E' stata la settimana scorsa, intendo la prima volta che ti ho vista, in realtà è stata la prima volta che ti ho sentita, stupido a dirsi ma è stato proprio così, io stavo entrando in classe con Davide e Matteo quando ti ho sentita ridere: la risata più carina e contagiosa che avessi sentito, mi sono girato e tu eri lì sulle gradinate, parlavi con la tua amica e per un'istante potrei giurare che mi hai sorriso, non ho capito come fai, ci sto perdendo la testa probabilmente, sembra che non te ne accorgi nemmeno, ma non ci credo che non lo sai che hai di quegli smerdaldi al posto degli occhi che quando li posi sulla gente, dannazione mi è sembrato che mi guardassi dentro; ma poi via è durato un'attimo eterno perchè stavi parlando di nuovo con la tua amica..forse è stato tutto nella mia testa. 
Io veramente non l'avevo mai notata, cioè so che si siedono sempre lì perchè l'amica di solito ha una scollatura che non puoi non notare! ecco cosa mi ha detto Andre quando sei tornata in classe, probabilmente non è esattamente la reincarnazione della finezza, ma anche la tua amica ha le sue responsabilità, in effetti l'avevo notata per prima, ma oggi riesco a vedere solo te stranamente, è strano non averti mai vista mentre eri sempre sotto i miei occhi, eppure è fantastico, come se fossi una terra nuova tutta da scoprire, come quella ciocca di capelli che hai messo dietro l'orecchio annoiata dalla lezione di ragioneria e che ora mi fanno intravvedere cosa? Sono rondini? Tre rondini tatuate appena dietro l'orecchio, cavoli è la seconda volta che riesci a stupirmi! 

Voglio sentire di nuovo quella risata, ne approfitto oggi che quei due hanno tagliato così Matte la smette di sfottere, mi ha beccato l'altro giorno che ti fissavo, mi ha beccato anche la tua amica temo, e così da allora non la smette più di chidermi anche se non ha capito se guardo te o lei, gli ho detto che guardavo fuori dalla finestra e non se l'è bevuta a pieno; mi vedesse ora seduto esattamente davanti a voi non mi darebbe più pace. Certo che ne dite di scemenze tra ragazze, quest'altra non la smette un attimo di parlare del vestito che metterà al matrimonio di sua sorella.
Caro giuro è interessantissimo, ma dubito che interessi anche a quelli della prima fila.
Risconosco la tua voce, ti sento ridere e mi scappa una risata, voglio rivederti sorridere, ormai nel tentativo di starti vicino sto allenando gli occhi a guardare di traverso, per fortuna dovevo essere sotto copertura, alle volte sembra come se sentissi che sto posando gli occhi su di te, quasi sentissi che ti sto sfiorando con i pensieri, vorrei sapere se ogni tanto sfioro anche io i tuoi; ma d'altronde le fai tu le regole di questo gioco: ogni tanto ti lasci guardare, altre volte mi guardi, occhi vivi e timidi come quelli di un cerbiatto.. quando riesco a trovarli è impossibile trattenere un sorriso.