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Autore: Midnight the mad    22/04/2014    1 recensioni
"Insomnia" perché sì. Perché è roba scritta in notti insonni e momenti del cazzo.
Canzoni perché sì. Perché sono più reali della vita.
Parole perché sì. Perché è l'unico modo di gridare.
Cose diverse tra loro, che vengono un po' quando vogliono. Se volete leggere, leggete.
1. Redundant
2. Basket Case
3. She's a Rebel
4. Uptight
5. Die young
6. Pompeii
7. St. Jimmy
8. Gli anni
9. X-Kid
10. Show must go on
11. Cry to heaven
12. '74-'75
13. Knockin' on heaven's door
14. The forgotten
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SHOW MUST GO ON
 
Empty spaces... What are we living for?
Abandoned places... I guess we know the score...
On and on, does anybody know
what we are looking for?...
 
Vai a una notte di inizio estate. Non di quelle passate a ridere e scherzare con gli amici attorno a un falò sulla spiaggia, non di quelle in cui ti scateni in una discoteca imbottendoti di vodka lemon. Vai in uno sputo che ha il coraggio di farsi chiamare città. Vai nelle piazze che di giorno sono piene di gente e turisti, e guarda come sono ridotte adesso. Guarda gli studenti che fingono di divertirsi bevendo birra ghiacciata venduta a un euro a bottiglia da senegalesi che vanno in giro con secchielli pieni di ghiaccio. Osserva i loro occhi mai illuminati dai loro sorrisi finti, semmai solo dalla luce dei lampioni. Perditi nella loro finzione. Guarda come sono patetici, loro che non vedono l’ora di andare a casa, loro che non sanno cosa cazzo faranno nella vita, non sanno neanche cosa ci fanno qui perché se ne fregano dell’università che frequentano solo per fare contenti i loro genitori, che così continuano a pagare loro vitto e alloggio in una città che di metropoli non ha proprio un cazzo. Però devi ammetterlo, un fascino perverso ce l’ha. E lo capirai ancora di più quando andrai avanti.
 
...Another hero, another mindless crime
behind the curtain, in the pantomime...
Hold the line, does anybody want to take it anymore?...
 
Abbandona le piazze. Non è lì che devi arrivare, ma più avanti. Cammina, arriva fino al cinema, entraci. Paga quel cazzo di biglietto, tanto che ti costa. In qualcosa bisogna pur spenderli, i soldi. Entra nella sala, siediti. Fissa quello schermo enorme su cui scorrono le pubblicità, e poi goditi il film. Guarda come ti rigirano quel fottuto bel sogno americano, con storie di supereroi e cattivi sconfitti. Ridici, sputaci sopra, perché tu lo sai benissimo che non è vero. Dietro le quinte è tutto mosso da mani esperte, mani che tengono i fili di tutti i burattini che popolano questo mondo. E tu non lo sai di chi sono quelle mani, e a dire il vero non te ne frega niente. Che cosa cambia, tanto? C’è davvero differenza tra il governo, Dio e la mafia? No. Tutti potenti, tutti stronzi, tutti che fanno i comodi proprio quando gli gira. Non c’è nessuno che si salva da loro, non sarai tu la prima a farlo, rassegnati.
 
...The show must go on!
The show must go on!
Inside my heart is breaking,
my make up may be flaking
but my smile still stays on…
 
Continua a camminare. Osserva questo piccolo palco che è una città, che il mondo intero. Con tutti questi attori che continuano a recitare le loro vite. E chi se ne frega se il trucco sta iniziando a sciogliersi sotto le luci dei riflettori dopo esserci rimasto troppo tempo, a nessuno importa. Sotto i riflettori ci si resta, e se si è bravi attori basta un bel sorriso e si resta lì, e la folla ti acclamerà sempre.
“E se è il cuore che si rompe?” pensi.
Povera stupida. Il cuore è all’interno, idiota. Chi se ne frega se si rompe? Tanto non si vede.
Dovresti averlo capito, no?, che l’apparenza è tutto.
 
...Whatever happens, I’ll leave all to chance.
Another heartache, another failed romance.
On and on, does anybody know
what are we living for?...
 
Ecco, brava, continua a camminare. Che tanto in una notte come questa è meglio lasciare tutto al caso. Che tanto, anche se non ti dico dove andare, prima o poi ci arriverai, nel posto dove volevo portarti.
Passa davanti a quei due innamoratini che litigano. Osserva gli schiaffi che gli molla lei, povera patetica. Ridi, perché davanti a queste cose è meglio ridere che piangere.
E continua ad andare avanti. Tanto non lo sanno neanche loro per cosa cazzo stai vagando per la città.
 
...I guess I’m learning, I must be warmer now...
 
Credo che tu stia pensando di sare iniziando a capire.
Povera illusa.
Non hai capito proprio un cazzo, nessuno nella sua vita è mai riuscito a capire. Chi sei tu?
Te la insegno io, una cosa. Non cercare di capire il mondo, non essere cordiale con lui. Sputagli in faccia e basta.
 
...I’ll soon be turning, round the corner now.
Outside the dawn is breaking
but inside in the dark I’m aching to be free...
 
Ed eccoti qui. Dalla via centrale, svolta a sinistra. Una strada più stretta. E poi di nuovo a sinistra. L’alba sta arrivando, ma non è mai troppo tardi, qui. Qui è sempre notte, al buio dell’ombra delle case e al buio dei pensieri di chi sta qui, perso sul lastricato sporco e umido, una siringa nel braccio e una bottiglia in mano. Guardali. Guardali, loro che non fanno finta. Loro che non mentono neanche a loro stessi, che ammettono quello che sono. Loro che forse la realtà l’hanno capita e ne hanno paura, e quindi si nascondono qui ad annullare se stessi. Loro sanno la verità, e guarda come soffrono. Guarda come sono, i meno patetici di tutti, che però agli occhi di chiunque non sono che sputi in uno sputo più grande.
Non piangere per loro, decidi. Decidi chi vuoi essere. Se vedere o non vedere.
Sì, ma decidilo ora. Perché la notte finisce, e così gli attimi.
Decidi e basta, non pensarci.
Tanto, durerà solo per tutta la vita.
 
...The show must go on!
The show must go on!
Inside my heart in breaking,
my make-up may be flaking
but my smile still stays on...
 
Sì, ecco, brava. Vattene. Tanto nessuno ha il diritto di criticarti. Tanto non te ne deve importare, di niente, e a te non deve importare di quei drogati del cazzo.
 
...My soul is painted like the wings of butterflies,
fairytales of yesterday will grow but never die.
I can fly, my friends!...
 
Non c’è bisogno che vada a finire così, stai pensando. Stai pensando che la realtà puoi vederla anche senza farti schiacciare da lei.
Mi fai ridere. Cosa pensi? Pensi di essere migliore?
No, cerchi di giustificarti. Menti. Ovvio che pensi di essere migliore. Tutti lo pensano.
Per questo sono tutti fottuti.
Tu credi di poterci provare. Credi di poterti alzare in volo su tutto questo e sistemare le cose. 
Ma lo sai, tu non hai le ali. Hai solo un’anima dipinta a forma di ali, che però non serve a niente. No, non serve a niente, l’anima. Sputala, vomitala. Fai prima. L’anima non ti serve, è inutile.
Riesce solo a farti continuare a credere di essere capace di volare quando invece, se ci proverai, ti schianterai al suolo.
L’anima è un’assassina. Imparalo.
 
...The show must go on!
The show must go on!...
 
Non mi credi, vero? No, ovvio che non mi credi. Tu, che pensi di essere una fottuta ribelle. E invece te lo dico io che cosa sei. Sei soltanto una ragazzina che non sa che cosa farsene della sua vita, che per questo ha deciso di darsi uno scopo e di salvare il mondo. E non sei neanche la prima che lo fa, sai? No, proprio. Lo fanno tutti. Lo fanno tutte le marionette di un governo che è Dio e di un Dio che è mafia e di una mafia che è governo. Hai visto tutto quello che c’era da vedere in questa città, eppure continui ad andare in giro con quel cazzo di plettro al collo. “The show mustn’t go on”, ci scrivi, e continui a riscrivercelo tutte le volte che si cancella ma non lo fermi mai, lo show, lo show sei tu e ti va bene che vada avanti così, renditene conto. Se va avanti il tuo show personale, tu puoi continuare a credere di avere una speranza.
E, automaticamente, ti fotti da sola.
 
...I’ll face with a grin,
I’m never giving in,
oh, with the show...
I’ll top the bill, I’ll overkill,
I have to find a way to carry on,
oh, with the...
 
Sì, d’accordo. Sarai un’attrice provetta, la più brava, costantemente sotto I riflettori. Perché nel tuo ruolo ci crederai. Arriverai anche a dimenticarti che questo è un teatro, che stai recitando.
Eppure, sappilo. Questo è soltanto...
 
...Oh, with the show...
 
...uno show.
E lo show continuerà. Con o senza di te. Per sempre.
Perché...
 
...The show must go on!
  
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