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Autore: Lux_daisy    24/04/2014    5 recensioni
"Perché? Perché è andato a finire tutto così? Era solo una stupida scommessa! Io… io non posso fare una cosa del genere… Gokudera… non posso fargli questo… non a lui…"
Takeshi rimase lì, immobile, le spalle chine, la mazza impugnata debolmente che toccava terra e gli occhi fissi nel vuoto.
Cosa succederebbe se Yamamoto fosse costretto a mentire a Gokudera a causa di una scommessa? E cosa succederebbe se le conseguenze di questo gesto cambiassero il rapporto tra i due?
La mia seconda 8059 dopo un anno circa :3
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Nuovo Personaggio, Takeshi Yamamoto, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lo so, lo so, sono in un ritardo mostruosooooo!!! Vi chiedo scusa, ma l'ultimo periodo l'ho passato tra gli impegni e l'assoluta mancanza di ispirazione e voglia di mettermi a scrivere.... TWT però sono riuscita a tornare!! Yeah! *lancia stelline e cuoricini* ammesso che ancora questa storia vi interessi - io spero di sì :3 - ecco a voi il quarto capitolo <3

 

L'unica cosa sicura della fortuna è che essa cambierà *

*Wilson Mizner
 

Come erano soliti fare ogni giorno, Tsuna, Yamamoto e Gokudera arrivarono a scuola insieme: il primo preoccupato per il compito in classe, il secondo sorridente e spensierato, il terzo annoiato e già con la voglia di fumarsi una sigaretta.
Sembrava un giorno come tanti altri, una tranquilla mattinata alla scuola media Namimori, ma non appena i tre furono all’interno dell’edificio, si accorsero che qualcosa non andava.
Gli occhi degli studenti erano fissi su di loro.
E non delle semplici occhiate di circostanza, ma dei veri e propri sguardi insistenti, che nessuno cercava di nascondere.
Erano al centro dell’attenzione ed era palese.
Alcuni li guardavano e ridacchiavano, altri li indicavano e bisbigliavano con il compagno accanto e altri ancora si limitavano a fissarli con aria incredula.
<< Che diavolo hanno da guardare? >> soffiò irritato Gokudera, gli occhi verdi minacciosi, ma nemmeno la sua fama da teppista servì a far desistere gli studenti.
Persino Yamamoto sentì il sorriso venire meno e non poté evitare di chiedersi cosa stesse succedendo.
Dal canto suo Tsuna, abituato ad essere preso in giro, capì molto velocemente di non essere lui quello che tutti stavano fissando.

Hayato si fermò in mezzo al corridoio e si scrocchiò le mani, segno inequivocabile che la sua rabbia cresceva sempre più. << Mi stanno facendo incazzare! >> esclamò, fulminando tutti quelli su cui i suoi occhi si posavano. Subito dopo sentì una mano sulla spalla e non ebbe neanche bisogno di voltarsi per capire a chi appartenesse.
<< Su, su, Gokudera, cerca di stare calmo >> provò lo spadaccino, ma l’occhiataccia che l’altro gli rivolse gli fece capire che era meglio non aggiungere altro.
All’improvviso due ragazze che non conoscevano si fermarono davanti a loro: gli occhi brillavano dall’emozione, i volti erano arrossati e avevano tutta l’aria di chi si è appena trovato al cospetto di qualche star.
<< S-senpai, noi facciamo il tifo per voi!! >> dichiarò una con voce tremante, ma felice.
<< Sì! N-noi siamo dalla vostra parte! >> aggiunse l’altra con lo stesso tono.
Erano chiaramente su di giri, solo che i due ragazzi non capirono assolutamente di cosa stessero parlando.

Le sopracciglia dell’argenteo si aggrottarono e gli occhi si assottigliarono in due fessure taglienti come lame. Fu la reazione tempestiva del moro a impedirgli di prendersela con le ragazze: Takeshi gli afferrò un braccio e lo tirò indietro prima che il Guardiano della Tempesta potesse scatenare la sua rabbia e spaventare le due studentesse.
L’argenteo stava per replicare a quell’intromissione, ma lo spadaccino lo anticipò.
<< Grazie, siete molto gentili >> disse con un sorriso di circostanza, senza però avere la più pallida idea di cosa dovesse essere loro grato.
Le due ragazze emisero un gridolino acuto e penetrante che somigliava in tutto e per tutto a un incrocio tra un “kyyyyya” e uno squittio, mentre i loro occhi si accesero di una luce che i ragazzi trovarono spaventosamente inquietante.

<< Che ca… >> iniziò Gokudera, ma la confusione gli fece morire le parole in gola e tutto ciò che fece fu guardare le due correre via in preda a qualche attacco isterico. O almeno fu quello che lui pensò, dato che non aveva ancora capito cosa volessero quelle da loro.
“Sono per caso finito in un universo parallelo in cui sono tutti usciti fuori di testa?! No, perché se è così, non ci sarà problema se li faccio saltare in aria, giusto?”.
Le sue riflessioni omicide vennero però interrotte dal suono della campanella che annunciava l’inizio delle lezioni e anche gli studenti che fino ad allora erano rimasti a fissare lui e Yamamoto furono costretti ad andare nelle rispettive classi.
Tsuna e Takeshi, seppur confusi, fecero altrettanto, ma si fermarono appena si accorsero che Hayato non li stava seguendo.
<< Ho bisogno di fumare >> spiegò quello con tono infastidito. Gli altri due abbozzarono un sorriso di comprensione e si allontanarono lungo il corridoio, mentre il bombarolo si diresse sul tetto della scuola, già pregustando la sigaretta e augurandosi di non incontrare quel sociopatico di Hibari.

Arrivato a metà strada, però, sentì delle voci femminili provenire dalle scale e quando fu abbastanza vicino da captare l’oggetto della discussione, si paralizzò.
Quelle ragazze stavano parlando di lui e dell’idiota del baseball!
<< Ancora non ci posso credere che Yamamoto-kun e Gokudera-kun si sono messi insieme! >> stava dicendo una con voce delusa.
<< E dire che non sembravano andare molto d’accordo >> rispose un’altra.
<< Secondo me era tutta una finta per non destare sospetti >> aggiunse una terza.
 
“Che cazzo stanno dicendo?!”. Hayato, nascosto dietro un muro, sgranò gli occhi, incredulo e tese le orecchie.
 
<< Ora capisco perché Yamamoto mi ha respinta quando mi sono confessata a lui: era già innamorato di Gokudera >>.
<< Stesso motivo per il quale tutti e due hanno sempre rifiutato ogni ragazza che si è dichiarata >>.
<< È stato uno shock quando ho saputo che Yamamoto-kun ha portato Gokudera-kun al luna park per il loro primo appuntamento >>.
<< Però sono carini, dai: io lo trovo una bella coppia >>.
<< Voi dite che l’hanno già fatto? >>.
<< Secondo me sì >>.
<< Anche secondo me e sono convinta che Yamamoto è il seme >>.
Una risata si diffuse nel trio.
<< Sì, sì, Gokudera-kun è troppo tsundere per fare l’attivo: di sicuro è Yamamoto-kun a prendere l’iniziativa >>.
Altre risatine.
<< Alla fine non credevo che sarebbero venuti a scuola come se niente fosse… li fissavano tutti! Io sarei morta per l’imbarazzo! >>
<< Ora che sono venuti allo scoperto, però tutti non faranno altro che parlarne e ho già sentito alcuni ragazzi chiamarli “froci schifosi” e anche di peggio >>.
<< Poverini… che male c’è se si piacciono e vogliono stare insieme? >>.
 
La seconda campanella suonò, ricordando ai ritardatari di tornare in classe.
 
<< Che rottura! Sarà meglio andare >>.
<< Uffa! Se quello di letteratura mi interroga, io non so niente… >>.
<< Questo perché avresti dovuto studiare invece di leggerti i manga >>.
 
Le risate delle tre ragazze si persero nel corridoio, mentre Gokudera cercava di ricordarsi come respirare.
Appena aveva capito di cosa stessero parlando, si era sentito come in apnea e il suo corpo ancora non ne voleva sapere di muoversi.
“Questo… questo dev’essere un incubo! No-non può essere vero… tutta la scuola è convinta che io e l’idiota del baseball…”.
Non riusciva neanche a pensarlo! Era una cosa fuori da qualsiasi logica.
“È… è un fottutissimo scherzo, vero? Non ha nessun senso! Come cazzo hanno fatto a pensare una cosa del genere?!”.
 
È stato uno shock quando ho saputo che Yamamoto-kun ha portato Gokudera-kun al luna park per il loro primo appuntamento…
 
“Luna park?!”.
Gli occhi di Gokudera si sgranarono ancora di più.
“Come fanno a sapere che sono andato al luna park con quell’idiota? Nessuno all’infuori di noi due e del Decimo ne era a conoscenza…”
Un flusso dirompete di rabbia lo attraversò fino a farlo tremare e le sue dita si strinsero attorno al pacchetto di sigarette che aveva tenuto in mano tutto il tempo.
 
 
 
<< Gokudera-kun non è ancora tornato… >> disse Tsuna, lo sguardo fisso sulla porta.
Yamamoto seguì lo sguardo dell’amico e forzò un sorriso. << Fortuna che il prof non è ancora arrivato >> si limitò a rispondere.
Tutta quella situazione continuava ad essere strana e senza spiegazione. Anche lì in classe gli occhi di tutti erano puntati su di lui, ma stranamente nessuno osava dirgli qualcosa e lo spadaccino era in qualche  modo spaventato dal fare domande in merito.
La verità era che aveva un brutto presentimento, soprattutto perché era coinvolto anche Gokudera.
Se si fosse trattato di lui soltanto, al moro non sarebbe importato più tanto, ma il fatto che la Tempesta fosse finita in quella faccenda ancora oscura lo rendeva inquieto.
Senza volerlo, la sua mente andò al giorno prima e all’incontro con Tamamura…
 
 
<< E così sei riuscito a portare a termine la scommessa? >>. Il ghigno che il senpai mi rivolge nel farmi la domanda non mi piace affatto, ma mi sforzo di essere collaborativo per poter uscire al più presto da questa situazione.
Siamo negli spogliatoi della squadra di baseball da quasi dieci minuti, solo noi due. Tamamura è seduto a gambe incrociate su una delle panche e in mano tiene ancora le ‘prove’ del mio finto appuntamento con Gokudera: la fotografie e il peluche. Le ha guardate attentamente e a lungo, in silenzio e con uno sguardo concentrato, come se le stesse studiando e mi chiedo quanto lui sia serio in tutta questa faccenda.

Io me ne sto in piedi e cerco di mostrarmi rilassato e sicuro di me, cosa che fortunatamente mi riesce bene, nonostante in realtà mi senta preoccupato.
<< Ho fatto come mi hai chiesto, senpai, perciò la scommessa è risolta, no? >> gli dico con un sorriso che, ammetto, è abbastanza falso. Non sono bravo in questo genere di cose e soprattutto non mi piace rimanerci coinvolto, quindi spero soltanto che si accontenti delle prove e la faccia finita.
Lui però non sembra volerla chiudere là. << Quindi il caro Gokudera ricambia i tuoi sentimenti? >> mi chiede con un tono di voce chiaramente divertito, << che piacevole sorpresa! Non sei contento, Yama-kun? >>.
<< È stata solo un’uscita informale, niente di troppo serio >>. Devo stare attento a quello che dico: non posso assolutamente sbilanciarmi o potrebbe capire che sto mentendo.
<< Mmmh, sì, capisco, ma queste foto non sembrano molto, come dire, romantiche >>. Il suo sguardo fattosi improvvisamente serio è fisso su di me e so che mi sta mettendo alla prova.
Sorrido nel modo più naturale possibile e cerco di sembrare allegro. << Gokudera era solo un po’ in imbarazzo e non è il tipo a cui piace farsi fare le foto. Tutto qua >>.

Lui mi fissa ancora e per lunghi attimi temo che non se la sia bevuta, ma alla fine si alza con un unico movimento fluido e mi sorride, battendomi una mano sulla spalla. È sorprendente la rapidità con cui cambia le sue espressioni facciali.
<< Ottimo lavoro, Yama-kun: la promessa è saldata >>.
Sento un sospiro di sollievo crescermi in petto, ma lo trattengo e rispondo al sorriso. << Quindi è tutto a posto? >>.
<< Ma certo! Anch’io sono una persona di parola. Ah, e queste >>, mi sventola le fotografie davanti al naso, << le tengo io, se non ti dispiace, ma tranquillo: non le mostrerò a nessuno. Puoi fidarti, Yama-kun >>.
Preso in contropiede dalla sua richiesta, scuoto la testa in segno d’assenso senza neanche accorgermene e il senpai mi dà un’altra pacca sulla spalla, per poi superarmi e uscire dallo spogliatoio.
Solo in quel momento mi accorgo che Tamamura ha lasciato sulla panca il peluche mascotte del luna park. Prima di andarmene, lo riprendo e lo poso nel mio armadietto.
 
 
 
 
Proprio in quell’istante la figura di Gokudera che entrava in classe lo riscosse dai suoi ricordi.
Stava per dire qualcosa, ma ciò che vide sul suo volto lo lasciò senza parole e gli provocò un brivido di terrore lungo la schiena. I suoi occhi verdi erano puntati su di lui e lo fissavano con una tale rabbia che Yamamoto se ne sentì oppresso, come se lo stessero fisicamente schiacciando sul posto.
Fu una sensazione terribile che lo paralizzò.
Anche Tsuna capì subito che qualcosa non andava e il suo volto mostrò preoccupazione, ma non ebbe neanche il tempo di pensare o aprire bocca che la Tempesta si avventò fulmineo sulla Pioggia.

Il tempo sembrò rallentare, mentre il pugno di Gokudera si infrangeva con violenza sul volto di Yamamoto, rompendogli il naso.
Una parte del cervello del moro registrò il suono sinistro dell’osso che si incrinava, ma il dolore prese il sopravvento sul resto e la forza del colpo lo spinse all’indietro, facendolo finire contro un banco, sul quale lui stesso si appoggiò per evitare di cadere.

Il resto della classe scattò in piedi, qualcuno gridò e tutti si allontanarono dai due ragazzi che rimasero al centro dell’aula, uno di fronte all’altro.
Yamamoto teneva una mano premuta sul naso per cercare di contrastare l’emorragia, mentre il sangue gli aveva già macchiato l’uniforme e continuava a gocciolare sul pavimento. Guardava Gokudera dai suoi occhi velati di lacrime per il dolore, ma non riuscì a muovere un muscolo.

Con il volto ancora deformato dalla rabbia, il bombarolo si avvicinò al moro, lo afferrò per il colletto della camicia e lo tirò a sé. << Tu… non so che cazzo ti è passato per la testa, ma questa volta hai esagerato. Come hai osato andare in giro a dire che io e te stiamo insieme?! >>, lo strattonò con più forza e, se possibile, i suoi occhi si fecero ancora più furiosi, << che razza di merdoso pervertito sei?! Mi fai schifo! >>.
<< Gokudera-kun, ti prego…! >> provò Tsuna, ma la sua richiesta rimase inascoltata.
Non c’era spazio neanche per la voce e le parole del Decimo nella mente del suo Guardiano, ma solo la furia cieca della Tempesta che travolge ogni cosa.
Sugli studenti intanto era calato il silenzio, mentre i loro occhi erano tutti fissi sui due.

L’argenteo spinse lo spadaccino contro il banco, solo che questa volta Yamamoto perse l’equilibrio e finì per terra, la mano ancora tenuta premuta sul naso che non smetteva di sanguinare. Sollevò gli occhi verso l’altro, ma sia il suo corpo che il suo cervello sembravano aver completamente smesso di funzionare.
Pensieri, azioni, reazioni… tutto era diventato una gigantesca tabula rasa.
Non riusciva a reagire in alcun modo e tutto ciò che poté fare fu guardare Hayato in silenzio.

<< Se provi anche solo ad avvicinarti a me, ti ammazzo >>. La sua voce, glaciale e tagliente come i suoi occhi, fece più male di qualsiasi colpo inferto e Yamamoto si sentì sprofondare inesorabilmente.
La sua paura più grande si era appena avverata: Gokudera adesso lo odiava.
<< Gokudera-kun… >>, a Tsuna uscì poco più che un sussurro, mentre fissava i suoi amici con un terribile senso d’impotenza e sentiva il dolore e la confusione crescergli in petto. “Perché… perché è successo tutto questo?”.
Dopo aver lanciato un ultimo sguardo di disprezzo a un inerme Yamamoto ancora per terra, il Guardiano della Tempesta si voltò e uscì dall’aula proprio nel momento in cui il professore apriva la porta.
Ancora pieno di rabbia, il bombarolo diede una spinta all’uomo per poter passare e si allontanò lungo il corridoio.
<< Gokudera, dove stai andando?! La lezione sta per iniziare, torna subito qui! Gokuderaaa! >>.
Ma il ragazzo ignorò del tutto il richiamo dell’insegnante e proseguì per la sua strada. Non poteva tornare, non dopo quello che era appena successo.
Solo l’idea di rimanere nella stessa stanza con Yamamoto lo infuriava a tal punto da fargli avere paura di se stesso e delle sue azioni.
Come aveva potuto fare una cosa del genere? Come aveva potuto tradirlo e ingannarlo in quel modo?
“Non avrei mai creduto che quell’idiota del baseball potesse arrivare a tanto…”.
Oltre alla furia, un altro sentimento si faceva strada in lui e lo fece sentire ferito.
Delusione.






Povero Takeshi... TWT e dire che oggi è pure il suo compleanno... <3 non gli ho dedicato proprio un bel capitolo, eh? X) però ho approfittato di questo giorno per aggiornare, quindi almeno conta il pensiero u.u diciamo che adesso si entra nel vivo della storia e, come avevo anticipato, Tamamura ha fatto il suo ritorno (per la vostra gioia, visto quanto lo avete amato XD) ed è già finita in dramma.... cosa succederà adesso? bella domanda, a malapena lo so io XD mi sa che un giorno dovrò trovarmi una beta reader... beh, problemi a parte, spero che questo cap vi sia piaciuto almeno un po' e ringrazio tutti quelli che hanno commentato e messo la storia tra le seguite/preferite ^^ <3 mi auguro che continuiate a seguirmi *__* e ricordo che basta lasciarmi due righe per farmi felice :3
un bacione a tutti e alla prossima!

 
 
  
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