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Autore: Blackvirgo    17/07/2008    6 recensioni
"Quando i grandi cadono tocca ai piccoli raccogliere il testimone. Sia esso una battaglia. O la sua memoria. O la ricordanza di chi l’ha combattuta." Una raccolta di drabble ispirata all'"Antologia di Spoon River" dedicata ai Cavalieri d'Oro.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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<u>Prologo</u>

Prologo

Dicono sia folle combattere contro gli Dei.
Dicono che gli umani non possano farlo. Che non debbano.
Forse è vero.
Forse i Cavalieri del mito sarebbero ancora vivi se avessero fatto quello che i semplici mortali fanno.
Ma loro non erano semplici mortali.
Erano Cavalieri protetti dalle stelle che dalle stelle ricavavano la loro forza.
Athena armava il loro braccio e Giustizia illuminava il loro cammino.
Una Dea che non voleva sudditi né soldati.
Solo guerrieri capaci di combattere per se stessi e per l’umanità intera.
Capaci di conquistare la libertà grazie alla loro essenza umana. E all’ispirazione divina.

Cinque ragazzi erano tornati dall’Inferno.
Per Ikki non era la prima volta.
Per Shun doveva essere il suo Regno.
Shiryu ne aveva già visto l’entrata e il pensiero era volato a colei che lasciava in vita.
Hyoga lo aveva cercato nei mari ghiacciati per poi capire che non era luogo adatto ai vivi.
Seiya forse dovrà tornarci presto, perché trafitto dalla spada del Signore dei Morti. Nel corpo e nell’animo.
“Non vi dimenticheremo,” avevano promesso tra le lacrime.
“Non vi dimenticheremo,” avevano mormorato coloro che avevano aspettato.
Gli stessi che avevano visto tornare solo dodici scrigni dorati nel silenzio che rende onore agli eroi.

Nulla rimane dei Cavalieri d’Oro.
Neppure una tomba.
Su cui piangere. Su cui posare un fiore. Su cui levare una preghiera.
Solo il loro nome, inciso all’ingresso di quei templi che avevano chiamato casa.
Memento di vita e di morte per coloro che verranno.
Amici. Nemici. Eredi.
Templi che li conobbero bambini, che li videro uomini.
Che avrebbero parole migliori delle nostre da dedicar loro se solo la pietra potesse incidere se stessa.
Ma quando i grandi cadono tocca ai piccoli raccogliere il testimone.
Sia esso una battaglia. O la sua memoria.
O la ricordanza di chi l’ha combattuta.

Nota dell’autrice: i personaggi e l’universo di Saint Seiya appartengono a Masami Kurumada.

L’ispirazione per questa raccolta è tratta da “L’antologia di Spoon River”, ma io non sono in grado di scrivere poesie e, ammesso e non concesso che sia in grado di scrivere prosa, ho deciso di usare un genere che adoro: il drabble.

Il prologo è un triplo drabble: i tre componimenti di 100 parole (circa) l’uno hanno senso sia come insieme che presi singolarmente.

Piccola imprecisione: alla fine di Hades (nel manga almeno) sembra che cinque armature d’oro (Leo, Virgo, Libra, Sagitter e Acquarius) vadano distrutte. Mi sono presa la libertà di farle tornare tutte al Grande Tempio, ma senza Eufonia. Spero che perdoniate questa mia “licenza poetica”.

Grazie dell’attenzione!

   
 
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