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Autore: Kimly    24/04/2014    5 recensioni
Gli anni ad Hogwarts di Fred, George ed Angelina.
Gli anni in cui hanno affrontato battaglie e prove difficili, riuscendo a superarle.
Ma anche gli anni dei cambiamenti e della nascita di sentimenti dapprima sconosciuti.
Questa è la loro storia, la storia del gruppo "F.A.G" e dei loro amici.
[Personaggi principali: Fred e George Weasley, Angelina Johnson, Alicia Spinnet, Lee Jordan, Oliver Baston e Katie Bell]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alicia Spinnet, Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Katie Bell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Capitolo 44


Alicia guardò un'ultima volta la sua immagine nello specchio: il vestito blu le aderiva bene, ma non era sicura di aver fatto la scelta migliore con i capelli, che erano stati solamente un po' arricciati.

Si mordicchiò le labbra, stringendosi nelle braccia nude, ma quando sentì bussare alla porta diede le spalle allo specchio e corse ad aprire.

-Brad!- esclamò Alicia, aspettandosi tutti tranne che lui -Che ci fai qui?-

-Uao, sei splendida.- Brad percorse la sua figura dal basso verso l'alto -Sono un mago a scegliere le taglie.-

Alicia fece un sorriso divertito e poi gli chiese.

-Stai bene?-

-Perché non dovrei?- chiese lui, sistemandosi i polsini della camicia.

-Finn arriverà a momenti.- rispose lei, con aria dispiaciuta -E so che non ne sei felice per via di Suzanne.-

-Sei ancora convinta che mi piaccia?- Brad glissò con un gesto della mano, ma Alicia aveva imparato a conoscerlo bene e fece per replicare... Brad però la anticipò.

-Comunque è già arrivato ed è solo. L'amica di Katie starà facendo i salti di gioia.-

La ragazza annuì, capendo il perché Brad fosse salito al piano di sopra.

-Potresti anche smettere di fingere. Sai il suo nome, lo conosci bene, e praticamente tutti hanno capito che provi qualcosa per Sue.-

-Tutti tranne lei.- precisò Brad, mettendosi le mani in tasca -Beh, chi se ne importa, no?-

-Non riesco a capire perché fai così! Insomma, quando hai provato a corteggiarmi eri così sicuro di te, sicuro di farcela, addirittura hai continuato anche dopo che avevo scelto di stare con Lee! E ora ti arrendi senza una ragione, perché?-

Brad la fissò con aria imbronciata, come se non fosse abituato a ricevere rimproveri e forse non lo era davvero.

-Quella ragazza è così... difficile da capire. Davvero, dovrebbero inventare un dizionario con sopra il suo nome, è impossibile comprendere cosa pensa o cosa voglia.- Brad abbassò lo sguardo e prese a sussurrare -E poi non mi piace come mi sento quando ce l'ho vicino, è strano e... opprimente. Con te era diverso, sapevo perché mi piacevi, sei così bella e intelligente, ma lei è...- Brad sospirò, incapace di continuare e alzò gli occhi per cercare aiuto in Alicia che stava trattenendo un sorriso.

Era la prima volta che Brad le parlava in maniera così aperta, la prima volta che riusciva davvero a scorgere qualcosa dietro la sua corazza di spaccone senza cuore.

-Lei è diversa.- concluse Alicia, allungando una mano per sfiorargli la spalla -Lei è diversa, perché il sentimento è diverso ed è così strano e opprimente, come dici tu, perché neanche il bellissimo Bradley Anderson si sarebbe aspettato di innamorarsi di una ragazza semplicissima come Suzanne. A volte è davvero bizzarra la vita, eh?-

-O maledetta.- la corresse lui, sfoderando un sorriso che fece capire alla ragazza che il momento delle confessioni era finito -Scendiamo di sotto? Avrò bisogno un sacco di drink per arrivare a fine serata.-

Quando scesero nel salotto addobbato a festa, Alicia cercò con lo sguardo Jared e lo trovò intento a chiacchierare con Nolween e Angelina, la prima vestita con un abito azzurro-grigio, la seconda di un violetto chiaro.

Brad aveva ragione, pensò Alicia con un sorriso, era stato davvero bravo a scegliere i vestiti per le ragazze.

Era riuscito a risaltare i pregi di ognuna di loro e con un altro sorriso, Alicia voltò la testa e vide Finn, che cercava qualcuno nella folla, probabilmente Suzanne.

I bambini dell'orfanotrofio era stranamente tranquilli e Edith sembrava pronta a celebrare le nozze, ma né la sposa né le damigelle erano ancora scese.

Paul sembrava a suo agio, come al solito, mentre Christopher si torturava la cravatta e borbottava qualcosa all'orecchio dell'amico.

Alicia quasi sobbalzò quando notò che Lee la stava fissando, probabilmente da quando era scesa, ma tentò un debole sorriso che lui ricambiò con sincerità.

I gemelli erano ai lati della stanza, ben lontani fra di loro, ma nessuno parve accorgersene a parte Alicia, che stava fissando i suoi amici dall'alto della scala.

La ragazza sentì Brad sbuffare nel vedere Finn e lei gli diede una gomitata per farlo ridere.

-Andiamo, innamorato, prendiamoci un Whisky Incendiario.-





Angelina udì partire la marcia nuziale e alzò lo sguardo verso la scalinata, che Leanne e Daphne, entrambe vestite di bordeaux con dei graziosi bouquet in mano, stavano scendendo in quel momento.

Suzanne fu subito dietro di loro, fasciata da un abito color senape, che faceva risaltare la sua carnagione chiara.

Brad le aveva spiegato che la damigella d'onore doveva avere un abito diverso dalle altre, ma Angelina era convinta che Brad semplicemente voleva che Suzanne risaltasse su tutte le altre.

Dopo che le tre ragazze si furono posizionate nella posizione opposta a Paul e Christopher, Tamara scese a sua volta le scale e forse fu il modo in cui Paul guardò Tamara o il modo in cui Tamara sorrise a Paul, ma Angelina sentì quasi un peso allo stomaco che seppe spiegarsi poco dopo.

Qualcuno l'avrebbe mai guardata così? E lei avrebbe mai sorriso così a qualcuno?

Girò il volto verso destra e notò che George la stava guardando, ma quando lei provò a fargli un sorriso lui le voltò le spalle.

Quando si girò verso sinistra, Fred fece la stessa cosa del fratello e lei si incupì.

Con George non c'era ancora stata l'occasione di chiarirsi, ma ultimamente anche Fred le stava a distanza e Angelina non poteva permettere che i suoi due migliori amici la ignorassero.

Doveva parlare ad entrambi e far tornare le cose come una volta e, si ripromise, l'avrebbe fatto quella sera stessa.

Angelina era talmente concentrata sui suoi migliori amici da non seguire la cerimonia e quando Paul e Tamara si baciarono sotto lo scroscio di applausi dei loro amici, la ragazza capì di essersi persa tutto.

-Angie. Angie, stai bene?-

Angelina si voltò verso Lee che la fissava con tanto d'occhi.

-Scusa, Lee, dicevi?-

-Sei sulle nuvole oggi o sbaglio? Ti ho osservato per tutta la cerimonia e sembravi assente.-

-Davvero hai guardato me per tutta la cerimonia?- ironizzò lei e Lee le fece il suo solito sorriso che fece rilassare un po' di più Angelina.

-Bel modo di cambiare argomento.-










-Hai detto qualcosa?- chiese George all'improvviso, voltandosi verso Katie che stava scegliendo quale bibita bere.

La ragazza fece segno di no con la testa e accennò un sorrisetto divertito.

-Ma anche se l'avessi fatto, non mi avresti sentita.- disse, facendo spallucce -È tutta la sera che sei strano.-

George non rispose e Katie fece uno sbuffo e continuò.

-Non voglio stressarti come farebbe qualsiasi ragazza con il proprio ragazzo, ma se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo. Ho fatto qualcosa o...-

-Ehi, ehi.- George si avvicinò per prenderle il viso fra le mani -Tu non c'entri niente, sei perfetta. Solo che ho notato da un po' che Fred e Angelina non si guardano nemmeno, anzi, mio fratello non la guarda e non la cerca come una volta. Non mi sembra abbiano litigato, tu ne sai qualcosa?-

-No, però ne hanno passate tante insieme e forse ce ne siamo persa qualcuna.- Katie notò lo sguardo di George e si rabbuiò -Sei preoccupato, vero?-

-Anche Fred ed io non parliamo più come una volta.- ammise, amareggiato -Da quando tu ed io siamo usciti allo scoperto...-

-Sì, l'ho notato anch'io e mi dispiace.-

-Non è colpa tua, pulce!- George sorrise -Fred ed io siamo sempre stati confidenti, sono io ad avere sbagliato.-

-Magari questa festa ti aiuterà a chiarire le cose con lui.- affermò Katie con un sorriso affettuoso.

-Lo spero davvero.-







Dopo il buffet i bambini dell'orfanotrofio vennero messi a letto e anche l'anziana Edith si dichiarò stanca e si ritirò nella sua stanza.

Utilizzando degli incantesimi per insonorizzare il salotto, la musica partì e i due giovani sposi presero a ballare in mezzo alla sala e via via anche gli altri iniziarono a ballare: Chris e Leanne, George e Katie, Oliver e Nolween e addirittura Daphne chiese a Lee un ballo per fargli capire che per lei era tutto passato.

Alicia li guardò volteggiare in silenzio, avendo la sensazione che c'era qualcosa che non andava in quella scena, ma si sentì osservata e voltando la testa vide Jared osservarla.

-Non mi chiedi di ballare?- chiese lei, provando a fare un sorriso.

-Sei sicura di voler ballare con me?- domandò Jared, accennando a Lee e a Daphne.

Alicia alzò gli occhi al cielo e quando vide Oliver e Nolween fermarsi, indicò i due ragazzi e disse.

-Ballo con Ollie allora.- affermò Alicia, decisa -Perché tu non chiedi a Nolween?-

La ragazza non attese nemmeno la risposta e Jared la seguì con lo sguardo mentre andava via, non provando neanche a fermarla.

Dall'altra parte della sala, invece, Angelina aveva finalmente preso coraggio e si era avvicinata a Fred, che stava bevendo il suo Whisky Incendiario in silenzio.

-Ehi, straniero, non balli?-

Fred non la degnò di uno sguardo, continuando a guardare i suoi amici che danzavano.

-Non sono proprio dell'umore.-

Angelina si morse il labbro inferiore, ma non cedette.

-Neanche se te lo chiedessi io?-

Fred fece un mezzo sorriso che fece rabbuiare ancora di più il volto del ragazzo.

-Allora?- lo esortò Angelina, impaziente, allungando una mano verso di lui.

Fred la prese senza dire una parola, cosa che fece agitare ancora di più Angelina.

Quando Fred le mise una mano sul fianco Angelina sentì una morsa strana allo stomaco che non si seppe spiegare e quando presero a ballare, l'uno di fronte all'altra, lei non resistette più e parlò.

-Una volta riuscivo a capire qualsiasi cosa ti passasse per la testa.- esordì con un sorriso, ma fissandosi i piedi -Mi bastava semplicemente guardarti negli occhi.-

-Adesso non mi stai guardando negli occhi, Angie.- rispose lui, stringendola di più a sé.

-Perché se ti guardassi, non riuscirei comunque a capirti.- Angelina alzò gli occhi e incontrò quelli tristi di Fred -Qual è il problema? Hai qualcosa che ti tormenta e non riesco a capire cos'è e questa cosa mi fa impazzire! Non era mai successo.-

-Molte cose sono cambiate, no?-

-Anche questo mi fa impazzire.- continuò Angelina, agitata -Questo tuo rispondere in maniere ambigua mi urta i nervi, Fred, e il fatto che ti stia allontanando da me mi fa perdere la testa!-

-Io ho perso la testa da quando ti ho incontrata.- ironizzò lui e lei si sciolse un poco.

-Dimmi cos'hai.- sussurrò Angelina, improvvisamente in ansia -Per favore.-

-Mi sono allontanato da te per farti capire cosa vuoi davvero.- Fred fece un sospiro strano e Angelina rimase quasi sconvolta perché per la prima volta nella vita le parve serio -Da quando ci siamo conosciuti, tu, George ed io, sono sempre stato il più rumoroso e il più chiassoso e il più delle volte lo facevo per mettermi in mostra davanti a te.-

-Fred.-

-E poi ti ho baciata e abbiamo iniziato ad uscire insieme e io continuavo ad essere rumoroso e chiassoso.-

-Eri semplicemente te stesso.-

-Appunto.- confermò lui con sicurezza -Forse il mio carattere così esuberante non ti ha permesso di renderti conto di qualcosa che c'è sempre stato, è sempre stato lì, ma come si può notare qualcosa se c'è un rumore continuo che non ti fa concentrare?-

-Cosa stai cercando di dirmi, Fred?- La musica era cambiata, ma nessuno dei due sembrò accorgersene, troppo impegnati a guardarsi negli occhi.

-E io che pensavo ci fossi arrivata e invece sei più ingenua di quanto pensassi.- rise lui, ma non era divertito affatto e Angelina non riuscì neanche a prendersela per l'insulto.

-Provi qualcosa per lui.-

-Lui chi?- ribatté subito Angelina, ma poi si accorse del cenno di Fred. Si voltò e vide George che chiacchierava con Katie e Alicia e subito notò che anche George aveva qualcosa che non andava.

-Certo che provo qualcosa per lui. È il mio migliore amico e tuo fratello.- Angelina lo guardava come se fosse pazzo -È George!-

-La prima volta che l'ho pensato è stato quando ci siamo lasciati, subito dopo che ti aveva baciato. Se ti ricordi non ho opposto molta resistenza quando mi hai chiesto una pausa e adesso sai il perché. Temevo che quel bacio avesse avuto un significato e quindi ti ho lasciato i tuoi spazi per farti capire quello che provavi per George.-

-Io poi avevo scelto te, ricordi?- sbottò Angelina, sulla difensiva -Mi stai dicendo che ho scelto te perché eri più... vivace di George?-

-Non ho detto questo.- ribatté Fred, provando a farla ragionare -Credo che tu abbia sempre amato entrambi, l'hanno sempre pensato tutti, ma tu non ci sei ancora arrivata, perché mi guardi come se volessi prendermi a pugni.-

-Certo che vorrei prenderti a pugni!- tuonò Angelina e anche se la musica era alta Jared e Nolween, che ballavano vicino a loro, si voltarono a guardarla -Tu non mi rivolgi la parola e mi guardi con quegli occhi solo perché pensi che io sia innamorata di tuo fratello?-

-Solo?- ripeté Fred, alzando un sopracciglio -Per te è una questione di poco conto? Ti sei innamorata di un altro, credi che possa esserne felice?-

-Pensi che io non ti ami più?- chiese Angelina, scioccata.

-Continui ad evitare il problema, Angie. Sei distaccata da entrambi ultimamente e hai litigato con George per via di Katie, per cui credo che tu abbia avuto tempo di riflettere su ogni cosa.-

-Ogni cosa?- mormorò Angelina, il cuore batteva troppo forte per controllare la voce.

Fred annuì e poi fece l'unica domanda di cui non avrebbe mai voluto ricevere risposta.

-Sei innamorata di George?-

Angelina non riuscì a rispondere, continuando a guardarlo negli occhi, tenendolo stretto con lo sguardo per paura che potesse non farlo più.

-Fred...- le labbra si mossero, ma non un suono venne emesso e il ragazzo lo prese per una confessione.

-Almeno sei ancora innamorata di me?- chiese lui, temendo nuovamente quello sguardo colpevole negli occhi.

-Sei il mio primo amore, ti amerò per sempre.- disse Angelina, riuscendo finalmente a dare un nome al dolore allo stomaco che aveva tutte le volte che vedeva George e Katie insieme: gelosia -Ma...-

Fred rise, ma ancora una volta la sua risata aveva perso tutta l'allegria.

-È proprio quel “ma” il problema.-

-Fred, io...-

-Basta, non mi va più di parlarne.- il ragazzo le lasciò le mani, ma rimasero fermi in mezzo alla sala senza muoversi -Ti avrei aspettata per sempre, Angie, ma non posso vederti accanto a un ragazzo che non sia io. Purtroppo questa è una delle poche cose che distingue me da George. Io non ce la farei.-

Angelina provò a fermarlo, ma Fred si scostò malamente da lei e se ne andò, uscendo verso il cortile posteriore.





Finn si avvicinò a Suzanne e lei notò Brad guardarli da lontano: era il quarto drink che beveva, ma non aveva alcuna intenzione di smettere e Suzanne si chiese con diavolo gli passasse per la testa per bere così tanto.

-Non vuoi ballare stasera?- chiese Finn a Suzanne che provò a non fissare il ragazzo, ma riuscendoci appena.

-Sai che non mi piace ballare e tu invece?- domandò Suzanne, cedendo e voltandosi verso di lui -Non balli con nessuno?-

-Vorrei farlo con te.- sorrise Finn e Suzanne sorrise a sua volta, ma quasi si sentì in colpa.

-Non riesco mai a capire se sei serio o meno.- perdurò lei, incapace di guardare nella direzione di Brad, ma sentendosi i suoi occhi addosso -Tia come sta?-

-Ti interessa davvero?- Finn ghignava perché la conosceva fin troppo bene -Avrebbe voluto venire, ma l'ho convinta a rimanere a casa.-

-Perché?- ebbe il coraggio di chiedere Suzanne, non sapendo nemmeno quale risposta avrebbe gradito.

Finn fece uno sguardo eloquente e si voltò proprio nella direzione di Brad.

-Sbaglio o quell'Anderson ci sta fissando da un po'?- Finn spostò lo sguardo verso Suzanne -Non è che si è preso una cotta per te? Mi guarda come se volesse darmi fuoco.-

-Non sarebbe il primo a volerti dare fuoco.- scherzò Suzanne, ma Finn sembrava serio e lei perse il sorriso -Cosa?-

-Gli piaci, non è così?-

-Non è vero.-

Finn si avvicinò a lei e Suzanne provò a non arrossire, ma di nuovo fallì.

-La sala è tanto grande, potresti anche non starmi così vicino.-

Il ragazzo ghignò di nuovo e fece due passi indietro.

-È evidente, gli piaci.- continuò lui, tornando a guardare Brad -Ma a te piace?-

-Perché me lo chiedi? Ti darebbe fastidio?- chiese Suzanne, sfidandolo con gli occhi.

-Sì.-

-Saresti geloso?-

-Sì.-

Suzanne mantenne lo sguardo su di lui, ancora non capendo se Finn avesse detto la verità.

-Non hai il diritto di essere geloso. Non più.-

Finn non la prese bene, Suzanne lo notò subito: non era la prima volta che Finn ammetteva di essere geloso di lei, era una specie di gioco fra di loro e che fosse vero o no Suzanne non gli aveva mai risposto in maniera così posata; ma quel gioco doveva finire, lei non ne poteva più di quella specie di tira e molla fra di loro.

-Anzi, quel diritto non l'hai mai avuto.-

Finn non rispose, provando a non far vedere quanto ci fosse rimasto male, ma Suzanne non si scusò e lui diede un'ultima occhiata a Brad, poi di nuovo a Suzanne e infine si congedò, diretto verso Paul e Tamara.







La festa finì dopo circa tre ore, Finn se n'era andato da un pezzo e Nolween e Daphne erano mezze addormentate sui divani.

Leanne e Christopher avevano già lasciato il salotto, diretti verso la loro stanza, e anche Jared era sparito senza alcuna spiegazione.

Alicia si era infilata una tuta per rimettere in ordine la sala, aiutata da Katie, George ed Oliver... Anzi, solo da George, perché Katie e Oliver non si vedevano da un po' di tempo.

-Bella festa, eh?- soffiò Alicia, perché George era fin troppo silenzioso e il silenzio era peggio di un rumore assordante.

-Sì, senti, ti dispiace se lascio il posto a Lee?- chiese lui, posando la bacchetta -Non trovo più Katie e vorrei capire dove sia finita.-

-Certo, va' pure. Il più lo abbiamo fatto.-

Delle assonnate Nolween e Daphne vennero scortate da Paul e Tamara su per le scale e Alicia vide Suzanne uscire in giardino, probabilmente alla ricerca di Brad che se ne stava lì fuori da più di un'ora.

Lei e Lee rimasero soli nella sala ed Alicia provò a tranquillizzarsi.

-Finalmente potrò farti vedere quanto sono diventato bravo negli Incantesimi.- esordì Lee, euforico e gonfiandosi quasi quanto un pavone.

-Dimentichi con chi stai parlando, Jordan.- replicò lei, divertita -Se facessimo una gara, perderesti.-

-Dici?-

-Sicuro.- Alicia sorrise e Lee le sorrise a sua volta, cosa che fece quasi avvampare la ragazza.

-Sai, eri bellissima stasera.- continuò Lee, agitando la bacchetta per buttare gli ultimi bicchieri di plastica nel cestino dell'immondizia -Allora quelle creme che ti mettevi ogni giorno a Hogwarts hanno avuto qualche effetto.-

-E invece tutti quegli anni passati accanto a me e alla mia intelligenza non hanno avuto alcun effetto su di te.- replicò lei, velocemente -Continui ad essere un idiota di prima categoria.-

Lee scoppiò a ridere e Alicia lo seguì a ruota, stupendosi di come fosse stato semplice tornare ad essere amici, ad avere il rapporto che avevano prima.

Oramai Alicia ne era sicura: Lee avrebbe sempre fatto parte della sua vita, sarebbe stato impossibile il contrario, perché bastava vederlo sorridere per sentirsi finalmente a casa.







-Hai intenzione di passare la notte qui fuori?- domandò Suzanne, stringendosi nelle spalle per ripararsi dal vento che soffiava -Sta arrivando la bella stagione, ma siamo pur sempre in Inghilterra.-

-Non è un granché come festa.- ammise Brad, che era appoggiato al muro dell'abitazione e guardava il cielo stellato.

-La festa è finita da un pezzo.-

-Però devo ammettere che i due sposini formano proprio una bella coppia.- continuò Brad, fingendo di non sentirla.

Suzanne strinse le labbra e si avvicinò a lui.

-Caspita, è la prima volta che sento un complimento uscire dalla tua bocca.-

Brad posò gli occhi su di lei e lo sguardo percorse lentamente la figura da capo a piedi.

-Quel colore dona perfino a te. Hai visto? Un altro complimento.-

-Quello non era un complimento!- sbottò Suzanne, facendo una mezza risata -Quello era un insulto coperto molto bene.-

-Lui se n'è andato?- domandò Brad dopo pochi minuti di silenzio e Suzanne sospirò.

-Sì, se n'è andato. Strano che non l'abbia visto, è andato via quasi subito.-

-Guai in paradiso?- ironizzò lui con poca convinzione e Suzanne negò con la testa.

-E allora?- la esortò ancora Brad, sperando di ricavare qualche risposta.

-Era geloso di te.- sbuffò Suzanne, alzando la mano come per scacciare una mosca -Io gli ho detto che non aveva alcun diritto per esserlo e si è arrabbiato. Ha aspettato una buona mezz'ora per andarsene, un suo record personale.-

-È proprio un idiota.- commentò Brad, quasi sorridendo, ma Suzanne vide che non era ancora il Brad di sempre -Era ora che tirassi fuori le palle, Sue, stavo iniziando a pensare che le voci su di te fossero false.-

-Quali voci?-

-Lo sai.- Brad fece spallucce e si avvicinò -Mantis: la mantide religiosa che spezza i cuori agli uomini e li riduce a pezzettini.-

-Non è proprio così.- mormorò lei, in imbarazzo per quello strambo soprannome che le avevano affibbiato -Tu mi chiamavi anatroccolo, ricordi? Forse mi s'addice più quello.-

-Credo che tu sia un po' tutti e due.- commentò lui, tornando poi in religioso silenzio.

Suzanne strinse i pugni e gli si mise faccia a faccia.

-Senti, io non so perché sei così triste stasera e probabilmente nemmeno m'interessa.-

-Grazie, eh.-

-Non m'interessa perché questa situazione è già difficile per tutti e se anche un tipo come te inizia a deprimersi siamo alla frutta.- Suzanne allungò una mano -Hai fatto tanto per insegnarmi a ballare, ma non mi hai chiesto un solo ballo stasera, per cui ora balleremo!-

-Chiedi così ai ragazzi di ballare, con un'affermazione?- domandò Brad con un sorriso, ripetendo le parole che tempo addietro lei aveva detto a lui.

-Ho fatto dei progressi, o almeno lo spero, per cui sì, balleremo e basta e forse questo ti farà tornare il sorriso.-

Suzanne non aspettò nemmeno una risposta, lo prese per mano e lo condusse al centro del giardino.

-Non c'è nemmeno la musica.- si lamentò Brad, ma stava sorridendo e questo a Suzanne stranamente bastava.

-Zitto, Anderson, e balliamo.-

-Lo fai perché sei preoccupata per me?- provò Brad, stringendola a sé più che poteva.

-Non ti allargare, lo faccio per ripagare il mio debito.- Suzanne si aprì per la prima volta in un sorriso sincero, guardandolo negli occhi -Tu hai aiutato me, adesso io aiuto te.-









Oliver aveva trascinato Katie in camera sua senza una spiegazione: aveva semplicemente trovato una scusa per farla salire al piano di sopra, lontano dagli occhi di George, per poi portarla quasi di peso nella sua stanza.

Era stato colpito quasi da una follia, da una consapevolezza che l'aveva immobilizzato in un primo momento durante la cerimonia, e poi l'aveva spinto ad agire e a chiarire ogni cosa con Katie.

Katie, la sua migliore amica, che da scricciolo abbraccia-tutti si era trasformata in una donna forte e coraggiosa.

Katie che per tutta la festa non l'aveva degnato di uno sguardo, nemmeno un cenno, come se Oliver Baston non facesse più parte della sua vita, come se quel bacio fosse stato davvero un errore di matita che Katie aveva semplicemente cancellato.

E ora erano lì, in camera sua, lei era seduta sul suo letto continuando a chiedergli quale fosse il problema e Oliver non sapeva cosa rispondere, tutta l'adrenalina sembrava improvvisamente sparita e il coraggio, probabilmente, era rimasto in salotto.

-Ollie! Che cos'hai!?- Katie saltò su dal letto e lo raggiunse -C'è qualcosa che non va? È successo qualcosa? Mi stai spaventando, ti prego, dimmi cos'è successo!!-

Katie gli prese il volto fra le mani, provando a farlo tornare in sé e Oliver, guardando quei familiari occhi nocciola, rinsavì.

-Ti amo.-

Katie si allontanò da lui, come centrata da un fulmine e spalancò gli occhi e la bocca quasi in sincronia.

-Cos'hai detto?- soffiò lei, incredula.

-Ti amo.- ripeté lui, arrossendo -Ti amo e non so da quanto avrei voluto dirtelo, probabilmente da sempre se solo lo avessi capito prima. Amo... amo ogni cosa di te, amo ogni sfumatura del tuo carattere, amo il tuo sorriso e il tuo modo di abbracciarmi quando sono triste. Ti amo ancora di più quando mi urli addosso, perché sei l'unica che riesce a farmi ragionare sui miei errori e a farmi prendere la giusta decisione. Ti amo, Katie, ti amo davvero ed è la prima volta che lo dico e amo anche il fatto che sia stata tu la prima a cui l'ho detto, perché da quando sei entrata nella mia vita ho capito che... che saresti stata una persona speciale, l'ho capito e basta e sì, sono un idiota, d'accordo? Lo so, sono un idiota perché tutti avevano capito i tuoi sentimenti, persino le persone che ti conoscevano appena sapevano che provavi qualcosa per me, ed io sono stato l'ultimo ad arrivarci, ma ora l'ho capito, ora lo so che amo te e ho amato sempre solo te.-

Katie rimase in silenzio e Oliver accorciò le distanze per continuare.

-La mia gelosia non è mai stata solamente fraterna, adesso lo so, quando qualcuno si avvicinava a te andavo su tutte le furie e ho sempre associato questo sentimento ad un amore fraterno perché nella mia famiglia sono sempre stato io il più piccolo, non mi era mai successo di essere il più grande e tu, Merlino, eri così piccola, non potevo sapere che quello che provavo sarebbe stato amore. Poi sei cresciuta e io lo sapevo che la vicinanza con George non era normale, sapevo che stava succedendo qualcosa e... Odio doverlo ammettere, ma ho iniziato a detestare George, il vostro rapporto, il modo in cui lo guardavi; quando avete detto che stavate insieme io non ne ero sorpreso, ne ero semplicemente distrutto perché sono innamorato di te e non m'importa se cancellerai dalla tua testa anche questa confessione, perché i miei sentimenti non cambieranno. Amerò sempre te, Katie.-

Katie fece per parlare, ma Oliver uscì dalla stanza di corsa senza darle nemmeno il tempo di rispondere.







Quando George salì, diretto verso la sua stanza, vide Angelina dall'altra parte del corridoio, di fronte alla porta di Fred.

George aveva aperto la bocca, pronto per parlarle, ma poi si ricordò di aver litigato con lei e la richiuse, facendo per entrare nella sua stanza.

-Georgie.-

Il ragazzo si voltò, trovandosi un'Angelina che lo guardava da lontano con gli occhi tristi.

-Vorrei chiarire con te prima o poi.- disse -E con la pulce. Quando sarete pronti, vorrei parlare a entrambi.-

-Tutto bene?- George si diede immediatamente dell'idiota, perché con Angelina aveva sempre quell'istinto di protezione?

-Sono stufa di litigare con i miei amici.-

-Fred ti perdonerà.- George le fece un sorriso incoraggiante -Qualsiasi cosa tu gli abbia fatto, ti perdonerà. Perdonerebbe qualsiasi cosa fatta da te, lo conosci.-

-Non questa volta, temo.- replicò lei, allontanandosi dalla porta di Fred e facendo un cenno di saluto a George -Ma grazie lo stesso.-







-Ehi, Alicia, Alicia, che ti prende?- Lee le scrollò una spalla, ma la ragazza rimase immobile, con gli occhi vacui.

Lee prese la lettera che le era arrivata pochi secondi prima, ma non ebbe il tempo di leggerla, perché Alicia parlò.

-Mio padre è morto.-









Spiegazioni, varie ed eventuali:

Ebbene sì, ce l'ho fatta ad uscire dal baratro e scrivere questo benedetto capitolo.

Sapete come succede: sapevo esattamente cosa dovevo scrivere, ma proprio non riuscivo a scriverlo e quindi ho rimandato, rimandato fino ad oggi.

Pasqua è stata un toccasana!

Passiamo al capitolo: Paul e Tamara si sono sposati! E possiamo dire, come sempre, che sono due dei pochi felici dell'enorme gruppone che si è formato?

Capitolo quasi tutti centrato sul gruppo principale, ma soprattutto sui FAG.

Partiamo da loro, perché ci sono sempre dei contorni fragili attorno a loro tre.

Negli scorsi capitoli Fred si era allontanato da Angelina, apparentemente senza alcuna ragione, ma in realtà voleva capire -e far capire- i reali sentimenti di Angie.

La spiegazione che lei gli ha detto della sua reazione alla notizia di George e Katie non gli è bastata e, infatti, Angelina ha ammesso di provare qualcosa per George. Qualcosa di importante oltretutto.

Se notate anche alla cerimonia Angelina cerca prima lo sguardo di George, ulteriore conferma che ha Fred su quello che prova la sua, oramai, ex ragazza.

Capitolo infelice per Fred, ahimè, lo so ç_ç_ç

Ma anche capitolo di presa di coscienza, perché non solo Angelina, ma anche Oliver capisce finalmente quello che prova.

Incredibile, ma vero, Oliver ce l'ha fatta! Dopo ben 44 capitoli, olè!!

Ora dovremmo vedere come reagirà Katie, ma intanto Oliver si è esposto e molto.

Oliver imbarazzato <3 Adoro <3

Brad/Suzanne/Finn: Sue ha finalmente fatto capire che il loro gioco del “Sto con un'altra, ma mi piaci tu” l'ha stufata, ma vedremo se Finn tornerà alla carica o no.

Brad, nel frattempo, si è avvicinato un pochino di più a lei che ha ammesso di volerlo veder sorridere.

E infine Alicia; o meglio, il padre di Alicia ci ha lasciati (bye bye, è stato breve, ma è stato bello ç_ç) e nel prossimo capitolo vedremo meglio la sua reazione.

Penso di aver detto tutto, se avete dubbi chiedete e vi sarà dato xD

GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE DI CUORE, cari lettori che continuate a seguire la storia <3

A presto ^-^

   
 
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