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Autore: ValyMalik    21/04/2014    0 recensioni
"Erano le otto di mattina, una domenica come tante, per gli altri. Ma non per me, non per la ragazza che aveva perso il suo migliore amico. Da cinque anni, ormai, la mia vita era diventata buia. Mai più un sorriso sul mio volto.
Certo, le sue corteggiatrici saranno state tristi; i suoi amici, disperati. Ma io ero persa. Niall era sempre stato per me come un fratello maggiore."
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Why don't you say?

 

 

 

“Devi raccontarmi” mormorai “ho avuto paura, pensavo che tu fossi morto!”

“Cosa?! Ma la lettera...” si mise seduto dritto e si fece serio.

“Che lettera?” chiesi, continuando a non capire.

“Avevo detto a Mary di dartela!” ringhiò, furioso. “MARIANNE!!!” gridò.

La ragazza accorse subito “Che c'è?” chiese con aria innocente.

“C'E' CHE NON HAI DATO LA LETTERA A MIL!!!” le urlò ancora più forte in faccia . Doveva essere qualcosa di davvero importante, non l'avevo mai visto così arrabbiato “Mi dispiace... io...” tentò di scusarsi mia sorella.

“VAI SUBITO A PRENDERLA!!!” salì di fretta le scale e tornò giù con una busta in mano “Ecco” me la porse e poi se ne andò, indignata per il trattamento poco rispettoso che aveva ricevuto da Niall. Pian piano lo vidi rilassarsi, il viso tornare di un colore normale, e la vena del collo diminuire la capacità. “Leggi” disse con tono calmo. Obbedii, e aprii la lettera:

 

'Cara Mil,

 

so che ti starai chiedendo dove sono finito, o perchè mi hai visto coperto da un telo

 

allontanarmi su un'ambulanza.

 

La risposta è semplice, e non è un defunto che ti sta parlando. Non te ne ho mai parlato,

 

ma io faccio parte di un'Associazione super-segreta. È stata solo una copertura, la mia

 

finta morte.

 

Ed è per questo motivo che non dovevi saperlo, e che nemmeno ora dovresti. Ma volevo

 

solo che non ti preoccupassi per me.

 

Sappi che tornerò.

 

A presto, un bacio.

Niall.'

 

Perchè non avevo mai avuto quella lettera? Perchè Mary me l'aveva tenuta nascosta per tutto questo tempo? Non lo sapevo.

“Oh, Niall...” avrei voluto piangere, ma anche prendere a schiaffi mia sorella per quello che aveva fatto. Ma perchè? Ancora non lo capivo.

“Ora è tutto a posto... è questo quello che conta no?” annuii sorridendo tristemente.

“Hai ragione” tornai a rifugiarmi tra le sue braccia, e mi addormentai.

 

“Ehi” un sussurro, e la mia spalla venne scossa. “Mmh...” mugugnai io.

“E' lunedì, devi andare a scuola” cosa?! A quelle parole mi alzai dal letto e mi diressi verso il bagno. Ma come mai assomiglia così alla cucina? Mah, la mente alla mattina gioca brutti scherzi. Allungai la mano verso lo spazzolino, ma afferrai l'aria “Mileny, sei in cucina!” mi chiamò Nil. Sbattei le palpebre qualche volta e mi accorsi che aveva ragione “Oh” riuscii solo a dire e sbadigliai. Mi avviai al piano superiore, mi feci una bella doccia, e poi pensai: 'Perchè dovevo prendere lo spazzolino, se non ho nemmeno fatto colazione?' risi di me stessa, e dopo essermi vestita andai a prepararmi la mia colazione preferita: becon, uovo e succo d'arancia. Appena fui entrata, vidi che c'era già qualcuno all'opera: il mio cuoco preferito. Cioè Niall. “Buongiorno” mi salutò.

“Mmh, che buon profumino!” lui sorrise, e portò a tavola la colazione. Mangiai insieme a lui, la cosa più buona che avessi mangiato negli ultimi cinque anni.

“Ti accompagno io, oggi” mi disse dopo aver svuotato il suo piatto. Annuii, ancora intenta a masticare il becon. Dopodichè mi alzai e mi lavai i denti (in bagno, stavolta) ed ero pronta per partire. Lui mi aspettava fuori dalla porta, affianco ad una moto bellissima.

“E questa...?” chiesi osservando il motore argenteo “E' per te” mi rispose. Mi sapeva sempre sorprendere, trovava il modo di rendermi felice in ogni occasione.

“Dai provala” sorrisi, senza parole, e saltai in sella. Avevo una moto, prima, ma niente di paragonabile a quella. Era come volare, sentire la libertà scorrere nelle vene. Dopo un bel giro tornai da Nil. “E' fantastica!!!” gioii, e lo feci salire. Nel posto del passeggero, ovviamente. Girai la manopola dell'acceleratore e partii, verso la scuola. I capelli al vento, il casco mi proteggieva il viso, e il mio migliore amico abbracciato. Mi sentivo felice, davvero. Perchè volevo che quei minuti che impiegai per arrivare a scuola non finissero più.

Ma, ovviamente, arrivammo in pochissimo tempo.

 

Nel cortile gli alunni mi guardavano tutti stupiti. Mi sentivo tutti gli occhi puntati addosso. Tolsi il casco, e la massa di capelli ramati mi ricadde sulle spalle. Niall venne con me, in mezzo a tutti gli alunni. Raggiunsi Laura, una mia grande amica. “Ciao Mileny” mi salutò appena mi vide “Niall! È un po' che no ti vedo!” si salutarono con due baci sulle guance. “Non sono stato da queste parti” rispose senza entrare nello specifico. “Vieni bellissima, andiamo” disse poi la ragazza a me e mi portò via tirandomi per un braccio. Lo salutai alzando la mano, e lui ricambiò, prima di scomparire alla mia vista. “Devi vedere il nostro nuovo compagno” il suo tono di voce eccitato e il modo con cui parlava mi suggeriva che fosse davvero un ragazzo carino. E in questo lei non sbagliava mai. La notra classe era raggruppata a cerchio intorno a questo nouvo ragazzo. Mi feci largo, e lo vidi. No, Laura non si sbagliava. Inglese, riccio, occhi verdi. Davvero ma davvero bello. “Ciao” disse quando mi vide comparire “io sono Harry, piacere” aveva un accento dell'Inghilterra evidente. Qua in Irlanda ero abituata a sentir parlare in modo diverso “Mileny” dissi io, sorridendo, e lui ricambiò. Una parola: fossette. Ogni attimo in più con quel ragazzo e mi accorgevo di un'altra piccola parte bella di lui che non avevo ancora notato.

In quel momento la campanella d'ingresso suonò, e tutti i ragazzi si ritirarono in classe.

 

 

  
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