì in silenzio. Forse era per questo che era arrabbiato in quel momento…
Erano passati solo pochi giorni dalla loro vittoria nella battaglia contro Madara, ma dopo essere svenuto sul campo di battaglia si era svegliato all’ospedale. Aveva subito cominciato a chiedere di lui, gli avevano risposto che stava bene e che stava anche lui in quell’ospedale. Avrebbe voluto alzarsi e andare subito a trovarlo ma glielo avevano proibito dicendogli che erano entrambi feriti e quasi privi di chakra, per cui avrebbe dovuto aspettare. Ma risentire improvvisamente la voce del vecchio compagno di team, a Konoha, quasi lo fece sobbalzare.
-Odioso come sempre, eh teme?- rispose però subito a tono.
-Tsk… usuratonkachi!- ghignò il moro storcendo la bocca in una smorfia.
-Presuntuoso e arrogante!
-Dobe!
-Teme!
-E questo cosa sarebbe?
Solo in quel momento Naruto si accorse che nella stanza erano presenti altre persone. Quello che aveva appena parlato era uno dei compagni di Sasuke, con i capelli bianchi e dei denti particolarmente affilati, che stava guardando perplesso prima lui e poi il moro.
-Questo è il loro solito modo di salutarsi…- sbuffò Shikamaru che era appoggiato al muro.
-Shika!- esclamò il biondo, -che ci fai qui?
-L’Hokage mi ha ordinato di fare da balia a questi tre…- spiegò il ragazzo sollevando gli occhi al cielo infastidito e indicando i tre che erano seduti vicino a Sasuke.
-Che vorrebbe dire “solito modo”?- domandò la ragazza dai capelli rossi.
Non le era piaciuto affatto quello scambio di battute tra il biondo e Sasuke. Anzi, era rimasta a dir poco schockata, proprio come Suigetsu, quel Sasuke irritato, che rispondeva a tono, nervoso, ma anche… con gli occhi che brillavano, più vivo di quanto lo avesse mai visto… la aveva turbata.
Ma nessuno le rispose, perché il ragazzo molto alto con i capelli arancioni si era alzato ed era andato incontro al biondo.
-È un vero piacere conoscerti Naruto Uzumaki,- disse porgendogli una mano, -io sono Jugo di Tenbin, uno dei compagni di Sasuke, lui è Suigetsu Hozuki…
Il biondo strinse la sua mano con energia e gli sorrise, poi strinse anche quella di Suigetsu, mentre Sasuke osservava perplesso quella strana scena.
-E lei è Karin Uzumaki…- concluse Jugo.
-Ci conosciamo già,- disse Karin storcendo il naso quando il biondo si girò verso di lei.
-Uzumaki?- chiese Naruto sgranando gli occhi verso la ragazza, -il tuo cognome è Uzumaki?
-Sì,- rispose lei infastidita.
-E perché diavolo non me lo hai detto?- le domandò meravigliato.
-Perché avrei dovuto?
-Hai dei parenti?- chiese ancora lui.
-No, sono tutti morti.
Al che lui le si fiondò addosso e la abbracciò stretta. Lei rimase talmente sorpresa che per un istante non riuscì a fare nulla, poi lo allontanò da sé urlando:
-Non ti azzardare mai più a toccarmi, imbecille!
-Ma… Karin… siamo sicuramente cugini! Io ho sempre pensato di essere l’unico sopravvissuto del clan Uzumaki…- disse facendo il broncio e fissandola con occhi adoranti.
-Io non sono sicuramente tua cugina!- strillò ancora lei guardandolo malissimo.
A Jugo non sfuggì il sorrisetto che comparve sul volto di Sasuke.
-Ora che ci penso assomigli molto a mia madre…- continuò il biondo guardandola con attenzione, -aveva i capelli rossi come i tuoi e anche gli occhi sono simili…
-Io non sono tua parente, mi hai capito?- gli intimò ancora lei, furiosa.
Non voleva avere niente a che fare con quel biondino esagitato, ok che era un vecchio compagno di team di Sasuke e che sembrava che il moro avesse deciso di rimanere a Konoha, ma da qui a farlo diventare suo parente ce ne voleva…
Shikamaru decise di intervenire per mettere fine alla discussione:
-Ti fanno uscire Naruto?
-Sì, mi sono rimesso completamente,- rispose lui, -Kurama ci ha messo un po’ più del previsto, perché anche lui non aveva più chakra.
-Kurama?- fece Suigetsu.
-La volpe a nove code,- rispose Sasuke laconico.
Il biondo si voltò verso di lui e si ritrovarono a fissarsi negli occhi per un istante.
-Già,- disse dopo poco con un sorriso enorme, sfiorandosi l’addome, -il mio amico Kurama…
-Sei amico di un bijuu?- domandò Suigetsu perplesso.
-Come pensi che abbiamo vinto questa guerra?- fece il biondo, -i bijuu sono nostri alleati ora…
Suigetsu si voltò perplesso verso il moro, ma vedendo che non diceva nulla, se non sbuffare emettendo il suo solito tsk, lasciò perdere.
Shikamaru invece ridacchiò.
-Voi non lo conoscete ancora, Naruto,- spiegò, -la sua più grande abilità è quella di diventare amico praticamente di chiunque e di spargere amore tutto intorno a lui…
Il biondo ridacchiò sorridendo.
Invece il moro sussultò, che cosa voleva dire? Ma soprattutto, perché diavolo il suo cuore aveva perso un colpo a sentire quelle parole e a vedere il biondo sorridere?
-Forza,- continuò poi Shikamaru rivolto ai tre, -è ora di andare, la visita è finita…
-Io non voglio lasciare il mio Sasuke!- squittì Karin abbrancandosi al braccio del ragazzo.
Il biondo non riuscì a trattenere una smorfia a quella vista.
-Questa è peggio di Sakura e Ino ai tempi d’oro…- sbuffò Shikamaru, -lo rivedrai tra pochi giorni, tranquilla…
-Karin,- le disse a quel punto il moro, gelido, -staccati… e io non sono tuo, vedi di ricordartelo…
Lei si allontanò, ferita, perché doveva avere quel tono con lei?
-Certo che alcune cose non cambiano mai…- borbottò Shikamaru.
-No Shika, rimanete,- disse il biondo che aveva capito che l’amico lo voleva lasciare solo con Sasuke, -io devo andare, ero passato solo a fare un saluto…
-Sei sicuro?- domandò l’amico.
-Sì, mi stanno aspettando,- disse lui vago, -ci vediamo…- disse per salutare, poi fece un sorriso dei suoi a tutti i presenti e uscì dalla stanza.
Mentre si chiudeva la porta alle spalle sospirò, cosa diavolo era quella sensazione di immenso sollievo che aveva provato quando aveva sentito Sasuke rivolgersi in quel modo a Karin? Perché era stato così felice mentre gli sentiva dire che lui non era suo?
 
-È strano forte quel Naruto!- esclamò Suigetsu dopo che il biondo fu uscito, -che vuol dire poi che lo stanno aspettando?
-Davvero non lo immagini?- chiese Shikamaru con un sorrisetto.
Alla faccia perplessa del ragazzo, decise di continuare.
-Naruto sta andando ad intercedere per voi presso l’assemblea dei Kage…
-Cosa? E perché mai dovrebbe farlo?- chiese ancora il ragazzo.
-Per lui…- rispose Shikamaru, facendo un cenno verso Sasuke.
Karin si girò verso il moro e lo vide mentre si scambiava uno strano sguardo con Shikamaru.  
-Quindi cosa succederà?- chiese ancora Suigetsu, -ci metteranno tutti in prigione a vita?
-Siete quattro nukenin ricercati da tutte le cinque grandi nazione, quindi sta ai Kage decidere, ma…- fece Shikamaru fissando il moro, -ti conviene avere fiducia in Naruto, vedrai che riuscirà a compiere uno dei suoi miracoli…
-Figuriamoci…- sbuffò Sasuke.
-Eppure tu oggi sei qui,- disse Shikamaru.
-Perché l’ho deciso io!- rispose lanciandogli un’occhiataccia.
-Forza, ho da fare anche io, devo riaccompagnarvi nelle vostre stanze,- disse solo Shikamaru facendo cenno ai tre, che lo seguirono.
Sasuke si sdraiò nel letto e guardò il soffitto, si accorse che il cuore gli batteva più velocemente del normale. Perché? Provò a domandarsi, ma non riuscì a rispondere a quella domanda.
Dopo poco chiuse gli occhi, era ancora esausto, lui non aveva certo un bijuu nello stomaco che lo aiutasse a recuperare le energie…
Gli tornò in mente lo sguardo di Naruto, poi il suo sorriso, perché stava continuando a pensare a lui? Era solo Naruto, il dobe, il suo compagno nel team sette, quello che aveva combattuto per non farlo andare da Orochimaru, quello che non aveva ucciso, più di una volta, quello che aveva continuato a cercarlo, per anni, quello che gli aveva detto che si sarebbe fatto carico di tutto il suo odio, che sarebbe morto con lui, quello con cui aveva sconfitto prima Obito e poi Madara, fondendo insieme i loro chakra in modo perfetto, quello che portava dentro di sé, come lui, lo spirito di un figlio dell’eremita delle sei vie, quello che aveva gli occhi blu e i capelli biondi, che andava in giro con quell’orribile tuta arancione, che sorrideva in quel modo così… caldo… che diavolo gli stava prendendo?
Con quella domanda senza risposta nella mente scivolò nel sonno.



Note:

Allora, allora, allora, proprio non ce l’ho fatta ad aspettare la fine del manga, anche se all’inizio era quello che mi ero ripromessa…
Visto che la long “Tutto è già cambiato” è conclusa, ma che ho lasciato qualche spazietto vuoto qua e là, ho deciso di approfondire…
Per cui ecco qui una raccolta di extra sparsi qua e là!
Si inizia con quello che è avvenuto subito dopo la fine della guerra, poi si vedrà, se avete voglia di qualche extra in particolare fatemelo sapere, per quanto possibile cercherò di accontentarvi!
Fatemi sapere che ne pensate…
Buona lettura,
 
Yuko
 
  
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