Da quel giorno, Naruto ebbe un trauma. Vedere le ossa bruciate del padre,  senza più attorno pelle, perdere entrambi i genitori… Per un bambino di dieci anni era troppo. Passarono cinque anni, trascorsi in solitudine, se non fosse per l’amico Sasuke. Apprendista ninja, come Naruto era un’apprendista samurai. Quando furono chiamati alla guerra, andarono insieme in missione. Che si fosse pronti o no, non importava…

[Il ninja e il samurai, appena più che bambini, costretti a uccidere per sopravvivere]

Le giornate trascorse nascosti tra le canne di bambù, il samurai con la katana e il ninja con gli shuriken, aspettando che un nemico passi loro davanti.

Le giornate trascorse con l’acqua alle caviglie, mentre traversavano le piantagioni di riso nel silenzio innaturale, interrotto solo dal gracchiare dei corvi il pomeriggio o il canto delle cicale la notte.

Le giornate trascorse nell’ansia, vagando tra le foreste, temendo un’imboscata nemica.

[Le memorie del samurai erano le stesse di quelle del ninja…]

Non c’era tempo per pregare, come non c’era tempo per riposare.

Più veloce samurai con la coda di volpe, uccidi per non essere ucciso.

Ancora, ninja dall’agilità pari a quella di uno scoiattolo, uccidi ancora.

Come lupi solitari che vagano nelle foreste, aggiratevi con discrezione

Tra i corpi abbandonati sulla terra dura.

[Naruto… Non ti saresti dovuto fidare…]

Passarono i mesi senza che Naruto e Sasuke tornassero a casa.

Ma tanto, che poteva importare loro, se non c’era nessuno ad attenderli?

Che poteva importare se sarebbero caduti, magari per via di una freccia avvelenata o trafitti da una katana?

Erano solo due pedine dell’Imperatore, dovevano essere disposti a morire, uccidere, e che una lacrima non solcasse loro il viso sporco di terra e sangue.

[Perché… Sasuke…]

Un samurai e un ninja non si erano mai spinti tanto oltre.

Arrivati al castello di un signore feudale, avrebbero dovuto rapire sua figlia.

Un’intoccabile principessa, bella e delicata come una bambola di porcellana.

Il suo nome le si addiceva perfettamente.

[Hinata]

Una principessa tanto bella, non conosceva nulla del mondo esterno, abituata alla vita a corte.

Il samurai la ammirava, sospirando, di quanto vorrebbe essere al suo posto: lei aveva entrambi i genitori, probabilmente nemmeno sapeva il significato della parola dolore o… Morte.

Presa all’improvviso, la fanciulla non oppose resistenza. Sasuke la imbavagliò e Naruto la prese in braccio, mentre fuggivano silenziosamente dal castello.

[Povera principessa…]

Passarono i giorni, che il samurai volpe prese confidenza con la principessa. Gli sarebbe piaciuto passare il resto dei suoi giorni con lei, ma sapeva che tutto sarebbe finito, quando la avrebbero portata dall’Imperatore.

Anche lei si era affezionata a Naruto, ma nutriva un certo timore verso il suo compagno ninja, ombroso e riservato.

Mentre traversavano una foresta, vennero attaccati dai nemici. Niente di ché, erano cinque ninja.

Dovevano essere novellini: i ninja non attaccano mai direttamente.

[E’ stata tutta colpa mia…]

Naruto combatté con tutte le sue forze per evitare che Hinata si facesse male.

Ma successe la tragedia.

Estrasse dal fodero la katana, trafiggendo uno ad uno i ninja nemici, ma uno di essi tirò la principessa a sé.

Il samurai non ce la fece ad arrestare il colpo.

La piccola Hinata cade a terra, morta, mentre il ninja scappa.

‘Naruto… Che cosa hai fatto…?’

‘Sasuke… Io… Non volevo, non è stata colpa mia…’

‘Lo so, lo so… Nessuno vorrebbe che accadessero cose simili…’

Sasuke impugna l’elsa della katana del compagno, prendendola lentamente.

‘… Ma la principessa è morta. E se non fosse stato per te…’

‘Come farò…?’

‘Tranquillo… Tu che la amavi tanto… Ti aiuterò io…’

‘Grazie Sasuke… Sei un amic…’

Dal petto di Naruto uscì la punta della katana, e anche lui cadde a terra. Il ninja l’aveva trafitto alle spalle.

‘Non ti saresti dovuto fidare, Naruto. Qui fuori, vale la legge del più forte. E tu, probabilmente, saresti potuto essere pericoloso’

[Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio]

Fine.

 Han'yo: Sarebbero i figli di un umano e di una volpe.