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Autore: difficileignorarti    17/04/2014    2 recensioni
Una brutta situazione da lasciarsi alle spalle.
Due ragazzi apparentemente soli.
Lo zampino di qualcuno a loro vicino.
Una storia d'amore.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avevo detto che avrei pubblicato alla fine della settimana, ma visto che il capitolo è pronto, ho pensato di farlo ora.

***



 







Epilogo.






 

Mi stringo le braccia intorno al corpo e porto lo sguardo verso il cielo, aspettando un segno, una stella più luminosa delle altre, o magari una stella cadente.

Aspetto tutto ciò da ventidue anni, e sono disposta ad aspettare tutta la vita.

L’aria frizzante di Los Angeles mi colpisce e mi fa rabbrividire; ma non ho intenzione di rientrare in casa, almeno finché non scocca la mezzanotte.

“Sei stata strana tutto il giorno” mi volto, trovando Simone che mi lancia uno sguardo dolce e amorevole, come solo una mamma sa fare. “Tutto bene, Ivy?” mi chiede, affiancandomi.

“Si vede così tanto?” mormoro, accendendomi una sigaretta. “Vuoi?” le chiedo, allungandole il pacchetto, ma lei rifiuta, negando con la testa.

“Ho smesso quando sono rimasta incinta dei gemelli” sorrido. “Comunque, sì, si vede molto, o forse io che sono mamma me ne sono accorta” spiega. “Il tuo ragazzo ha detto che probabilmente è il periodo mensile” scoppio a ridere, e lei mi segue. “Ma sono uomini, non capiscono” annuisco. “I loro veri problemi sono mangiare, bere birra e quagliare, del resto se ne fregano” ridiamo di nuovo.

“No, se mi trovo a Los Angeles quando ho il ciclo, rincorro Tom per casa, lanciandogli ogni cosa possibile immaginabile, sono intrattabile in quel periodo” spiego ironicamente. “Questo lo chiamo il periodo annuale” mormoro, abbassando lo sguardo. “Non ne parlo molto, è una cosa che preferisco tenermi dentro” continuo, aspirando un altro po’ di nicotina. “Oggi sono ventidue anni che mio padre non c’è più” la sento trattenere il fiato, così mi volto verso di lei.

“E mio figlio non sa questa cosa? Non sa cosa turba la sua dolce metà in questo momento?” mi abbraccia dolcemente. “Mi dispiace, tesoro, ma non tenerti tutto dentro, sfogati, ti farà bene” mormora, ed io mi trovo a sorridere.

“Tom non fa domande” le dico. “Io mi sono interessata spesso, gli ho chiesto più volte di parlarmi del suo vero padre, ma finiamo sempre col litigare, e così ho lasciato stare” ammetto. “So che ci sta male, so che non vanno d’accordo, e io non voglio vederlo soffrire” continuo e lei annuisce, capendomi. “Io, invece, vorrei che lui mi chiedesse di mio padre, ma non s’interessa, ed io non voglio annoiarlo con la stupida storia della mia vita” alzo le spalle, tornando a scrutare il cielo.

“Credo che Tom non voglia vederti soffrire, forse è per questo che non chiede nulla” scuoto la testa, non molto d’accordo con le sue parole. “E tua madre?” mi chiede poco dopo ed io rabbrividisco. “Non hai mai parlato di lei” s’incuriosisce.

Bill ha sicuramente preso da lei.

“Mia madre è viva e vegeta, ma per me è come se fosse morta” sbotto. “Mi ha sempre odiato, io sono stata la causa di molti fallimenti nella sua vita, e ha avuto il coraggio di dirmi che mio padre è morto per colpa mia” spiego. “Io sono stata la sua rovina, io non dovevo nascere, e quando lui è morto, bè si è sfogata su di me, maltrattandomi, mettendomi le mani addosso, mi infamava continuamente” scuoto la testa, ricordando. “Sono cresciuta praticamente da sola, senza il suo aiuto, il suo interessamento” continuo, parlandole di me, come non ho mai fatto in questi mesi. “La scuola è stato il periodo più brutto, ero vittima di bullismo, ero presa in giro continuamente, e mia madre se ne stava a guardare, a ridere” chiudo gli occhi, reprimendo le lacrime. “Ed io ho iniziato a ribellarmi da lei e dal suo mondo, e a sedici anni me ne sono andata, ho vissuto con mia nonna, ma poi lei mi ha lasciato, sai, un male incurabile” spengo la sigaretta e poso lo sguardo nei suoi occhi. “L’ho incontrata all’inizio dell’anno qui in California, so che si è risposata, ed io sono stata tagliata fuori da tutto” mi fermo. “Lei per me non esiste più” soffio.

Cala il silenzio tra di noi e ne sono contenta, così ho tempo per riprendermi, per calmare le mie emozioni, per cercare di cancellare le lacrime, per dar tempo a loro di asciugarsi.
“Come può una madre fare questo?” domanda, ma non capisco se lo sta chiedendo a me o a se stessa. “Quando ho preso in braccio i miei bambini, mi sono sentita la donna più felice del mondo, erano così dolci, teneri e bellissimi” mi volto verso di lei, con un sorriso dolce sulle labbra e un sopracciglio alzato. “Credo che ora siano solo bellissimi, dolci e teneri non saprei” ridacchiamo, ma poi ritorna seria, e ciò mi fa rabbrividire. “Tu vuoi avere figli?” mi chiede ed io mi ritrovo a boccheggiare sorpresa.

Sinceramente non ci ho mai pensato, ma credo che la risposta sia più che logica.

“Bè, io…” balbetto, cominciando a sentire calore sulle mie guance. “Sì, mi sembra ovvio, Simone” ammetto. “Vorrei dare a mio figlio quello che mia madre non ha mai dato a me” lei sorride, poggiando una mano sulla mia spalla.

“Non gli mancherà nulla e sono sicura che sarai una brava madre” sorrido timidamente, spostando lo sguardo altrove, cercando di farle capire, così, di cambiare discorso; questo m’imbarazza abbastanza. “È di Tom?” chiede, alludendo alla felpa che indosso.

Ridacchio, e lascio scorrere le dita sul tessuto sbiadito.

“Amo indossare queste cose così larghe, e adoro che Tom me lo lasci fare” sorrido, osservandolo di sottecchi. “Dice che gli piace vedermi con i suoi vestiti, e a dirla tutta me ne ha lasciata una per quando sono lontana” ammetto in un sussurro.

La sento ridere divertita, prima di stringerci in un altro abbraccio.

Un sussurro pesante mi fa stranire, ma ritorno concentrata sulla donna tra le mie braccia.

In questi mesi abbiamo legato molto: adoro questa donna in tutto e per tutto, e non ho mai smesso di ringraziarla per aver messo al mondo due persone come i gemelli.

Abbiamo parlato tanto, ci siamo conosciute, abbiamo riso e pianto insieme, e mi ha specificamente detto che posso chiamarla mamma, ma io non l’ho mai fatto.

“E di tuo padre cosa mi dici?” le lancio uno sguardo addolcito ma carico di tristezza.

Il primo e vero amore di una figlia” mormoro, appoggiandomi al parapetto del balcone. “Ero piccola, ma ero il mio tutto, il padre perfetto, insomma” dico, riducendo il profilo di pregi di mio padre, a poche parole. “Ho sempre avuto un’idea in testa” comincio, lanciando un breve sguardo al cielo stellato. “L’uomo della mia vita doveva assomigliare caratterialmente a mio padre” sorrido tristemente.

“E Tom è quello giusto?” domanda, ma non faccio in tempo a rispondere.

“Mamma…” la voce imbarazzata del mio ragazzo ci fa voltare entrambe, e i miei sospetti su un’altra presenza in terrazza vengono confermati.

Simone alza le spalle in segno di scuse e ci lascia soli, mentre io torno a guardare l’orizzonte, sentendo la presenza di Tom dietro di me, prima che le sue braccia mi avvolgano.

“Hai sentito tutto, vero?” chiedo, voltando il viso nella sua direzione, e lo sento posarmi un bacio sulla guancia, prima di nascondere il viso nell’incavo del mio collo.

“Sì, scusami” mormora sulla mia pelle, facendomi rabbrividire.

Dovrei essere arrabbiata e, invece, mi ritrovo a sorridere.

“Non mi piace essere spiata, Tom” gli dico, ma poi ridacchio. “Non fa niente, ma sai, preferisco parlare, e mi farebbe piacere se tu mi chiedessi più cose sulla mia vita e su mio padre” continuo, sorridendo forzatamente e lui annuisce, con il mento sulla mia spalla.

“Lo farò, piccola, te lo prometto” mormora, lasciandomi diversi baci sulla pelle, trasmettendomi calore. “Voglio dirti una cosa, però” comincia. “Vorrei che tu condividessi ogni tuo sentimento, emozione, momento, con me” sorrido, sfiorando le sue mani calde. “Voglio condividere con te il tuo dolore, la tua felicità, insieme, piccola” sussurra ed io mi trovo a commuovermi. “Non pensare che non mi interessi, anzi”

Insieme” mormoro, annuendo piano.

Volto il viso nella sua direzione e lo bacio castamente sulle labbra.

Torno a guardare il cielo, sempre stretta tra le braccia protettive di Tom, cullata dal suo respiro calmo.

“C’è una cosa, una sorta d’idea, che mi sta attraversando la testa da un po’ di tempo” comincio, ma m’interrompo di colpo, nel momento in cui una stella cadente squarcia il cielo, facendomi sgranare gli occhi.

Esprimi un desiderio, piccola” sussurra al mio orecchio, stringendomi ulteriormente.

Sorrido intenerita, voltandomi tra le sue braccia, trovandomi davanti a due occhi particolarmente curiosi.

“Non voglio esprimere niente, Tom” ammetto, lasciandolo sbigottito. “Voglio solo dirti grazie” aggrotta le sopracciglia, non capendomi. “Quello che stavo per dire prima, è che…” abbasso lo sguardo, e appoggio le mani sul suo petto. “Non ridere per quello che sto per dirti, sono seria” annuisce con un sorrisino sciocco sulle labbra, invitandomi a continuare. “Tu sei il mio dono del cielo, Tom” mormoro. “Sono convinta che tu sia stato mandato da mio padre, per rendermi finalmente felice, meno sola” mi sorride timidamente, lasciandomi un bacio sulla guancia. “È per questo che ti ringrazio, per tutto quello che hai fatto, che fai, e che farai in futuro, Tom” mi regala un sorriso mozzafiato prima di baciarmi.

“Queste sono le parole più belle che una persona mi abbia mai detto, grazie” sussurra sulle mie labbra. “Anche io devo ringraziarti, di tutto” conclude.

Quello era il segno che aspettavo, la chiave per una vita migliore, serena.

Finalmente non saremo più soli, ma insieme.
 
 
Dicen que el amor es un sueño infinito
Porque una vez que lo encuentras
Dura para siempre a pesar del tiempo y de lo que pase...
...lucha por la persona que amas...

******
"Dicono che l'amore è un sogno senza fine
perchè una volta che lo incontri 
dura per sempre, nonostante il tempo e quello che succede.
Lotta per la persona che ami" (Xriz)

Soli (assieme) è arrivata al capolinea.
Prima di dedicarmi ai ringraziamenti, vorrei spendere due parole.
Inizialmente questa storia aveva uno svolgimento diverso nella mia testa, ma ho deciso di stravolgerla, e spero vivamente di non aver deluso nessuno, anche se ho questo presentimento; se ciò è successo vi faccio le mie scuse, non avrei voluto.
E sono anche dell'idea che forse avrei fatto bene ad eliminarla, come avevo pensato, un pò di tempo fa.
Nonostante questo voglio comunque lasciare i miei ringraziamenti.


Sicuramente quello più grande va alla mia migliore amica DreamerAlien che mi ha convinta a postare questa storia qui, su Efp, e nonostante la mia non-convinzione ho seguito il suo consiglio (magari qualcuno è contento di questa mia scelta :)); quindi, grazie tesoro <3.

Ringrazio anche tutti quelli che hanno lasciato una recensione, riempiendo di complimenti "Soli (assieme)"  e amando la coppia Ivy-Tom.

Un altro grazie va a Chiara Rose Dawson, che ha creato un bellissimo banner per questa storia! 

Vorrei ringraziare anche chi ha messo questa storia nelle preferite:
- Berta chiara 
- cris94 
- DreamerAlien
- horanslaugh_ 
- LucyInTheSky 
- MariNanna_
- Walli
- Silents_words


chi l'ha aggiunta alle ricordate:
- BellatrixX_Lenormal 
- halfblood_


e chi l'ha aggiunta alle seguite:
- Alien_To_Love
- Chiara939
- machan
- Mysticbaby98
- Rabbit001



Ultima cosa, ma non per questo meno importante, voglio dire grazie anche a tutte quelle persone che hanno letto e devo dire che sono veramente tante, grazie; aggiungo un ringraziamento a quelli che, magari in futuro, la leggeranno e lasceranno una piccola recensione.
Fa sempre piacere.

Spero che continuerete a seguirmi e soprattutto spero vi piaccia la prossima storia che ho già iniziato a postare: You're my Wonderwall.

 
 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2544605&i=1​


Ancora grazie <3

Un abbraccio e un bacio a voi tutti.



Montii.
 
   
 
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