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Autore: _Giuggiola_    15/07/2008    9 recensioni
[...]...ormai quanti anni erano passati dal giorno della sua laurea? 7? No, 8. E ormai Logan faceva parte del suo passato. Non lo aveva più visto né sentito. Non aveva più saputo nulla né di lui né della sua famiglia. E forse era stato meglio così...
Questa fanfiction è per tutti quelli che come me, dopo aver visto l'ultima puntata della settima serie, hanno sentito l'amaro in bocca per come tutto si è concluso...
Ambientata 8 anni dopo la 7x22, vi mostro cosa potrebbe succedere! Hope you enjoy it!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Logan Huntzberger, Rory Gilmore
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Vieni via con me.




Si guardò ancora una volta allo specchio sistemandosi per la centesima volta il nodo della cravatta.
Un attimo era troppo stretto, sembrava quasi volesse soffocarlo, l’attimo dopo era troppo largo, quasi a voler sembrare un cappio pronto a stringerlo per impiccarlo.
Niente da fare, quella sera non c’era verso di fargli piacere niente.
Forse perché era semplicemente nervoso.
Di cosa poi non riusciva minimamente a comprenderlo.
Stava solo per andare ad una mostra dove avrebbe rivisto, per la 4° volta in due giorni, la sua ex fidanzata per la quale provava qualcosa di ancora molto forte e non facilmente definibile.
Era rimpianto, decise. O forse era amore?
Quella stupida vocina nella sua testa non la smetteva di insinuargli quell’atroce dubbio.
Come avrebbe potuto amarla ancora, dopo tutto quel tempo? Era assolutamente impossibile. O forse no?
Cercò di non ascoltare ancora una volta quelle fastidiose parole e si concentrò nuovamente sul nodo della cravatta di seta nera che indossava sulla camicia bianca sotto il completo nero che aveva saggiamente deciso di indossare.
Finalmente fu soddisfatto del nodo e si guardò di nuovo.
Non poteva certo dire di non avere ancora quel fascino che lo aveva sempre accompagnato, anche quando aveva conosciuto lei.
Ed ecco che la sua mente tornava a quella ragazza, quella donna, sussurrò di nuovo la vocina, dai lunghi capelli castano scuro e gli occhi in cui un tempo aveva amato perdersi.
Un tempo?
Ignorò nuovamente le parole e si decise a scendere nella hall dell’albergo dove avrebbe atteso i suoi amici.
Inaspettatamente li trovò già pronti, seduti rilassati sui confortevoli divanetti damascati.

-Ma quanto ci hai messo a prepararti? Peggio di una donna.- commentò Robert vedendolo raggiungerli.

-Scusa per il ritardo, ma il nodo alla cravatta mi ha portato qualche problema e non mi sono accorto di che ora fosse.- si giustificò Logan.

-Non sarà che il problema del nodo alla cravatta te lo ha procurato l’ansia di rivedere una certa persona, stasera?- chiese malizioso quello che fino a quell’istante, Logan aveva considerato il suo migliore amico.

-Logan, non ascoltarlo. Sai che parla sempre a sproposito-, disse Rose rifilando un’occhiataccia al marito e rivolgendosi all’amico con tono dolce, aggiungendo poi –e non sei affatto in ritardo. Siamo noi che siamo in anticipo. Ma se non ci sbrighiamo, lo saremo davvero.-

10 minuti dopo si ritrovarono nella macchina sportiva di Logan, pronti a raggiungere la meta.


*********


Il taxi si fermò esattamente di fronte l’entrata del Palace.
Uno chauffeur venne ad aprire gentilmente lo sportello di Rory che scendendo poggiò i piedi sul così detto red carpet, venendo improvvisamente invasa da una folla di giornalisti e paparazzi inaspettata.
La donna, ormai abituata a quei momenti, vacillò i primi secondi e subito dopo sfoggiò uno dei suoi migliori sorrisi e cominciò a salire le scale che l’avrebbero condotta dritta all’entrata dell’elegante edificio.
La larghezza del red carpet segnava, aiutata dalle transenne, il limite che i giornalisti e i curiosi non dovevano oltrepassare.
Rory continuò a sorridere verso destra e verso sinistra illuminata a giorno dai milioni di flash, quando finalmente si ritrovò all’ingresso.

-Vuole darmi il soprabito?- le chiese un giovane dall’aspetto raffinato.

-Grazie.- sorrise Rory lasciando che il giovane l’aiutasse a togliere la stola che le copriva la schiena totalmente lasciata scoperta dalla vertiginosa scollatura posteriore del vestito.

Tenne invece la piccola pochette nera con sé ed entrò nella sala grande dove già si trovavano gli invitati intenti ad osservare i quadri esposti, abituandosi immediatamente al caloroso brusio.
Non sarebbe stato difficile individuare le persone con cui doveva incontrarsi, ed esattamente così fu.
Subito vide una testa rossa affiancata da una testa scura e una bionda. Rose, Robert e Logan.

-Buonasera a tutti.- disse Rory schiarendosi la gola e inducendo i tre a girarsi interrompendo la visione di quel quadro che raffigurava un oggetto alquanto irriconoscibile.

-Rory! Ciao!- disse felice Rose avvicinandosi alla donna e schioccandole due baci sulle guance, all’italiana.

-Ciao Rose! Questo vestito ti sta benissimo.- si complimentò Rory osservando la donna che le stava di fronte che indossava uno splendido tubino beige, Armani.

-Grazie! E tu stai divinamente con questo vestito. E permettimi di dirti che non poteva essere il contrario, considerando il fatto che lo hai comprato con me presente! Che ne dite voi due, non le sta d’incanto?- disse Rose, chiedendo infine conferma ai due uomini che stavano con loro.

-Ciao Rory! Si, stai proprio benissimo!- disse Robert con lo stesso entusiasmo della moglie.

-E tu cosa ne pensi, Logan?- chiese quasi melliflua, Rose.

Logan si girò a guardare l’amica, rifilandole uno sguardo poco carino e poi tornò a guardare la donna che le stava di fronte.
Era molto più che divina.
Era l’incarnazione della bellezza con quel vestito nero che la fasciava perfettamente non evidenziando in maniera volgare nessuna parte del suo corpo. Era di un tessuto leggero e morbido che le cadeva sui fianchi con grazia. Poco sotto il ginocchio. Accollato sul davanti, lasciava intendere, anche a chi le stava solo di fronte e non dietro, una scollatura molto profonda sulla schiena.
Era semplicemente meravigliosa.

-Sei bellissima.- riuscì solo a dire.

Ma bastò quello per fare arrossire tremendamente Rory.
Non aveva più pensato a quanto quelle parole dette da lui, provocassero in lei.
Una sensazione di sconvolgimento totale.
Devastazione.
Ma anche lui era bello.
In quel completo.
Le poche volte che lo aveva visto indossare quel vestito, quando stavano insieme, gli aveva detto scherzando, che le sembrava James Bond, l’Agente 007 più famoso del mondo.
Forse perché in fondo erano ancora dei ragazzini.
Ora l’impressione che le fece fu quella di totale fascino.
E stordimento.
L’aveva stordita vederlo così bello e affascinante. Il fascino di un uomo che aveva superato la trentina da un paio d’anni.
Continuarono a guardarsi negli occhi per qualche minuto, quando passò vicino a loro un cameriere con dei flute di champagne sul vassoio d’argento che portava sul palmo della mano.
Logan, accortosi che i suoi due amici si erano di poco allontanati con già dei bicchieri in mano, ne prese solamente due, porgendone uno a Rory.

-Grazie.- sussurrò la bruna.

Non era un grazie per lo champagne. Era un grazie con mille significati dietro. E Logan lo sapeva.

-Signori e signore- disse una voce che catturò l’attenzione di tutti e che indusse Rory a girarsi e mettersi di fianco al biondo, interrompendo così il contatto visivo che avevano stabilito pochi istanti prima, -vi prego di concedermi qualche minuto della vostra attenzione. Come ben sapete siamo tutti qui oggi per la presentazione della collezione di quadri realizzata da mio figlio, Andrew Parkard.- seguì un applauso con conseguente inchino dell’interessato, un uomo alto quasi quanto suo padre con capelli corvini e occhi verdi. -Spero vivamente che tutto sia di vostro gradimento e vorrei ringraziarvi nel modo più sincero possibile per essere qui oggi. Infine vorrei ringraziare mio figlio per aver dedicato questa serata e ogni singolo quadro a suo fratello Dominique, recentemente scomparso. Tutto ciò che spenderete per questi quadri verrà devoluto alle associazioni contro il cancro. Nella società in cui viviamo oggi è necessario combatterlo con tutte le nostre forze. Spero che vi unirete a me nel farlo.- seguì un lungo applauso commosso e un abbraccio sentito tra padre e figlio in ricordo del figlio e fratello perduto.

-Avevo sentito dire che il figlio maggiore di Parkard era morto per un cancro, ma pensavo non fosse vero. Speravo non fosse vero. Per lui e la sua famiglia.- dicevano persone in giro.

Pochi minuti di silenzio e tornò tutto come prima del discorso. Forse con un po’ di spirito in più da parte degli invitati nello sperare di comprare qualche quadro.


**********


-Dovremmo comprarlo, come compagnia intendo.- suggerì Rose quando Logan e Rory si unirono nuovamente alla coppia che stava ammirando uno dei tanti quadri pieni di colori.

-Si, credo anche io che dovremmo comprarlo. E’ per una buona causa.- acconsentì Logan vedendo Robert annuire con aria grave.

-Anche io ho intenzione di comprarne uno per il Gilmore.- si intromise Rory.

-Oh perfetto, cara! Andiamo noi a sbrigare tutte le pratiche, adesso. Vero, Robert?- disse Rose guardando il marito con aria maliziosa.

-Cosa? Ma perché spetta sempre a me occuparsi di queste cose? Non può farlo Logan per una volta?- si lamentò Robert come fa un bambino di 10 anni che non vuole aiutare la madre a fare la tavola cercando di scaricare il compito sul fratello minore.

-No, Logan non può. Ce ne occuperemo noi, non è vero?- disse nuovamente Rose facendo bene attenzione a non farsi notare dagli amici mentre guardava il marito con aria omicida.

Robert ci mise qualche secondo a capire, ma poi ci arrivò.

-Oh, ma certo! Ce ne occupiamo noi! Voi continuate a girare e…a parlare.-

Tempo due minuti e la bruna e il biondo rimasero ancora una volta soli.
Girarono ancora qualche sala con altre opere, quando Logan, sorseggiando ancora il suo champagne, osservò Rory.
Era bellissima, e questo lo aveva notato anche prima. E lo aveva visto anche quando l’aveva rivista dopo 8 anni al locale il giorno prima.
E non riusciva a credere che ancora le facesse quell’effetto.
Quello strano effetto che lo portava a guardarla quando sperava che lei non se accorgesse. Quando la vedeva troppo intenta nel fare qualcosa per accorgersi della sua presenza a qualche passo di distanza.
Quello strano effetto che gli faceva guardarla in quel momento mentre osservava i quadri e le venature di un quadro, uguale a quello strano effetto che un tempo gli faceva guardarla chinata in biblioteca su uno dei tanti vecchi tomi polverosi che la aiutavano nello svolgere i suoi compiti.
Amava osservare la sua espressione corrucciata. Vedere le sopracciglia aggrottarsi se c’era qualcosa che non riusciva a capire. Le guance imporporarsi se qualcosa in quello che vedeva o leggeva la turbavano.
Provare ancora una volta tutte quelle sensazioni lo affascinavano e lo spaventavano contemporaneamente.
Com’è possibile che io sia ancora così tanto legato a lei? È possibile.
Com’è possibile che sia ancora l’unica che riesce a farmi battere il cuore così veloce? E’ possibile, sussurrò ancora una volta la vocina traditrice dentro di lui.
E’ possibile che sia davvero lei la donna della mia vita e che averla rincontrata sia un segno del destino?
Non è possibile. È certo.
E in quel momento Logan desiderò che tutte le persone intorno a loro fossero scomparse.
Desiderò essere solo con lei in una stanza, però senza correre il rischio di venire interrotti come quella mattina. Vicini come sempre anche quando erano lontani. Desiderò correre verso di lei e stringerla tra le sue braccia ancora una volta. E vederla sorridere di quel gesto, pronta a ricevere un bacio.
E in quel momento, gli venne un’idea.
Con due falcate la raggiunse e posizionandosi dietro di lei, poggiò le mani sulle braccia di lei e avvicinò il viso al suo orecchio e le sussurrò con voce roca:

-Vieni via con me.-


**********


Stava osservando un quadro dai colori caldi paradossalmente mischiati a quelli più freddi che avesse mai visto, quando sentì delle dita, per l’appunto, fredde, posarsi sulle sue braccia, poco sotto le spalle e un respiro regolare ma corto avvicinarsi al suo orecchio.

-Vieni via con me.-

4 semplici parole che ebbero il potere di scaldarle il cuore in pochi secondi e di farle salire la pressione a mille.
Si girò pochi secondi dopo, che al ragazzo parvero comunque un’eternità.
Lo guardò dritto negli occhi e annuì quasi impercettibilmente.
Ma lui se ne accorse.
Si sarebbe accorto anche di un cenno ancora meno visibile, se fosse provenuto da lei. Si sarebbe sempre accorto di qualsiasi cosa la riguardasse.
Sempre e per sempre. Oltre il tempo e la lontananza. Per la vita.
Si presero subito per mano, un gesto che parve istintivo ad entrambi.
Senza imbarazzi.
Le dita di lui si intrecciarono subite tra quelle di lei, ritrovandosi come se non si fossero mai lasciate.
Cominciarono a camminare con passo spedito tra la folla, poi a correre verso l’uscita. Non aspettarono neanche che il ragazzo all’ingresso desse la stola a Rory.
Corsero verso l’uscita ed eccitati come due bambini che stanno combinando una delle loro marachelle, non si accorsero neanche dei giornalisti che avevano cominciato a fotografarli mano nella mano e sorridenti.
Aspettarono che lo chauffeur consegnasse la macchina di Logan.
Salirono in macchina e mettendo in moto, Logan sorrise.

-Dove ti porto?-

-Ovunque tu voglia.-

E partirono verso una meta che non avevano ancora deciso.
Forse verso quella che sarebbe stata la notte migliore della loro vita.

-Tesoro, credo che dovremo prendere un taxi per tornare in albergo.- sospirò rassegnato Robert guardando verso la porta di ingresso.

-Perché?- chiese Rose che non si era ancora accorta di niente.

-A giudicare da come stavano correndo verso la macchina, dubito che Logan e Rory questa sera torneranno a prenderci.-

-Sono andati via insieme?- esclamò felice Rose girandosi verso il marito.

-Credo che il termine corretto sia scappati, tesoro.-

Il moro e la rossa si guardarono e sorrisero, prendendosi per mano.
Forse questa volta la storia sarebbe andata diversamente.


*******


Logan posteggiò la macchina davanti i cancelli, chiusi, di un grande parco poco dopo Avenue Street.
A quell’ora, le 22.30 appena passate, era chiuso.

-Che ci facciamo qui?- chiese Rory stupita dalla location in cui il ragazzo l’aveva portata.

-Facciamo una passeggiata.- rispose Logan nel modo più naturale possibile.

-Ma dove? Nel parco?-

-Esattamente.-

-Ma è chiuso! Non si può!- protestò la brunetta.

-Stai parlando con Logan Huntzberger, Rory. Quando mai sono esistite regole per me?- le disse guardandola con uno sguardo scherzoso e malizioso al tempo stesso.

-Bè, sinceramente pensavo fossi maturato a trent’anni e passa!- dibatté Rory.

-E invece no. Dovresti saperlo, Gilmore, gli Huntzberger non cambiano.-

-Hai ragione.- ammise infine.

Scesero dalla macchina e Logan corse verso i cancelli cominciando a scalarli.

-Non vorrai che anche io faccia la stessa cosa con i tacchi che mi ritrovo!- si ritrovò a protestare una certa brunetta a cui comunque non dispiaceva affatto quello che stava vedendo dal basso. (a voi l’interpretazione di questa frase! XD *__* NdAutrice)

Logan non rispose e dopo essere letteralmente atterrato dall’altra parte della cancellata, si limitò a scrollare la sbarre e miracolosamente il cancello si aprì.
Rory preferì non indagare ed entrò sorridendo al biondo che le faceva un inchino profondo e scherzoso.
Cominciarono a camminare per i sentieri bui e silenziosi del parco, facendo attenzione a non sfiorarsi quando ad un certo punto Rory, non potendone più di quelle trappole infernali che qualcuno ancora aveva il coraggio di chiamare scarpe, si appoggiò alla spalla del ragazzo e se le sfilò rimanendo a piedi nudi e tornando alla sua altezza normale, quella di qualche centimetro inferiore a Logan.

-Più comoda ora?- le chiese il ragazzo sorridendo.

-Non hai idea quanto.-

Ricominciarono a camminare in silenzio quando decisero di sedersi su un muretto. Continuarono a guardare il vuoto per un po’.
Erano lì, da soli.
Completamente soli.
L’uno vicino all’altra.
Potevano benissimo toccarsi ma evitavano accuratamente ogni sorta di contatto fisico. Per un attimo, per la mente di Rory, passò il tragico pensiero che tra di loro le cose si fossero raffreddate al punto di non sapere più cosa dirsi. Né come comportarsi tra di loro.
Eppure quella mattina…erano stati così vicini. Stavano davvero per baciarsi, qualche ora prima, o era solo stato frutto della sua immaginazione?
E poi, come mai lui le aveva chiesto di andare via? Avrebbe potuto chiederlo a una qualsiasi ragazza presente in sala, ma lo aveva chiesto a lei.
Che la scintilla fosse ancora accesa, dopo 8 anni?
Forse si. Ma forse no. Non aveva mai vagliato queste diverse ipotesi, ma forse solo perché non aveva neanche mai vagliato l’ipotesi di un loro nuovo incontro.
E lei, lei era così vicina per lui. Così vicina quanto in realtà lontana e irraggiungibile.
Suo padre glielo aveva detto diverse volte.
Lei è diversa. Non fa parte del tuo mondo. Lei è irraggiungibile per uno come te.
E aveva ragione. Ma non aveva ragione nel modo in cui intendeva quelle parole.
Aveva ragione per come le intendeva lui, Logan.
Era sempre stata un gradino superiore a lui, ma lo aveva sempre amato.
Incondizionatamente. Sempre.
Ma allora perché non lo aveva sposato?
Era giovane e forse ingenua.
Pensava di non poter realizzare i suoi sogni continuando a stare con lui e progettando anche un futuro che si presentava roseo agli occhi di tutti?
All’improvviso una folata di vento fece spostare le foglie per terra e fece rabbrividire la brunetta che si strinse tra le braccia.
Logan se ne accorse immediatamente e annullando la distanza che li separava, si tolse la giacca e gliela pose sulle esili spalle.

-Grazie.- sussurrò Rory, piacevolmente sorpresa del fatto che ancora lui si accorgesse di ogni minimo cambiamento in lei.

E ancora più inaspettatamente, Logan, le passò un braccio intorno alla vita, tirandosela sempre più vicina.
Ormai i loro corpi erano del tutto uniti.
Come due parti di un puzzle, avevano ritrovato la loro metà.
Per non lasciarsi mai più?

-Logan…- tentò di dire Rory girandosi verso il viso del ragazzo.

-Shh…non dire niente, ti prego.- la implorò il biondo poggiandole un dito sulle labbra.

La brunetta annuì e appoggiò la testa nell’incavo del suo collo, ascoltando il battito del suo cuore.
Tum Tum Tum Tum.
Quanto le era mancato quel suono che l’aveva cullata tante notti in cui lui l’aveva presa tra le braccia dopo aver fatto dolcemente l’amore, beandosi delle sue carezze sulla sua pelle e del profumo dei suoi capelli che a volte si impigliavano appena nella barba non fatta da due giorni.
Improvvisamente lui la strinse ancora di più come se non volesse mai più lasciarla andare via.
Come se volesse fondere i loro corpi in modo da non essere più costretto a farla scappare.
Come se volesse diventare un’unica cosa con quella donna.
La stava stringendo come solo lui era mai stato capace.
Facendola sentire sempre al sicuro. Sempre a casa anche quando si trovavano dall’altra parte del mondo.

-Io non ti ho dimenticata.- sentenziò Logan in un impercettibile sussurro. –Sei ancora la mia Scheggia.- aggiunse poi lasciando che le parole venissero trasportate dal vento.

Rory si scostò appena per guardarlo negli occhi.
Non riusciva a vederli con il buio che li circondava e li risucchiava.
Ma sapeva, sentiva, che anche lui la stava guardando negli occhi.
Si avvicinarono lentamente, come se avessero di fronte l’eternità di una vita da passare insieme.
I loro respiri, prima lenti e regolari, ora veloci e spezzati, si fusero diventando uno solo.
Il calore dei loro corpi bastò a riscaldarli a vicenda.
E quando le labbra di Logan si poggiarono su quelle di Rory, tutto il resto del mondo, scomparve.
Nulla più ebbe senso.
Nulla, tranne loro due.
Logan e la sua Scheggia.



***********



Eccomi di nuovo qui! Avete visto? Questa volta ho pubblicato praticamente a tempo di record! Che ve ne pare di questo capitolo? Credo che a molti sia piaciuto! Ecco, da ora in poi sono ad un bivio…nel senso che devo prendere una decisione per l’evolversi della storia. Quindi vi dico soltanto di non esultare troppo ma neanche di disperarvi…le mie storie hanno sempre l’happy ending, quindi don’t worry!

AVVISO: Dal 20/7 al 2/8 sarò in Inghilterra e quindi mi sarà impossibile scrivere e di conseguenza aggiornare! Mi dispiace, ma credo che il prossimo capitolo lo leggerete solo verso la metà di Agosto! Con questo vi auguro anche buone vacanze! Ci vediamo (in senso molto metaforico! *__*) al mio ritorno! Mi mancherete tanto!

Detto questo, passiamo ai ringraziamenti!

Christine23: Hai visto? Sta volta erano completamente soli e quindi nessuno che potesse interromperli…buono, eh? Che mi dici di questo capitolo?? Cioè, lo so che mi dici perché mi hai già detto, ma non illuderti! Io non dico niente, che è meglio…vabbè torno a parlarti su msn!! Bye byeeeeeee

chefame93: ma certo che la continuo! Sono felice che la mia storia ti stia appassionando..spero continuerai a seguirmi! Ciao ciao e a presto, (spero!!)

LoVe4Ever: Ma ciao! Allora, prima di tutto: GRAZIE!! Io adoro in modo spasmodico le recensioni lunghe quasi quanto i capitoli che scrivo (XDXD) e quindi di conseguenza ora adoro te! Lolll! Per quanto riguarda la nazionalità di Rose…bè, all’inizio anche io avevo pensato di farla irlandese (siamo telepatiche?! U.u) ma alla fine, non chiedere perché tanto la mia mente malata non saprebbe darti una risposta, ho scelto per l’England…eh vabbè, dai! Io adoro tantissimo Rose e Robert…danno quel tocco di romanticismo che fino ad ora non abbiamo notato in Logan e Rory. Detto questo, passiamo a questo capitolo…allora, che te ne pare? Sono stata brava? E nessuno li ha interrotti!! Youppy per Logan e Rory! Se l’altra volta hai detto che mi avresti volentieri linciata per aver fatto finire il capitolo in quel modo, non so proprio che mi avresti fatto se avessi deciso (come era nei miei piani all’inizio) di far finire questo quando lui le sussurra il fatidico “Vieni via con me”…devi ringraziare Christine23 per avermi convinta a non farvi schiattare tutti! E ora…ti saluto! Alla prossima e spero che continuerai ancora con le tue recensioni che mi fanno sorridere tanto…=D PS: Loganuccio (che per inciso, è MIO! *__*) ringrazia e ricambia il bacio! Ihihih! Ciaooooo

Yuffie23: Non ti posso assicurare che non si siano già riappacificati perché, come ho detto fin dall’inizio, non sarà una storia molto lunga, ma di certo ne succederanno ancora delle belle! Che te ne pare di questo capitolo? Così…come dire…più romantico del solito? Fammi sapere! Baci baci

giuggiolina43: Ed come è finito questo capitolo! Contenta per la SEMI riappacificazione?? Spero di si! Mi raccomando fammi sapere che ne pensi…un bacioneeee!

romanticgirl: certo che ho pubblicato a tempo di record, eh?? Sono stata brava, vero? Per una volta…comunque…che ti è parso di questo nuovo capitolo?? Spero che ti sia piaciuto e che vorrai farmelo sapere! ;D PS: sn passata dal tuo account e leggendo la tua presentazione mi sono accorta che anche tu adori Nicholas Sparks! Ho appena finito il suo ultimo libro "La Scelta"! E' un bel libro ma ne ho letti anche di più belli (vedi "Le pagine della nostra vita" o "Il posto che cercavo" e il suo seguito "Ogni giorno della mia vita")

LadyElizabeth: certo che questa cosa del passato prossima vi ha proprio colpite (e anche un po’ affondate, eh?)! Ma non temere, puoi tornare a galla…non sembra proprio che questo amore sia diventato passato prossimo dopo questo capitolo, vero? E tranquilla che Rory non ha affatto dimenticato che Logan è l’uomo più bello e affascinante del pianeta…era solo un po’ annebbiata! Fammi sapere che ne pensi di questo continuo! Baci baci


CONTINUA…
  
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