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Autore: MissPark    22/04/2014    0 recensioni
Questa è la storia di Yuki Satou, una ragazza in viaggio per la Corea in cerca del suo primo amore Raiden Miura che sembra essere diventato una pop star. Raiden rinuncerà alla sua carriera in nome di un vecchio amore o la fama ha preso ormai il sopravvento?
PS: Ciao a tutti :) Sono un amante di anime e manga come avrete capito, e ho voluto coniugare questa mia passione con il mio amore per il kpop e i drama coreani. I personaggi sono di mia fantasia anche se il contesto in cui si muovono è il mondo reale. Spero vi piaccia, farò del mio meglio per rendere la storia interessante, buona lettura! -EmilyPark-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Gli anni passarono e le giornate trascorrevano tranquille, avevo 15 anni e finalmente andavo al liceo. Ogni mattina mi infilavo nella mia divisa color blu cobalto e dopo aver dato un bacio alla nonna uscivo di casa e andavo verso scuola con due mie compagne di classe. Raiden non faceva mai la strada con noi anche se abitavamo nella stessa via, lui preferiva venire a scuola con il motorino per farsi bello agli occhi delle ragazze. Devo dire che ciò mi ingelosiva alquanto ma non gliel'avevo mai fatto notare; Raiden era cambiato un bel po'; era diventato molto alto, intorno ai 180 cm credo, e non aveva più i capelli corti ma li portava abbastanza lunghi in modo da coprirsi gli occhi con alcuni ciuffi, i Power Ranger ormai li aveva abbandonati ed ora era patito di gruppi giovanili rock del nostro paese,tanto che aveva persino imparato a suonare la chitarra. Io invece ero più o meno sempre la stessa; ero rimasta bassina e di certo la mia carnagione chiarissima e la mancanza di "forme" non mi aiutava a farmi sembrare una donna vera e propria, anch'io seguivo la moda del tempo, mi ero schiarita i capelli fino a farli diventare color castano chiaro e mi piaceva tenere la frangetta che spesso decoravo con dei saldini e delle mollette colorate. Nonostante tutto io e lui eravamo rimasti sempre buoni amici e non mancava giorno in cui non andassimo a pranzare insieme. La campanella di mezzogiorno suonò ed io, preso il mio bento, andai sul tetto della nostra scuola ad aspettare che arrivasse anche lui. Quel giorno il mio pranzo era più delizioso del solito e non riuscì ad aspettare senza aver assaggiato di nascosto una polpettina di riso. Raiden arrivò, e con una mano mi diede un colpetto sulla testa. " Eccomi scusa il ritardo" sorrise. Quando parlava con me cambiava espressione e diventava il ragazzo più dolce della terra abbandonando per un attimo quell'aria da bello e dannato che si era costruito per attirare le ragazze. "La nonna oggi mi ha preparato un pranzo con i fiocchi, senti come profuma!" gli dissi arrossendo e portandogli il mio bento sotto il naso. Lui mi guardò fisso negli occhi e capì subito che qualcosa non andava, aveva un nonsochè di malinconico e ciò mi preoccupò. "Va..va tutto bene?" chiesi cambiando espressione. "Yuki,mi sa che questo sarà l'ultimo pranzo che faremo assieme. Tra qualche giorno mi trasferirò" "Cosa?! Dove andrai?" chiesi cercando di camuffare la voce roca per lo stupore. "Ci trasferiamo per qualche giorno a Shibuya a casa di mio zio, poi una volta salutati tutti ci trasferiremo in Corea, mio padre è stato trasferito. Mi dispiace Yuki." Disse freddamente guardando un punto fisso sul pavimento. Le lacrime salirono fino ad innondarmi gli occhi, ma riuscì a trattenerle e cercando di non farmi vedere da lui dissi:" Beh dai la Corea è bella ti farai dei nuovi amici, magari ogni tanto ci vedremo in webcam, e poi tu sei portato per le lingue vedrai che imparerai subito e diventerai il più bravo della scuola" Le parole mi uscivano di bocca senza che nemmeno me ne rendessi conto,cercavo di sembrare rilassata ma avevo il cuore a pezzi. Non riuscì più a mangiare nulla, mi alzai da terra e rientrai a scuola lasciando Raiden con un "Non ho tanta fame scusami,vado a finire i compiti". Quella fu l'ultima volta che lo vidi a scuola. Nei giorni che seguirono cercai di evitare di vederlo ma non ci fu momento nel quale non pensassi a lui e non piangessi di nascosto per quanto mi sarebbe mancato. Il giorno della sua partenza era arrivato; erano le sei del pomeriggio e il sole era quasi ormai calato, dalla finestra della mia stanza entrava una stupenda luce arancione che illuminava il profilo degli oggetti, ma io ero troppo triste per poter apprezzare quello spettacolo; sentivo in lontananza il signor Miura caricare le valige nel portabagagli della macchina e la nonna chiamarmi dal piano di sotto per andare a salutare la famiglia in partenza. Scesi lentamente le scale sperando di non arrivare mai al piano terra per non dover vedere quello spettacolo. Mi affacciai dal cancello e trovai Raiden seguito dalla madre e il padre, ancora indaffarato con le ultime valige. "Fate buon viaggio e state attenti" dissi inchinandomi cercando di non guardarli per evitare di soffrire ancora di più. "Vi ho preparato dei dolcetti per il viaggio" Sorrise la nonna porgendo alla signora un cestino di vimini ricoperto da un panno bianco accuratamente infiocchettato. "Ti chiamerò Yuki,a presto" fu tutto ciò che mi disse lui, ma non riuscì a guardarlo nemmeno per un istante,quello sguardo che mi aveva sempre fatto impazzire ora lo evitavo, il più possibile. Non appena si voltarono corsi piangendo in camera mia e mi buttai sul letto dove rimasi per tutta la sera. Quella notte fu la peggiore di tutta la mia vita, stetti ancora più male di quando mia nonna mi disse che i miei genitori non sarebbero più tornati, ero talmente piccola a quel tempo che non avevo ancora capito cosa significasse non rivedere mai più qualcuno al quale si volesse così tanto bene. Raiden Miura era stato il mio primo amore e lui non l'avrebbe mai saputo. Erano le 2 di notte quando una luce abbagliante ruppe l'oscurità della mia stanza. Mi voltai verso il comodino e vidi che quel bagliore proveniva dal mio cellulare, lo afferrai e sbloccato lo schermo ci trovai un messaggio. Era lui. Il cuore cominciò a battermi all'impazzata e premetti i tasti per visualizzarlo il più velocemente che potevo. "Mi dispiace se non sono riuscito a dirti nulla di speciale come addio ma è stata dura anche per me credimi,mi piacerebbe poterti vedere ancora una volta di persona e salutarti come si deve anche se so che ormai ciò che è fatto è fatto. Buonanotte Yuki mi mancherai". "Devo vederlo, devo rivelargli i miei sentimenti,non posso vivere con questo rimorso per sempre!"pensai; mille idee mi passavano per la mente, avrei voluto prendere la bicicletta e correre da lui ma troppe ore di strada ci separavano. "Domani verrò a Shibuya,aspettami alla stazione per favore" scrissi in tutta velocità sperando di trovarlo ancora sveglio. Appoggiai il telefono sul petto fantasticando su ciò che avrei o non avrei dovuto dirgli,mi passavano mille pensieri per la testa e l'idea di poter rivedere Raiden anche solo per una volta mi fece spuntare un sorrisone sul viso e le lacrime agli occhi ma questa volta per la felicità. I miei pensieri furono interrotti nuovamente da quel bagliore, con gli occhi ancora offuscati dalle lacrime visualizzai il messaggio che diceva semplicemente "Ci sarò" ma quelle due parole mi riempirono talmente tanto il cuore di gioia che pensavo mi sarebbe scoppiato nel petto.
  
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