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Autore: Luna Spenta    18/04/2014    1 recensioni
Laila e Jamie stanno insieme ormai dai sei anni e, lentamente, la loro passione sembra si stia trasformando in abitudine. Laila ha ancora tanta voglia di amare e sarà un ingresso misterioso nella sua vita a farle capire che è ancora possibile. La loro storia si inserisce tra colpi di scena, misteriose lettere, e ritorni da un passato sempre più presente, che rischia di compremettere anche il futuro che i due avevano sempre sognato insieme.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Angolo di Luna Spenta:
Dopo quello che leggerete ora, non resterà che un ultimo capitolo. Mi farebbe infinito piacere, però, prima di concludere il mio racconto, conoscere qualche vostro pensiero su quello che avete letto fin ora o su come sperate si concluda la storia. Mi rivolgo a voi che l'avete seguita tutta... Spero di non avervi deluso. Buona lettura e un abbraccio.
                                                                                                Luna Spenta
Era quella la fine della loro storia d'amore?
Jamie se lo chiedeva mentre usciva da casa di Laila. Avrebbe avuto ancora occasione di varcare quella stessa soglia? O ai suoi errori non c'era più rimedio? Sapeva di averne commessi a bizzeffe negli ultimi tempi, ma sperava che non fossero bastati a far dimenticare a Laila tutto il buono che c'era in lui e in loro. Sapeva di aver sporcato di menzogne quel così puro sentimento, ma desiderava con tutto se stesso che quelle macchie non fossero indelebili e che si potesse ancora salvare qualcosa.
Scendendo di fretta le scale di quel familiare condominio, sentì dei passi svelti dietro di lui; si voltò e vide Laila col fiatone.
-Ti devo chiedere una cosa- gli disse lei, affaticata più dallo sforzo fatto per superare l'orgoglio, che dalla corsa stessa.
-Perché nella lettera c'è scritto che era l'ultima?-
-Non volevo fartene ricevere altre-
-Si, ma perché?- incalzò lei, mentre riprendeva fiato. -Hai detto che l'hai fatto per farmi andare via. Perché smettere ora? Io ero ancora qui-
-Non so se te l'avrei mai recapitata se non fosse successo tutto questo- rispose timidamente Jamie -però posso dirti perché l'ho scritta-
-Allora? Perché l'hai scritta?-
-Avevo deciso di restare. Mi manca Maddie, ma aveva deciso di restare con te. Le lettere non servivano più, però ti conosco... non volevo che tu pensassi che il tuo ammiratore si fosse semplicemente scordato di te. Mi sembrava giusto che ti scrivesse un addio. Poi ti confesso che mi è piaciuto questo gioco, nascondermi dietro un foglio di carta per dirti tutte le cose belle che sento quando ti guardo e che non riesco a dirti-
Laila annuiva.
-Ok, volevo sapere solo questo- concluse la ragazza, per poi risalire piano le scale, mentre Jamie si allontanava.
La lettera era ancora lì, posata sul divano accanto al telecomando, mentre le altre sembravano lanciare delle urla chiuse nel loro buio cassetto.
Laila le raccolse tutte, e cercò in quelle parole qualcosa che non fosse una triste bugia, qualcosa che gli ricordasse davvero quell'autore non più sconosciuto, ma quasi più misterioso ora che ne conosceva l'identità.
"Forse certe vite sono destinate solo ad incrociarsi, e mai a fondersi."
Questo doveva aver pensato Jamie quando aveva scoperto di essere padre. Doveva aver creduto che la sua storia con Laila altro non poteva essere che non una parentesi, l'incrocio di due strade che avrebbero poi dovuto prendere direzioni diverse.
La seconda lettera terminava con un "ti amo perché ti conosco, forse più di quanto tu conosca te stessa." e questo era vero, Laila lo sapeva bene. Nessuno sapeva cogliere di lei tutte le sfumature che riusciva a cogliere Jamie, lui che sapeva sempre quand'era arrabbiata, triste, lui che dai suoi occhi era in grado di smascherare qualunque bugia.
La cosa devastante è che la ragazza aveva per sei anni pensato che fosse una capacità reciproca. Lui invece le aveva mentito con un'inquietante disinvoltura, e lei ci era cascata con patetica ingenuità.
Prese tra le mani la terza lettera. Le aveva conservate in ordine cronologico.
Quella, più delle altre, le faceva una gran rabbia.
"Se oggi è la festa degli innamorati, non mi spiego perché noi non siamo insieme, perché tu sei lontana, ed io qui da solo ad impazzire. Ti immagino con lui ed è una sensazione che se anche volessi non ti saprei spiegare, ma è brutta, credimi.
Oggi non riesco a smettere di pensarti, né di scriverti. Lettere su lettere che ho accartocciato e che ora sono nel cestino, a custodire gelosamente i segreti del profondo amore che provo per te e che non potrò mai provare per nessun'altra.
Vorrei essere con te stasera, a mettercela tutta perché tu sia felice. Vorrei ricoprirti di fiori, di cioccolatini, e soprattutto di attenzioni, perché lo so bene che il sentimento non si misura in base a quanto spendi, ma a quanto dai, ed io a te, Laila, sarei disposto a dare tutto.
La mia vita è in stand-by da un secolo, ferma al momento in cui ho capito che eri tu quella che volevo davvero, e che era tardi per fare qualunque cosa.
Posso irrompere nella tua vita, amore mio? Posso rapirti dalla tua realtà per portarti con me in un mondo nuovo, nostro, da inventare insieme?
Spero che tu abbia passato un bel San Valentino; io forse sarò un folle, ma sono sicuro che con me sarebbe stato ancora migliore. Ti amo Laila, e se tu sei felice lo sono per te, ma la tua felicità mi sta costando infinitamente.
                                                                                                                                                                                                   Io che ti ho dentro
"
Non c'era niente di reale in quelle parole; era tutta invenzione.
Forse solo nella frase finale si nascondeva qualcosa, forse rendere Laila felice voleva davvero dire per Jamie soffrire infinitamente, del resto rinunciare ad una figlia dev'essere un dolore atroce, e questo lo capiva bene anche la ragazza nonostante non avesse mai provato sulla pelle certe cose.
"Tu hai bisogno di molto di più di quel che hai al momento. Non ti chiedo di ammetterlo a me, ma magari a te stessa. Quando lo avrai fatto, comparirò davvero."
Laila rilesse queste parole e le trovò incredibilmente meschine. Jamie le aveva chiesto di lasciarlo. Non poteva compiere atto più vigliacco. Sarebbe stato più leale se se ne fosse andato, anche con una banale scusa, senza raccontarle di Amirah e Maddie, ma non era stato corretto cercare di persuadere lei ad interrompere sei anni d'amore per le parole di uno sconosciuto.
Quella quarta lettera, però, racchiudeva anche tanti bei pensieri, e a rileggerli Laila ci trovò dentro davvero qualcosa di Jamie.
L'inizio la diceva lunga su quello che lui provava: "Sarei voluto sparire, lasciarti libera di proseguire la tua vita senza le mie interferenze, non scriverti mai più... eppure non ce l'ho fatta" ; ma anche le frasi successive riuscivano ad esprimere a pieno il suo tormento.
"Per tutto questo tempo, sono stato una bomba sul punto di esplodere." Ora che quella bomba era esplosa, era tutto saltato in aria: sicurezze, progetti, fiducia, e c'era per di più da fare i conti con macerie e detriti infuocati.
Non restava che rileggere l'ultima lettera.
 
  
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