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Autore: Evangeline1    17/04/2014    1 recensioni
Ciao ragazzi(: allora vorrei iniziare subito dicendo che questa 'storia' è nata da una scommessa tra me e la mia amica. Non avevo intenzione di scriverla ma mi e toccato. Vorrei parlarvi un po di cosa parlerà. Già dal titolo si può percepire che parlerà di svariati argomenti. Ma l'argomento principale e da cui nasce tutta la storia è l'amore. La protagonista è una ragazza italiana di 17 anni. Beh non so più cosa aggiungere sinceramente quindi finisco qui ahah. Grazie
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno di settembre, c'era ancora quell'odore di mare, le ragazze tutte abbronzate, i ragazzi che correvano con i motorini, il vento fresco che mi baciava i capelli. Era la solita sera prima di tornare a scuola, dopo che avevamo passato l'estate nei più svariati posti, io e le mie amiche ci radunammo, come nostro solito fare, in piazza. Finalmente insieme, a scherzare e a divertirci, ricordando l'estate ormai al culmine. Quella sera la piazza era più piena del solito. Mery la solita pazza era bellissima, come sempre, capelli biondo platino, pelle scura, occhi castani chiaro, labbra sottili e naso perfetto per il suo viso. E la si riconosceva per il suo tatuaggio che prendeva metà braccio. Quella sera aveva un semplice vestito nero con scarpette basse. Chiamava i suoi amici e scherzava con loro, raccontando i nuovi scoop. America era andata con Alessia e Sara a comprare qualcosa da mangiare, accompagnate sempre dai soliti ragazzi che volevano un'uscita con loro. America indossava un vestitino rosa con sandali bassi; Alessia aveva una gonna di jeans con top e sandali mentre Sara aveva un vestitino aderente tutto colorato con le nike.Tutte e tre stupende. America era un po rotondetta ma con il viso più bello. Capelli corti castani, occhi che dal castano passavano al verde, labbra carnose, naso piccolo e carino. Alessia e Sara invece erano simili, entrambe biondo cenere, fisico asciutto e labbra carnose, in pratica le solite barbie. Io ero seduta non lontano da Mery, con Asia vicino che mi parlava della vita. Era incredibile quella ragazza. Aveva i capelli neri rasati nel lato, dilatatore all'orecchio destro e pelle chiara, viso piccino, naso a patatina, labbra sottili e occhi castani, con uno sguardo che solo pochi riuscivano a sostenere, ed io ero una di quelle che riusciva a sostenerlo. Aveva i shorts con una maglia scollata su cui c'era disegnato un teschio e le vans. Poi c'ero io Reneè. Non ero in grado di descrivermi. Ma Asia mi descriveva così: pelle chiarissima,tipo una tela bianca come quelle per dipingere;un taglio d'occhi molto bello e gli occhi scuri,color terra tipo bhosonstra; i capelli castani scuro, sottili come se fossero stati disegnati a pastello; il nasino dritto è stra tenero;la bocca piccola e carnosa,con un colore tenue tipo rosato ma non troppo;il viso rotondo e gli zigomi rotondi quasi come un cerchio perfetto. Ecco lei mi descriveva così. Senza dimenticarsi dei tatuaggi e senza dimenticarsi quella poca abbronzatura che non mi faceva sembrare una mozzarella. Quella sera indossavo jeans bianchi stretti e strappati, bustiere da sopra all'ombelico bianco stile gitano e coverse. 
Erano arrivate America, Alessia e Sara, che avevano rimediato i numeri dei ragazzi più carini. Mentre sto parlando con loro, sento mery che mi chiamava. Mentre sto per alzarmi mi sento tirare per il polso. Indovina un po chi era?! Ryan Walker. Si proprio lui. Il ragazzo più bello e più figo sulla circolazione. Era circa 1 e 80, pelle chiara, labbra carnose e grandi, naso dritto e occhi grandi e verdi, tratti marcati e spalle larghe, capelli biondo cenere e con una marea di tatuaggi e piercing.Tutte le ragazze lo volevano. Faceva parte di una band. Lui era il chitarrista e il cantante ed è per questo che erail più famoso. Economicamente stava messo bene e questo era un'altro fattore che gli dava alla testa, facendolo montare di più la testa. Comunque bando alle ciance. Ryan mi stava addosso da ben tre mesi, da quando Mery me lo fece conoscere all'inizio di giugno. Ci sono uscita, abbiamo avuto una "relazione" di tipo due settimane, ma sinceramente non mi ha mai colpito più di tanto. 
'Ciao bambina' dice con voce dolce e tranquilla. 
'Ciao Ryan' rispondo con un tono scocciato. 
'Come ti butta? E da un po che non ti vedo in giro..' 
'Beh, sono stata impegnata' sbuffo. 
'Mi sei mancata bimba' dice tirandomi verso di lui con una mano e con l'altra sul fianco.
'A me per niente. E togli le tue manacce dai i miei fianchi Ryan. Lasciami stare'. 
'Dio Reneè.. Mi ecciti quando ti incazzi' dice mentre mi tocca il fondoschiena. 
Si sente un gran rumore e la mano mi brucia. Si, proprio così gli ho mollato un ceffone. 
'Azzardati di nuovo e ti do un calcio proprio li, dove non batte il sole, brutto stronzo' gli dico voltandomi e dirigendomi verso Mery, muovendo le anche. 
Quando arrivo mery inizia a ridere e lo faccio anch'io. Come non potrei farlo?! Ha la risata contagiosa. 
Sono le 11 e rimaniamo solo io Asia, America e Mery e optiamo per andarci a mangiare una graffa. Io e Asia prendiamo la mia macchina e, Mery e America prendono il motorino di mery. 
Sono le 12 quando mia madre mi chiama. Io e mia madre abbiamo un bel rapporto. Le comunico che andrò a dormire da Mery. Quando finisco di parlare con lei, mi rendo conto che mi sono arrivate ben 5 chiamate da mery. La chiamo. 
'Reneeeeeè' dice urlando e con una risata isterica, quella risata non mi piace. La usa quando succede qualcosa. 
'Mery che cazzo e successo?' Dico con aria un po preoccupata. 
'Ei bambola, cerca di stare calma. Non è successo niente.. A parte il fatto che..' 
'Che?' Dico con aria preoccupata ma con tono di quella che ha capito tutto.
'Beh, lo sai. I carabinieri mi stavano alle costole perché stavamo in tre e senza casco.. E così..'
'E così sei scappata e ti sei nascosta in qualche vicolo, mentre le altre due persone se ne sono scappate a piedi, giusto?' 
'Si.. Giusto' dice ridendo. Rido anch'io. 
'Dove sei? Ti vengo a prendere!'
'Nel solito vicolo che uso per nascondermi sciocchina!' mi prende in giro. 
'Ok stronzetta! Sto arrivando' attacco mandandogli un bacio. 
Asia e America mi pregano di andare loro e così io le aspetto nel parcheggio. 
Sono le 12.30 e ancora non arrivano. Dove cazzo sono insomma!? Domani inizia scuola e sono stanchissima. Mentre aspetto vedo un'ombra. 'Oh cazzo' dico senza fiato e a denti stretti. Chi era? Beh era il bastardo. Ryan. 
Scende dalla sua bellissima Range Rover con gli amici che aspettano dentro e mi raggiunge. Senza manco il tempo di muovermi. Mi ritrovo la sua bocca sulla mia, mi preme con violenza contro un'auto e sento la sua erezione che preme contro i pantaloni. Cerco di vincolarmi ma è troppo forte cazzo. Cerco di stare calma e giocare al suo gioco mentre mi sussurra all'orecchio 'Ora ti scopo'. Respiro affannosamente mentre "gioco" con lui. Mentre lui pian piano molla un po la presa ne approfitto per fare una mossa di judo. Nel frattempo nel parcheggio entra una macchina. Un'audi. Una di quelle che costano tanto. Scende dall'auto un'uomo, penso sulla trentina. Dio se era bello. Era un'angelo. Ma non un angelo della luce. Un'angelo delle ombre. Non so come sono arrivata a questa conclusione ma mi è bastato vederlo una volta. Una sola volta. Si avvicina. 
'Cosa succede qui?' dice con un'espressione divertita, forse perché avrà visto la scena.
'Beh, questo fottuto stronzo ha cercato di abusare di me!' dico con un po di orgoglio. 
'Come ti chiami?' mi dice, squadrandomi dalla testa ai piedi, facendomi sentire a disagio. 
'Ehm.. R-..Reneè' dico diventando un peperone. 
'Non dovrebbe mai restare da sola una ragazza come te, sopratutto in un parcheggio.. Non lo vedi il telegiornale?' Dice in un tono severo con lo sguardo impassibile. 
Ehi ehi ehi paparino. Sta calmo! Pff questo arriva e vuole rimproverarmi? Ma va a farti fottere!!! Appena alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi, per risponderlo mi fermo. Mi paralizzo. Non riesco a parlare. Dio ha degli occhi stupendi. Degli occhi che vanno dal marrone al verde e all'azzurro. Non avevo mai visto degli occhi così belli prima. Hanno qualcosa dietro. E vogliamo parlare delle labbra? Cazzo! Sono stupende e carnose, mi viene la tentazione di baciarle.
'Bene Reneè, posso accompagnarti a casa? Non credo che sia un posto sicuro per una ragazzina'
Oddio! Non è italiano. Ha l'accento americano. Ok posso morire ora. 
'Va.. Va bene, grazie' dico con un filo di voce. 
Mi accompagna alla macchina e mi apre lo sportello con disinvoltura. Dio se è sexy. Poi sale e mette in moto. E Un'audi R8. 
'Perché una ragazzina resta da sola in un parcheggio?' inizia a parlare. 
'Stavo aspettando le mie amiche' rispondo. 
'E dove sono andate le tue amiche?' chiede. 
E che cavolo.. Sei bello ma sei proprio un rompi balle e un ficcanaso.
'Sono andate a prendere un'altra mia amica' dico con aria infastidita. 
'Capisco' si gira per guardarmi e poi continua 'Quanti anni hai Reneè?' 
'Ne ho 17 signor.. Signor?'
'Tom.. Tom Demon' risponde. 
'Bene. Piacere Tom e grazie per l'intervento.'gli sordido. 
Si gira di nuovo per guardarmi e mi sento in imbarazzo. Cazzo. Nessuno mai, anche un'adulto mi ha mai fatto sentire in imbarazzo come fa lui. 
'Di niente.' Dice mette accosta la macchina e accendendo le frecce. 
Oh cazzo.. Si è fermato.. Cosa vuol dire? Vuole abusare anche lui di me? Cosa ti dice sempre mamma Reneè? Mai accettare passaggi da sconosciuti. Però pensandoci.. Non lo fermerei se provasse a... Ok no! Basta, Reneè! Torna in te! 
'Allora?' Dice cacciando un bel respiro profondo distraendomi dai miei pensieri. Oh cazzo. 
'Allora cosa?' Dico senza voce. 
'Dove abiti Reneè?' Dice lui con un tono divertito.. Deve aver capito.
'Ah.. Si.. Scusa.. Ehm.. Allora.. Devo andare da una mia amica, dormo da lei.'
'Va bene.. Allora riformulo la domanda.. Dove abita la tua amica?' 
Il cellulare squilla. Sono quelle tre stronzette delle mie amiche. 
'Reneè dove stai?' Urla mery per farsi sentire dal volume troppo alto della musica.
'Sto venendo a casa tua, muovi quel culo!' 
'Ok baby stiamo arrivando' risponde e riaggancia. 
Faccio un respiro profondo e indico la strada al mio bellissimo Angelo. Angelo? Mio? Reneè ma che cazzo stai dicendo? 
Si ferma e mi apre la portiera facendomi ritornare alla realtà. 
'Grazie' gli dico. 
'Di niente, Reneè. È stato un piacere. E la prossima volta non essere così imprudente. Non so se ci sarò la prossima volta' dice con calma ma con un tono di rimprovero. Mi bacia la mano e se ne va, lasciandomi li. 'Cazzo' dico a denti stretti. 
  
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