“Io accompagno Juvia a casa” disse Gray porgendo un casco alla ragazza con i capelli blu che aveva un’aria veramente triste dipinta in volto “Ci vediamo domani. Per stasera ho fatto il pieno”
Mirajane annuì e, dopo essersi assicurata che Laxus stesse bene seduto al sedile del passeggero, salì in auto e insieme alla moto abbandonò quel luogo già dimenticato da Dio e dal mondo.
Nella piccola vettura la tensione era tagliente come una lama; Gajeel, con lo sguardo torvo, teneva Levy sulle gambe, stretta tra le braccia; quando Lucy provò a prendere la mano dell’amica, il ragazzo la fulminò all’istante come un cane a cui veniva tolto l’osso.
“Ti porto all’ospedale?” sussurrò Mira a Laxus preoccupata; il ragazzo fece di no con la testa “Sto bene” rispose lui, solamente.
“Vi porto a casa?” chiese la ragazza ai quattro amici seduti dietro. Lucy annuì con vigore “Natsu,” si rivolse al ragazzo che tratteneva conati di vomito “vieni a casa con me e Levy?”
“Levy viene a casa mia” tuonò Gajeel, il tono non ammetteva repliche e lo sguardo era spaventoso tant’è che Lucy non ebbe il coraggio di replicare per quanto la spaventavano quegli occhi rossi. Levy deglutì e si fece ancora più piccola, se possibile.
 
Mira aveva accompagnato prima Gajeel e Levy, poi lasciò Lucy e Natsu sul vialetto dell’abitazione delle due coinquiline per ritornare al locale insieme a Laxus che si rifiutava categoricamente di andare in ospedale, continuando a dire che stava bene.
Lucy e Natsu entrarono nell’appartamento e la ragazza si fiondò sul divano a peso morto. Natsu si sedette accanto a lei “Stai bene?” chiese. Lucy annuì “Sono solo preoccupata per Levy”
Il ragazzo sorrise “Tranquilla” disse “Gajeel le farà solo una ramanzina e poi andranno d’amore e d’accordo”
“Avrei dovuto parlare prima” disse lei, tetra “Se fossi riuscita a convincerla a parlare prima con Gajeel o se fossi stata io a dirgli cosa fosse successo forse Levy non avrebbe rischiato così tanto”
Natsu le accarezzò i capelli “Levy sta bene” disse”e Gajeel e stato fin troppo buono con quelli là. Se fossi stata tu al suo posto, gli avrei ridotti a un mucchio di cenere!”
Lucy si sedette composta, accanto a lui, lo guardò negli occhi “Natsu!”
“Che c’è?”
“”Sei meraviglioso” disse lei, sorridendo “Sono veramente fortunata ad averti conosciuto. Sei gentile, allegro, divertente, premuroso e ..” ma non finì la frase perché il ragazzo si era lanciato in avanti baciandola teneramente. Quando Natsu si allontanò da lei, Lucy sorrise “E tenero” concluse baciandolo a sua volta.
 
“Eccoci arrivati” disse Gray, togliendosi il casco. Juvia smontò dalla moto, l’aria ancora tetra “Ti va di salire?” chiese al ragazzo.
Dati i precedenti e sapendo che la ragazza aveva una cotta per lui, Gray si sarebbe dovuto rifiutare, ma c’era qualcosa in quello sguardo che lo spinse ad accettare.
Giunti nel bilocale Juvia chiese al ragazzo se volesse un thé, ma mentre lo preparava la teiera le sfuggì di mano, cadendo rumorosamente nel lavandino in cui scorreva dell’acqua fumante.
Gray si precipitò da lei, chiudendo il rubinetto e controllando se la teiera si fosse frantumata “Cos’hai,Juvia?” chiese, costringendola a sedersi. La ragazza singhiozzò “Juvia si vergogna”
“Di cosa?”
“Di essere stata amica e complice di quelli che volevano far del male a Levy- chan e Gajeel-kun”
Gray sorrise e la prese per mano “Tu non hai più niente a che fare con quelli là”
“Ma …” singhiozzò lei “Juvia non può cancellare il passato … Juvia sa che anche lei ha fatto del male … Juvia …”
Gray le accarezzò il volto “Juvia è una persona nuova” disse “Juvia è una ragazza che lavora sodo per pagarsi l’affitto di questo appartamento, è una ragazza che quando vede un bambino al locale gli regala sempre un succo di frutta o un gelato, è una ragazza che ha cacciato un urlo per impedire che un cane venisse investito, è una ragazza che ha capito che qualcuno era in pericolo e mi ha implorato per seguire i sospettati, riuscendo così a salvare un’amica” poi si bloccò, sorpreso da quello che stava pensando “Juvia” disse piano “è la ragazza di cui sono innamorato”
Juvia lo guardò sorpresa, leggermente arrossita “ Gray-sama …” ma la frase morì sulle sue labbra non appena vi si posarono quelle di lui.
 
Erza puliva con foga il bancone, lanciando occhiate di odio a delle ragazze che ci stavano provando spudoratamente con Gerard ad un tavolo poco distante.
“Eh, no!” urlò non appena una di loro sollevò la mano per accarezzare il volto del ragazzo “Parlare è un conto, ma toccare è fuori discussione”
La ragazza in questione guardò la rossa infastidita “E tu chi sei, scusa?” .
Erza si infervorò “Sono la sua ragazza!” urlò prendendo Gerard per la giacca e baciandolo a stampo. Quando si rese conto di quello che aveva detto e fatto si allontanò da lui, rossa in viso “Cioè…” balbettò “io …”.
Gerard sorrise, scuotendo il capo e guardando la ragazza “Sì” disse “Lei è la mia ragazza, scusa se ti ho fatto credere di essere single”
Il gruppetto di ragazze se ne andarono indignate, lasciando i due in uno stato di imbarazzo.
Erza si torturò le mani “Ecco…” disse “io… non so … cioè …”
Gerard le scostò il ciuffo dal viso “Io ero serio quando dicevo che sei la mia ragazza” Erza arrossì “Sempre se tu sei d’accordo”
Erza annuì con fervore, il volto in fiamme mentre Gerard sorrideva intenerito dalla sua ragazza che sembrava sempre così forte, ma che con lui si scioglieva come neve al sole.
“Avete finito di flirtare?”
Gerard e Erza si voltarono, Laxus e Mira erano entrati nel locale.
“Ragazzi” gridò Erza, avvicinandosi “Come è andata?”
Mirajane sorrise “I cattivi sono stati puniti e la principessa è insieme al suo cavaliere” poi si diresse verso la cucina, trascinando Laxus “Vi lascio ancora per un po’ le redini del locale” disse “Io e lui dobbiamo fare un discorsetto”
Una volta nella stanza, Mira chiuse la porta a chiave.
Laxus la guardava a braccia incrociate. Mirajane si diresse verso un pensile “Togliti la maglietta”
“Solo se lo fai prima tu”
Mira gli lanciò un’occhiata truce “ Ti devo medicare”. Laxus prese una sedia e obbedì alla ragazza.
Mira rimase sorpresa dai muscoli tonici e ben sviluppati del ragazzo e dall’enorme tatuaggio che occupava la spalla e parte del pettorale sinistro. Scosse il capo e si avvicinò con il disinfettante e delle bende in mano.
Laxus strinse i denti al contatto con il medicinale, la ferita non era profonda ma bruciava.
“Grazie” disse Mirajane.
“Per cosa?”
“Per averci salvato prendendo il colpo al nostro posto”
“Di niente” rispose lui “Comunque sei veramente forte. L’hai distrutta”
Mirajane ridacchio “Mi aveva fatto arrabbiare e poi mi stava antipatica. Non mi piacciono le tipe come quella lì”
“Posso farti una domanda?” chiese il ragazzo, bloccando la mano della ragazza che lo stava medicando. “Dimmi” rispose lei, guardandolo con i suoi grandi occhi chiari.
Laxus si grattò la guancia “Credi che sono abbastanza uomo per chiedere a tuo fratello se posso uscire con te?”
Gli occhi di Mira si riempirono di lacrime e si lanciò sul ragazzo lasciandoli un bacio appassionato sulle labbra “Se non è d’accordo” disse, dopo essersi allontanata leggermente “lo butto io giù dalle scale” e ricominciarono a baciarsi.
 
Levy si massaggiò le spalle mentre Gajeel continuava a camminare su e già per la stanza. Stava cercando le parole giuste per non aggredirla. Era veramente arrabbiato, ma sapeva che doveva misurare le parole dato lo stato di terrore che ancora aveva addosso la ragazza.
“Gajeel” disse Levy, con una vocina flebile. Il ragazzo si voltò.
“Mi dispiace” continuò lei con lo sguardo basso.
“Ti dispiace?” ripetè lui, incredulo “Ti dispiace? Ti rendi conto che quello lì stava per violentarti? Mi hai baciato per prendermi per il culo!” le urlò contro mandando a quel paese tutte le promesse che si era fatto di non aggredirla. “Saresti dovuta venire da me, invece di sparire e propinarmi quella balla colossale!”
“M-ma… io …” balbettò lei, trattenendo le lacrime “Non volevo che facessero del male a nessuno, né a Mira… né a Lucy…. né a te”
Gajeel strinse i pugni “Ma come fai a essere così stupida? Credi veramente che degli idioti come quelli sarebbero stati in grado di farmi del male o che Laxus e Natsu, se l’avessero saputo, avrebbero lasciato le tue amiche nella merda?”
Levy scoppiò a piangere, cadendo in ginocchio sul pavimento dell’appartamento.
Gajeel rimase per qualche secondo incerto sul da farsi, poi si mise in ginocchio, abbracciandola forte “Ho avuto paura di perderti” confessò.
Levy sollevò lo sguardo, incerta “D- dici sul serio?”
Gajeel annuì, passandosi una mano tra i lunghi capelli neri “Sono pronto a uccidere chiunque voglia far del male alla mia piccola fata”
Levy si asciugò le lacrime con il dorso della mano “Gajeel, io devo dirti una cosa. Io credo di essermi innamorata di te”
Gajeel la fissò per un po’, non credeva che la ragazza lo avesse detto veramente, poi le prese il volto tra le grandi e callose mani “Lo credo anch’io” disse per poi baciarla sulle labbra.
Levy ricambiò il bacio, ricominciando a piangere, ma questa volta per la felicità dell’essersi scambiati finalmente il primo vero bacio d’amore.

Angolo dell'autrice:
Salve a tutti, ho deciso di pubblicare questo capitolo in anticipo come regalo di Pasqua :)
Spero che vi sia piaciuto questo penultimo capitolo e come si siano formate finalmente le coppie annuniate :)
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo e, probabilmente, verrà pubblicato lunedì :)
Rinnovo i ringraziamenti a tutti per come avete accolto e seguito questa storia.
al prossimo capitolo e Buona Pasqua
Fra_eater