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Autore: z34    17/07/2008    4 recensioni
Harry viene adottato da Sirius e cresce insieme al figlio dell'uomo, con Remus. Passano gli anni è diventa anche amico di Draco e Blaise...curiosi di sapere cosa accade in seguito? allora leggete^^
Genere: Generale, Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 14

La testa pulsava in modo continuo e doloroso, ogni singolo osso era dolorante...se Julian non fosse stato tanto sicuro di essere morto avrebbe pensato di essere caduto dalla scopa dopo un duro allenamento di Quidditch. Certo che la morte era proprio dolorosa, altro che annullamento di ogni sensazione.

-Hai intenzione di restare con gli occhi chiusi ancora a lungo stupido ragazzino?-Un voce grave, profonda, ma musicale. Il ragazzo aprì lentamente gli occhi...forse doveva essere giudicato per i suoi sbagli o qualcosa di simile. Non era mai stato uno che credeva ad inferno e paradiso, ma non era neppure mai morto. Era in una camera, con un basso soffitto decorato con un motivo floreale, giaceva su un letto con uno strano copriletto verde, simile al muschio e tutto sembrava fatto di legno e parte integrante della costruzione. Originale come posto, originale davvero.

-Ma bene! Il signorino si è degnato di aprire gli occhi!....-Julian rivolse gli occhi verso colui che aveva parlato: era un vecchio, che a definirlo solo vecchio si offendeva la sua età. Aveva una lunga barba bianca simile a quella di silente, e la pelle che si riusciva a scorgere era un intrico infinito di rughe profonde, gli occhi, blu elettrici, erano profondi, tanto che sembravano poterti inghiottire...ed esprimevano rabbia!- MI SPIEGHI COSA DIAVOLO TENTAVI DI FARE? NON TI E’ BASTATO UNA VOLTA? VOLEVI RIPETERE L’ESPERIENZA, PER CASO?...IO NON SO DAVVERO IN COSA ABBIA SBAGLIATO CON TE, NIPOTE! SEI DIVENTATO ADDIRITTURA MORTALE E TUTTO PER COLPA DI QUELL’ESSERE!....DEVI ESSERE ALTRUISTA TU! DEVI SEMPRE IMMISCHIARTI NEGLI AFFARI DEI MORTALI...-Probabilmente il vecchi sarebbe andato avanti ancora a lungo, in quella sua filippica contro il povero Julian, se non fosse entrato un bimbetto con dei vivacissimi occhi neri a fermarlo.

-Nonno, credo che lui non capisca quello che tu gli stai dicendo... Dicono che ha ancora i ricordi sigillati.- La vocetta sottile del bimbo superò il boato di quella del vecchio che una volta calmatosi con profondi respiri, disse

-Hai ragione...non ci avevo pensato, Nevi.-

-Posso sapere dove mi trovo?-mormorò Julian massaggiandosi lentamente le tempie. Il mal di testa era insopportabile, ad ogni parola pronunciata una terribile fitta gli penetrava il cervello, facendogli desiderare di poter tornare a dormire ed inoltre il fatto di non capire dove si trovava, non lo aiutava di certo.

-Sei nel mio Regno Satellite. Al momento ti trovi all’interno dell’Yggdrasill, l’albero del mondo...-

-Quello di Odino?-domandò il ragazzo scettico. Ok, lui era un mago e non si sarebbe dovuto sorprendere più di tanto, ma anche per i maghi accettare l’esistenza di quelle divinità che avevano sempre affermato non esistere non era facile- E cos’è un Regno Satellite?- Passato lo shock, la naturale  curiosità dal giovane stava riemergendo, anche se era offuscata in gran parte dal dolore.

-Una domanda alla volta, ragazzino!-sbottò il vecchio, irritandosi di nuovo.-Nevi fa qualcosa per il suo mal di testa, altrimenti continuerà a non capire niente!- Il bambino si avvicinò saltellando a Julian buttandosi sorridente sul letto, dove il ragazzo si era seduto. Ora che lo vedeva da vicino Black notò che aveva le orecchie a punta, come quelle degli estinti Elfi Alti e che i suoi capelli biondi sembravano brillare di luce propria, muovendosi come sospinti da un’inesistente brezza. Inoltre l’aria intorno a Nevi profumava intensamente di vaniglia. Lo strano bambino posò delicatamente le mani, avvolte da un luce verde,  sulle tempie di Julian ed immediatamente il suo mal di testa scomparve come tutti gli altri dolori fisici...si sentiva come nuovo!

-Grazie...-sussurò il ragazzo con un sorriso estremamente grato.

-Tu mi hai salvato la vita in passato..è il minimo che io posso fare per te, Mani!-rispose il bambino sorridendo dolcemente, mentre si accomodava accanto a Julian, che non aveva voluto far domande su “Mani”...l’unica cosa che gli ricordava quel nome era il dio nordico che guidava il carro della Luna.

-Ora ti senti meglio, nipotino mio adorato?-Il vecchio era improvvisamente diventato la gentilezza fatta in persona cosa che invece di far calmare Julian lo fece agitare ancor di più, gettandogli addosso un incredibile senso di deja-vu...gli sembrava di essere già stato in quel posto, esattamente come la paura di Marvenis, non gli sembrava nuova... ma che gli stava succedendo?

-Sì, ora sto bene....-Il vecchio sembrò contento della risposta e con un dolce sorriso spaventoso riprese a parlare.

-Allora come ti ho detto noi siamo nell’Yggdrasill, ma non è esattamente quello di Odino. Si tratta  di un altro esemplare che io ho allevato- Ad un cenno d’assenso di Julian l’uomo continuò – I Regni Satellite sono quei luoghi dove gli esponenti dell’Antica Razza si sono ritirati dopo aver lasciato il mondo agli uomini e ai maghi, che un tempo erano loro servitori. Questi luoghi sono stati creati dagli esponenti dell’Antica razza in ricordo dei loro regni passati...come dire siamo abituati a vivere con ogni comodità! -

-Capisco...insomma non che sappia cosa sia l’Antica Razza, ma riesco a capire tutto ciò...più o meno. Come ci sono arrivato qui? Mi ci ha portato lei?-La curiosità di Julian cresceva di secondo in secondo ed ogni nuova risposta faceva nascere altre mille domande nella mente del ragazzo.

-Ci sei arrivato da solo...ho sentito la tua aura all’ingesso del Regno, poi però si è affievolita di colpo e sono venuto a vedere cosa ti fosse successo. Arrivato, ho visto la fiala di veleno e ho capito che ci eri ricaduto, nipote degenere! E dire che un tempo era così a modo...- spiegò il vecchio, terminando con un tono di pesante rammarico. Il ragazzo non capiva come facesse quell’uomo a conoscerlo o come potesse essere suo nipote, visto che il vecchio non era decisamente umano.

-Come fa lei a conoscermi?...Perché continua a dire che sono suo nipote?...Chi è Mani?-Visto che sicuramente le risposte non gli sarebbero piovute dal cielo, tanto valeva provare a farsele dare, no?

Uno sguardo addolorato attraversò le iridi del vecchio, mentre sospirando si lasciava cadere su una morbida poltrona apparsa dal nulla.

-Non ricordi proprio niente, ragazzo mio?-mormorò poi flebile. A Julian dispiaceva vederlo in quello stato, ma non poteva mentire. Di qualunque cosa quello stesse parlando lui non ricordava.

-No...vorrei, davvero! Però non capisco neppure cosa doveri ricordare...-

-Bene...se tu non ricordi, ti farò ricordare io tutto!-La decisione aveva di nuovo indurito i tratti del vecchio che si era di colpo raddrizzato sulla poltrona . consolato dal quel gesto Julian si preparò ad ascoltare tutto.

-Allora cominciamo a spiegarti cos’è l’Antica Razza... mi sembra di essere tornato a quando eri piccolo!-Il vecchio sorrise nostalgico poi riprese- I componenti dell’Antica Razza sono creature di vari tipi esistiti in un tempo precedente all’umanità e dotate di poteri inimmaginabili o semplici caratteristiche speciali. Di essa fanno parte ad esempio tutti quelli che gli umani hanno adorato per millenni come divinità oppure tutte le razze mannare antiche  e ancora gli Elfi Alti. Ci siamo fin qui, ragazzino?-

-Sì...ma che significa razze mannare antiche?-Di tutto il discorso solo quel punto risultava incomprensibile a Julian anche se aveva un’idea.

-I mannari che conosci tu, oltre a  limitarsi solo alla forma di lupo, sono nati in un periodo successivo all’antica razza. Essi furono creati con la magia, ma poi la cosa sfuggì di mano agli umani e l’infezione divenne incurabile e irreversibile. Invece i mannari antichi, oltre a potersi trasformare in qualunque tipo d’animale, come ad esempio in gatti, tigri e cinghiali, nascevano tali ed avevano il potere di decidere quando effettuare la trasformazione e quando invece restare in forma umana, anche se non è corretto dire così. Potevano inoltre trasformarsi solo parzialmente o decidere di sfruttare solo delle caratteristiche della loro controparte animale, ma comunque restavano sempre poco umani. In loro l’istinto ha sempre prevalso e prevale ancora oggi. Capito?-Julian annuì e il vecchio continuò.

-Vengo chiamato in molti modi e sono ricordato in molte leggende come re degli elfi, anche se elfo non sono, ma tu puoi chiamarmi semplicemente Elwe e sono  tuo nonno. Mari, come avrai già capito sei tu...ma anche per te Mari è solo uno dei molti nomi che ti sei scelto durante la tua vita. Eri nel periodo nordico e ti piaceva l’idea di farti adorare come divinità della Luna...che ci trovavi di bello lo sai solo tu! Hai sempre avuto questa balzana idea di farti adorare in un modo o nell’altro e per parecchio tempo, cambiando nomi e luoghi, ci sei riuscito. Come divinità non eri poi neppure male: non pretendevi troppo, non chiedevi sacrifici...ti bastava la tua festa ogni anno ed eri contento! Peccato che ti abbiano sostituito con il cristianesimo poi, beh tutti sono stati sostituiti.-Il vecchio Elwe si fermò un attimo bevendo un sorso di una bevanda color miele che spandeva nell’aria un profumo delizioso.

-Ora ti chiederai perché non ricordi niente di tutto ciò...semplice sei stato punito! E ti sei sacrificato...-Nuovamente lo sguardo del vecchio si era fatto triste, ma Julian non sapeva come poter far tornar il sorriso ironico sul volto di Elwe.

-Cosa ho fatto per essere punito?-mormorò mogio il Serpeverde, cominciando a chiedersi se tutta la sua vita non fosse stata altro che una farsa e se lui non avesse rubato il posto a qualcun altro, al vero Julian Black.

-Diecimila anni fa ti sei ucciso per salvare un umano... per noi è il più grave dei crimini. Dare la nostra vita immortale per un essere mortale è considerato sacrilegio e il consiglio di allora decise di punirti togliendoti tutti i ricordi ed esiliandoti per sempre nel mondo dei mortali, destinando la tua anima a rincarnarsi in eterno. Inoltre tenendo conto che ti suicidasti decisero che ogni tua vita doveva finire in un modo tragico e violento in giovane età. Molte volte sei stato ucciso da tuoi cari, altre solo per il tuo aspetto, altre ancora per i tuoi ideali o ancora per i tuoi poteri... Non hai passato del bel tempo credimi e io non potevo più sopportare le tue continue grida d’aiuto. Anche prima l’hai fatto, senza neppure accorgertene continui a chiamarmi come facesti quel giorno...-Una sola singola lacrima scese dagli occhi del vecchio Elwe, subito asciugata con stizza.

-Non avevo scelta...non potevo fare altrimenti! Se io non fossi morto al mio posto ci sarebbe stata tutta la mia famiglia e non mi importa niente sapere che non lo è veramente!-disse deciso Julian con gli occhi grigi velati dalla tristezza. Per quell’uscita si aspettava che il vecchio si arrabbiasse di nuovo, ma invece Elwe lo sorprese scompigliandoli affettuosamente capelli.

-Se avessi avuto i tuoi ricordi, avresti capito che quelle visioni non erano vere, Mani...invece quegli stupidi vecchiacci non mi hanno voluto ascoltare neppure questa volta! Ma se si aspettano che ti lasci continuare quest’assurdità delle reincarnazioni si sbagliano di grosso... - Il volto di Elwe aveva assunto una posa battagliera che fece sorridere Julian con una strana malinconia: tutto quello gli era dolorosamente famigliare eppure tristemente estraneo, così come le aure dei due che stavano con lui.

-In che senso le mie visioni sono false? E perché sono morto la prima volta? Cioè per chi mi sono sacrificato? E che vuol dire che se avessi avuto i miei ricordi, avrei capito tutto? Mi era già successo?...Ti prego Nonno, spiegami!-Neppure se ne era accorto il ragazzo che aveva chiamato il vecchio “nonno” , ma sia Elwe che Nevi sì, sorridendosi a vicenda. Il primo perché tanto vicino a ritrovare il suo antico protettore, il secondo perché lentamente stava per riavere il nipote tanto amato.

-Ehi piano! Una domanda per volta altrimenti non ci capisco niente...anche se a dire il vero sono tutto incluse nella seconda...mi chiedi perché sei morto la prima volta? Ebbene ascolta la risposta.- Invecchi prese un respiro profondo e muovendo la mano destra, quella che non teneva appoggiata sulla mano di Julian, fece apparire uno specchio.

-In uno dei tuoi numerosi tempi viveva un giovane dalla bellezza e dai poteri straordinari per essere un semplice umano. Ti era stato consacrato appena nato e tu l’avevi preso sotto la tua ala protettrice immediatamente, donandogli come augurio la chiaroveggenza. Il ragazzo crebbe amato da tutti,  rispettato per la sua grande intelligenza e ammirato per essere entrato nelle tue grazie così alla svelta. Tu sapevi che era destinato a grandi cose, ma c’era qualcuno che non capiva. Questo qualcuno era uno dei tuoi fedeli seguaci, un appartenete all’antica razza come te, ma molto più giovane e meno potente. Tu volevi bene anche a lui, ma vedevi anche molte dei suoi lati nascosti e poco di piaceva la sua sete di potere. Purtroppo però ti fidavi di lui...ti fidavi troppo, fino a confidargli l’unico modo per ingannarti. Un giorno parlando gli dicesti come si poteva ingannare la tua Vista e lui se ne approfittò. Ben conoscendo lo stretto legame che ti univa al ragazzo ti fece vedere la sua morte, una morte inflitta proprio dalla tue mani...- A Julian sembrava di vedere di nuovo la scena che aveva vissuto qualche mese prima e la notte precedente...era già successo tutto!- Inoltre secondo le tue visioni avresti ucciso il tuo pupillo perché lui, accecato dall’ira e dall’invidia nei tuoi confronti avrebbe  rivelato a tutti il segreto del nostro mondo, mandandoci alla rovina. Ti scervellasti per giorni, cercando un modo per salvare te stesso, il ragazzo e tutti noi, ma invano..sapevi che il destino che vedevi era immutabile, quindi facesti l’unica cosa che ritenesti possibile. Ti uccidesti, ben sapendo quali sarebbero state le conseguenze per te... Marvenis però non voleva quello. Tu avevi vinto comunque, Nevi si era dimostrato fino alla fine il tuo preferito. Per rendere vano il tuo gesto provò ad uccidere Nevi, ma in memoria del tuo gesto invece di morire, il ragazzo prese un’latra forma diventando un elfo, al sicuro da tutte le possibili mosse di Marvenis. Questo vedendo fallire tutti i suoi piani, prese a seguire tutte le tue reincarnazioni, tormentandoti.- Marvenis era stato quell’essere viscido ad ingannarlo! Era stato lui fin dall’inizio a minare le sue convinzioni... se avesse ripreso anche solo metà della sua forza originaria gliel’avrebbe pagata cara, eccome se gliel’avrebbe pagata!

Grazie al racconto di suo nonno inoltre aveva fatto chiarezza anche su molti altri aspetti, come ad esempio Nevi...ma ancora c’era una cosa da chiarire.

-Cosa mi succederà adesso? Posso tornare indietro?-

-Non ancora... cerca di capire: se tu tornassi dopo che ti ha visto morire, Marvenis comprenderebbe che io ti ho salvato e che tu sai tutto...saresti una minaccia e non esiterebbe ad ucciderti, Mani.-

-E allora cosa devo fare? Non posso lasciar credere alla mia famiglia di essere morto!-esclamò il giovane balzando in piedi.

-Aspetteranno poco, Mani...devo solo risvegliarti, poi accompagnato da Nevi, potrai tornare indietro.-Vedendo l’espressione confusa del giovane Elwe spiegò- Il consiglio degli anziani ha giudicato sufficiente la tua pena, puoi tornare ad essere quello che eri, poteri compresi...-Un sorriso enorme si dipinse sul volto di Julian, o Mani che dir si voglia.

-Grazie! Grazie! Grazie!...sei il migliore nonno!-esclamò Julian abbracciando il vecchio. Non capiva come, ma sapeva che era stato il vecchio a convincere gli anziani che era ora di far terminare la sua pena.

 

 

Angolino dell’autrice:

Ed eccovi un altro capitolo a tempo di record. Mi sarei sentita cattiva a lasciarvi con il fiato sospeso^^ Spero di essere stata abbastanza chiara con le spiegazioni, ma se così non dovesse essere non esitate a chiedere.

Grazie a tutti coloro che hanno letto, ma soprattutto a

Padfoot_07(Ti chiedo umilmente perdono! Come una deficiente ho continuato a sbagliare l tuo nome, pur sapendo che era quello di Sirius versione Animagus..sarei da fustigare!

Comunque hai visto che qualcuno lo ha salvato il nostro Julian, non proprio chi volevi tu, ma almeno e vivo. Ho anche,  in fretta e furia,spiegato chi fosse Marvenis.)

_SiMoNa_( Non posso assicurarti che il rapporto tra Julian e Harry sarà sempre lo stesso: hanno un bel po’ di cose da chiarire questa volta... ma almeno non ho fatto morire Julian no? Non ti preoccupare se non recensisci tutti i capitoli, mi farebbe piacere sentire cosa ne pensate tutti della mia storia, ma capisco anche che tante volte non si sa che scrivere, quindi non ti preoccupare^^)

Marcolp(Sono stata brava vero? Non sei affogato nel frattempo, giusto?Dimmelo perché altrimenti mi sento la coscienza sporca^^ Spero che ti piaccia anche questo come colpo di scena^^)

Arrivederci alla prossima! E mi raccomando recensite!

  
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