La casa dove
l’avevano portato,o meglio l’aveva portato, era di piccole dimensioni e con
le camere contate per necessità: una piccola entrata,un bagno,una cucina,un
piccolo salottino e due camere da letto,una sotto e l’altra al piano di
sopra.O almeno così aveva intuito lui.Non che si ricordasse poi molto di quello
che aveva visto,non era mai stato un asso con la memoria fotografica,però dalle
foto alle pareti era riuscito a capire che in quella casa c’era già stato,o
meglio,nella camera di sopra c’era già stato.Ebbene sì,il suo rapitore era
una donna sulla cinquantina,di aspetto comunque sia gradevole con dei capelli
biondi raccolti in uno chignon e fermati con forcine e retina,la piccola
boccuccia era contornata da sottili rughe della sua età e gli occhi color
nocciola, così si ricordava,erano velati di una tristezza che poteva far
invidia persino a quella che aveva provato lui da sempre.Quella donna con molte
probabilità era la madre di Mineko.
Tornando a noi,abbiamo detto “si ricordava”.Insomma,non voleva dire che poi
fosse vero quello che aveva capito,forse era stato solo tutto frutto della prima
impressione.Già,perché non ebbe poi molto tempo per memorizzarsi il volto di
quella donna,visto che non aveva fatto altro che minacciarlo da dietro
portandolo a casa sua cercando di dare meno nell’occhio possibile.
E una volta arrivato? Gli aveva bendato gli occhi.Non capiva il perché di quel
gesto,forse non voleva farsi vedere mentre escogitava qualcosa per un possibile
ricatto o cose così…
E dire che lui non
le aveva fatto niente…insomma,perché non si fosse difeso con la sabbia non lo
sapeva nemmeno lui,ma non se la sentiva di far del male ad una signora di
quell’età e per giunta senza saper il motivo del suo gesto…
Se ne stava seduto per terra,la schiena rivolta al muro e le mani legate da una
spessa corda dietro di essa.Se le cose si fossero complicate solo la sua
difesa-assoluta avrebbe potuto fare qualcosa per proteggerlo e dire che se
l’era cercata lui.
Intorno c’era solo silenzio,l’unica cosa che si distingueva era il rumore del respiro affannato della donna in piedi davanti a lui.Aveva chiuso le finestre,impedendo alla luce di illuminare quella stanza ormai lasciata in balia di alcune candele.Poteva riconoscere l’odore della cera e intravedere fra le bende chiare poste sugli occhi le loro piccole sagome a forma di fiammelle arancioni.
Sapeva benissimo
che lei lo stava fissando e un senso di agitazione incominciò a farsi spazio
dentro di lui pian piano che analizzava la situazione.
-“Cos’hai fatto a mia figlia,mostro?”
Ecco di nuovo quella voce piena di disprezzo che aveva sentito poco prima
mentre lo minacciava.Aveva ragione lui,quindi.Mineko era la figlia della sua
rapitrice…oh cavolo!
-“Come?”
Fece finta di non capire.In effetti non sentiva Mineko da più di due
settimane,che mai avrebbe potuto farle? Non si capacitava di come quella donna
si stesse rivolgendo a lui,il Kazekage del villaggio della sabbia.Evidentemente
non tutti i rancori erano svaniti nelle persone che lui aveva fatto soffrire
anni prima.
I suoi pensieri
furono interrotti da un calcio assestato della donna in un fianco.Cercò di
rimanere impassibile,conservando lo stesso portamento che aveva sempre avuto da
quando era nato,sopprimendo qualunque idea di mostrarsi sofferente agli occhi di
lei.
-“Smettila di far finta di non capire”
Altra frase,altro calcio.
Ma ci aveva preso gusto?
Non aveva alcuna voglia di confrontarsi con lei,tanto meno di ferirla o cose del
genere…era pur sempre la madre di Mineko in fondo…
-“Non so di cosa sta parlando”
Si preparò psicologicamente ad un'altra fitta al fianco,dovuta ad un
eventuale calcio da parte della donna che però non arrivò mai.
Sentì diversi passi muoversi verso la cucina,e tornare poco dopo più lenti,ma
comunque sia sempre decisi e duri contro il pavimento.
-“So benissimo della tua armatura di sabbia,Gaara.”
Lo sapeva? Ovvio che lo sapeva,lo sapevano tutti.
Rimasero entrambi in silenzio diversi istanti quando qualcosa gli inumidì
dapprima i capelli e poi il volto,le bende,i vestiti…
-“Dieci…”
Si guardò
intorno,osservando lo spiazzale pieno di ragazzi intenti ad allenarsi.
Nessuna traccia del suo sensei,anzi era persino in ritardo.
Mineko e Kankuro avevano già iniziato gli allenamenti da un bel pezzo,mentre
lei era costretta a rimanere seduta su un tronco d’albero abbattuto in un
angolo della piazza,cercando con lo sguardo in ogni direzione la figura del
Kazekage.
A volte essere l’unica allieva era deprimente…
-“Quindici…”
-“Quindici cosa?”
Si voltò e vide gli occhi scuri di Mineko che osservavano nella sua stessa
direzione,cercando di capire a cosa lei si stesse riferendo.
-“…minuti di ritardo”
Matsuri sospirò,rassegnata
-“Non verrà”
Era chiaro che ormai non si sarebbe allenata quel giorno…probabilmente
Gaara aveva saputo che anche Mineko sarebbe stata presente agli allenamenti e
aveva deciso di non presentarsi per non vederla…già,sempre e solo a lei
pensava. Non gli era mai passato per la testa che così ci rimetteva anche la
sua prima allieva? Ovvio che no!
-“Mh…non è da lui essere in ritardo”
-“Venti…”
-“Falla finita!”
Mineko si sedette accanto all’amica,cercando di nascondere i primi sintomi
di preoccupazione che si stavano creando in lei.Doveva ammettere che non vedere
Gaara arrivare era frustrante persino per lei che non doveva più allenarcisi
insieme.
-“Mineko-chan,perché sei qui?”
-“Mh?”
Quella domanda sembrò risvegliarla dai pensieri che stava facendo su quel
ragazzo dai capelli rossi.
Indicò con l’indice della mano destra la figura nera del suo nuovo sensei
poco lontano,alle prese con una ragazza in uno scontro corpo a corpo di prova.
-“Occupato con la sua fidanzata”
Matsuri si fece scappare una risatina all’affermazione della ragazza
entrambe scoppiarono a ridere,finalmente insieme e dopo tanto tempo.
Matsuri osservò l’amica mentre sorrideva divertita a Kankuro,che sentendosi osservato si era voltato nella loro direzione e le aveva sorprese a ridere.
Doveva ammettere che le era mancato vederla felice.Da quando era successo quel casino con Gaara non l’aveva più vista sorridere di cuore,ma solo di cortesia…
Olè capitolo corto veloce veloce giusto per far intuire chi è la rapitrice del nostro Gaara :D