Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Bumbix    17/04/2014    5 recensioni
E se....
.... alla fine del prigioniero di Azkaban Harry, Hemione e Sirius fossero stati baciati da dissennatori sulle sponde del lago nero? E se nonostante questo, Harry si fosse comunque salvato grazie al frammento di anima di Zio Voldy, racchiuso nella sua cicatrice? Con Hermione morta, nessun torneo tre maghi avrebbe mai avuto luogo, nessun Signore Oscuro sarebbe mai risorto grazie al sangue del solo col potere di sconfiggerlo e non avverrebbe quasi tutto quello che è stato scritto. Ma non per questo tutti vivranno felici e contenti. Un male peggiore della morte risorge dai tempi dimenticati. Un principe della valacchia, i discendenti di famose leggende ed un Harry come non l'avete mai visto... perchè senza la fastidiosa presenza del frammento, che limitava le sue capacità, finalmente potremo vedere il vero potere del bambino sopravvissuto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

The Darkest Night

Capitolo 2 – Test d'abilità


Londra – Inghilterra 22 Luglio 1994

Caro Professore
   sono felice di aver ricevuto la sua ultima, e spero vivamente che il colloquio sia andato bene.  È stato assunto? Spero per loro di si, è difficile trovare un professore di Difesa del suo calibro di questi tempi (Eh lo so bene io, che prima di lei ho avuto un egocentrico e un posseduto... non proprio il massimo a livello di istruzione). Per quanto mi riguarda non posso fare a meno di sorridere per lo strano tempismo della sua domanda. Mi ha chiesto come andasse il tempo con i miei zii. Bhe sono felice di annunciarle, che quel capitolo della mia vita si è finalmente concluso. Ieri sono stato cacciato di casa ed ho fermamente intenzione di non rimetterci più piede. Prima che lei possa tornare in Inghilterra in preda all'agitazione, mi faccia mettere in chiaro che sto bene e sono al sicuro. Ho raccolto tutte le mie cose e grazie al Nottetempo ho raggiunto una delle aree magiche periferiche di Londra. Probabilmente si starà chiedendo perchè non abbia scelto di nuovo il Paiolo Magico come lo scorso anno, quando fui io a scappare di casa anzichè essere cacciato. Bhe la risposta è semplice, non voglio essere rintracciato ne da Silente, ne dal Ministero, ne da Zio Tom e dai suoi scagnozzi. Grazie agli eventi avvenuti in giugno, la mia cicatrice è praticamente scomparsa, quindi non corro più il rischio di essere riconosciuto da qualunque passante, inoltre spendo molto tempo sotto il mantello dell'invisibilità, per evitare che qualcuno che mi conosca sul serio possa riconoscermi. In segno di fiducia voglio rivelarle l'ubicazione della mia casa sicura, nella speranza che questa informazione possa restare segreta almeno per un pò. Alloggio al numero 215A di Baker Street. Esatto, ha capito bene, ho scelto un piccolo appartamento nella stessa via del famoso Sherlock Holmes! Immagini la mia sorpresa quando ho scoperto che il Detective più famoso di tutti i tempi era in realtà un mago, e il 221B era realmente l'appartamento di casa sua nella Londra Magica. Non mi sarei mai aspettato che tutte quelle storie, così famose nel mondo babbano, fossero in realtà la trascrizione e rielaborazione babbana, di fatti realmente accaduti! Ahhhhh, come può vedere mi sono proprio goduto il giro turistico e sto finalmente assaporando il dolce nettare chiamato “libertà”.
Parte della mia euforia è dovuta a qualcosa che mi è capitata mentre andavo via da casa dei miei zii. Remus (scusa se passo al nome, ma considero questa una cosa molto importante), sai dirmi se esiste un qualche fenomeno, simile alla magia accidentale, che amplifica e migliora tutte le capacità di un mago? Per fartela breve la rabbia provata nei confronti dei miei parenti si è trasformata in forza ed intelligenza, che sono riuscito a sfruttare per riavere indietro la mia bacchetta senza ferire i miei zii. È stata una cosa incredibile, fatico ancora a crederci io stesso e sono sicuro che se fosse solo l'inizio di un qualcosa di più profondo! Domani ho in programma un giro in diverse librerie per trovare argomenti in merito, allo stesso tempo aspetto una risposta del mio professore di fiducia, nella speranza che questa possa arrivare prima che io mi spacchi la schiena sui libri (mi toglieresti proprio un gran peso dicendomi in breve di cosa si tratta, o quantomeno indicandomi un qualche tomo specifico da leggere). Bene, dopo questa lunga, lunga lettera ti saluto e ti mando tutto il mio affetto. Ancora in bocca al lupo [:)] per il colloquio, e spero che ci sentiremo presto! Tuo

Harry J. Potter                    

Concludi la lettera, la leghi alla zampa di Edvige, e spedisci infine il tuo gufo verso il paese vicino, sperando che non ci siano difficoltà nella traversata dello stretto. Il sorriso e l'euforia del giorno prima è già scemata in gran parte, ma hai preferito dare alla tua lettera un tono allegro per non far troppo preoccupare il Licantropo. Sai per esperienza che è un uomo sensibile, e se sospettasse che tu avessi una qualche difficoltà probabilmente lascerebbe su due piedi il posto in cui si trova per accorrere al tuo fianco. Con sguardo triste osservi la modica stanza che hai potuto affittare con i pochi galeoni a disposizione nel tuo baule. Non avevi previsto una situazione del genere, dunque non hai avuto modo di ritirare qualche soldo dal tuo conto della Gringott. Dovrai farti bastare quel poco che hai fino a che non troverai un modo per tirare avanti per tutto il prossimo mese.

Sistemando i tuoi pochi averi nei mobili del micro-appartamento, ignori l'ennesima lettera di Silente. Il suo gufo tuba e sbraita cercando di attirare la tua attenzione, ma ti limiti ad ignorare lui e la lettera che porta legato alla zampa. Fino ad ora il venerabile preside non si è preso il disturbo di rispondere ad una sola delle tue missive, dunque perché tu ora dovresti prestare attenzione alle sue? Che si fotta e si crogioli nel suo brodo. Non sei più un bambino e non sei più al suo servizio. Saprai badare a te stesso in un modo o nell'altro...

Ma per farlo devi capire come controllare quello strano potere che hai scoperto di possedere. Per ora sai solo che può incrementare la tua forza, la tua velocità e le tue capacità cognitive, ma la durata è veramente limitata. Dopo solo dieci minuti l'effetto svanisce lasciandoti leggermente stanco e assonnato. Non hai ancora avuto modo di testare che effetti abbia sulla tua magia, ma vuoi attendere un po' prima di farti espellere da Hogwarts. Del resto ora come ora sei libero, ed usare la magia renderebbe solo più facile individuarti.

Sospirando a pieni polmoni svuoti il tuo baule, estraendo il vecchio mantello di tuo padre. Hai scritto al professore che l'avresti indossato, e probabilmente dovresti farlo, ma non hai molto voglia di girare per i sobborghi magici completamente invisibile. Decidi di portarlo con te, nel tuo pratico zainetto, ma di non indossarlo. In caso di necessità sarà facilmente reperibile.

Annuendo a te stesso in maniera decisa provi a goderti un po' di quella libertà, che fino al giorno prima era al centro dei tuoi desideri. Hai deciso di ricominciare e così farai. Ricominciare da dove ancora non lo sai, ma può darsi che un giro tra i quartieri di periferia ti schiarirà le idee. Tanto per dirne una devi riprovare ad attivare il tuo super potere. Una delle condizioni sembra essere provare una cocente rabbia o trovarsi in una condizione di pericolo, quindi perché non andare gironzolando alla ricerca di guai per stimolarti un po? Con la fortuna che ti ritrovi finirai nel bel mezzo di un incontro clandestino tra lupi mannari, oppure in una festa a sorpresa dedicata allo Zio Tom.

Sei fiducioso che qualcosa accadrà. Del resto qualcosa ti capita sempre no?

…..........................

Bonk!

Un altro pugno, altro dolore, altro sangue che va alla testa. Ufficialmente non puoi dirlo per una questione d'onore, ma il sapore del tuo sangue fa schifo. Hai assaggiato molte brodaglie orribili, liquami maleodoranti e pozioni curative ad effetto lassativo, ma il sapore metallico che ti lascia il tuo stesso sangue è imbattibile. Può quasi fare a gara con l'Ossofast che hai dovuto prendere il tuo secondo anno dopo l'incidente causato da Allock... il che è tutto dire!

Col rischio di soffocare cerchi di tirarti in piedi sputando in terra quello che non sei riuscito a mandar giù.

La causa dei tuoi mali è su di te, seduta sul tuo petto, e ti guarda divertita. Solo tu potevi incappare in un pestaggio ad un povero vecchio, ed ovviamente la tua parte da Leone non poteva permettere che tale atrocità continuasse. Sfortuna ha voluto che la mancanza di rinforzi e il tuo aspetto, magro e allampanato abbiano giocato contro di te. Hai sperato che la situazione di pericolo ti risvegliasse, che magari la rabbia per le atrocità che ha subito il povero vecchio servisse da catalizzatore per la tua trasformazione... inutile dire che l'ingente quantità di sangue perso, ed il viso ridotto a carne macinata sono la dimostrazione vivente di come non sia questa la scintilla che fa ardere il tuo fuoco interiore.

Respiri a fatica, sentendo il naso pulsare dolorosamente, mentre con una mano tenti di afferrare la bacchetta scivolata lontano dalla tua presa. Tasti il terreno ricco di spazzatura e rifiuti alla ricerca di quel piccolo bastoncino che potrebbe salvarti contro gli odiosi babbani, ma non c'è verso. Il tuo carnefice non è uno di quegli stupidi cattivi che incontri di solito, non ti da tregua. Un altro pugno, un'altra ondata di dolore.

“B-basta, fermatevi!”

La tua voce trema per via delle lacrime trattenute. Sei al limite, stai supplicando. Il vecchio è già scappato lontano, senza curarsi minimamente di te e tu non puoi che chiedere pietà. Il tuo aguzzino ride con una risata sguaiata, mentre i suoi complici iniziano a frugarti nelle tasche e nello zaino. Afferrano il mantello, gli danno solo un'occhiata, e lo buttano via. Di certo un banale pezzo di stoffa non deve valere molto per loro. Almeno questo ti può consolare, l'unico cimelio di tuo padre non ti sarà portato via.

Boccheggi quando l'energumeno ti afferra per la gola, sollevandoti letteralmente da terra per sbatterti contro il muro. Il tuo cranio impatta, la vista ti si annebbia e per qualche secondo sprofondi nell'oscurità.

Quando riprendi conoscenza sei di nuovo a terra, la tua schiena è poggiata al muro, ed intorno a te è sceso il silenzio. Credi che abbiano finito, che alla fine dopo averti pestato per bene, abbiamo preso quelle strane monete dal sacchettino che portavi legato alla vita, e se siano andati....

Sbagliato. Stasera proprio non ne azzecchi una. Sono tutti a terra. Tutti i tuoi aggressori sono stesi, l'uno dietro l'altro in un'ordinata fila. Hanno il viso gonfio e gli occhi pesti. Ad alcuni sono saltati dei denti e decisamente nessuno di loro è in grado di alzarsi.

“..... ma che?...”

Sei scioccato, allibito, stralunato. Possibile che sia stato tu a fare questo? Possibile che in stato di incoscienza tu sia entrato in modalità Berserk come tanti personaggi dei videogiochi di Dudley e abbia restituito il favore a questi farabutti? Sorridi compiaciuto vagliando questa teoria, ma....

Non ti ho già detto che stasera non ne azzecchi una? No, perché non appena quest'idea si affaccia nella tua menta, qualcosa attira la tua attenzione. Un rumore leggero di passi ed una voce. Volti il capo in direzione dell'ingresso del vicolo nel quale è accaduto il fattaccio e la vedi. Una ragazza, con lunghi capelli biondo sabbia acconciati in due codini sopra la testa. Ha lunghe gambe flessuose coperte da calze che gli arrivano fin quasi alle cosce, ed una gonna corta che si ferma poco sopra il ginocchio lasciando ben poco all'immaginazione. Il resto di lei porta un golfino ed una camicia, leggermente sgualcita. Nella mano destra stringe due bacchette, una delle quali è tua.

Batti gli occhi un paio di volte per togliere quell'allucinazione dalla tua vista, ma in risposta la ragazza si piega verso di te mettendo ancora più in mostra le sue gambe. Tu concentri la tua attenzione sul suo viso per non far osare troppo la tua vista li dove non dovrebbe.

“Ti ho chiesto se stai bene. Sei stato davvero un cretino ad affrontare quei mascalzoni da solo. Devo chiamare un guaritore o portarti al San Mungo?”

Tu boccheggi, non sai cosa rispondere, in parte perché sei così malmesso da essere ancora convinto che sia tutta un'allucinazione.

“Non riesci neanche a parlare? Lascia che ti aiuti ad alzarti.”

Allunga le mani verso di te e si china in avanti sfiorandoti appena con le sue dita vellutate. In quel momento ti accorgi di due cose. La prima, e quella forse di minor conto, è che le sue dita sono delicate e allo stesso tempo forti. Un'ondata di calore ti avvolge nel punto in cui la vostra pelle è a contatto. La seconda, quella catastrofica, è che chinandosi in avanti ti ha praticamente messo davanti agli occhi la scollatura ben evidente dalla camicia. Ti aspettavi fosse piatta, quasi come una tavola, ma ora davanti agli occhi ti ritrovi quelle due morbidi colline, sostenuta da un piccolo reggiseno color pesca.....

THUMP!

Non è possibile. Il calore al centro del tuo corpo, l'addensarsi del tuo nucleo magico, la potente energia che inizia a percorrere ogni fibra del tuo essere. Ti sei trasformato! Di nuovo! E nella situazione più strana possibile! Non è bastata una lotta disperata, non è bastata la rabbia contro i soprusi perpetuati nei confronti di un vecchio, eppure ecco che una stretta di mano, ed un petto quasi piatto ti fanno trasformare.

La tua mente, ora completamente lucida, ti sembra... diversa. Ricambiando la stretta della ragazza, ti lasci issare in piedi reggendoti straordinariamente bene sulle gambe per uno che è stato appena ridotto a carne macinata. Lei sembra accorgersene ed annuisce soddisfatta.

“Bene, non sembri essere ridotto così male.”

Ti sorride e nonostante la faccia martoriata tu ricambi il gesto facendo un passo verso di lei.

“Tutto grazie a te, piccola mia....”

EHHHHH?! COSA HAI DETTO? No, ok, questa non hai la più pallida idea di come ti sia uscita. Hai sentito solo che fosse naturale dirlo e l'hai detto. Ma fossero solo le parole il problema. Il tono che hai usato... Zio Voldy maledetto, se mai dovessi sentirti nuovamente parlare così probabilmente ti impiccheresti usando la veneranda barba del Supremo Pezzo Grosso!

Continui a sorridere in maniera naturale, fregandotene altamente di quello che la tua mente pensa e ordina. Il tuo corpo è come assente, riesci a sentirlo, da una qualche parte sai di essere tu a controllarlo, ma perlopiù di sembra di essere un ospite mentre qualcun altro è alla guida.

La ragazza, sentendo le tue parole arrossisce e si allontana da te. Le sue mani lasciano le tue, e si portano al petto come a proteggere quella misura di seno quasi inesistente.

“CO-COSA!?”

A quanto pare l'hai colta di sorpresa. E del resto la cosa non ti stupisce. Tuttavia non riesci proprio a fermarti. Ti chini un attimo, prendendo un fazzoletto tra gli oggetti disseminati in terra, e con una mano ti asciughi il sangue dalla faccia, mentre l'altra ti scompiglia i capelli.

“Ho detto solo la verità, sei stata tu a salvarmi vero? L'ho capito dalle tue parole e da tanti altri piccoli dettagli. Sul tuo petto per esempio, proprio all'altezza della clavicola, ci sono piccole tracce di sangue, ma nessuna ferita che possa averle causate. In mano stringi due bacchette, il che mi fa intuire che sei una strega, ma visto che i miei avversari sono stati picchiati vuol dire che non hai potuto usare la magia. Sei minorenne, proprio come me, e proprio come me hai provato a risolvere la faccenda alla maniera babbana. La differenza è che io ho fallito clamorosamente mentre tu sei riuscita.”

Sorridi, incominciando a raccogliere le tue cose. Il mantello è poco lontano e finisce di nuovo nel suo zaino, le monete sono di nuovo nel borsellino e tutto il resto è a posto. A parte la tua bacchetta stretta ancora dalla ragazza.

Con un sorriso seducente, che speri di non vedere MAI  e poi MAI, torni a rivolgere la tua attenzione alla piccola strega. Ora che sei in piedi noti che è più bassa di te di almeno una decina di centimetri, e la cosa.... ti intriga. Lei dal canto suo continua a fissarti come ipnotizzata, la sua faccia rossa come un peperone è così.... carina. Vorresti tenerla stretta a te, mordicchiandole piano i lobi delle orecchie e …..

No, ok basta, anche la tua mente si sta perdendo a causa del tuo potere. La situazione degenera sempre di più. Cerchi di costringerti a venirne via, ad uscire da questa fastidiosa modalità, ma riesci solo a fare un altro passo in avanti. Lei fa un passo indietro. Tu ne fai un altro avanti. E la situazione si ripete fino a che lei non è con le spalle al muro, e tu non torreggi sul di lei con lo sguardo più bello che tu abbia mai fatto. Lei è così rossa che fatichi ad immaginare che possa resisterti.

Chini il capo verso di lei, le tue labbra sono già in posizione per un bacio, quando.....

SWING!

… uno spostamento d'aria preannuncia l'arrivo di un calcio. Schivi all'indietro flettendo completamente la schiena mentre le gambe restano fisse al suolo. Cavolo una mossa alla Matrix!! Ma la cosa ti aiuta solo fino ad un certo punto. Con un piccolo balzo riguadagni la distanza, mentre la ragazza si mette in posizione.

“Dovevo immaginarlo! T-t-t-tu sei un maniaco! Un P-p-p-pervertito! Ma io ti prenderò, nel nome della Giustizia!”

Eh? Com'è arrivata ad una conclusione del genere? Ok, diciamo che le tue azioni non sono normali. Al momento non sei in te e difficilmente potresti spiegarle il perché, ma questo non giustifica assolutamente la piccola ragazza che corre verso di te, esibendosi in una danza mortale.

Calci, pugni, gomitate. Diversi stili di lotta corpo a corpo che giungono come in risposta alla domanda su come una piccola ragazza dall'aria innocente abbia atterrato tre uomini grandi e grossi senza l'uso della magia.

Tu dal canto tuo ti limiti a schivare. Ogni suo colpo è come percepito al rallentatore dal te in questo stato, quindi hai tutto il tempo di farla avvicinare per poi schivarla con uno scarto minimo. Volendo potresti contrattaccare, atterrarla con un colpo e poi spiegarle, ma in qualche modo non riesci a costringerti a farlo. È solo una ragazza, che in un vicolo buio ha salvato un suo coetaneo da un'aggressione e poi si è vista rimorchiata alla grande. Riesci a capirla, la comprendi... ma anche se così non fosse non la toccheresti ugualmente nemmeno con un fiore.

A quanto pare sei incapace di far male ad una donna finchè sei trasformato. Da un certo punto di vista questa è una bella cosa... no?

Lo scontro continua sempre più serrato, fino a che la ragazza non inizia ad avere il fiatone. Vedi la sua ginocchiata arrivare, la scansi, ma questa volta ti ha fregato. Con una piroetta il colpo torna su di te, e chissà come ti ritrovi bloccato in una presa di Jujitsu. Il suo corpo si flette, tu accompagni il movimento per evitare che opponendo resistenza lei si faccia del male, e finisci per essere proiettato in avanti. Chiudendoti a palla durante il volo a mezz'aria, minimizzi i danni prodigandoti in una bella rotolata.

“Ahhhhhhhh Basta, ora ti affatturo!”

Le sue mani corrono alla gonna, in cui aveva riposto le due bacchette, ma poi la sua espressione cambia. Se n'è accorta. Sorridendo alzi la tua mano destra mostrandole le due bacchette in essa contenute. Già che non potevi evitare la sua presa ne hai approfittato per recuperare la tua bacchetta, e per ogni evenienza hai preso anche la sua.

Con un'occhiata rapida ne studi le particolarità.

“Uhm... pesco e corde di cuore di drago. Una combinazione un po' insolita, quanto tempo hai impiegato a farti scegliere da lei?”

Ok, non hai proprio idea di come tu abbia capito tutto questo solo guardandola. Hai solo avvertito in legno in ogni sua piccola sfaccettatura, arrivando ad identificare graffi e segni d'usura che la datano come molto vecchia. Forse lei non è nemmeno la sua prima padrona.

“Co.... Come hai fatto? Rendimi la mia bacchetta!!”

Tu sorridi facendo ruotare il bastoncino tra le dita.

“Ogni tuo desiderio è un ordine mio piccolo bocciolo d'Aurora, ma l'ho fatto per non causarti altri disturbi sai? Ho letto il flusso della tua magia, ed ho capito che eri pericolosamente vicina a sguainare la bacchetta. Noi siamo minorenni, usare le nostre bacchette è illegale. Non volevo che tu avessi dei problemi a causa mia... sei troppo importante per me.”

Una parte della tua mente vomita per tali sdolcinatezze, l'altra si scioglie davanti al rossore della ragazza. È così rossa che sembra quasi stia splendendo. Eppure questa tua immagine mentale non si combina bene con la ragazzina ringhiante che ora ti carica addosso. Con un passo laterale la eviti come si eviterebbe un toro al rodeo, e poi lanci la sua bacchetta lontano, in direzione di un cassonetto di rifiuti che viene centrato in pieno.

Lei volta il capo, seguendo la parabola del sottile bastoncino, e quando si volta a guardarti tu sei sparito.

“Ci rivedremo all'espresso per Hogwarts. Non fare tardi piccola mia, potrei non reggere alla tua mancanza se non ci fossi!”

Con indosso il mantello che rende invisibili la osservi frugare con lo sguardo l'intero vicolo, e poi prodigarsi per recuperare la sua bacchetta dai rifiuti. Un po' ti dispiace per averle fatto fare una cosa così sporca, ma ti serviva una distrazione che allontanasse il suo sguardo da te, in modo che potessi estrarre ed indossare il mantello senza essere visto.

Sorridendo la osservi un'ultima volta, e poi ti allontani. La tua casa è vicina, e presto sentirai un dolore cane in tutto il corpo. Meglio prepararsi, no?

…................................

Parigi – Francia 23 Luglio 1994

Gli occhi sfogliano febbrilmente la missiva che il figlio di uno dei tuoi migliori amici ti ha inviato. Man mano che le parole vengono assimilate i tuoi occhi si allargano per lo stupore fino a che non concludi la lettere con la bocca spalancata.

“Non è possibile, ero convinto che avesse scampato lo stesso destino di suo padre... com'è possibile che ciò avvenga adesso.... Non ha il minimo senso!”

Barcollando leggermente prendi posto su una sedia portandoti le mani tra i capelli.

“Devo avvisarlo... devo... devo dirgli di cosa si tratta.... Célie!”

Chiami a gran voce avviandoti verso l'armadio. Con un colpo di bacchetta inizi a sistemare tutti i tuoi averi nella pratica valigia da viaggio che hai sempre con te. Al contempo una ragazza adolescente ti raggiunge guardandoti incuriosita.

“Si, zio?”

I tuoi occhi si soffermano un attimo su di lei a mo di scusa, mentre risistemi la stanza come l'hai trovata prima del tuo arrivo.

“Fai i bagagli, dovremo anticipare il nostro viaggio in Inghilterra, un mio amico ha bisogno di me.”

Il suo sguardo si accende di curiosità mentre si avvicina ancora. Il suo aspetto è grazioso, i capelli lunghi e neri le scendono fino ai fianchi, la vita sottile ed il petto prosperoso la rendono un banchetto per gli occhi. Ma tu, povero lupo mannaro, non puoi permetterti di guardarla con lussuria. È solo una ragazzina che ti è stata affidata al termine del colloquio, e per di più è una tua lontana parente.

“Si tratta di Harry Potter?”

È diretta come al solito, e davanti alla sua domanda non puoi che annuire.

“Non ti preoccupare, potremo evitare il peggio se ci muoveremo in tempo. Ora andiamo!”

E così il lupo rientra in patria per avvertire il giovane Harry di qualcosa. Speriamo solo che non sia altra roba oscura, no?

...................................................................................................................................................................................................................

N.D.A.  Rieccomi miei accaniti lettori con il secondo capitolo di questa mia piccola fanfiction. Inizio con il ringraziare Minus e  LadyRiddle per il supporto datomi nella stesura/revisione =) Grazie ragazzi, siete unici....
E ora passo a qualche piccola informazione. Per chi facesse questo collegamento voglio chiarire che in nessun modo il nostro Harry è imparentato/discendente/reincarnazione dell'amato Detective Sherlock Holmes. Sono due personaggi distinti e separati. Detto questo so di essere in anticipo con la tabella di marcia, ed in effetti il capitolo è gia pronto da un pò, ma ho aspettato un paio di giorni prima di postarlo in modo da portare avanti altro lavoro. La scadenza per i prossimi capitoli resta sempre sabato, ma se dovessi finire prima, come in questo caso, allora vi farò una sorpresa a metà settimana. Finito con i convenevoli ora tocca a voi. Fatemi sapere che ne pensate, se i miei sforzi sono serviti e vi hanno reso la lettura piacevole, o se c'è qualcosa che vada rivisto. Il nuovo Harry come vi sembra? Ai posteri l'ardua sentenza.

Bumbix                                      
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Bumbix