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Autore: Lithius    17/04/2014    1 recensioni
"A cosa ti serve avere tutto se dentro sei deserto?"
[Larry]
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
HARRY’S POV
Era da almeno venti minuti che rigiravo tra le mani il cellulare, il display a comporre il numero di Louis. Non sapevo se scrivergli o no… avrei dovuto spiegargli che ci facevo col suo numero e perché lo cercavo e… io non sapevo che dire. Mi sporsi appena verso la sua finestra, lo osservavo sempre con discrezione, avevo paura – o meglio speravo- che lui potesse guardare verso la mia finestra e cogliermi sul fatto –ovviamente non accadeva mai. Lo vidi al pc, intento a scorrere una pagina web, così decisi che gli avrei scritto lì… si beh, dava meno nell’occhio no?
Quasi senza che me ne rendessi conto ero seduto sul mio letto, col pc sulle gambe e la sua pagina Facebook davanti, per la prima volta mi soffermai a guardare le sue foto: le sue labbra, i suoi occhi, il suo sorriso, tutto di lui era perfettamente armonico, non aveva nulla che non andasse… già. Presi coraggio e gli scrissi, mettendo da parte tutti i miei complessi, inviai quel “Hey:)” senza pensarci due volte.
Si, ci pensai poi mille volte quando il visualizzato si imponeva alla fine della casella e Louis non scriveva… non scriveva, ecco, lo sapevo, mi odia, non mi sopporta, sarà per i ricci, o forse non gli piacciono le mie bandane? No sicuramente è il colore del maglione e… oh eccolo ha risposto.
“Rapunzel, io non riesco davvero a sopportare quella faccina.”
Okay… Harry ricorda di respirare…
“Credevo che scrivendoti da qui avresti capito che il mio nome è Harry…”
“Harry Styles… suona bene ma Rapunzel è molto meglio e si addice con quei ricci da principessa che ti ritrovi…”
Oh lo sapevo, il problema sono i miei ricci ah…
“Non è un insulto, ci tengo a chiarire… beh Rapunzel hai bisogno di qualcosa o il tuo unico intento era farmi conoscere il tuo nome?”
Si ecco lo sapevo… ora che gli dico… come aveva detto Ed? E’ bravo in matematica… beh io faccio abbastanza schifo… è una scusa banale ma può servire… forse…
“Ehm… oggi ho preso l’ennesima insufficienza in matematica e Ed mi ha detto che sei bravo e dato che sei un anno avanti… beh mi chiedevo se potresti darmi un aiutino ogni tanto, se ti va…”
Mi sporgo per controllare la sua reazione; ha le sopracciglia aggrottate e si morde il labbro inferiore, sembra combattuto, ci sta seriamente pensando troppo… resta così per qualche minuto poi si alza andando nella parte della camera che non posso scorgere… chissà cosa starà facendo…
Passa qualche minuto, poi lo vedo, per un attimo che a me sembra infinito punta i suoi occhi nei miei, sono di un blu scuro, cupo, mette quasi paura… Louis che ti succede? Vorrei chiederglielo, ma lui tira le tende di camera sua, resto per qualche minuto a fissarle poi mi giro a controllare il pc e… offline. Bella mossa Harry, ora non ti saluterà nemmeno più – non che prima lo facesse però…- sarà meglio uscire, Ed mi starà aspettando.
 
LUNEDI’
Non ho più visto Louis, le tende di camera sua son rimaste chiuse per tutto il tempo, Ed dice che magari è solo spaventato dall’instaurare nuovi rapporti sociali, ma Louis stamattina non passa per il parcheggio, la sua macchina non c’è e i suoi compagni di squadra continuano a ridere come se niente fosse, come se fosse normale, magari per loro lo è, o forse non gliene importa davvero molto, infondo sono solo una banda di stronzi cronici, compreso Louis.
Raggiungo Ed direttamente in classe, stamattina ho fatto davvero tardi, non avrei dovuto restar fermo all’entrata aspettando chissà cosa, chissà chi… ma chi voglio prendere in giro? Aspettando Louis.
-“Ed lo hai…”
-“Buongiorno anche a te Haz, e no, non l’ho sentito, vuoi mandargli un sms? Magari col mio numero, per via di quello che è successo… credo dovresti dargli tempo.”
Gli ho dato due giorni. Due. Sta storia del tempo inizia a darmi sui nervi, è maggiorenne e vaccinato, di che ha paura?
-“Nah, piuttosto chiedigli tu che razza di fine ha fatto e perché diamine si comporta così.”
Ed sembra volermi dire qualcosa, boccheggia, mi guarda, si ha decisamente qualcosa da dirmi e so già cosa.
-“Si Ed, avevi ragione, mi piace. Mi piace un sacco. E mi piacerebbe che lui si accorgesse di me, e mi piacerebbe che facesse anche a me quei discorsi strambi sulla metrica, e mi piacerebbe che la mattina venisse a cercare me tra i corridoi, mi piacerebbe che… capisci cosa voglio dire? Non so cos’ho che non va, vedo tutto così assurdo, stupido, incredibilmente stupido. Gli faccio così schifo? Davvero? Cos’ha passato di così terribile quel ragazzo?”
E’ senza parole, e io solo dopo due minuti mi accorgo di quello che ho detto. Improvvisamente le guance sono più calde del solito, gli occhi formicolano e nella mia mente si ripete una lenta successione di “scappa, scappa, scappa”. Sto per scusarmi, per dire che è solo un malinteso, che non intendevo quello, che è tutto sbagliato – ma la vibrazione del mio cellulare mi ferma.
-“Harry, va tutto bene… controlla il tuo cellulare, potresti rimanerne felicemente sorpreso, e poi riparleremo di questa tua cotta per Tommo… sapevo che ti saresti preso una sbandata!”
Gli do una leggera spinta prima di sbloccare il cellulare, un messaggio, non un messaggio qualunque, un messaggio da LOUIS. Mi giro verso Ed per un istante sorridendo esaltato, poi apro con una notevole fretta l’sms e perdo un battito, mi verrebbe da saltellare per tutta l’aula e urlare dalla felicità ma mi prenderebbero per pazzo mentre quel “Allora Rapunzel, hai ancora bisogno di ripetizioni?” illumina il display del mio iPhone. Senza alcun ripensamento, digito velocemente un “Decisamente si”.
Ho aspettato una sua risposta per tutta la giornata.
La sua risposta non è arrivata.
Ed ha detto che gli ha chiesto lui il mio numero, ma non gli ha dato alcuna spiegazione.
Ormai è mezzanotte, la luce di camera sua è spenta.
La luce di camera di Louis è sempre spenta.
Sto per addormentarmi quando finalmente mi risponde, ed anche se mi ha fatto aspettare, non potrei essere più felice di così.
Domani alle 16.05 fuori scuola, aspetti che finisco gli allenamenti e poi andiamo. Buonanotte Rapunzel, spegni la luce e dormi o domani non riuscirai ad alzarti, non voglio gente pigra o mezza addormentata intorno.

Louis mi stava guardando – o per lo meno guardava la mia finestra.
OCCHI A MEE (?) :(
Allora si, sto aggiornando subito perchè sto scrivendo tutto di fila e boh :O
Non sono molto sicura che sta storia piaccia a qualcuno, ma io la trovo carina quiindi lasciatela na recensione che n've mangio.
Anyway, io trovo inutile fare riassunti dei capitoli,
insomma avete già letto cosa è successo!
Non c'è il povLouis, e probabilmente per un po' non ci sarà...
Adesso non so che altro dirvi quindi boh, buone feste?
  
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