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Autore: Ella_Boo Bear    20/04/2014    2 recensioni
Due ragazzi.
Lei innamorata di lui, lui solo un amico per lei.
Quando il sentimento dell'amore brucia nel petto senza essere ricambiato, fa male. Ma alla fine la soluzione la si trova sempre anche se puo' risultare la meno probabile e la più complicata.
E cosa succede quando le responsabilità più grandi te le vai a scegliere te, inconsapevole di quello che ti aspetta? Sperare di realizzare i propri sogni e quando ci sei quasi vederli dissolversi in un batter d'occhio.
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Svegliati Melanie! Faremmo tardi a scuola!- Sentire la voce di mio fratello al mattino era fastidioso. Gli volevo un sacco di bene ma quando ci si metteva era davvero insopportabile. 
Scesi dal letto e in venti minuti riuscii a prepararmi e fare colazione anche se eravamo comunque in ritardo. 
-Su, vai a prendere lo zaino che dobbiamo andare.- Dissi mettendo le ciotole nel lavandino. Lui annui e uscì dalla cucina. Io presi la tracolla, le chiavi della macchina e il telefono e le misi sul bancone mentre davo da mangiare al gatto. 
Presi un mela verde e la iniziai a mangiare mentre mio fratello si sbrigava a scendere. Controllai che fosse tutto a posto e poi uscì con Chase a seguito. Salì in macchina e misi in moto, era già abbastanza tardi. 
-Aspetta! Ho dimenticato il progetto di scienze!- Urlò prima di scendere dalla macchina.
-Chase! Ti avevo detto di prendere tutto, siamo già abbastanza in ritardo. Sbrigati!- Gli gridai lanciandogli anche le chiavi. Entrò in casa e io rimasi a guardare fuori dal finestrino in attesa del ritorno di mio fratello. Iniziai a giocherellare con il pupazzo attaccato alle chiavi della macchina. Un dolce koala grigio con in mano le iniziali "A&M". Ashton e Melanie. 
Quanto mi mancava Ashton. Lui era un'altro dei miei amici. Con lui avevo passato una lunga storia piena di conflitti e incertezze. All'inizio eravamo come acqua e fuoco poi, piano piano diventammo inseparabili. Lui era come la luce nel mio buio interiore. 
Erano pochi i momenti che potevamo passare insieme dato che tra lui e Michael non scorreva buon sangue. E poi Ashton non frequentava molto spesso la Spiaggia dei Ribelli. Veniva quando poteva o quando gli andava. 
Il problema era che da circa due mesi non ci parlavamo più. Io continuavo a chiedere di lui, il quale, sicuramente, mi aveva già rimossa dai suoi ricordi. Tutto a causa della mia arroganza e del mio menefreghismo continuo. Mi mancavano tanto i suoi ricci domati da un bandana, i suoi occhi verdi come il prato di primavera, le sue fossette che si formavano ogni volta che rideva o semplicemente parlava, la sua risata contagiosa, i suoi dolci abbracci e quelle volte in cui per gioco ci mettevamo a cantare e lui teneva il ritmo su qualsiasi cosa gli capitava a tiro. Mi mancava tutto. Mi mancava il mio migliore amico. 
-Anie! Aprimi la portiera!- Le parole di Chase mi riportarono indietro dai miei ricordi. Mi sporsi dalla parte del passeggero e gli aprì la portiera. 
-Tieni, prendi prima questa ma stai attenta a non romperlo. La colla deve ancora asciugarsi su Saturno.- Mi avverti. Ridacchiai leggermente prendendo con attenzione il modellino del Sistema Solare. Salì in macchina anche lui, gli passai il modellino e finalmente partimmo. 
In circa quindici minuti arrivammo a scuola. Parcheggiai e, insieme a Chase, iniziai a correre verso l'entrata. Appena in tempo che Bob, il portiere, stava per chiudere la porta. 
-Melanie, Chase. Di nuovo in ritardo? Su forza, entrate, stavo giusto aspettando voi.- Disse lui ridacchiando. Ormai arrivare tardi era da noi, miracolo se arrivavamo in orario. 
-Grazie mille Bob.- Lo ringraziammo noi per poi correre verso la biforcazione in fondo al corridoio principale dove c'era l'ala riservata ai studenti delle superiori e quella dei studenti delle medie ed elementari. 
-Allora Chase, per oggi se hai bisogno di me, ci vediamo in giardino all'ora di pranzo. Al solito posto. D'accordo? E cerca di fare il bravo oggi.- Gli raccomandai prima di lasciargli un bacio sulla guancia e spettinargli i capelli. 
Il giardino era ancora l'unico posto, insieme al bar della scuola, dove gli studenti di qualsiasi anno si mischiavano. 
-Va bene. Prometto che oggi farò il bravo. Ci vediamo dopo.- E detto ciò, corse via. Feci la stessa cosa anche io dato che ero in un ritardo tremendo. 
Alla prima ora avevo scienze sociali così mi diressi subito verso l'aula sperando che la professoressa non avesse già chiuso la porta. Appena girai l'angolo, le mie speranze svanirono. Mi misi davanti alla porta, presi un bel respiro e bussai. 
-Avanti.- La stridula voce della professoressa risuonò nelle mie orecchie come un rimprovero.
Aprii la porta ed entrai. 
-Mi scusi professoressa per il ritardo, ho avuto dei problemi.- Cercai di giustificarmi senza successo. I suoi occhi grigi erano puntati su di me continuando a scrutarmi da dietro le lenti degli occhiali. 
-Il lupo perde il vizio ma non il pelo, eh signorina Davies? Pensavo che ora che era migliorata nel suo comportamento, sarebbe riuscita a rispettare l'orario scolastico ma a quanto pare mi sbagliavo.- Le sue parole, ormai, non mi ferivano più di tanto. Così feci un segno di 'lasciar perdere' e andai verso l'unico posto libero rimasto.
-D'accordo ragazzi, dato che la signorina Davies ci ha onorati con la sua presenza, possiamo continuare con la lezione.- Disse la strega, sperando di farmi scattare. Io invece le sorrisi con arroganza e sarcasmo facendole un segno d'ok per proseguire la sua lezione. 
-Credo che con quel gesto l'hai davvero fatta incazzare.- Ridacchiò Michael accanto a me mentre prendevo dalla tracolla il quaderno. Alzai lo sguardo sulla professoressa e mi accorsi che mi stava guardando con occhi di fuoco. 
-Poco me ne frega. E' lei che mi attacca sempre. Io non faccio altro che difendermi.- Risposi iniziando a scarabocchiare sull'ultima pagina.
-Allora, cos'è successo ieri sera sulla spiaggia con Hood? Dopo che te ne sei andata in quel modo, ha mollato Nikky e gli altri e ti ha seguita. O almeno così hanno detto gli altri.- Sussurrò Mikey facendo attenzione a non farsi beccare dalla strega. Sorrisi leggermente alle sue parole ma subito a cancellare la mia felicità furono le parole di Calum: 

"Sai, la ragazza che mi piace è una tipa piuttosto tosta. Siamo diversi e non so se gli piaccio. Odio fare le figure di merda." 

-Non farti strane idee biondo. Non era venuto per 'dichiararsi', voleva solo sapere perché improvvisamente sono sbottata.- Dissi ridacchiando. Come se la cosa non mi interessasse. Come se lui per me non esisteva più come prima. Ero di nuovo la menefreghista e gelida Melanie che aveva allontanato Ashton. 
-E' già impegnato a sbavare dietro un'altra ragazza, che per di più ha un ragazzo. Cazzi suoi, a me non importa più di tanto. Anzi, non mi importa niente.- Dissi tutto con amarezza e disgusto. Disgusto per cosa? Perché mi ero fatta delle speranze in passato. Mi disgustava il fatto che avevo corso per così tanto tempo dietro un ragazzo che neanche mi calcolava. 
Senza accorgermene, avevo strappato il foglio con la punta della penna per quanto avevo calcato.
-Melanie, è inutile che fai queste scene da dura. So che t'importa, non esiste persona al mondo a cui non importi di una cosa simile.- Disse Michael guardandomi mentre strappavo il foglio ormai distrutto. Esasperata, lasciai cadere la penna sul quaderno e guadai il mio amico con le braccia conserte. 
-Beh invece io si. Non me ne frega niente! Ho smesso di corrergli dietro. Lo faccio ormai da sei anni e fino ad ora non ottenuto nessun risultato. Che senso ha? Spiegamelo.- Cercai di controllare la mia voce per non dare spettacolo. Michael rimase in silenzio continuando a guardarmi negli occhi. Avevo ragione io. Non avevo più senso. 
Dopo un po' distolsi lo sguardo, perché non sarei riuscita a sostenerlo ancora per molto. 
Il resto delle ore passarono così e l'ora di pranzo arrivò quasi in un batter d'occhio. Andai verso il cortile dopo aver posato i libri nell'armadietto. Passai prima per il bar per prendermi la mia solita coca cola e il panino con il prosciutto e poi a passo lento mi diressi verso il solito posto in cui io e i miei amici, e molte volte anche mio fratello, ci incontravamo. Era un muretto posto sotto un grande albero che faceva ombra. Era bello e fresco, soprattutto quando faceva caldo, esattamente come quel giorno. 
Già in lontananza scorsi le teste bionde di Michael e Luke, I lunghi e lisci capelli castani di Ella e quelli rossi e mossi di Chelsey. 
-Bella gente!- Dissi lanciando la tracolla ai piedi del muretto e sedendomici sopra. 
-Melanie, anche oggi sei arrivata tardi?- Chiese Chelsey. 
-Esattamente. Quando mai arrivo in orario?- Chiesi io a mia volta sarcastica. Tutti iniziarono a ridere, tutti tranne Michael. Sicuramente stava ancora pensando a come lo avevo trattato durante l'ora di scienze sociali. Scesi dal muretto e senza avvertirlo, lo abbracciai. Gli piacevano gli abbracci a sorpresa ma avevo paura che mi avrebbe scansata, perciò lo strinsi forte.
-Scusa per questa mattina. Non avrei dovuto risponderti in quel modo.- Sussurrai al suo orecchio. Lui per risposta strinse la presa attorno a me, affondando la testa nell'incavo del mio collo. 
-Non fa niente. Io ti perdono, non come quell'altro...- 
-Mikey, non ricominciare. Ti prego.- Dissi sciogliendo l'abbraccio. Lui sorrise innocentemente. 
Dietro le sue spalle, vidi arrivare mio fratello. 
-Hey! Eccomi, scusate per il ritardo ma non trovavo Sean.- Disse lui cercando di riprendere a respirare normalmente. 
-Chi è Sean?- Domandò Ella. 
-E' il criceto che la sua classe ha come mascotte.- Risposi io. -Come siete riusciti a farlo scappare?- Continuai divertita rivolgendomi a Chase.
-Volevamo dargli da mangiare ma lui è uscito e abbiamo dovuto rincorrerlo per tutta la classe. Avevamo paura che sarebbe uscito dalla porta e qualcuno lo avrebbe calpestato, ma alla fine lo abbiamo trovato dietro la cattedra.- Raccontò lui sedendosi sul muretto e bevendo a grandi sorsi dalla mia bottiglia di coca cola. 
Dopo che anche l'ora di pranzo finì, andammo ognuno al corso che aveva. 
Non avevo visto Calum tutto il giorno. Neanche all'ora di matematica non c'era. Strano, erano rare le volte che mancava da scuola.
Quando finalmente le ore di scuola finirono, aspettai Chase all'entrata dell'istituto e quando finalmente lo vidi uscire ci dirigemmo verso l'auto, dove mi aspettava una sorpresa. 
Appoggiato all'auto c'era chi meno mi sarei aspettata di trovare. Ashton. Era tornato.
 
BUONA PASQUA A TUTTE! *anche se ormai è un po tardino lol*
Eccomi anche con il secondo capitolo. Volevo pubblicarlo ieri ma ho avuto dei problemi :3
 
Anyway, dato che qui si scopre che Ash e Melanie non si parlano da due mesi, secondo voi perché? 
Fatemi sapere cosa ne pensate anche di questo, recensite, non mordo mica. 
Qualsiasi recensione. Anche le critiche. Così almeno miglioro. 
So che le cose sono ancora confuse, ma piano piano tutto si chiarirà.
Vabbù, ora vado dato che anche questa volta ho scassato hahahaha
Aloha peipei! -Ella =D

 
  
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