È sera e decido di ascoltare un po’ di musica pensando solo e unicamente a me. Ultimamente sto ascoltando molto la canzone ‘Say something’ mi ricorda molto il rapporto tra me e mia madre. Pian piano ho imparato il testo e ora lo so a memoria. La metto a tutto volume e inizio a cantarla:
“Say something, I’m giving up on you “Di qualcosa, sto rinunciando a te
I’ll be the one, if you want me to Sarò la persona giusta, se mi vuoi
Anywhere, I would’ve followed you Ovunque, ti avrei seguito
Say something, I’m giving up on you Di qualcosa, sto rinunciando a te
La stanza è buia e solo le persiane semichiuse fanno entrare quella poca luce, che si sparge per la stanza. Sdraiata sul letto, fisso il soffitto, pensando a tutto quello che mi è successo. In pochissimo tempo la mia vita è stata travolta dalla casualità. Prima avevo solo una candela che illuminava quel grande percorso che ancora mi aspetta, ma ora si è spenta ed è tutto buio …
“And I am feeling so small Ed io mi sento così piccolo
It was over my head Ero sopra la mia testa
I know nothing at all Non so proprio nulla
… Sono così piccola e debole. Non riesco a capire perché tutto questo è successo a me. Mi ero abituata a quella noiosa routine e ora tutto è stato cambiato …
And I will stumble and fall E io inciamperò e cadrò
I’m still learning to love Sto ancora imparando ad amare
Just starting to crawl Semplicemente iniziando a gattonare
… Sono così stanca di tenermi tutto dentro. Sono stanca di piangere. Stanca di sentirmi in colpa. Non faccio altro che cadere e alzarmi di nuovo. Non faccio altro che chiudermi in me stessa…
Say something, I’m giving up on you Di qualcosa, sto rinunciando a te
I’m sorry that I couldn’t get to you Mi dispiace di non essere riuscita ad arrivare a te
Anywhere, I would’ve followed you Ovunque, ti avrei seguito
Say something, I’m giving up on you Di qualcosa, sto rinunciando a te
… Perché è successo a me?! E quando lei mi dimenticherà? Cosa dovrò fare? So già che scoppierò a piangere, ma non importa. L’ abbraccerò e continuerò volerle bene, perché io non mi sono dimenticata di lei e non lo farò mai …
And I will swallow my pride E ingoierò il mio orgoglio
You’re the one that I love Tu sei l’unica che amo
And I’m saying goodbye E ti sto dicendo addio
… Lei per me c’è sempre stata, ora tocca a me. Sarà dura, ma non voglio abbandonarla ora. Lei non la perderò …
Say something, I’m giving up on you Di qualcosa, sto rinunciando a te
And I’m sorry that I couldn’t get to you E mi dispiace di non essere riuscita ad arrivare a te
And anywhere, I would’ve followed you E ovunque, ti avrei seguito
… Mamma tu ci sei sempre stata. Mi hai sempre aiutato. Hai avuto tanta pazienza con me. Chissà quante volte ti avrò fatto piangere la sera per tutte le delusioni che ti davo. Ora rimedierò …
Say something, I’m giving up on you Di qualcosa, sto rinunciando a te
Say something, I’m giving up on you Di qualcosa, sto rinunciando a te
Say something …” Di qualcosa …”
Ti voglio bene Mamma, grazie di tutto.
Le lacrime ora mi solcano il volto. Mi metto su un fianco e lascio che il sonno mi prenda con sé.
La mattina dopo mamma non mi chiama. Mi sveglio da sola e scendo giù in cucina. la trovo al tavolo seduta a fissare l’infinito. –“Mamma? Stai bene?”. Prende coscienza scuotendo la testa si gira verso di me con aria confusa e ho paura di ciò che sta per dire
-“ E tu … Tu chi sei?”.
Come pensavo piango, piango come non ho mai fatto fin’ora. Il mio peggior incubo si è avverato. Mi avvicino a le e l’abbraccio con tutta me stessa. Lei non ricambia, cosa che non farei nemmeno io. La lascio e il suo sguardo è incerto e io mi limito a dirle: -“ Mamma sono Iris. Sono tua figlia” –“Non ricordo di avere una figlia” sono terrorizzata. Ora cosa faccio? –“ aspettami qui” le dico con più calma possibile. Prendo il telefono e chiamo zia. Probabilmente stava dormendo, lo si capisce dal tono di voce che ha, ma la cosa è urgente e devo dirgliela assolutamente. Le racconto ciò che è successo e mi assicura che in 30 minuti sarà davanti alla nostra porta. La saluto e lasciando in disparte mamma, vado di sopra a prepararmi. Lei mi guarda con sospetto, ma metto da parte le frecciatine e mi sbrigo a prepararmi dato che, come al solito, sono in ritardo. La saluto come tutte le mattine e mi avvio verso la scuola.