Rimasi seduta sulla sabbia anche se Sonny se ne era andato. Forse aveva ragione … dovevo ricominciare tutto da capo e lasciare stare il passato. Dopo averci pensato mi alzai e ritornai in stanza a dormire.
Oggi è sabato, ovvero niente scuola. Uscì dalla mia stanza e mi ritrovai Rebecca seduta sulla panchina del corridoio. Notò la mia presenza e mi corse in contro abbracciandomi.
-Hey Diana! Come è andata la festa?- mi chiese.
-Bene …- dissi con uno sospiro.
-C’è qualcosa che mi nascondi …- obbiettò. Si, non ero mai stata in grado di dire le bugie; grazie mille Simon! Infatti mia nonna continua a dirmi che quando ero piccola Simon mi insegnava a dire sempre la verità.
-Ho conosciuto un ragazzo che mi ha aiutato con la storia con Bryan- dissi.
-Chi? Bryan? E chi è!- mi chiese sfacciatamente Rebecca. Le spiegai tutta la storia tra me e Bryan e soprattutto le dissi come mi sentii quando lui baciò Kristen davanti a me.
-Oh, mi dispiace … e che ti ha detto questo ragazzo?- le dissi parola per parola quello che mi aveva detto.
-Oddio, che dolce che è- mi disse con occhi sognanti e aggiunse: -Ma in che classe va?-.
-Non lo so, era un dj e ha detto che era venuto a fare un piccolo concerto qui per la festa …-.
-Un dj?! Dimmi più o meno com’era …- infatti Rebecca era una appassionata di quella musica che non so bene come si chiami … comunque quella musica da dj.
-Allora, aveva degli occhiali da nerd neri, una rasatura sulla sinistra e dei lunghi capelli neri …-
-Oddio! Non sai con chi hai parlato!!- Mi disse in preda all’emozione.
-E con chi?- domandai io ridendo per la sua reazione.
-SKRILLEX!!!- urlò. Per fortuna eravamo sole in corridoio.
-Non so chi è …- dissi ridendo ancora per la sua reazione. Rebecca prese il suo cellulare e andò su internet, scrisse skrillex e vennero subito le sue immagini.
-E’ lui vero?- mi chiese emozionata. Avvicinai il cellulare di Rebecca a me perché non potevo crederci.
-Si … è lui, mi ha lasciato anche il suo numero.- le dissi con naturalezza.
-Cosa? O mio dio! Io ti amo, ti sposo domani!- ovviamente mi misi a ridere.
-Però gli ho promesso di chiamarlo solo se ne avevo bisogno- ci pensai un attimo –io ne ho bisogno, devo dirgli perché non mi ha detto chi era!- aggiunsi.
-O mio dio! Posso venire con te?- mi disse Rebecca supplicandomi.
-Ti direi di si ma prima è meglio che lo chieda direttamente a lui, mi dispiace- le dissi.
-Va beh, fa lo stesso, capisco- mi disse sorridendo. Uscii dalla scuola e lo chiamai …
-Pronto? Sonny?- chiesi come se non sapessi che non fosse lui.
-Si … cosa succede?- mi chiese preoccupato.
-Potresti venire al Bar Smookie un attimo?- gli chiesi
-Va bene …- mi disse pensieroso.
Mi sedetti a un tavolino del bar e lo vidi arrivare cinque minuti dopo. Aveva un cappuccio per non farsi riconoscere, si sedette al tavolino.
-Cosa c’è?- mi chiese senza neanche salutarmi.
-Perché non mi hai detto chi eri?- gli chiesi io un po’ infastidita.
-Perché volevo che tu mi apprezzassi come Sonny e non come Skrillex …- mi disse molto sinceramente. Io rimasi attonita. Sonny si alzò dalla sedia venne vicino a me, mi alzò, mi guardò negli occhi e mi baciò. Io lo allontanai.
-Forse è meglio che rimaniamo amici, non credi?- gli dissi io.
-Solo perché ora sai chi sono e non vuoi metterti nei casini- obbiettò lui.
-No! Non è vero!- cercai di negare.
-Non ci casco, non sei brava a dire le bugie- mi disse sorridendo. E che cavoli! Maledetto mio fratello! Io annuii.
-C’è il lunapark aperto ti va di andarci?- era ovvio che gli piacevo … ma sapevo che se mi sarei messa con lui avrei dovuto lasciare l’università e i miei non ne sarebbero tanto felici visto che hanno speso un capitale per farmi andare.
-Okay- gli dissi con un sorriso.
Al lunapark ci divertimmo un mondo, Sonny vinse per me un peluche a panda. Arrivò sera e dovemmo andare. Lui mi teneva alla vita e io mi tenevo alla sua, come due fidanzatini. Sonny mi accompagnò fino all’entrata dell’università. Li ci guardammo a lungo negli occhi.
-Diana, sei fantastica … Bryan non sa cosa si è perso- mi disse con un accenno di un sorriso. Io lo guardai e poi lo abbracciai forte.
-Non sai quanto mi sei utile in questo periodo- gli dissi mentre mi scendeva qualche lacrima a pensare ancora a Bryan, forse è per questo che non volevo che Sonny mi baciasse, ero ancora convinta che io e Bryan stessimo assieme.
-Per te questo e altro- mi rispose incoraggiandomi –Ora posso meritarmi questo bacio?- mi chiese. Io non potei rifiutarlo un’altra volta. Così questa volta fui io a baciarlo. Dopo che ci fummo baciati mi limitai a un “ti amo Sonny”.
-Anche io piccola- mi disse Sonny baciandomi sulla guancia.
-Ora vado a domani- lo salutai e sprofondai nel letto. A quel punto entrò Mary.
-Auguriiii!!!- Mi disse stritolandomi.
-Ehm … per cosa?- Le chiesi preoccupata.
-Come per cosa? Ti sei appena baciata con un ragazzo!- Mi disse sfacciatamente …
-No! Non è vero- Dissi fingendo.
-Hahahah non sei brava a dire le bugie, guarda che ti ho visto sai?- ancora questa storia della verità, oggi non ne posso proprio più … quando torno a casa devo ringraziare Simon con tutto il mio cuore.
-Quindi mi hai spiato?- obbiettai io.
-No … cioè si ma solo perché dovevo entrare anche io a scuola …- cercò di scusarsi –allora? Com’è? Non ho potuto vederlo in faccia perché aveva il cappuccio …- aggiunse.
-Speciale … ora lasciami in pace che devo dormire- le dissi per tagliare corto.
-Okay, calmina eh … notte comunque- mi disse.
-Notte-.