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Autore: Sam_Styles95    16/04/2014    2 recensioni
Erano circa le diciassette, camminavo per le vie del centro e ad un tratto, a pochi metri da me un'auto dai vetri oscurati inchiodò in mezzo al traffico londinese e un ragazzo dai capelli ricci spalancò la portiera posteriore uscendo bruscamente si dirisse con passo spedito verso un vicolo, dopo un istante dalla stessa auto uscì un secondo ragazzo appena più basso del primo e lo seguì.
A quanto pare fui l'unico ad accorgermi dell'accaduto, così mi nascosi dietro un cumulo di scatoloni e cominciai ad origliare.
''Non voglio continuare a fingere'' gridò il ragazzo dagli occhi verdi poco prima che l'altro gli tappasse la bocca con una mano;
Non riuscii a credere a ciò che vidi, capii solamente che dopo quel momento tutto sarebbe cambiato.
-Quattro mesi dopo-
Mi guardò negli occhi e mi accarezzò la guancia ''Giura che non mi abbandonerai mai'', ricambiai lo sguardo ed una lacrima mi rigò il volto ''Lo giuro'', queste parole uscirono fuori come se fossero un soffio, misi una mano fra i suoi capelli ''E tu giura che non mi terrai ancora nascosto'', mi guardò e sospirò ''Io ti amo.. ma sai che non posso farlo''.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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-''Ti sembrerà assurdo!''

Londra, aeroporto di Heathrow, 8 aprile 2014.
Stavo seduto con le gambe accavallate mentre leggevo una rivista a caso presa nel piccolo reparto associato che quelli del punto ristoro definivano ''edicola'', non avevano nemmeno un giornale sull'alta moda, così mi dovetti accontentare di leggermi qualcosa sul gossip. Londra, aeroporto di Heathrow, 8 aprile 2014.
Stavo seduto con le gambe accavallate mentre leggevo una rivista a caso presa nel piccolo reparto associato che quelli del punto ristoro definivano ''edicola'', non avevano nemmeno un giornale sull'alta moda, così mi dovetti accontentare di leggermi qualcosa sul gossip. 
Ed eccoli la, spiattellati in seconda pagina Harry, Louis e Niall Horan, tutti e tre ad una festa ed il biondino era palesemente ubriaco e gli altri due lo reggevano in piedi, lo sguardo di Harry era lo stesso che aveva quella ''famosa'' sera, uno sguardo cupo, triste.. quasi vuoto. 
Fu istintivo per me portare una mano alla catenina, e quando ci passai ancora il dito sopra mi ricordai delle incisioni, quando portai le mani al collo per aprire i gancetti che stavano alle estremità della catenina per poter controllare meglio ciò che c'era scritto le porte scorrevoli con la scritta in blu ''ARRIVI'' si aprirono ed eccola la, con il suo solito aspetto elegante, Monique, aveva dei capelli lunghi e chiari, gli occhi tendenti al nocciola chiaro, si fermò sull'uscio e si guardò un po' attorno, quando incrociò il mio sguardo si bloccò per un'altro istante per poi cominciare a correre verso la mia direzione, cosa che feci pure io, per poi fermarci solamente per chiuderci in un abbraccio stretto ed affettuoso.
-Mi sei mancata- le dissi mentre la riempivo di piccoli baci ovunque -Pure tu mon petit macaron- si mise a ridere non appena pronunciò quella frase.
-Com'è andato il viaggio? Non hai trovato turbolenze vero?-
Non avevo un tono preoccupato, più che altro glielo chiesi per cortesia, oramai era venuta così tante volte a trovarmi che la risposta era sempre la stessa, infatti mi disse -Un po' di nebbia per gli ultimi dieci minuti.. il resto invece tutto apposto- amavo il suo accento francese, anche quando parlava l'inglese quella erre moscia persisteva! 
-Più tardi dovrò raccontarti parecchie cose.. non mi andava di dirtele su Skype... sai.. troppo serie- mi bloccai parecchio fra una parola e l'altra, non volevo sembrare disperato, ma dovevo pur dirglielo.. insomma era la mia migliore amica ed avevo bisogno di dirlo almeno a qualcuno, in qualche maniera le parole per dirglielo le avrei trovate. 
Ovviamente mi stupì con la sua solita simpatia e tranquillità, mi fece un cenno con la mano -Quello che vuoi chérie, ma prima avrei proprio bisogno di mangiare qualcosina- tenne stretto il suo trolley -Magari una pizza- io scossi la testa e la presi a braccetto, conducendola verso l'uscita -No, qua a Londra le pizze fanno schifo.. non so se la a Parigi siano buone, ma qua no- mi dedicò uno sguardo dispiaciuto -Allora mi va bene qualsiasi altra cosa- annuii alle sue parole -Allora ti porto in un ristorante carino che sta qua nei paraggi- arrivammo alla macchina e presi le chiavi, cliccai uno dei tasti e le luci arancioni ai lati lampeggiarono due volte. 
Le presi la valigia e la posizionai all'interno del cofano, lei nel frattempo era già entrata nell'auto.
-Su Sam, io avrei una certa fame!- mi misi a ridere -Si si arrivo!- Salii di corsa in macchina e partimmo qualche istante dopo. 
Passammo quasi tutto il viaggio in silenzio, io perchè ero troppo impegnato a cercare di non perdermi, lei invece era quasi ipnotizzata dalla flora che la circondava.
Arrivammo in circa dieci o quindici minuti, parcheggiai e scendemmo.
-Eccoci qua, non è gran che, ma si mangia bene- le feci cenno di seguirmi per poi mettermi le mani in tasca e cominciare a camminare verso l'ingresso, aprii la porta -Prima le signore- Monique rise -Oh che eleganza garçon- dopo di che entrai pure io, lasciando che la porta si chiudesse da sola alle mie spalle. 
Lei puntò un tavolo e io non dovetti fare altro che seguirla a ruota.
-Beh, che dovevi dirmi prima?- mi chiese mentre si toglieva il trench di Burberry. 
-E' nuovo quel trench?- dissi in maniera timida cercando di cambiare discorso ''avanti Sam! E' Monique! diglielo!'' pensai. 
-Sii serio, cosa volevi dirmi?- si sedette ed incrociò le braccia al petto -Giurami che mi crederai!- la guardai e lei annuì -Okay.. l'hai promesso eh! ..Beh.. Ti sembrerà assurdo! Ma ho incontrato Harry Styles in un vicolo completamente ricoperto di lacrime. 
E.. mi ha regalato questa.- alzai piano il ciondolo e glielo feci notare -Se non mi credi guarda! Lo ha sempre portato al collo, ed ora, non lo ha più!- sfoderai il giornale che stavo leggendo durante l'attesa all'aeroporto. 
Guardò prima la foto sul giornale, poi quella sul suo telefono e poi il ''mio'' ciondolo. -Beh.. in effetti è identico- mi guardò dritto negli occhi -Sai che capisco quando menti.. e questa volta non lo stai facendo!-
Il mio istinto fu quello di abbracciarla, ma mi dovetti trattenere -Quindi mi credi!? Davvero?-
Feci un ampio sorriso -E' per questo che ti adoro. Poi quando saremo in un posto più sicuro ti racconterò tutto nei dettagli, te lo prometto-.
Quella sera, dopo averla accompagnata a fare shopping tornammo a casa, ero sommerso di buste, perchè oltre alle sue avevo pure le mie, -Posso permettermi di farti qualche regalo, ed in più tu mi ospiti- esordì in questo modo e così decise di fare shopping anche per me, in questo modo le buste si raddoppiarono, mi sentii come un mendicante, così non appena misi piede nella camera da letto lanciai ogni cosa che avevo in mano e mi distesi sul letto, il discorso Harry era rimasto nel dimenticatoio, fino a quando.. 
-Hai detto che ti ha regalato una catenina giusto?- quando me lo ricordò feci un balzo e mi misi subito a sedere -OH MIO DIO! DOVEVO GIUSTO VEDE.....- mi bloccai e cercai di darmi un contegno -Va beh... guarda! Aprii il primo gancetto per poi sfilarlo in modo tale da potermi togliere la catenina -Leggi qua- mi guardò con una faccia preoccupata -No! Leggi tu!- sbuffai per quella risposta -Okay- avvicinai il capo al ciondolo e strizzai appena gli occhi per cercare di leggere meglio ciò che c'era scritto. 
-Oh..- esternai un piccolo verso di stupore.
-Che c'è scritto?- mi disse Monique con il suo adorabile accento -Tieni guarda- le passai il ciondolo e pure lei dopo che lesse ciò che c'era inciso fece il mio stesso verso. 
-Ora capisco perchè ha esitato un po' prima di darmelo- dissi con un tono particolarmente stupefatto.
   
 
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