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Autore: misci jackson    19/04/2014    1 recensioni
'Non pensavo che l' avrei mai detto ma io... Io non posso scrivere una poesia su di te'.
'Ma sei una scrittrice... È quello che sai fare meglio.. Perchè non puoi?'
'Perchè trovo che dei tratti di inchiostro su un pezzo di carta non possano racchiudere qualcosa di talmente meraviglioso e lucente come te'.
E per la prima volta nella mia vita le dolci ispirazioni e poesie che si rincorrevano nella mia testa si mescolarono con la
realtà. Un bacio, uno vero. Ed era frustrante sapere che non avrei mai saputo descriverlo per quello che veramente era stato, nemmeno con tutte le mie doti di poetessa schizzata.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Seungri, T.O.P., Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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********Le pareti di quel luogo erano bianche e abbaglianti, sterili, l' aria che si respirava era vuota, come il mio petto. Con un sorriso di gioia sulle labbra e delle lacrime di dolore agli occhi ripercorrevo ogni singolo istante della mia vita, niente sarebbe andato perso. La follia mi offuscava la vista ma forse era meglio così, non avevo rimpianti di essere stato sempre in quel modo, sempre me stesso, anche nei momenti più ostili. E in ogni modo nessuno era mai stato crudele con me, come adesso, che il mio cuore batteva una volta sì e una no.********SHALLY POV. Le dita strette sul volante, cercavo di concentrarmi sulla guida. Avevo le nocche bianche, il nervosismo mi assillava. Sentivo il sangue scorrere e solleticarmi ovunque. "Aaaah!", gridai. Cos' era stato quel rumore? "Accidenti, è solo il telefono. Sono proprio tesa, hahah", ridacchiai. Tae. "Pronto, amore?". "Dove sei?". "Hem, per strada". "Ah. E dove stai andando?". "A trovare un' amica di Firenze". "Che amica?". "Sai, Viola, la ragazza che studia medicina...". "Potevi avvertirmi, mi sono svegliato e non c' eri...". "Hai ragione, scusami amore mio. E' che dormivi così bene...". "Okay piccola, non preoccuparti. Hai preso la tua macchina o la mia?". "La mia. Tornerò stasera, non troppo tardi". "Ti aspetto". Riattaccai e lasciai cadere il cellulare sul sedile del passeggero. Calma, erano solo piccole bugie innocenti. Sospirai, svoltando verso Montecatini Terme.***CLACI POV. "Non credo che sia una buona idea, Bobi", guardai disgustata il ragazzo. "Credimi, Claci, so fare il mio lavoro". Stava facendo una specie di torta salata, ma a guardarla durante la fase di preparazione sembrava davvero nauseante. Prese il vassoio e lo infilò nel forno. "Ecco fatto", si sfilò i guanti da cucina, "e vedrai, sarà fantastica una volta uscita di lì". "Allora darò l' onore a qualcun altro di assaggiarla per primo". "Eh, no, lo farai tu!". "Io?". "Sì, tu! Hai detto che sei una buona forchetta". "Bleaaaaahhhh". "Ah si?". Iniziò a rincorrermi in giro per la cucina con un mestolo in mano. Era pazzo ma simpatico. Riuscì a prendermi e mi schiacciò in un angolo. "Sei come una bambina. Non si dice "Non mi piace" prima di aver assaggiato", sorrise, a qualche centimetro di distanza da me. ***TOP POV. "Seungri, ma dove sei finito! Sei per caso annegato nel cesso?!". "Ma guarda, il tuo linguaggio non è affatto pieno di classe", mi rispose da dentro il bagno. "Sul serio, sei li dentro da due ore". "Prenditi un tranquillante, Top, e vai in bagno dai vicini se proprio devi". "Che cosa?!". "O in un bar". Non riuscivo proprio a capire Ri in quei giorni, prima cornificava la ragazza, poi faceva il bulletto e adesso sembrava un depresso. Almeno un pò di coerenza. Vibrò il mio telefono in tasca: un suo messaggio. "Hey TOP di ogni uomo, passi da me?". "Arrivo", digitai, poi sorrisi e aggiunsi: "ho proprio bisogno di un pò di coccole". ***SEUNGRI POV. Perchè lo avevoi fatto? Guardai l' acqua tinta di rosso scorrere nel lavandino. Un impeto di rabbia verso me stesso. Era ridicolo, eppure lo avevo fatto. E' che avevo bisogno di lei,l e avevano ragione a dire che non sarebbe tornata mai più. Perchè Dio mi faceva questo? Forse era un insegnamento. Forse stava cercando di farmi conoscere quello che sul serio era l' amore, il sentimento, e il dolore che può portare una cosa così vera. Forse voleva insegnarmi cosa si prova quando si viene abbandonati per un piccolo sbaglio. Avevo trattato così tante persone in passato. E adesso capivo. Posai il trincetto e lo nascosi, indossai dei polsini e poi uscii dal bagno. ***MISCI POV. Oggi avevo avuto il turno per il pranzo al ristorante, e adesso mi rilassavo seduta in terrazza accanto a Seunghyun. Giochicchiava conh un braccialetto che avevo al polso, io ero accoccolata sul suo petto. "Mi hai mentito quella volta?", sussurrai ad un certo punto. "Quando?". "Quando mi hai detto che conoscevi persone che avrebbero potuto salvarlo". "Bruno?". "Si". Sospirò, portandomi un braccio dietro le spalle: "in effetti, è molto difficile contrastare malattie del genere. Se potessi aiutarvi lo farei subito.. ma io non sono onnipotente". "No...". "Sono solo un ragazzo che ha fatto carriera e che per motivi commerciali e artistici si fa chiamare T.O.P". "Tu per me sei veramente il Top", gli sorrisi lievemente, guardandolo negli occhi. "Sei il mio angelo", sussurrai", "mi sei capitato proprio adesso, che il mondo ha iniziato a crollarmi addosso, c'è un motivo, sai? Devi salvarmi, puoi farlo solo tu". Bacio. Un' altro. Respiro. "E' bello sentirti parlare così, come se fosse una poesia", disse. "Non è vero. Le poesie devono stare sulla carta, sono la parte più intima e fragile di ognuno di noi. Quando si riesce a dirle anche con la voce, senza comporle, spesso è perchè si è molto, molto tristi".***GD POV. "That's my obsession, nanana lalala..", canticchiavo seduto sotto il gazebo. Ascoltare le mie vecchie canzoni mi ispirava. I pensieri fluivano liberamente, in quel tramonto caldo e dorato. Ma il vento aveva uno strano sapore. Portava con se qualcosa, lo sentivo accarezzarmi in modo ambiguo. Stava per accadere qualcosa, ma di solito quando il vento avverte sono cose con cui nessuno può interferire. Noi dovevamo solo stare al nostro posto e continuare a vivere, perchè eravamo solo umani. "Don't tell me, please, Don't tell me that's my obsession...".
  
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