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Autore: roselline    17/04/2014    1 recensioni
Spoiler ep.58 della prima serie.
Vi siete mai chiesti come sarebbe la trama se... no, non voglio anticiparvi nulla. Al massimo leggete le NdA. Non mi va di spoilerare la trama.
"Diamine, questa ragazza avrà qualcosa che mi sfugge, e che mi attira in un modo impressionante. Forse è il suo modo di fare…"
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Shikamaru Nara, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Bentornato, ragazzo.

Dopo quella specie di allenamento, le due ragazze si lasciarono per andare a casa a darsi una ripulita. A dire il vero era la prima volta che Narumi metteva piede a casa sua, e quando lo fece la polvere vinse contro di lei. Decise che dare una ripulita alla casa sarebbe stato meglio: non voleva di certo lavarsi lo sporco nello sporco. Così, togliendosi la giacca (che poggiò su una sedia in cucina) rimase in top e fasciature e iniziò a pulire prima la stanza da letto, partendo dall’armadio e dal materasso; poi, togliendo le ragnatele e lo sporco dalle finestre; infine, decise che otto mani erano di certo meglio di due, così richiamò tre copie che la aiutarono in quel duro lavoro.

Finì prima di quanto immaginasse, ma senza rendersene conto si accasciò sul letto e fece una lunga dormita. Toc toc toc. Narumi si mosse un po’, lamentandosi nel sonno. Toc toc toc. «Mh. Basta. Voglio dormire.» Toc toc toc. «Tornate più tardi. Narumi è fuori città!» Toc toc toc. La ragazza alzò di poco la testa, guardando la sua stanza illuminata benissimo dal sole che batteva su Konoha. «Sto dormendo, tornate più tardi con del ramen!» Si accasciò di nuovo sul cuscino, chiudendo gli occhi, ma quel toc toc toc non proveniva dalla porta, bensì dalla finestra. Così sbadigliò e portò entrambe le mani sotto il cuscino, voltandosi solo per rendersi conto di chi fosse piombato davanti alla sua finestra solo per bussare insistentemente: Kakashi. Lui era lì, sorridente (si faceva per dire o almeno così credeva). Narumi si mise inginocchiata sul letto mentre si strofinava gli occhi e i capelli le cadevano davanti, poi aprì la finestra e lo guardò. «Che ci fa qui? Non ha visto che stavo dormendo?» La sua voce era debole e ancora impastata dal sonno e dalla stanchezza.
«Credevo stessi rimuginando.» Scherzò il suo maestro. «Sono venuto a darti questo.» Disse con un bel tono di voce allegro, sventolando davanti al viso della bionda un bel cesto pieno di frutta fresca. Narumi sorrise prendendolo e lo guardò con attenzione, per spostare poi lo sguardo sul suo maestro.
«E questo?» Chiese con interesse.
«Un piccolo regalo per il tuo bentornato a casa» Disse con tranquillità, mentre estraeva il libro che lei gli aveva regalato dal suo porta oggetti. «Adesso, se mi vuoi scusare, vado a leggere questa bellezza.» Stava per saltare dall’altra parte quando Narumi urlò un “no”, facendolo fermare bruscamente. «Che è successo?» La sua tranquillità era inquietante.
«Volevo chiederle un piacere, se è possibile.» L’ampio sorriso di Narumi illuminò il volto di Kakashi.
 
Nella calda giornata di Konoha, bambini, adulti e anziani avevano deciso di godersela passeggiando nel mercato del villaggio; anche gli shinobi (almeno quelli liberi) stavano trascorrendo una bella mattinata, e c’era un gruppetto riunito proprio in un prato, attorno al piccolo boschetto di Konoha.
«Fossero tutte così le giornate»
«Se vuoi che siano tutte così, dovresti dimetterti dalla tua carriera ninja, Kiba.» Shino era poggiato su una roccia poco più in là di Kiba, che aveva la testa poggiata su un Akamaru particolarmente cresciuto. Con loro, comunque, c’erano anche Hinata, il Team dieci e in più, anche Temari, che era lì per gli ultimi accorgimenti tra Sabbia e Foglia per l’esame dei Chounin.
«Io non voglio dimettermi, mangia insetti.» Il fatto che lui si arrabbiasse così velocemente per qualsiasi cosa, dava l’idea di essere particolarmente simile a Narumi.
«Allora è inutile che ti lamenti della tua carriera.» Shino, invece, continuava ad essere inquietante con la sua aria da finto ragazzo tranquillo.
«Ehilàààààà!» Sakura e Kakashi fecero il loro ingresso trionfale, entrambi sorridendo.
«Sakura, maestro Kakashi, che ci fate qui?» Hinata, che era cambiata radicalmente, fu la prima ad accogliere i due.
«Oh, beh, a dire il vero siamo venuti qui a portarvi qualcuno.» La ragazza dai capelli rosa sorrise divertita. Vediamo cosa succede, pensò.
Kiba si mise a sedere su Akamaru, assottigliando lo sguardo mentre cercava di capire cosa stesse succedendo, e proprio quando stava per aprire bocca e chiedere delle spiegazioni, una testa bionda fece capolino da dietro Kakashi. I capelli d’oro, legati, penzolavano, mentre la ragazza sorrideva dolcemente.
Kiba si alzò di scatto per avvicinarsi un po’ a lei. «Ehi, ciao. Io sono Kiba.» Se è una nuova matricola, devo ricredermi sulle ragazzine che ho visto l’altro giorno. Questa è proprio carina. «Sei nuova?» Narumi, di tutta risposta, fece una smorfia di disgusto mentre ascoltava le parole di quello che sembrava un bambino cresciuto troppo. Uscì allo scoperto, e si posizionò di fianco a Sakura, guardandoli prima tutti e ritornando poi a guardare il ragazzo moro con un’espressione sarcastica.
«Voi… voi davvero non mi riconoscete? E tu Kiba, smettila di guardarmi in quel modo.» La bionda non sapeva se essere schifata o lusingata dal fatto che ora Kiba la vedesse come una ragazza e non come il maschiaccio che aveva reso la loro vita impossibile nell’infanzia.
D’un tratto però Shikamaru, da dietro, sgranò gli occhi, mentre continuava a fissarle il volto, esalando un «Narumi» udito da tutti; quando infatti lui aveva pronunciato il suo nome, gli altri si erano voltati a guardarlo come per dire “eh? È tornata? Dov’è?” poi però avevano capito e si erano voltati (quasi all’unisono) a guardare la bionda che era proprio davanti a loro. «Non ci posso credere.» Shikamaru era incredulo: come poteva una ragazzina tutto pepe e con i capelli corti, cambiare tanto radicalmente? Non poteva crederci; eppure, quando Narumi si voltò per guardarlo, il suo sorriso gli sembrò diverso. Quasi da ragazza. Da vera  ragazza.
«OH. MAMMA. MIA!» Ino era la solita, e iniziò a sbraitare e a strattonare Choji e Kiba per toglierseli davanti e piazzarsi a pochi centimetri dal viso della bionda. «MIO DIO! Narumi… che ti è successo?!» Sgranò gli occhi girandole attorno e squadrandola dalla testa ai piedi.
«Beh, io vado, eh.» Kakashi sparì in una nuvoletta di fumo bianca, lasciando le due ragazze nelle grinfie dei loro compagni.
Dopo aver osservato la nuvoletta sparire, Narumi tornò a guardare Ino. «Non mi è successo niente. Ho solo fatto qualche cambiamento.» Si guardò i vestiti. Sto davvero così male?
«Tu? Tu che eri il pagliaccio del villaggio? Oh, no cara mia! Io credo che sia tutto un trucco! E’ sicuro!» Incrociò le braccia al petto (e Narumi notò che il suo petto era particolarmente cresciuto) chiudendo i suoi occhi da sapientona; Narumi guardò Sakura e poi tornò a guardare Ino, per poi guardare Kiba che si era messo in disparte dicendo “ho cercato di corteggiare Narumi” ripetutamente.
«Senti Ino, vogliamo richiamare i vecchi tempi con un bel pugno sul tuo bellissimo viso? VUOI DAVVERO?!» Narumi alzò il pugno come a dire che lo stava per fare, e in men che non si dica Sakura la prese da dietro, mentre Shikamaru intervenne mettendosi davanti a Ino.
«Okay, adesso smettiamola eh. Narumi è tornata e dovremmo essere felici, invece di sputare veleno.» Cercò di essere più calmo possibile, ma non appena sentì Narumi lamentarsi si girò e la vide distesa a terra che si teneva la testa, guardò allora Sakura che s’imbarazzò un po’.
«Non stava ferma.» Cercò di giustificarsi.
«Sei cambiata molto.» Shino intervenne nella discussione; il povero ragazzo aveva sempre pensato di essere l’incompreso del gruppo, quello sempre messo in secondo piano; quello che veniva sempre ignorato. Così decise di parlare per mettersi un po’ in mostra, ma quando Narumi si alzò, dolorante e con gli occhi lucidi, il ragazzo con il cappuccio verde si rabbuiò ancora di più perché non fu proprio considerato in quel momento.
«Sakura… dovevi proprio?!» Si raddrizzò, mandando uno sguardo omicida a Ino, che in tutta risposta andò a sedersi il più lontano possibile, poco distante da Temari che era rimasta lì a godersi lo spettacolo.
«Sei cambiata molto.» Shino riprovò a farsi notare, alzando un po’ la voce; finalmente catturò la sua attenzione, ma non la sua memoria, visto che Narumi rimase lì a fissarlo per molto tempo prima di arrivare ad una conclusione.
«Oh! Ma tu sei Shino! Quasi non ti riconoscevo così coperto!» La ragazza sorrise all’amico, che però venne circondato di nuovo da quell’inquietante aura oscura. La bionda lo guardò in modo strano, spostando poi lo sguardo sulla ragazza dai capelli lunghi e neri che non aveva ancora riconosciuto; ma dopo un’attenta analisi, sgranò gli occhi e la osservò attentamente, facendo scorrere il suo sguardo dalla testa ai piedi. «Hinata… ma tu sei diventata bellissima!» Si complimentò, guardandola ancora attentamente, fin quando lei non arrossì di brutto e Narumi decise di guardare il resto dei suoi compagni, soffermando infine su Shikamaru; era l’unico che non era cambiato di una virgola, tranne per il fatto di essere cresciuto in altezza e un po’ in corporatura, ma per il resto era l’unico di quel gruppo ancora riconoscibile immediatamente.
«Quand’è che sei tornata?» Choji, con la bocca piena di patatine, parlò mentre sedeva a terra accanto ad una Ino del tutto infastidita.
«Ieri.» Rispose Narumi, mentre osservava quello che doveva essere un Akamaru versione gigante. «Quello è davvero Akamaru, o ne hai preso un altro, Kiba?»
«E come mai sei venuta a cercarci solo ora?» Questa volta fu Shikamaru a farle una domanda, e di tutta risposta gli occhi della ragazza lo incatenarono per l’ennesima volta. Era incredibile l’effetto che avevano su di lui, i suoi occhi azzurro cielo.
«Io e Sakura, ieri, abbiamo dovuto affrontare una specie di prova.» Scrollò le spalle e scosse la testa, quando improvvisamente Kakashi riapparve dietro di loro esordendo con un “l’Hokage vuole vederci urgentemente”. Narumi e Sakura si guardarono in modo interrogativo.
«Ci vediamo dopo, ragazzi.» Esordì Sakura, subito dopo che Narumi aveva fatto un cenno a tutti, partendo immediatamente dietro il suo maestro.






NdA: finalmente sono riuscita ad aggiornare. Questo capitolo l'avevo pronto da un po' di tempo, ormai, eppure non riuscivo a mandarlo alla mia beta per aggiornare immediatamente qui. Mi scuso con quelle povere anime pie che la seguono.
A dire il vero, ora come ora, non ho molto da dire, solo che ringrazio vivamente (ancora una volta) LauraDreamer per la sua pazienza.
Spero vi piaccia, io comunque continuo ad amare questa versione femminile di Naruto, e mi scuso se è un po' corto, ma prometto che il prossimo sarà abbastanza lungo <3
Aloha a tutti.

-M
 

   
 
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