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Autore: michiamanomar    21/04/2014    2 recensioni
Al compimento dei 16 anni l'intrepida Emma comincia a fare strani sogni.
In essi si trova immersa nel mondo delle favole e vive diverse avventure fino a quando non gli è rivelata la sua missione: il confine tra la Terra ed il mondo delle favole è stato spezzato da un sortilegio e lei deve ricomporlo. Per farlo,le servirà l'aiuto della fata madrina che necessita di alcuni elementi provenienti dai diversi mondi per fortificare la propria magia. Tra questi mondi,però,Emma troverà anche nuovi amici,sua madre ma soprattutto l'amore.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.
Wendy

Bussai alla porta più volte fino a quando una voce femminile non mi diede il permesso di entrare. Una donna dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore sfoderò un grosso sorriso poi chiese il mio nome. Ce la potevo fare,l'avevo ripetuto tante volte davanti allo specchio. Provai a dirlo,così come l'avevo detto l'ultima volta davanti al mio riflesso ma la mia voce sembrava diversa. Le cose non riescono sempre come le avevamo preparate, era l'esempio perfetto. 
«Bene Emma. Io sono Margaret e gestisco il campo. Tuo padre ed io eravamo amici al liceo quindi,quando mi ha chiamata,mi è bastato poco per trovarti un posto.» La simpatia della donna scomparve in un attimo quando i suoi occhi si illuminarono al pronunciare il nome di mio padre. Probabilmente era una delle ragazzine che impazzivano dietro di lui da giovane. Ricordai per un attimo il giorno in cui mi raccontò del suo primo incontro con mia madre. Disse che era bellissima,che il mondo sembrò fermarsi quando la vide. «L'amore è il sentimento che muove il mondo.» soleva ripetere. Margaret aprì un grosso cassettone e tirò fuori una chiave legata ad un quadratino di metallo con sopra un numero: 5.
«La disposizione delle camere è casuali,dovrai condividerla con un ragazza. Le attività che offriamo sono diverse e ognuna molto divertente. Sicuramente non ti annoierai.» Mi porse un fogliettino fucsia con una lista di possibilità poi mi fece l'occhiolino. La ringraziai ed uscì dall'ufficio.
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Il campo estivo si articolava seguendo una strada principale che si divideva in tre strade principali. Su quella a destra c'erano le stanze femminili,a sinistra quelle maschili ed al centro c'era il bosco. Il bosco presentava un limite,segnato con una staccionata in legno che nessuno aveva mai superato o,almeno,quei pochi che l'avevano fatto non erano mai più ritornati. La leggenda diceva che oltre la staccionata c'era una realtà diversa ma Margaret aveva sempre smentito tutto dando la colpa alla fantasia dei bambini.
Raggiunsi la mia camera ed usai la chiave per aprire la porta. Dovetti forzarla un po' inizialmente,probabilmente quella stanza non era stata aperta da molto. Entrai e scorsi una ragazzina che stava leggendo,stesa sul letto. Quando mi vide entrare scostò il libro da davanti agli occhi e fu allora che notai i suoi incredibili occhi blu ed i capelli nocciola. Le guance erano rosate e le labbra carnose. Indossava un top azzurro semplice ed un pantaloncino,ai piedi solo un paio di calzini bianchi. Sobbalzò alla mia vista. Si sedette e si sistemò il top che era salito,scoprendole l'ombelico. 
«Ciao, io sono Wendy e tu sei?» domandò,sfoderando un grosso sorriso. Era bellissima ma di una bellezza particolare,diversa. Non era il colore degli occhi a renderli meravigliosi ma,piuttosto,la dolcezza che trasmettevano. 
«Io sono Emma.» mi presentai,ancora col fiatone. Feci un ultimo sforzo,presi la valigia e la appoggiai sul letto. La camera disponeva di due letti differenti con due piccoli armadi. Le pareti erano verdi e c'era una grossa finestra sul lato sinistro. 
«Quanto resti?» Wendy fu schietta e leggevo la speranza nel suo sguardo. Notando l'aggressività con cui aveva posto la domanda,provò a riformularla. «Ecco,mi chiedevo quanto tempo trascorrerai qui al campo. Io vengo qui ogni anno ma ogni compagna di stanza non dura mai più di una settimana,il tempo di affezionarsi e poi devono andare via. E' come una maledizione,come se dovessi essere abbandonata da ognuno perchè in una delle mie vite precedenti ho abbandonato una persona.» 
«Resto fino alla fine dell'estate.» risposi,cortese. Lei mise un dito sopra al mento poi si gettò sul letto e guardò il soffitto. 
«Credi nelle vite precedenti?» chiese.
«In che senso?»
«Io penso che ognuno di noi abbia più vite ed in ognuna di esse si rifletta qualcosa che abbiamo imparato in quella precedente. O si riflette,per esempio,una punizione.» Scoppiai a ridere poi quando capì che era seria mi ricomposi. Le dissi che credevo nelle vite precedenti e che,per ogni punizione,c'era sempre un rimedio.
«Sono destinata ad essere sola,forse,fino a quando non ritroverò 'la mia persona'.» 
«La tua persona?»
«Si,vedi esiste una persona che è in grado di salvarti. Si tratta del vero amore,la magia più potente che esista. C'è scritto anche in questo libro.» Indicò il libro che teneva tra le mani. Mi avvicinai e mi sieddi accanto a lei. «Anche in questo libro c'è una Wendy,lei non riesce a trovare  la felicità fino a quando non arriva Peter.»  Mi guardò intensamente negli occhi poi disse «Io sono sicura che un giorno Peter arriverà ed io sarò libera dalla maledizione. Non sarò più sola. » I suoi occhi si gonfiarono di lacrime ed una le rigò il volto. La abbracciai. Non importava da quanto tempo la conoscevo,quella ragazza già mi piaceva.
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Trascorsi tutto il pomeriggio a parlare con Wendy. Le raccontai della mia famiglia e lei della sua. Proveniva da una famiglia di avvocati,sua madre era sempre impegnata così come suo padre e spesso le capitava di rimanere a casa con i suoi fratelli.
Tom era tondo ed amava il colore arancione. Era stato adottato,aveva gli occhi a mandorla ed un colorito giallastro. Aiden,invece,era la sua sorellina minore. Amava il rosa,aveva i capelli biondi e lunghi,la frangetta e gli occhi azzurri. Quando Aiden aveva tre anni le fece la promessa che avrebbe bevuto con lei,ogni pomeriggio,il the insieme ai loro peluche. La donna della famiglia che preferiva era sua nonna: una donna simpatica ed energica dai capelli bianchi e  la pelle segnata dal tempo. Quando Wendy mi domandò di mia madre le risposi che era morta. Si scusò ed io ribattei che non stavo male. Non si poteva stare male per una persona che non si era mai conosciuta. Sentivo solo un grosso vuoto al cuore che cercavo di colmare distraendomi. Non avevo molti amici nella vecchia città per questo adoravo leggere e scrivere,mi aiutava a dimenticare. Mia madre era morta dandomi alla luce e non avevo mai capito davvero se mio padre mi odiasse per questo. Se il mio pensiero era corretto,non lo dava a vedere. 
Wendy rispose che mio padre non mi odiava. L'amore di un genitore è immutabile ed imperituro. Quando sentì queste parole mi rallegrai e la sera,quando mi addormentai,lo feci col sorriso stampato sulle labbra perchè avevo trovato qualcuno.
Ora io e Wendy potevamo essere sole insieme. 
   


                  
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Ecco qui il secondo capitolo di "Looking for an happy ending". Mi sto divertendo tantissimo a scriverlo e spero tanto che vi stiate appassionando. 
In questo capitolo Emma,la protagonista,incontra una delle sue future fondamentali aiutanti:Wendy. La giovane è però soggetta ad una maledizione,è abbandonata da tutti poichè,in passato,ha abbandonato qualcuno.
Cosa succederà lo scoprirete solo continuando a leggere.
A presto e fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni su! 
-M.
   
 
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