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Autore: likol    15/07/2008    3 recensioni
Un'epoca è finita nella polvere del Tenkaichi! L'era delle sfere stellate ha avuto il suo ultimo epilogo! Cosa attende ora i superstiti di quelle stupefacenti avventure?
In un caleidoscopio di rimorsi, ripicche e speranze le stagioni riprendono il loro peregrinare silenzioso...
Genere: Romantico, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten, Pan, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10 - Il valzer della neve

" Con quest'anello...io ti sposo!"
Nonostante si trattasse di poche parole, nonostante le avesse ripetute a memoria per un'infinità di volte, nonostante avesse il libro, dalle pagine dolcemente dorate dinanzi agli occhi, la voce si era incrinata in un modo innegabile.
Al contrario la sua novella sposa aveva ripetuto la medesima formula con sicurezza e distacco, come stesse aggiornando i nuovi compratori delle condizioni finanziarie dell'azienda, di cui presto sarebbe divenuta vicepresidentessa.
Si era ripromesso d'essere perfetto, anche se a digiuno dalla sera precedente per riuscire ad infilarsi in quel completo, col rischio terribile che il suo stomaco prendesse a brontolare il suo rammarico.
Le aveva sfiorato le labbra, incitato dal celebrante a sigillare, con quel semplice tocco, la loro unione.
Un rassicurante applauso aveva coronato l'ultimo atto formale della funzione.

Bra aveva sceso i gradini sollevando appena la lunga gonna candida dai leggeri riflessi caldi e tenendo il bouches stretto nella mano libera. Gli iris blu e bianchi ballavano pericolosamente stretti in lunghi nastri. Doveva prestare attenzione, anche se il taglio dell'abito da sposa nascondeva alla perfezione il suo tesoro, questo non aveva cessato di esser a rischio, viste le sue performance sbadate.
" Stai già fuggendo dal tuo sposo! Dove hai lasciato mio fratello?"
Gohan le sorrideva dolcemente, avvicinandosi e porgendole la mano, come un cavaliere d'altri tempi:
" Si è fermato un momento con Trunks, per le firme. Io ho un disperato bisogno di sedermi un momento!"
" Ti gira la testa?"
La voce aveva assunto un tono premuroso, che si aggiungeva ad una vena di preoccupazione.
" Niente del genere, ho solo dei tacchi impossibili!"
Era arrossita senza volerlo. Non si era mai posta il problema d'esser accettata dal ramo rimasto della famiglia Son. Non che lo avesse dato per scontato, solo in cuor suo, forse sapeva, che era una battaglia persa.
Lei era Bra, la cattiva ragazza, capricciosa e arrogante, non avrebbe mai potuto catturare l'affetto di persone, che facevano della semplicità e della dolcezza la loro ragione di vita.
" Deve esser un problema di tutte le spose! Anche Videl era stremata, io ne fui felicissimo, perché tenne entrambi lontani dalla pista! Io ballo peggio di un orso ubriaco, sia che si tratti di una dance scatenata, che del più romantico e dolce lento!"
"Con una gonna così voluminosa, potresti infilarti un paio di scarpe sportive e non se n'accorgerebbe nessuno!"
Pan era sbucata al loro fianco, i capelli raccolti con eleganza sulla nuca ed un abito color pastello. Doveva ammettere, che nonostante la linearità delle forme, il suo viso aveva un fascino gentile.
" Mio fratello scenderà a momenti, sempre che tuo zio non sia fuggito dalla finestra e lui non lo stia inseguendo a spada tratta!"
I due citati scendevano proprio in quel momento le scale, continuando a bisbigliare fra loro. Bra aveva sorriso maliziosa, lanciando fra le mani del fratello il suo mazzo di fiori:
"Sembrate voi due i novelli sposi, vi presto anche il bouches se volete! Già mi sento obesa, se poi mi rubi anche il marito!"
" Piantala con questa storia! Ho solo deciso che terrò i capelli lunghi per un po'!"
Trunks non cedeva di un passo, aveva sempre sognato di cambiare taglio, ma sua madre era sempre stata irremovibile, ora che aveva questa nuova libertà, voleva sfruttarla sino in fondo.
" Mi sembra di avere una sorella! Gohan, digli qualcosa da futuro suocero!"
Pan e Trunks l'avevano fissata con un moto d'ira, arrossendo visibilmente. Bra continuava al contrario a sorridere, come anche in quell'attimo si trovasse dinanzi ad un obiettivo. Aveva i suoi lati positivi aspettare un piccolo mestizo nel proprio ventre, aveva guadagnato un'invidiabile immunità, che desiderava sfruttare sino all'ultimo.
" Trunks può pettinarsi come vuole! Quanto al parere del professore e possibile suocero: è un taglio ambiguo!"
" Goten, per favore difendimi!"
Il cadetto aveva volto verso di loro l'attenzione:
" Che cosa devo fare?"
"Goten, qualcosa non va?"
Era ora la voce della compagna, che saliva preoccupata.
" Si! Quando si mangia? Sul programma c'è scritto fra un'ora, ma io morirò prima! Non vuoi restare vedova subito? Vero?"
Un attimo di silenzio, mentre gli astanti ascoltavano i rauchi brontolii di uno stomaco sajan. Bra aveva sorriso, chinando leggermente il capo, mentre una minuscola vena, molto simile alla paterna, minacciava di pulsare vistosamente:
" Io potrei seriamente prendere in considerazione di ucciderti per la tua eredità! Come puoi avere già appetito! Capisco che è nei geni dei Son, ma resisti, è il tuo matrimonio questo! Di qualcosa a tua discolpa!"
"...ho tanta fame!"
"Trunks uccidilo!"
Pan si era appoggiata alla sedia della giovane sposa, cercando di trattenere le risa, mentre con lo sguardo passava il broncio di suo zio e il sorriso incerto del ragazzo che amava:
" Così ha inizio la vostra prima ora da neo famiglia Son! Minacce e ricatti! Che dire, sarà una splendida storia a lieto fine!"
Videl era avanzata nel gruppo, portando un piccolo vassoio con delle tartine:
" Qualcuno..."
Ma non aveva continuato, giacché lo sposo le aveva requisite e si era tranquillamente rimpinzato, dimentico del suo ruolo da festeggiato.

La gran sala congressi era avvolta nella luce d'eleganti lampade orientali, che davano la sensazione di un'intimità, impensabile per un padiglione di quelle dimensioni mastodontiche, per di più ricolmo d'individui.
Goten aveva accettato di trasformare, quella che aveva sperato una piccola funzione, in una festa mondana, dal sapore aristocratico. Visto il trascorso degli ultimi mesi, si erano sollevate delle polemiche per una festa tanto sfarzosa all'indomani di una crisi, ma Bra era stata irremovibile ed aveva avuto ragione.
Quello che poteva segnare l'ennesimo scandalo, si era trasformato in un'insperata pubblicità, che avrebbe fatto risalire presto le azioni ed anche le vendite.
Goten aveva acconsentito, nonostante esser posto in vetrina era l'ultimo dei suoi desideri. Aveva accettato come prova d'amicizia e amore verso i due Brief.
Le danze erano appena iniziate. Alla filarmonica, era stata preferita alla fine un'orchestra più piccola, con la scusa, accettata a malincuore dalla giovane, che la sua idea di partenza fosse troppo ingombrante. Un lento aveva aperto la lunga notte, con i due sposi che danzavano leggeri, con grazia, destando con la loro bravura gli sguardi ammirati dell'intera alta società delle quattro capitali, ivi riunita per quelle inusuali nozze.
La giovane perla della città dell'Ovest aveva scelto il proprietario di un locale dell'Est, che aveva un legame con i Satan, anche se indiretto, poiché fratello del genero del gran campione.
Unioni anomale che celavano ancora uno strano segreto, legato a sette sfere dorate e un popolo estinto.
" Zio Goten è migliorato parecchio! Hai fatto un ottimo lavoro!"
Trunks aveva sorriso, soffocando poi le risa nel tovagliolo, imitato da Pan dinanzi a lui:
" Quando una settimana fa se n'è uscito a chiedermi dei consigli per il valzer, non credevo di dover cominciare da zero!"
"Eravate terribilmente strani nella legnaia a suon di valzer!"
" Strani, lui era un assassino! Riusciva a calpestarmi quasi ad ogni passo, per non parlare del fatto che non ascoltava il ritmo della musica!"
" Quante volte l'ha pestata dall'inizio?"
" Quattro!"
Aveva risposto Ub, fissando estasiato l'ampia pista e riprendendo:
" Non vedo l'ora di potermi unire alle danze! E' l'unica cosa gradisca delle feste ufficiali! Voi?"
" Io preferisco le cose più semplici," era intervenuto Trunks "anche se questo è il mondo dove sono cresciuto, non amo tutti questi sguardi!"
" Deve esser stato terribilmente noioso crescere in quest'ambiente da snob!"
Marron si era chinata leggermente, per entrare nella leggera conversazione, ora che l'interminabile cena era giunta finalmente alle battute finali.
" Mia madre vi è andata per molto tempo sola o mandava i suoi stretti collaboratori, solo nelle celebrazioni più importanti si portava tutta la famiglia!"
" Vegeta compreso?"
" Certo, papà stava in disparte, si mimetizzava con l'ambiente sino al rinfresco o al pranzo, mangiava con moderazione e trascorreva il resto della serata a punzecchiare un po', con commenti piccati, gli altri ospiti! Lui e Bra di solito facevano una valutazione di tutti gli abiti da sera!"
" Una volta Bra amava disegnare vestiti, ed era anche molto brava!"
Marron sorrideva al ricordo della giovanissima Brief, che le mostrava orgogliosa il suo album da disegno.
" Lo farà ancora, è il mio regalo di nozze! Alla prossima riunione sarà varato il rinnovo del settore d'abbigliamento. Un salto di qualità, diciamo! Indovinate un po' chi metterò come primo stilista?"
" Vorrei averti io per fratello maggiore!"
Sbottò la giovane bionda.
" Io, se fossi tuo fratello" riprese divertito Ub "t'impedirei di fare due cose: la prima è di far attendere ancora Pan..."
Trunks era sobbalzato come scottato. La giovane interpellata, nel frattempo aveva l'attenzione altrove, con la nonna stava riflettendo ammirata sulle capacità della giovane sposa nel valzer:
" Ub sei impazzito,se ti avesse sentito..."
" Scusa, non vorrei che l'anello, che hai nella tasca della giacca, si ossidasse nell'attesa!"
Trunks, se possibile, era diventato ancora più rosso:
" Chi te lo ha detto?"
" Ce l'hai scritto in faccia e l'ho visto nel riporre nel guardaroba la mia, infatti te l'ho portato! La seconda azione, che sarei esortato a compiere da bravo fratello, sarebbe quella di convincerti a cambiare taglio di capelli!"
" Pure tu, con quella cresta! Almeno da te mi aspettavo un po' di comprensione!"
" Io ho le mie ragioni etniche e storiche per portarla, tu sembri una bella ragazza!"
Marron era scoppiata a ridere per la franchezza del giovane bruno, mentre Trunks, indeciso fra lo scoppio d'ira giocoso e cedere a sua volta all'ilarità del tavolo, aveva preso a negare col capo, mordendosi le labbra per non cedere in entrambi.
Pan si era volta con le altre donne di casa Son, abbandonate da un'abbondante mezz'ora da Gohan, rapito da qualche ingegnere, che aveva riconosciuto, in quell'uomo elegante di mezz'età, l'autore di tanti trattati di chimica quantistica.
" Che cosa succede? Perché ridono così?"
" Il solito! Stanno prendendomi in giro, niente di speciale!"
" Dovreste essere più comporti signorina Kame Marron e signor Ub Majin! Desterete l'attenzione dell'intera platea e niente potrà salvarvi dalle ire dei protagonisti di questa serata!"
Chichi li aveva guardati intensamente, nonostante l'età, i suoi occhi continuavano a non necessitare di lenti da vista, che sicuramente avrebbero addolcito le fiamme che vi bruciavano richiamandoli all'ordine.
" Non li rimproverare nonna, del resto stavano solo ridendo, anche se non condivido l'argomento. Il problema è solo che questa festa è troppo formale per essere un matrimonio! Senti Trunks, promettiamoci una cosa…"
" Dimmi!" le aveva sorriso di rimando.
" Quando saremo noi a sposarci, sarà tutto più semplice e ..." Ma si era arrestata dinanzi agli sguardi stupiti. Per un attimo non aveva capito cosa avesse generato quelle strane espressioni, sino a che non si era portata una mano alle labbra, mentre scrutava l'espressione stupita del giovane dai capelli chiari:
" No, non avete capito quello che intendevo. Io e te...no...cioè...non necessariamente nello stesso momento...insomma insieme....era un discorso generale!"
Trunks si era alzato in piedi improvvisamente, afferrando per una mano al giovane Son e trascinandola verso al pista, sotto gli occhi dell'intera sala.
" Balliamo"
Solo un sussurro al suo orecchio, mentre prendevano a scivolare sulle note della musica:
" Scusa per prima, sono uscita con un'altro dei miei colpi di genio! Davvero non intendevo, sono stata molto stupida! Altro che fiumi di inchiostro se qualcuno avesse sentito, è inutile, quando si tratta di manifestazioni ufficiali, sono sempre un disastro!"
" Non è vero, al matrimonio di Irina sei stata perfetta! Sid non la finiva più di ringraziarmi per la gentilissima compagnia che gli hai fatto per tutta la serata!"
" Non è stato molto fortunato come sposo! Slogarsi una caviglia la mattina delle nozze, anche se è stato impeccabile! Salvo non poter ballare neppure un lento immobile! E' molto simpatico e gentile, Irina è fortunata!"
" Il suo cuore di ghiaccio si è sciolto come marmellata!Un miracolo! Ma tornando a quei fiumi di inchiostro...ecco, a me piacerebbe, che li scrivessero!"
" Non capisco, poi dovresti rilasciare un intervista per negare ogni cosa!"
" Non la farei! Io...ho una cosa da chiederti più tardi, però ora balliamo, ti va?"
" Certo"

Si era seduta lentamente sulla comoda poltroncina, seguita poco dopo da suo marito.
Aveva un suono così strano riferirsi a Goten in quel modo, era una sensazione di dolce appartenenza, che andava ad unirsi al muto calore, che cominciava a percepire nel ventre.
Era l'aura di suo figlio che si faceva più viva, il segno inequivocabile della sua presenza.
Chichi era stata inaspettatamente materna quando le avevano portato la notizia della nuova vita. Si era spettata il suo sguardo severo e le parole taglienti, del resto era la figlia dell'uomo che aveva sempre detestato, ed invece le aveva passato una mano sulla guancia, dandole numerosi consigli, che avevano battuto di gran lunga quelli della miglior ginecologa. Le aveva detto di star tranquilla, soprattutto nell'affrontare tutte le cose che non avrebbe trovato sui libri di medicina.
Un piccolo mestizo era molto diverso nella sua gestazione da un bambino normale, anche se era simile nei tempi, la metodica della sua crescita era diversa. La presenza della coda avrebbe alterato molte delle analisi di routine per il nascituro. Avrebbe dovuto tenere duro negli ultimi due mesi, giacché le dolci ginocchiate dei feti, erano veri e propri affondi nei piccoli sajan.
Ciononostante non doveva aver paura, perché la natura non genererebbe mai un errore plateale.
Lei si era sforzata di mostrarsi spavalda, ma le aveva confidato le sue paure con un sussurro. La natura a volte sbaglia, loro erano due mezzi-sangue e vi era la possibilità che da loro nascesse un sajan puro. Era terrorizzata al solo pensiero che questo potesse squarciarle il ventre col suo potere devastante. Si era concessa di mostrare il suo terrore, mentre Goten era lontano alla ricerca di Trunks, per consegnargli quella strana busta misteriosa.
Chichi aveva sorriso dolcemente, abbracciandola e rassicurandola e facendole scivolare in una mano due piccoli semi:
" Dalla scomparsa delle sfere, i senzu stanno diventando sempre più rari. Manno smesso di produrre il loro frutto miracoloso, rimangono solo pochi sacchetti! Fanne buon uso e non dire nulla agli uomini, è il nostro piccolo segreto!"
Si era rincuorata ed aveva gioito col compagno della prima emanazione d'aura distinta dalla sua. Come fosse stato il primo vagito, avevano svegliato all'alba i Paoz con quella notizia.
Marron le era improvvisamente scivolata accanto, destandola dai suoi pensieri:
"Tutto bene Bra, se hai bisogno di qualcosa fammi sapere subito! Ub mi trascina sulla pista, non ho speranze di fuga!"
" Va tutto bene, solo un po' di stanchezza. Piuttosto cercate di divertirvi, vorrei davvero che diventasse un bel ricordo stasera!"
Il sorriso della giovane bionda le rispose raddolcendosi, mentre Ub chinato il capo per salutarla, prendeva la sua compagna e si gettava sulla pista. Il suo valzer era molto più istintivo, portava decisamente in modo più grezzo se messo al confronto col passo leggero di Trunks. Fortunatamente sembrava che non fosse una minaccia a livello di calci. Goten aveva fatto del suo meglio, ma sembrava un povero pesce fuor d'acqua:
" Mi spiace che non sia la cerimonia che speravi!" solo un sussurro al suo orecchio.
" Io sono felice anche così. Tremo solo quando dovremo andare ad affrontare tutta l'ala di uomini d'affari e alta società, che sta dall'altra parte del salone. Non conosco praticamente nessuno, temo che sarò molto ripetitivo. Non me la sento, però, di chiedere a Trunks di farci da paggio!"
" Volente o nolente verrà con noi! E' la sua occasione di tornare il principe degli affari e di affrontare a viso aperto Ted Norton!"
" Chi?"
" Il presidente della Norton Corporation. Vedi quel trentenne vestito di blu? Quello moro, che sorride vicino alla pista!"
" Perché deve parlarci? Se ci sono dei guai con l'azienda, noi siamo d'accordo, tu li scopri e me li spieghi molto semplicemente ed io parto alla carica!"
" Cosa avete da borbottare, novelli festeggiati?"
Gohan si era seduto, ben lieto di esser riuscito a lasciare la, seppur interessante, discussione sul suo ultimo saggio.
" Finalmente ti sei liberato, Videl e la mamma stavano per mandare qualcuno a rapirti! Vedi cosa si paga a scrivere i best seller!"
" Io non scrivo best seller Goten, solo saggi scientifici, terribilmente noiosi!"
" Lo so bene! Sono da undici anni alla quarta pagina del tuo primo testo! Leggo una riga e crollo, dovresti brevettarlo come sonnifero!"
"Non ti picchio perché è il tuo matrimonio! Cosa stavate bisbigliando all'indirizzo dell'altro lato della sala?"
" Il professor Son origliava? Stavo spiegando l'importanza dell'incontro informale fra Ted Norton e mio fratello!"
" Mi spiegate chi è Ted Norton!"
Una mano del più maturo Son era salita sulla bocca del fratello, per intimargli il silenzio:
" E' una personalità di tutto rispetto nel campo della nano-tecnologia, inoltre è presidente dell'unica azienda, che può vantare un fatturato paragonabile alla Capsule. Nonostante gli ultimi mesi di crisi non ha compiuto l'affondo, che tutti si aspettavano.
Avrebbe potuto spezzare le gambe a Trunks, ma non lo ha fatto!"
" Altrimenti gli spezzavo io qualcos'altro!"
" No, Goten, nel mondo dell'alta finanza si è come in guerra e in amore, tutto è lecito pur di ottenere un risultato! Credo che Ted abbia in mente qualcosa!"
L'espressione della sposa si era rannuvolata.
" Forse voleva la tua mano, ma io l'ho anticipato!"
" Goten, sii serio, ricordati che sono i tuoi ospiti. Norton è sposato da tre anni con quella ragazza castana. Tanto lui è musone, quanto lei è spontanea ed estroversa, anche se ultimamente è molto cambiata..."
" La tipica coppia decisa dal fato! Cosa potrebbe avere in mente, allora?"
" Io penso che voglia proporci una collaborazione, negli ultimi tempi le sue operazioni si sono fatte più misurate, come volesse provare il suo cambiamento!"
" I casi sono due: mira ad un imbroglio oppure c'è lo zampino dell'amore! Goten, tu che ne dici!"
" Fra un po' sarà anche lui papà! Vuole che il piccolo Coly possa esser orgoglioso del suo cognome, ed in futuro, potergli affidare un'azienda sana. Stasera chiederà a Trunks di collaborare ad un nuovo progetto di miniaturizzazione e per dimostrargli la sua sincerità dividerà i diritti sul brevetto con lui! E' molto cambiato da quando..." Ma si era interrotto, togliendo il contatto visivo dall'uomo, che ancora osservava le danze assorto.
Gohan aveva tratto un profondo respiro:
" Il tuo potere a volte ha degli esiti inquietanti! Hai visto...il futuro!"
Goten aveva sollevato le labbra in un sorriso amaro. Suo fratello aveva sempre avuto paura, perché come tutti, anche Son Gohan aveva i suoi segreti inesprimibili e possedere un fratello così "pericoloso" doveva essere un peso. Il suo era solo un bizzarro disturbo, inutilizzabile, giacché funzionava raramente a comando e comportava sempre una certa stanchezza. Un dono che avrebbe barattato volentieri con la forza, che rendesse suo padre orgoglioso di lui.
Aveva scacciato il suo ricordo con fastidio:
" Pensate che quei due sconsiderati continueranno a convivere o si decideranno a legalizzare la loro unione con un bel matrimonio! Non si dovrebbero permettere certe strane situazioni!"
Chichi aveva ripreso ad azzannare l'osso. Lei non aveva mai mollato prima di averla vinta e si era ormai presa a cuore la situazione di Ub e Marron:
" Mamma, loro sono liberi di fare come preferiscono! Ub è un personaggio molto importante per il nostro pianeta, Marron gli ha solo chiesto un po' di tempo per scegliere come comportarsi. Io in fondo la capisco, ad ogni manifestazione ci sono centinaia di ragazzine che urlano il suo nome e manca poco che si strappino i vestiti per lanciarglieli! Lei si sente fuoriluogo!"
" Non so più dove andrà a finire questo mondo! Ha preso a cambiare in un modo così rapido, che dubito riuscirò a seguirlo nelle sue follie! Ricordo che anche per Satan era così, ma tutto ha un limite!"
Bra aveva sorriso, Chichi non era cambiata affatto, lei era come un punto fermo all'interno di quella sala e del resto del pianeta. Era fedele a se stessa, come lo era dal suo primo passo all'interno di quella storia di duelli e magie.
Il mondo non sarebbe mai riuscito a intaccarla.

" Certo che Bra sembra proprio esausta! Non vorrei essere al suo posto, visto che la serata non è ancora al suo epilogo!"
" Non preoccuparti Ub, sono sicuro che troverà il modo di riposare! Il mio unico timore è che si senta male per via di Gold!"
" Non credo, che farebbe mai uno sgarro così cattivo alla sua mamma!"
" Che discorsi fai, non è cosciente il bimbo!"
" Nella mia tribù si pensa che lo sia sin dal primo istante! Lui ascolta e capisce, giacché è già dotto di una coscienza superiore! Anzi, valuta i suoi genitori con il metro degli dei, quando nasce però gli è data la liberta di costruirsi un metro suo, che si spera sempre sia il più prossimo possibile a quello divino!"
" Mi piacciono molto le storie della tua tribù, inoltre, non ho ancora avuto il piacere di conoscere i tuoi fratelli e tua madre. Puoi presentarmi come un'amica se vuoi!"
" Ti voglio presentar come la madre dei miei figli!"
" Hey signor Campione dei Campioni, non avrai bevuto un bicchiere di spumante di troppo? Non manca qualcosa prima di parlare di pargoletti in arrivo?"
" Sì, angelo, lo voglio!"
" Come sì, cosa vuol dire?"
" Si, voglio sposarti. Non era una proposta di matrimonio?"
" Sei impossibile! D'accordo lo era!"
Era arrossita, stringendolo con più forza e affondando leggermente la testa nell'incavo della sua spalla.
" Tranquilla, non farei mai una celebrazione così sfarzosa. Vorrei seguire la tradizione della mia gente, certo gli abiti sono molto esotici e tutto è fatto in riva al gran mare interno...ma forse non è il caso di parlarne adesso! In mezzo ad un valzer...sono anche fuori tempo!"
Marron aveva stretto di più, nascondendo timidamente le leggere lacrime di commozione.
Il suo razziatore di biscotti l'aveva fatta capitolare.

Aveva scosso nuovamente il capo, a volte si chiedeva perché continuasse imperterrita a battere su quegli assiomi morali, ormai superati dai tempi. Era difficile rimanere sinceri con se stessi sino alla fine. Forse, avrebbe dovuto lasciar perdere e permettersi di mutare coi tempi.
Era doloroso ammettere di esser stati sopraffatti, soprattutto per lei, l'unica figlia del grande Gjumao. La morte di Bulma aveva pesato anche su di lei, seppur vi avesse letto la liberazione dell'amica. Della vecchia squadra, che aveva affrontato a denti stretti la temibile discesa dei sajan e quella del loro signore, era rimasto solo Gohan. Anche in quel momento inutilmente impegnato nel celare la sua presenza, desideroso solo d'esser libero di far compagnia all'unica donna avesse mai amato.
Lei era sempre stata fuori da quello strano gioco di ricerche e battaglie. Aveva osservato ogni cosa da lontano, chiedendosi se mai avrebbe potuto conoscere la pace, che tanto bramava.
Solo una vita di tranquilla quotidianità, ma era tardi per rimpiangere quel passato.
" Già, sei proprio diventata malinconica Chichi, metti tristezza! Dovresti vergognarti a rovinare con quel broncio il matrimonio della mia bambina!"
Il sorriso sfrontato di Bulma le fece ingoiare a fatica il sorso d'acqua che aveva fra le labbra. Aveva udito la sua voce e intravisto il suo viso, come questo fosse tutt'uno con la leggera brezza, che entrava dalle alte finestre appena socchiuse.
" Giuro18 che non ti pesto i piedi! Starò attentissimo! Allora, lo balli un lento con me!"
" Piuttosto mi faccio disattivare! Abbiamo una figlia, cosa puoi volere di più!"
" Solo uno! Ho fatto tante prove per migliorarmi!"
" Sì, con quella bambola ambigua del vecchio maniaco!"
"18!"
"Se non vuoi ballare con Crili, potrei farti io da cavaliere!"
La chiara inferenza di Jamcha, il suo viso da bravo ragazzo, sul quale capeggiava ancora la doppia cicatrice come un trofeo:
" Se di chiederlo a Bulma non hai il coraggio, io non sono un pezzo da ricambio!"
" Ma no, Bulma non c'entra niente!"
" Lo so bene, se Vegeta ti beccasse..."
" Sta mangiando! E' completamente immerso nella terza tavolata di paste, stava raccontando a Goku qualche aneddoto sajan, sono scappato dalla paura!"
" Codardo!"
Ora anche Tensing si era aggiunto, con la sua voce profonda:
" Dovresti vedere che tavolata: Goku che pensa solo alle paste e due nostri ex conquistatori che chiacchierano delle loro vicende di gioventù. Da Junior non me lo sarei mai aspettato!"
Era durato pochi istanti: come era stato, era svanito.
Le voci della sala congressi si erano fatte nuovamente strada nelle sue orecchie, prendendo il posto del glorioso passato. Il petto le doleva leggermente, primo moto d'un epilogo inevitabile, ma in quel momento, solo una spina per quello che non avrebbe avuto più:
" Mamma, ti senti bene?"
" Certo Goten, pensavo solo al matrimonio di tuo fratello! In ogni caso, Bra avrebbe meritato avere i suoi cari con se, oggi!"
" La mia sposa si è appisolata, non sarà molto regale, ma penso che riusciremo a coprirla per un'oretta! A giudicare dall'espressione, sta facendo un bel sogno!"
" Starà ballando l'ultimo valzer di un mondo perduto con lui!"

* * *

" Papà, non è possibile, ha vinto di nuovo! Mi consolerei un po' se almeno barasse!"
Golden, gli occhi di fiamma d'ebano puntato sulle iridi uguali del genitore, indicava abbattuto il grande PC a schermo piatto, che occupava buona parte della parete della sala.
Il risultato era abbastanza clamoroso.
Il suo unico erede aveva perduto per la ventitreesima volta col cugino. I cui occhi celesti rivelavano una certa soddisfazione, anche se velata dalla leggera preoccupazione che il cugino si negasse per la sfida successiva.
" Fatti coraggio, Gold! Sono sicuro che alla prossima partita ti rifarai, altrimenti proponi un'altro gioco!"
"Sarebbe ammettere che sono un perdente!"
Aveva sbuffato, frizionandosi pensieroso la chioma scomposta:
" Ci deve essere sicuramente un trucco, sta tutto nello scoprire la sua strategia e rispondere con ugual moneta!"
"D'accordo mamma!"
" Prendete una tazza di cioccolata, ragazzi?"
Era stata la voce di Pan a destare l'attenzione dei giovanissimi occupanti dei grandi divani.
Fackel aveva sollevato composta la manina, alzandosi e correndo sicura verso le gambe di suo padre, comodamente affondato in poltrona, accanto al voluminoso albero di Natale. Le cui luce ad intermittenza, disegnavano particolari sfumature ai suoi capelli.
Zeme e Nebe avevano volto il capo all'unisono, i loro visetti identici in ogni dettaglio erano stati attraversati da due espressioni diverse. Un leggero moto di stizza per il piccolo Nebe, che aveva veduto la loro innocente disputa per avere il cuscino blu rotondo interrotta bruscamente, mentre Zeme aveva approfittato della distrazione del gemello per strappargli di mano l'ambito trofeo e saltare giù dal divano, per correre fra le gambe di sua madre, col rischio di fare un disastro delle numerose tartine, che portava in un vassoio.
" Era il mio! Zeme dammelo! Non puoi prendere sempre quello che voglio io!"
Gli aveva risposto un'eloquente linguaccia.
" Ub, non potresti fare qualcosa?"
" Zeme, lascia le gambe di tua madre o rovescerà ogni cosa! Nebe, non litigare per un cuscino, ce ne sono molti altri!"
" Non sono rotondi e blu!"
" Trunks ne hai un'altro fatto in quel modo!"
Sconsolato il mulatto aveva ceduto all'ennesima richiesta della sua coppia di discoli.
" No, mi spiace, gli altri hanno forme diverse! Li ha creati Bra!"
" E' un set per gli interni di classe che ha avuto un discreto successo!"
" Non nelle famiglie con gemelli pestiferi! Se non avessero tutto doppio, litigherebbero dalla mattina alla sera!"
Gli occhi di Pan erano ben fissi sui due bambini, che il capo ancora rivolto allo schermo, affrontavano l'ennesima lotta contro il male, guidando però solo i piccoli personaggi colorati di quel nuovo videogioco. Un sorriso triste si era disegnato sulle sue labbra.
Era passato troppo poco dagli avvenimenti che li avevano travolti.
Come il quel colorato gioco, avevano affrontato il lato deviato della vita, incarnato in un uomo tanto geniale quanto folle, che aveva perduto se stesso per emulare quel dono, che avevano avuto sin dalla nascita.
Lux aveva trionfato di nuovo, Golden, che in una condizione normale avrebbe gettato altrove il gioco, aveva accettato l'ennesima sconfitta. Alzatosi lentamente era andando a sedersi vicino al padre, che aveva momentaneamente sequestrato la piccola di casa, per darsi a quello che era diventato il suo sport preferito: coccolare al sua nipotina, così simile ad un confetto, chiamandola coi nomignoli più assurdi.
Lux aveva esitato un momento, prendendo posto accanto al cugino e cominciando con lui una leggera conversazione sulla potenza dei personaggi e le loro armi, confrontandoli, per la prima volta dinanzi a loro, coi poteri dei genitori.
Un leggero silenzio era sceso nella sala. Alla luce di quello che era accaduto ed in previsione di possibili ripercussioni, Marron aveva suggerito loro d'essere molto cauti nel trattare l'argomento potere, ma di non mancare di rispondere alle loro domande nel modo più sincero possibile.
Il fatto ne parlassero da amici, anche solo per quel giorno, poteva essere un segno più che promettente sul cammino di un ritorno alla piena normalità.
Fackel era sfuggita dalla presa di Goten per rifugiarsi fra le braccia del padre, un primo momento per accertarsi se le luci natalizie facessero cangiare anche i suoi di capelli, un attimo dopo per sfilarsi con un gesto fluido una cosa, che non mancava mai di farla inciampare nei movimenti:
" Tienila tu papà, mi da fastidio!"
Trunks aveva ripreso la catenina con un sorriso triste, infilandosela senza esitare:
" Te la renderò quando sarai più grande, per il momento ti ha già fatto buona guardia!"
" Perché?"
Qualcuno aveva molta voglia di giocare alle domande.
Al contrario i gemelli avevano adocchiato un altro cuscino di forma triangolare, rosso come il fuoco, anche questo unico nel suo genere. Se Zeme riusciva a conquistare anche questo, sarebbe stato parecchio ricco. Se Nebe vi fosse balzato sopra per primo, avrebbe potuto barattarlo con quello blu. Sarebbe stata, in ogni caso, una nuova battaglia:
" Trunks, la prossima volta che passiamo da voi, puoi mettere una serie di cuscini molto squallida! Magari tutti uguali e grigi, così, forse, i nostri figli non vi distruggeranno la sala!"
" Non mancherò!"
Fackel aveva riacceso l'attenzione sulla catenina, che ora era quasi scomparsa nella camicia di suo padre:
" Perché mi ha fatto la guardia? E' un pezzo di metallo? Come fa? Perché?"
Trunks aveva sospirato, cercando il supporto di Goten per quel mare di domande.
" E' una storia molto lunga, che comincia da lontano, nessuno vuole sentirla!"
Lux aveva alzato il capo, rivolgendosi con un sussurro:
" Il dottore aveva paura....del nonno! Era il suo incubo! Diceva che era un mostro! E' la verità?"
Trunks aveva atteso un lungo minuto, per cercare le parole adatte a sedare quella questione, da sempre irrisolta:
"Forse non è ..."
Un'occhiata allusiva di Marron lo fece desistere dall'ennesimo tentativo di fuga. Sollevato lo sguardo negli occhi celesti del figlio, aveva preso a narrare lentamente, mentre oltre le grandi portefinestre, la neve planava dolcemente sino al suolo in un dolce valzer.

Scusatemi per il ritardo accumulato per quest'ultimo aggiornamento!
Ti ringrazio tantissimo chrystal e spero che presto potrai dirmi cosa ne pensi, sia di questo capitolo finale, che del primo epilogo, in 3 capitoli, dell'interminabile Avengers! Non aver alcuna pietà sulle pecche che troverai sicuramente! Un bacio!
Grazie michelegrandragone, spero che la conclusione sia di tuo gradimento. Il proseguo di questa saga (NG) ora si incrocerà con le opere della bravissima Beatrix e poi tornerà alla mia tastiera! Questa lunga serie e alcune altre mie fiction sono postate sul sito: http://panandcompany.cjb.net/, ovviamente nella sezione dedicata alla saga omonima!
Per Lorigeta: tu sei sempre troppo buona...mi rendo conto che quei tre capoitoli son...parecchio lunghi! Mi piacerebbe sapere che ne pensi soprattutto di quel che accadrà nell'aldilà al nostro principe degli shinigami Vegeta! Non mancare di farti sentire, ci tengo tantissimo!
Con questo capitolo conclusivo, eccoti il matrimonio LadyGaunt, spero non ti abbia deluso!
Vi ringrazio per avermi seguito!

  
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