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Autore: Hazel_    23/04/2014    6 recensioni
“Perchè te ne vai? Non puoi farmi questo, io ti amo!”
“Liam, ci ho riflettuto, il nostro amore è proibito, è sbagliato, tutto questo è sbagliato, la nostra relazione non è approvata dagli dei, dal destino”
“Tu che parli di destino non ti accorgi che è proprio il destino che ci ha fatti innamorare.”
-
“Tu lo ami, non è così?”
“Già...”
“Allora credo che dovresti tornare da lui e lasciarti tutto alle spalle.”
-
“Sei tornata...”
“Non ti ha fatto piacere rivedermi?”
“Sì, ma non in questo modo...ti ha fatto del male?”
“Non più di quanto ce ne siamo fatto noi non stando insieme...”
-
Una storia d'amore movimentata, tortuosa, pericolosa, rischiosa, piena di intrighi e colpi di scena. Quanto può resistere un amore, se Virginia si trova ad avere come fratellastro Liam, che non fa altro che provocarla?
***
http://www.youtube.com/watch?v=13CVrBpw9GY&feature=youtu.be
Trailer fan fiction.
-
A BREVE IN REVISIONE
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oh, what hard luck stories they all hand me!'
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Epilogue.
 



-Sei sicura di aver preso tutto?- mi domandò per l’ennesima volta mio padre, vedendomi scendere dalle scale.
-Sì papà, ho ricontrollato la valigia tre volte!- risposi ridacchiando.
Ero contentissima, non stavo più nella pelle, oggi era il 31 Dicembre, e avrei passato l’ultimo giorno del 2013 con il mio Liam!
E in più -grazie a Lindsay e a Lou- gli avremmo organizzato una sorpresina, anche perchè lui non sapeva del mio ritorno a Londra, era quella la cosa più esilarante di tutte.
-E comunque devi dirmi cos’è che ti ha convinto a tornare a casa tua- continuò salendo in macchina.
Sorrisi all’improvviso pensando alla chiaccherata di due ore fa fatta in cam con Lindsay e Louis.
Tutto sarebbe stato perfetto, come mi avevano assicurato loro.
-Quando ti deciderai a partire te lo racconterò- dissi a mio padre e lui scoppiò a ridere, mettendo poi in moto l’auto per accompagnarmi all’aereoporto.

 
≈≈


Lindsay’s pov.

Detti un’ultima stirata al vestito che avrei dovuto indossare stasera alla festa di Capodanno nella villa di Emma, poi lo appesi alla gruccia e chiamai Louis.
-Lindsay?- rispose lui dopo pochi secondi.
-Hey Lou, dove sei?- gli domandai.
-Sto andando a ritirare la camicia in lavanderia e poi fra mezz’ora vado a prendere Virginia all’aereoporto- mi rispose -tutto pronto per stasera?- mi chiese poi.
-Sì, devo solo portare le bottiglie di birra al cottage di Liam, per evitare che sospetti qualcosa- dissi.
Riguardo alla sorpresa per Liam, gli avevo detto che qualche giorno prima -quando lui aveva prestato il cottage a me e ad Harry-, avevamo lasciato bottiglie di alcoolici là dentro per evitare che i nostri genitori ci scoprissero, anche perchè la maggior parte di noi erano minorenni, e non potevamo bere più di tanto.
-Perfetto!- esclamò soddisfatto -Allora io mi avvio verso Heathrow, ti chiamo quando arriviamo da te, non fare arrivare nessuno, mi raccomando-.
-Non preoccuparti, è tutto sotto controllo, i miei sono fuori, Harry è in palestra fino alle sette e adesso vado a trovare Liam- guardai l’orologio e vidi che erano già le cinque e cinquanta.
-Okay, a dopo- disse Louis.
-A dopo, ciao- riagganciai e mi misi il cappotto, pronta ad andare da Liam.

 
≈≈


-Ciao!- salutai Liam con un bacio sulla guancia entrando in casa subito dopo.
-Harry è appena uscito- borbottò rimettendosi a sedere sul divano, era piuttosto messo male, e mi veniva da ridere pensando alla faccia che avrebbe fatto stasera dopo aver rivisto la mia migliore amica.
Okay Lizzie, che lo show abbia inizio.
-Lo so, infatti ero venuta a trovare te- gli sorrisi e mi misi a sedere accanto a lui -che ti metti stasera?- gli chiesi.
-Oh, non credò che verrò alla festa- sospirò prendendo un sorso di birra.
Cosa?!
-E perchè?- gli domandai tentando di nascondere la mia preoccupazione.
Lui fece spallucce in risposta.
-Ascolta Liam- mi alzai di scatto in piedi e lui mi guardò stranito -devi venire a quella festa, non puoi stare quì a deprimerti finchè lei non tornerà!- esordii incrociando le braccia al petto.
-Tu non capisci- rispose in un sospiro -non ci riesco, non sono psicologicamente preparato a vedere coppiette che si baciano a mezzanotte sotto i fuochi d’artificio ed il cielo stellato, proprio no!-.
-Ma cosa..? Liam, ci sarò io con te. E ci saranno pure Harry, Niall e Zayn, ci saranno molti tuoi amici e tu non puoi stare a casa a Capodanno!- lo ripresi -Ti prego, fallo per me- lo supplicai cercando di fare la faccia più tenera possibile per riuscire a convincerlo.
-Mh, e va bene, verrò!- borbottò alla fine, ed io lo abbracciai felicissima -Ma se non starai con me me ne andrò subito via- ridacchiò facendo ridere anche me.
Rimanemmo a parlare un altro poco, poi il mio telefono prese a squillare e vidi che era Louis, così mi inventai una scusa e me ne tornai a casa, non vedevo l’ora di riabbracciare la mia migliore amica!


Virginia’s pov.

-Sei stato gentilissimo a venirmi a prendere- dissi a Louis facendolo arrossire.
-Non preoccuparti, faceva parte del piano, e poi sai che su di me puoi sempre contare- mi fece l’occhiolino e parcheggiò davanti a casa di Lindsay.
-Sei sicuro che non ci sia nessuno a quest’ora?- gli domandai.
-Certo, tranquilla, il piano lo abbiamo sotto controllo, niente andrà storto!- sorrisi e vidi la mia migliore amica arrivare di corsa verso la macchina di Louis, che scoppiò a ridere a crepapelle.
Scesi dall’auto e corsi ad abbracciarla, mi era mancata da morire.
-Oddio, come stai?- mi chiese subito, mentre mi stava quasi per stritolare.
-Meglio, grazie a voi due!- le risposi -E tu? Dove sei stata?-.
-Io sto bene, sono appena tornata da casa tua, Liam non voleva venire alla festa- sbuffò, e il mio cuore prese a battere fortissimo.
Dio, io e Liam eravamo distanti solo 700 metri e non potevo andare da lui fino a stasera, era angosciante questa cosa, ma dovevo resistere.
-Adesso entriamo, non voglio che qualcuno ci veda, e poi devo farti vedere il vestito che ti ho scelto per stasera!- esordì Lindsay aiutando Louis a scendere la mia valigia dall’auto.
-Certo, andiamo!- la abbracciai ed entrammo in casa sua.


 
≈≈


Ore 20,45.


Fra quindici minuti sarebbe iniziata la festa da Emma, ovviamente io avrei dovuto aspettare Liam al suo cottage fino alle 21.30 in compagnia di Louis, ed avevo la pelle d’oca.
-Stai davvero bene- la voce di Louis -che se ne stava appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate al petto- mi fece voltare.
-Ti ringrazio- gli sorrisi e lui si avvicinò.
-E pensare che fino a due mesi fa non avrei fatto quello che sto facendo adesso per te e per Liam- ridacchiò scuotendo la testa.
-Mi sorprende molto che tu lo faccia- dissi ironica.
-Il fatto è che tu mi piaci moltissimo, e voglio che tu sia felice, anche se non con me- le sue parole mi toccarono molto, a dire la verità mi sentivo un tantino in colpa, non credevo di piacergli ancora...
-Non capisco perchè Liam non mi abbia mai parlato di quel cottage- borbottai sistemandomi il vestito che indossavo.
-Questo non so proprio dirtelo- rise di nuovo e Lindsay entrò in stanza.
-Allora, siete pronti?- ululò abbracciandoci entrambi, era più euforica lei di me.
Il fatto era che io ero terrorizzata dall’idea di rivedere Liam, e non sapevo il perchè.
-Noi siamo pronti!- rispose Louis per tutti e due.
-Okay perfetto, Harry passerà a prendermi fra cinque minuti insieme a Liam, quindi voi adesso andate e ci sentiamo quando verrò al cottage- disse la bruna.
-Va bene, quindi quando tu arrivi laggiù mi chiami?- le chiese Lou per la decima volta, prendendo la giacca ed io mi misi il soprabito.
-Esatto, adesso andate che Harry sarà quì a momenti, su su- brontolò Lindsay spingendoci fuori dalla porta.
-A dopo- la salutai prima che potesse chiuderci la porta in faccia.


Liam’s pov.

Quella festa era davvero un gran fiasco.
C’erano tutte coppiette che ballavano a ritmo di quella musica che mi rimbombava nelle orecchie, facendomi salire il mal di testa.
-Allora, ti stai divertendo?- mi domandò Lindsay dandomi una pacca sulla spalla.
In risposta, alzai un sopracciglio annoiato.
-Come non detto- ridacchiò lei e poi guardò l’ora sul telefono -sono le nove e un quarto, Emma mi ha detto che per le dieci vuole servire gli alcoolici, sarà meglio andarli a prendere al cottage- mi urlò nell’orecchio per farsi sentire, la musica era veramente troppo alta.
-Va bene, mi avvio all’auto- le dissi, e lei annuì, andando poi a prendere il cappotto.
Almeno l’alcool mi avrebbe aiutato un po’ a distrarmi..


 
≈≈



-Scendi ad aiutarmi, vero?- mi domandò con un sorrisone.
-Certo- le risposi, poi spensi l’auto e scendemmo.
Mentre ci stavamo dirigendo verso l’entrata del cottage vidi Lindsay tornare verso la macchina.
-E adesso dove vai?- le chiesi.
-Ho dimenticato il telefono dentro, tu avviati- sbuffai e tirai fuori le chiavi, poi vidi un’audi nera sfrecciare verso di lei, si fermò e la vidi salire dentro.
-Lindsay!- la chiamai a gran voce -Che cazzo stai facendo?- urlai incazzato, mi stava prendendo per il culo?
-Liam, mi ringrazierai per questo!- mi mandò un bacio al volo e chiuse lo sportello dell’auto lasciandomi lì come uno scemo: e adesso?



Virginia’s pov.

-Stanno arrivando- ridacchiò Louis leggendo il messaggio sul suo smartphone -sei nervosa?- mi domandò poi.
-Un po’- sospirai stringendomi nella giacca -se vuoi tu puoi andare, posso aspettare due minuti da sola- gli sorrisi e gli lasciai un bacio sulla guancia, poi lui arrossì all’improvviso.
-Sei sicura?- mi chiese.
-Sì certo, non voglio che Liam ti veda- gli dissi e poi scesi dall’auto.
-Buona fortuna, e se hai bisogno chiamami pure- esordì mettendo in moto.
-Grazie, lo farò- sorrisi e chiusi lo sportello, non vedevo l’ora di rivedere Liam.


 
≈≈


Louis se n’era andato già da un po’, dato che Lindsay e Liam stavano arrivando, così ero rimasta a sedere sulla panchina al parchetto adiacente al cottage.
Faceva molto freddo, così tanto che decisi di avviarmi, avrei aspetto Liam dentro.
Attraversai la strada e vidi i fari di un’auto abbagliarmi, così salii sul marciapiede e il guidatore accostò, abbassando il finestrino.
-Buonasera, bellezza- disse la persona al volante, e la sua voce mi fece sbarrare gli occhi: era Jason, il mio ex ragazzo, ed era pure ubriaco.
Lo ignorai totalmente e continuai a camminare per la mia strada, ma lo vidi parcheggiare l’auto e scendere.
A quel punto il cuore prese a martellarmi nel petto, avevo paura.
Era stato il mio ragazzo prima di Louis, aveva la stessa età di mio fratello ed era sempre stato un tipo che amava andare con tutte, ubriacarsi e che si cercava sempre le rogne, non sapevo come avevo fatto a stare con lui per sei mesi.
-Hey babe, aspettami- cercai di affrettare il passo ma lui mi raggiunse e mi prese per il braccio, facendomi voltare.
Era a dir poco disgustoso e io ero terrorizzata a morte, anche se non volevo che si notasse.
-Che ci fa una ragazza come te così sola nel bosco, non hai paura?- ghignò accarezzandomi una guancia, ero schifata.
-Jason ti prego, vai a casa- gli dissi allontanandomi.
-Come sai il mio nome?- domandò alzando un poco il tono della voce, e prima che potessi rispondergli mi precedette -Oh giusto, sarai stata una delle tante puttane che mi sono fatto- disse, e poi scoppiò a ridere.
Stavo iniziando ad innervosirmi, e non poco.
-Però non mi ricordo di averti mai vista sotto di me- aggiunse mordendosi il labbro inferiore -ma possiamo sempre rimediare- mise una mano sul mio sedere e lo palpò, così lo spinsi per allontanarlo e cadde a terra a causa della sbornia.
-Lasciami, verme!- gridai cercando di correre via, ma si rialzò in fretta e mi riacchiappò.
-Senti troia- mi strinse forte le guance con la mano -se mi conosci sai bene che se trovo una e voglio scoparmela porto a termine la mia missione- ringhiò e mi caricò sulla spalla, per portarmi nella sua auto.
-Lasciami subito, stronzo!- urlai scalciando e sbattendo le mani chiuse a pugno sulla sua schiena, ma non osava a mettermi giù.
-Certo babe lo farò, ma prima ti lasci fare quello che voglio!- ghignò aprendo l’auto e chiudendola con la sicura subito dopo.
Si avventò su di me come un leone farebbe con la sua preda ed iniziò a baciarmi, lasciando il suo schifoso odore di alcool sulle mie labbra, poi mi tolse con forza la giacca e si sbottonò i pantaloni.
In quel momento sì che iniziai ad avere paura.
-Aiuto, aiutatemi!- singhiozzai sperando che qualcuno potesse sentirmi, ma le urla di protesta di Jason erano molto più forti del mio pianto.
-Non gridare puttana, ci sentiranno!- ringhiò tirandomi uno schiaffo -Giuro che se viene qualcuno ti uccido!- gridò ancora.
Perchè avevo detto a Louis di andare via?
Tutto questo non sarebbe mai successo, io volevo solo rivedere il mio Liam, e non so se lo avrei rivisto...
Quando le luride mani di Jason si andarono ad insediare sulle mie cosce e cercarono di salire verso l’inguine, mi allungai col braccio verso il bottoncino della sicura e lo premetti, poi aprii lo sportello e caddi a terra, liberandomi finalmente dalla sua presa.
Mi alzai in piedi e corsi verso il cottage, vedendo una figura lì fuori, sembrava...
-Liam!- urlai con tutto il fiato che avevo in gola, e lui si voltò ed iniziò a correre verso di me, così feci lo stesso.
Mi gettai fra le sue braccia singhiozzando e Liam mi accarezzò i capelli, iniziando a piangere pure lui.
-Mi dispiace amore, mi dispiace da morire- sussurrò al mio orecchio stringendomi -non ti lascerò mai più, è una promessa- si staccò da me e vide che avevo il vestito e le calze strappate, così aggrottò le sopracciglia.
-Che ti è successo?- mi domandò allarmato, toccandomi dappertutto.
-Liam, sto bene- ridacchiai abbracciandolo di nuovo.
-No che non stai bene, chi ti ha fatto questo?!- urlò poi, prendendomi i polsi e vedendo che c’erano sopra dei lividi -Vieni, andiamo dentro- mi dette un lungo bacio sulla fronte ed entrammo nel cottage, mi prese in collo e mi posò sul letto dolcemente, continuando a baciarmi.
-E’ stato Jason a farmi questo, il mio ex ragazzo- abbassai lo sguardo ed iniziai a raccontargli tutto, perfino del piano di Lou e Lindsay, mi sentivo così bene con lui, così..al sicuro.
Lo amavo da morire, e non avrei lasciato che qualcun’altro me lo portasse via.
-E così..- sospirò -sei tornata...- mi strinse la mano e lo guardai negli occhi, era come se non si rendesse ancora conto di avermi davanti.
-Non ti ha fatto piacere rivedermi?- gli chiesi con un po’ di sarcasmo.
-Sì, ma non in questo modo...ti ha fatto del male?- mi chiese subito dopo accarezzandomi la guancia.
-Non più di quanto ce ne siamo fatto noi non stando insieme...- sorrisi amaramente e lui mi baciò all’improvviso. 
Quel bacio fu quasi timido, ma molto passionale, così tanto che ci ritrovammo nudi in quel letto, lontano da tutto e da tutti.
I nostri corpi erano un tutt’uno, proprio come me l’ero immaginato giorni fa, ma stavolta era tutto reale.
Le sue mani si muovevano su di me velocemente, facendomi sobbalzare di tanto in tanto quando i nostri sguardi si univano.
I nostri vestiti popolavano il pavimento e i nostri gemiti riempivano la stanza.
Finalmente mi sentivo completa sotto tutti i punti di vista.
-Sei mia, mia soltanto- sussurrò al mio orecchio.
Sorrisi dolcemente -Finalmente- e ripresi a baciarlo, lasciando che l’amore si diffondesse tra di noi e in noi.



 
≈≈


-Cosa volete dirci?- disse mia madre con un tono autoritario, incrociando le braccia sotto al seno.
Erano passati due giorni da quando ero tornata.
Liam aveva perdonato Louis, Harry aveva perdonato a sua volta me e loro due, e finalmente aveva accettato il nostro amore; adesso dovevano accettarlo mia madre e Geoff.
-Mamma- disse Harry prima che potessi iniziare a parlare io -voglio solo dirvi che io sono riuscito ad accettare questi due insieme, infondo non c’è niente di male, si amano, come io amo Lindsay- guardò la sua ragazza e le strinse la mano, poi tornò a guardare mia madre -c’è da dire che ho esagerato ad arrabbiarmi in quel modo con loro, e questo vale anche per voi, pensateci bene- quando finì di parlare, il padre di Liam lo guardò accigliato.
-Ancora con questa storia?- sospirò mia madre.
-Sì, ancora con questa storia- dissi io -e sai che c’è, mamma? C’è che non ci daremo per vinti, che lotteremo per il nostro amore, come hanno lottato tante persone, come avete lottato anche voi due- mi fermai e guardai Liam, che mi sorrise -vi prego, noi ci amiamo sul serio..-.
Vidi il volto di entrambi rilassarsi, Geoff iniziò a guardare mia madre, che sembrava impassibile, era commossa -si vedeva-, e non capivo bene le sue intenzioni.
-Anne..- sospirò il padre di Liam, e lei scosse la testa, cattivo segno.
-Beh, devo dire che i vostri discorsi strappalacrime riescono sempre a farmi cambiare idea- disse senza far trapelare nessun’emozione dalla voce -per me potete smettere di lottare, se volete stare insieme avete il mio consenso- finì con un sorriso e io emisi un gridolino di contentezza e abbracciai Liam.
-Ovviamente anche il mio- precisò Geoff, ed io e Liam andammo ad abbracciare ognuno il proprio genitore, quello era forse il giorno più bello di tutta la mia vita, in assoluto.








{Quattro anni dopo}


Adesso io, Liam, Zayn e Chanel vivevamo negli States, in un appartamento che Geoff ci aveva comprato dopo il mio diploma.
Molte cose erano cambiate in quei quattro anni: Arianne era stata messa in una clinica psichiatrica a Monaco per via delle sue condizioni psichiche; Louis aveva conosciuto Sasha il primo anno d’università e fra i due era scoppiato l’amore; Harry e Lindsay erano rimasti a Londra, sempre insieme, Niall ed Emma si erano trasferiti in Irlanda, nella terra degli Horan, insieme a Greg -il fratello di Niall-, a Denise e al loro figlioletto Theo.
Niente poteva andare meglio di così, ne ero sicurissima.
-Sai, non ho mai visto New York così incantevole come stasera- commentai passando il dito sull’orlo del calice di vino che avevo davanti a me -eppure sono quasi due anni che viviamo quì- aggiunsi passando lo sguardo dal tramonto agli occhi di Liam.
-Io invece dico che tu diventi sempre più bella ogni giorno che passa- disse stringendomi la mano ed io sorrisi -e comunque sarà il fatto che oggi è il tuo compleanno che la rende così meravigliosa-.
-Oh certo, come no- ridacchiai accarezzandogli i capelli -ti rendi conto che sono passati già quattro anni, Liam?- aggiunsi poi.
-Già, e il ricordo rimane ancora vivo dentro di noi- a quella sua risposta iniziai a ridere e lui mi rivolse uno sguardo confuso.
-Credevo insegnassero musica e danza alla Juilliard, non letteratura- rise anche lui capendo il motivo della mia risata di poco prima.
-Devo far vedere quanto ho imparato a Londra e che sono uno studente modello!- ridacchiò ancora.
-Mi sono persa qualcosa, Payne?- scherzai con malizia, aggrottando le sopracciglia.
-Non credo che ti perderai niente del sottoscritto se starai per sempre al mio fianco- mi accarezzò il mento e mi baciò.
-Mi piacciono questi momenti di dolcezza fra noi, sai?- gli dissi continuando a stringere la sua mano.
-A me piaci tu- disse in risposta -anzi, dire che mi piaci è troppo poco, io ti amo- fece una pausa e mise la mano libera nel taschino della sua giacca nera che stava appesa alla sedia, e tirò fuori una scatolina blu di velluto, che mi porse.
Subito la aprii, con un certo sospetto di cosa potesse esserci dentro, ma rimasi un po’ delusa quando trovai due orecchini fatti di diamanti, e non era per niente un regalo per cui rimanere delusi.
-Buon compleanno, amore mio- mi disse.
-Sono...sono bellissimi, davvero- erano stupendi quegli orecchini, veramente tanto, però mi preoccupava moltissimo quanto Liam aveva speso per regalarmeli.
-Che ti aspettavi?- mi chiese con un sorrisino fin troppo furbo sul viso.
-Non mi aspettavo un regalo così..poco economico, ecco!- esclamai richiudendo la scatolina.
-Mh, sicura che non ti aspettavi questo?- alzai lo sguardo e lo vidi con una scatolina uguale a quella di prima aperta e con al suo interno un anello con lo stesso diamante degli orecchini, solo più grande.
-E’ stato Zayn ad aiutarmi a sceglierlo, io volevo comprarti tutto il reparto anelli- ridacchiò e si alzò in piedi, venendo verso di me, che mi accorsi di avere le lacrime agli occhi dopo poco.
-Okay, a dire la verità non ho mai pensato a cosa dire ad una ragazza quando si vuole chiederle di sposarti, e credo di essere un principiante in questo caso..- si grattò la nuca nervoso e mi scappò una risata -però posso dirti che ti ho amata sin dal primo momento, che aver vissuto per cinque anni sotto lo stesso tetto, e quattro di questi da fidanzati, mi ha permesso di imparare ad amarti ancora di più, mi ha fatto impegnare a mandare avanti una relazione di cui vado fiero e che avrei voluto avesse un futuro, e così è successo, a prendermi cura di te, a renderti felice, a cercare di accontentarti per far sì che non ti mancasse mai nulla, a viziarti, a renderti la mia principessa- si fermò solo per estrarre l’anello dalla scatolina -perciò, Virginia Alison Styles, vorresti sposare questo idiota che hai davanti per renderlo più felice di quanto non lo sia già, per passare la tua vita con lui e per condividere ogni cosa, sempre con lui?- mi domandò, e subito dopo ridacchiai.
-Sì Liam, lo voglio davvero, con tutta me stessa- lui sorrise e mi infilò l’anello nell’anulare della mano sinistra, poi ci alzammo ed io lo abbracciai e lo baciai, riiniziando a piangere dalla gioia.
-Ti amo Liam, tantissimo- sussurrai accoccolata al suo petto, mentre lui mi baciò la testa.
-Ti amo anche io vita mia, da morire- sorrise e mi baciò un’altra volta, ma chi li contava più i nostri baci?



 
The end.


 

Ciaaao ;)
Non vi aspettavate questa fine, vero?
Beh, in realtà nemmeno io, ho cambiato così tante volte il finale..non riuscivo proprio a decidermi ahahah
Non posso credere che la storia sia finita, è durata solo quasi otto mesi!
Non sono molto brava con gli addii, perciò non mi dilungo molto...

Un grazie alla mia migliore amica, Linda, perchè è stata ore ed ore ad ascoltare le mie idee, ridendo e dandomi consigli utilissimi, non smetterò MAI di ringraziarti!
Un grazie a tutte voi, che avete recensito, messo fra le preferite/seguite/ricordate, siete le più belle, vi adoro troppo.
Grazie alle critiche, alle recensioni carine e a tutto.
Grazie ai ragazzi, che mi fanno venire le peggio idee in testa.
Grazie a chi mi ha supportata fino alla fine.

Grazie alla mia testolina vuota, che ogni tanto sforna idee buone...ahahahah.
Grazie alle Liaminia shipper che odiavano Louis, e grazie alle Louinia shipper (se ce ne sono) che preferivano vedere Virginia e Louis insieme.
Grazie a Liam, che è grazie a lui che mi apro così nelle storie, loveyouhoney.
Grazie a Niall, che mi fa sempre schiantare dalle risate AHAHAHAHAHAH
Grazie ad Harry, che nella mia storia è così etero da non sembrare che sta con Lou :')
Grazie a Louis, che ama Virginia nella storia ma in realtà ama Harry.
Grazie a Zayn, il bad boy più figo del mondo.
Grazie a tutti, non so più chi ringraziare ahahah vi amo tutti quanti!!!

Fra qualche giorno pubblicherò il sequel, si chiama Changement, e sarà una storia incasinata, vi avverto ahahah :')
Spero che continuiate a seguire le avventure/disavventure di Liam e Virginia, alla prossima, un bacione!!
Mystical.


 

   
 
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