Film > Pirati dei caraibi
Segui la storia  |       
Autore: Aishia    24/04/2014    5 recensioni
Che cosa succederebbe ad una ragazza se a causa di qualcosa di superiore o di un destino ignoto fosse catapultata in un'altra epoca? riuscirà ad essere artefice del suo destino ed ad avere ciò che brama?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La morte è solo il principio




Attorno a me non percepivo più nulla, solo il vuoto più totale e delle flebili voci in lontananza che a mano a mano divennero sempre più vivide ed intense. Non sentivo niente,solo un dolore allucinante al basso ventre e una morsa allo stomaco che mi portava in un mondo adiacente al nostro.

Andavo alla deriva … oltre l’orizzonte,oltre il cielo e le stelle …

Finalmente capì che quelli non erano solo sogni, ma piuttosto erano frammenti di un futuro che potevo prevedere ma non cambiare e questa volta non mi sarei svegliata al centro del letto con la fronte sudata e il ventre pieno di sangue scuro proveniente da una ferita che presto si sarebbe rimarginata,no … stavo andando in un posto in cui nessuno aveva mai fatto ritorno … stavo morendo …

Non avevo paura, anzi, mi premeva solo di non poter più rivedere il cielo punteggiato di stelle,il mare che si disperdeva fluido nell’orizzonte e il sole innalzarsi nel cielo ogni mattina per dare il buongiorno a noi esseri mortali. Mi premeva il fatto di non poter rivedere quelle persone che avevano reso la mia vita più bella. Non avrei visto crescere quella piccola peste del mio fratellino,non sarei mai più stata tra le braccia della persona più importante perfino della mia stessa vita: Jack …

In quel momento non capì nulla,sapevo solamente di essere al centro di un combattimento tra esseri mortali e non, e intorno a me vi era solo una gigantesca pozza di sangue che proveniva dallo stesso punto del dolore che stava a poco a poco mettendo fine alla mia vita.

Cercavo in tutti i modi di aggrapparmi a questa realtà,mi tenevo stretta al mondo e affondai le unghie nel legno del pontile come se fosse l’unico modo per rimanere in vita.

Delle voci squillanti mi rombavano intorno provocandomi fitte al cervello e capì chi fossero solo dopo svariati minuti.

Elizabeth e Alan mi erano vicini,tenendomi la mano così forte da farmi quasi male ma rendendomi partecipi della loro presenza in modo che non mi sentissi completamente sola.

Desiderai con tutta me stessa poterli rivedere un’ultima volta. Aprì leggermente le palpebre e distinsi la figura sfocata del mio piccolo fratellino e il suo volto pieno di lacrime che bagnavano il suo visino ingenuo e da bambino,mentre le sue manine stringevano con foga le mie.

«quanto sei bello», sussurrai con un filo di voce,trovando la forza per accarezzare il suo viso liscio e inumidito dalle lacrime.

« no Chanel, non affaticarti », affermò Elizabeth,strappando uno strascico del suo vestito e ponendolo sopra la ferita per pervenire la fuoriuscita di sangue.

« sorellina,ricordi che hai promesso che saresti tornata da me? quindi su! Alzati …»

Sorrisi, sentendo una lacrima bagnarmi il viso per il forte dolore che cresceva ad ogni respiro. Era un dolore troppo forte da sopportare e forse era un male più mentale che fisico. Mi sentivo in colpa perché non potevo mantenere quella promessa,per non poter tornare insieme a casa e rivedere la nostra famiglia. Mi sentivo in colpa perché stavo per lasciarlo solo in una situazione in cui aveva più bisogno di me,lo stavo abbandonando ad un destino che non era stato buono,ad un destino che stava per mettere fine alla mia vita.

Girai lievemente il capo in modo da poterlo guardare dritto negli occhi e cercai la sua mano che prontamente strinse al petto
«Di a mamma e a papà che li amo tantissimo» , pronunciai con voce rotta e spezzata,sentendomi sempre più debole per via delle forze che mi stavano abbandonando minuto dopo minuto. Desiderai solamente morire. La morte è facile,la vita è più difficile.

« glielo dirai tu! Starai meglio,vedrai »
«… ti voglio bene fratellino …»

Abbassai il capo quando sentì una voce familiare e seguì da lontano due figure ancora in movimento e riconobbi in mezzo alla folla una persona in particolare con la sua camminata bizzarra e il suo cappello da capitano,mentre sguainava la spada contro il suo avversario che non gli lasciava nemmeno il tempo per inalare respiro.

Sembrava che si muovessero a passo di danza, ognuno intento a schivare i movimenti dell’altro finché Jack non si fermò di scatto,prendendo una lampada ad olio con la punta della spada e spaccandola in testa al suo avversario,lasciando che il liquido si diffondesse in tutto il suo corpo,dopodiché prese una torcia infuocata e gli diede fuoco,finché quel mucchio d’ossa divenne solo cenere.

Jack lo guardò per qualche istante con sguardo fiero e preso dalla contentezza girò su stesso,saltellando sul posto finché non si fermò di scatto quando i suoi occhi incrociarono i miei e vidi il suo viso cambiare espressione come se si fosse appena ricordato di quello che era successo poco prima.

Chiamò a gran voce il signor Gibbs e insieme mi raggiunsero,accerchiando i due che non avevano osato lasciarmi sola al mio destino.

« ci penso io», sbiascicò Gibbs,ponendosi sopra di me e scoprendomi il ventre caldo a causa del sangue irrefrenabile Abbassai il capo e vidi il suo viso divenire una smorfia di dolore e gli occhi sgranarsi istantaneamente. Avevo capito tutto …

« che succede Gibbs!? », chiese Jack al suo fianco,guardando i movimenti del suo secondo. Gibbs si sollevo,girandosi di spalle e serrando i pugni,finché le nocche divennero bianche. Jack si alzò ponendosi davanti all’uomo,guardandolo torvo nell’attesa che proferisse parola «allora Gibbs? » chiese mantenendo un tono di voce calmo e pacato ma il mastro rimase in silenzio,strizzando gli occhi e serrando le labbra secche. « ha perso troppo sangue e la ferita è troppo profonda»

« Ce la farà? », il mastro abbassò lo capo,facendo segno di diniego. Era troppo tardi e anche il mio corpo stava dando segnale di cedimento. Non c’erano più speranze e io le stavo abbandonando a poco a poco,sentendo dentro di me solo un senso di angoscia e paura. SI,avevo paura … forse troppa. Avevo terrore della morte e di ciò che ne sarebbe stato di me. Non sapevo più cosa credere o se era ancora giusto credere in qualcosa.
Incrociai lo sguardo di Jack e in quel momento sembrò che il tempo si fosse fermato. In un attimo,con un movimento fulmineo,si avvicinò a me,avvolgendomi delicatamente con il suo braccio. Aprì gli occhi,ritrovandomi il suo viso ad un soffio dal mio e il suo fiato che mi solleticava le gote. Sorrisi quando mi ritrovai finalmente tra le sue braccia … ci avevo sperato tanto e a lungo. Era un sogno che mi sembrava impossibile. Invece era ancora una volta qui … ad un soffio dal cuore

Socchiusi gli occhi quando cominciai a sentirmi veramente stanca ed esausta,convinta di potermene andare finalmente in pace …

« Chanel! Chanel guardami! », urlava spronandomi e incitandomi a guardarlo ma io non rispondevo,non ne avevo più le forze

« Chanel,guardami ho detto! », sentivo il suo tono farsi sempre più agitato ma allontanarsi sempre più dalla mia lunghezza d’onda,tuttavia non potevo andarmene senza dirgli quanto importante fosse per me.

Aprì flebilmente gli occhi,storcendo la bocca dal dolore. Sapevo che il mio tempo era ormai sopraggiunto. Non mancava molto alla fine.
«Jack …», sussurrai,accarezzando delicatamente il viso ruvido «finalmente sei qui … Jack»
«si,sono qui e non me ne vado! »

« sto morendo …», lo vidi irrigidirsi di botto e mi strinse più a se,sfiorando la fronte con la mia « no,tu non morirai! Io non lo permetterò», mi soffiò sulle labbra prima di unirle alle mie.

« ti amo …», sussurrai prima di spostare la mano dal viso di Jack alla spada che era ancora conficcato nel mio ventre,togliendola sotto gli occhi sgranati dei presenti. « così va meglio», dissi ansimando,guardando per l’ultima volta tutti coloro che in un certo qual modo erano stati parte integranti della mia vita. Dovevo qualcosa ad ognuno di loro,dovevo ringraziarli ad uno ad uno per avermi dato tanto in così poco tempo.

Spostai lo sguardo in alto,verso il cielo che ora come ora mi sembrava sempre più vicino. Lo sentivo … sentivo le forze farsi sempre più deboli e il mio cuore battere sempre più piano fino a fermarsi del tutto …

« nooooooooo»


POV JACK

Rimasi immobile quando la vidi chiudere gli occhi e lasciarsi andare definitivamente,mentre il suo respiro divenne sempre più debole fino a fermarsi del tutto. Sbattei più volte le palpebre incredulo e socchiusi gli occhi,finchè non la strinsi forte al mio petto,assaporando questi ultimi attimi insieme. Respirai l’odore dei suoi capelli e le baciai delicatamente la fronte prima che suo fratello si fiondasse sul suo corpo privo di vita,cercando di scuoterla e rianimarla.

Non vedeva forse che era morta?

Elizabeth cercò prontamente di fermarlo e lo strinse forte al suo petto,accarezzando i suoi capelli biondi e cercando di frenare quelle lacrime che iniziarono a bagnarle il viso. La guardai in silenzio,serrando le labbra e i pugni per poi spostare lo sguardo sul corpo immobile di Chanel. Sembrava che dormisse con quei occhi chiusi e il viso cereo e senza più quel rossore che animavano le sue guancie ormai bianche. Non avrei mai più guardato quegli occhi velati da un senso di vitalità,non avrei assaporato quelle labbra rosee. Non l’avrei mai più stretta a me. Mi sollevai lentamente,prendendo lo scettro che si trovava a pochi passi da lei e mi voltai di scatto,pronto per vendicare la sua morte

«Cleverbot! », ringhiai,guardandomi intorno alla ricerca di quel lurido bastardo « Cleverbot!! Dove sei finito? Pagherai per questo,metterò fine alla tua vita come tu hai messo fine alla sua! » avrebbe pagato per il male che le aveva fatto,per aver messo fine alla sua vita come se fosse stata quella di un oggetto senza valore.

«stavi forse cercando me? », Seguì la sua voce e guardai in alto, trovandolo svolazzante a mezz’aria, gravitante su stesso,mentre i medaglioni che aveva al collo brillavano di luce propria. Divaricò le braccia e sorrise in modo assai snervante mentre cominciò a discendere lentamente finchè non poggiò i piedi sul pontile con la sua aria rilassata come un angioletto. Un angioletto a cui avrei tagliato le ali se solo non si levava quell’aria da eunuco dalla faccia.

« Quanto mi dispiace per quella povera ragazza, il destino era contro di lei sin dal principio ma grazie a me e alla mia fedele spada non darà più impaccio a nessuno! Ha smesso di soffrire per sempre », proferì ridendo in modo squillante con una faccia fintamente dispiaciuta, guardandomi di sottecchi in modo volutamente provocatorio,usando come attenuante l’affetto che provavo per lei in modo da aizzarmi. E spingermi ad attaccarlo. Serrai i pugni,cercando di rimanere calmo e strinsi con più foga lo scettro che avevo in mano

« usa i medaglioni e fa si che viva! », ringhiai,puntando l’arma nella sua direzione in modo intimidatorio. Lui sorrise furbamente e fece finta di pensarci un po’ su «e perché mai dovrei farlo? Anche se volessi non posso … ho di meglio da fare! »

«ti ordino di restituirle la vita! »

«tu che dai ordini a me? No mio caro capitano,detto io le condizioni» , drizzò prima di allargare nuovamente le braccia e vidi i medaglioni brillare di una luce ancora più forte. La Perla cominciò a tremare come se fossimo al centro di un vero e proprio terremoto,il cielo divenne scuro e iniziò a piovere.

Fui costretto a tenermi stretto al parapetto per evitare di cadere giù e finire in mare,voltandomi di scatto quando sentì un forte frastuono e sgranai gli occhi quando notai che si stava formando un enorme vortice nell’orizzonte,diretto spedito nella nostra direzione. Fra poco saremmo stati spazzati via senza la possibilità di far nulla.

« pioggia,vento e addirittura un uragano! Sono questi uno dei tanti poteri che possiedono i medaglioni,che possiedo io! invece tu,caro mio capitano,cos’hai? Ah solo quell’insulso scettro senza alcun potere! »

« questo scettro, mio caro James,ha il potere di ucciderti! »

« a si? », proferì prima di scagliarsi contro di me,scaraventando la sua spada contro la mia. Non avrebbe vinto per nessuna ragione al mondo. Non avrei permesso a quell’insulsa canaglia di prendersi anche la nostra vita.

La sua spada premeva con forza contro la mia,facendo pressione in modo che mollassi la presa ma non ne avevo la benché minima intenzione. Uno dei medaglioni che aveva addosso cominciò a risplendere con una luce più energica e fui costretto a socchiudere gli occhi per non rimanerne folgorato,permettendo così a quell’insulso codardo di ferirmi ad una spalla.

Caddi a terra ferito e con la spalla sanguinante,mentre quel liquido rossastro grondava abbondantemente,cospargendosi sulla mia mano. « codardo! » Ripetei con più vigore,alzandomi lentamente con la mano sempre premuta sulla ferita ancora sanguinante.

« Questo codardo ti ridurrà in poltiglia! »

Partì spedito verso di me e potei vedere nei suoi occhi una strana luce, una luce colmo d’odio e avversione contro coloro che osavano minacciare i suoi piani. Dovevo fare qualcosa! Dovevo muovermi in fretta se non volevo fare la stessa fine di Chanel

Mi sollevai,quel tanto da poter impedire alla sua spada di colpirmi ulteriormente e appena le nostre lame si incrociarono un rombo sordo fece eco nell’aria. Cominciammo a duellare senza tregua,entrambi con la voglia irrefrenabile di vincere. Nessuno dei due avrebbe mollato la presa,nessuno dei due avrebbe lasciato che l’altro vincesse. Entrambi volevamo essere vittoriosi e non vinti.

La pioggia,il vento non erano dalla nostra parte e il pontile era troppo scivoloso per continuare a lottare. Dopo questa battaglia potevo pensare seriamente di smettere di fare il pirata e il filibustiere e dedicarmi alla vita di città,con una bella moglie e dei figli,dei piccoli sparrowini. Ma a chi la davo a bere? In qualunque circostanza,anche da morto avrei continuata a vagare nei mari,a navigare con la mia adorata Perla alla ricerca di avventure. Per questo non potevo rimanerci secco in questa grande battaglia. Avevo troppi conti in sospeso,troppe navi da saccheggiare e troppi confini da percorrere insieme alla mia adorata Perla .

« avanti Jack,potremo fare un accordo … che ne dici di governare insieme questo posto! Di coalizzarci contro il mondo intero!?! » sorrisi,guardandolo negli occhi in modo beffardo,fingendo di pensare alla sua domanda come poco fa aveva fatto con la mia.

« potrei pure accettare,mio caro James,potrei essere ricoperto d’oro fino al midollo ma non mi divertirei! Ci sono ben due motivi che mi portano aimè a rifiutare! Il primo sta nel fatto che io non mi coalizzo con un eunuco … sia com’è … potrebbero venirti delle strane voglie e sarebbe un fatto non assai gradito alla mia persona e il secondo sta nel fatto che io non sono … secondo a nessuno! », presi la palla al balzo e feci una giravolta su me stesso per poi infilzare la lama della mia spada sulla sua gamba. Mi allontanai e cadde a terra gravido su una gamba,guardandomi in cagnesco e assetato di sangue. Non ci sarebbe stato alcun problema se non fosse che il sangue che bramava … fosse … il mio!

« poi chi è che un codardo?! », ringhiò a denti stretti con la mano sulla ferita dolente. Allargai le braccia e feci spallucce con un sorriso stampato in faccia « pirata? »

Passarono solo qualche minuto finchè non si alzò,tenendo stretto i medaglioni che aveva la collo e chiuse gli occhi,cominciando a parlare in una strana lingua che non avevo mai sentivo prima.

Ingoiai un rospo che mi si era formato alla gola e mi guardai intorno,deciso a svignarmela e lasciare la situazione in mano ad una persona che sapeva il fatto suo e che sicuramente lo avrebbe sconfitto in meno di qualche secondo « mastro Gibbs? »

« preparati ad andartene per sempre! »

La sua mano era stretta a quei amuleti che sprigionarono una luce accecate che riduceva in cenere qualunque cosa ci fosse nell’oro raggio d’azione. Non potevo rimanere con le mani in mano,altrimenti sarei diventato un mucchietto d’ossa che avrebbero fatto felici molto pesciolini affamati. Guardai lo scettro che avevo in mano e lo tesi verso di lui in modo da parare il corpo e rispedirlo al proprietario. Non era facile rimanere in equilibrio con la nave che oscillava a destra e a manca,cercando in tutti i modi di fronteggiare quella luce accecante.
‘’ ci sono io con te … ’’ mi immobilizzai di scatto quando sentì una voce calorosa soffiarmi nell’orecchio e al momento mi sembrò di distinguere la voce di Chanel. ‘’ colpiscilo in mezzo al cuore ’’ ripeté con più vigore quella voce soave come se fosse quella di un angelo. Non ero solo,Chanel era al mio fianco per darmi la forza di spazzare via Cleverbot dalla faccia della terra una volta per tutte. Potevo farcela!
Avanzai lentamente,accecato da quella luce che sembrava quasi volermi arrostire la pelle ma con ciò cercai di aumentare il passo,così come Cleverbot che tentava di alimentare la forza dei medaglioni e sconfiggermi una volta per tutte.

«questo lo faccio per te … Chanel! », urlai a gran voce quando fui così vicino al mio nemico e avvolto da una strana potenza infilzai la lama della mia spada nel suo cuore. Sbarrò gli occhi di scatto quando la lama della mia spada gli squarciò la pelle e dalla sua bocca uscì del sangue. Mi guardò in un modo che non avrei dimenticato facilmente. Non avrei desiderato arrivare a questo punto ma non vi era altra soluzione per salvare il mio mondo e l’intero universo. Potevo ben dire di aver vinto!

Dal corpo di James uscì una strana luce e in un attimo ne fui oscurato e il bagliore mi circondò pienamente. Udì un enorme boato come la bomba di un cannone e mi ritrovai a terra,sentendo solo e un'unica voce ‘’la morte è solo il principio ’’

« mi vendicheroooo»


**




Spalancai gli occhi dopo qualche minuto,sollevandomi ancora guardingo,con la testa confusa e alla ricerca del mio nemico. Lo avevo veramente sconfitto?

«Jack!! » ,urlò qualcuno alle mie spalle e mi voltai di scatto,trovando Elizabeth corrermi incontro e buttarmi le braccia intorno al collo «ce l’hai fatta!!!! », urlò nel mio orecchio e fui costretto ad allontanarmi per non diventare sordo « scusa» sussurrò poco dopo,sorridendo dispiaciuta

Mi alzai alla ricerca dell’unica cosa che contava davvero. Lei era li … sul punto in cui l’avevo lasciata,attorniata da suo fratello che le accarezzava delicatamente il viso con la mano,con gli occhi gonfi e con il volto contratto,mentre delle lacrime amare scendevano imperterrite dai suoi occhi per la perdita subita. Mi sentì … strano.

Non sapevo come definire quella sensazione,forse perché l’avevo provato poche volte e non ero di certo un sentimentalista ma sentivo un vuoto al petto al solo pensiero che Chanel era andata via per sempre e che nessuno l’avrebbe riportata da me. Non so se era amore o devozione ma sicuramente provavo gradimento.

Mi sollevai lentamente,avanzando verso la sua figura e rimasi immobile davanti ad Alan che distolse lo sguardo da sua sorella per rivolgerlo a me. Che cosa si doveva fare in questi casi? Fargli le condoglianze?

« questo era suo», proferì restituendo lo scettro che prese prontamente con le sue mani piccole come quelle di un bambino di dieci anni. Non avevo il coraggio per abbassare ulteriormente lo sguardo per guardare il suo volto senza vita. Non avrei saputo cosa fare o come reagire. Forse dovevo mettermi a piangere?frignare come una giovincella? Eppure sapevo di dover fare qualcosa,dovevo ringraziarla per avermi aiutato a sconfiggere Cleverbot e ristabilire la pace sul mio mondo.

Dovevo ringraziarla per avermi dato così tanto in così poco tempo,per avermi fatto arrabbiare per una cosa che ora come ora consideravo una sciocchezza. Che eunuco ero stato ad aver dato per scontato questo tempo insieme. Aspetta! Mi ero dato dell’ eunuco?!?

Mi chinai,gravitando su una gamba e le accarezzai il viso freddo,scostandole una ciocca di capelli dal viso per porla dietro l’orecchio << la morte è solo il principio … principessa», sussurrai,chinandomi e guardando le sue labbra secche per poi baciarle dolcemente

« Jack guarda!>> urlò Alan scalpitando come se fosse impazzito. Mi sollevai lentamente,sgranando gli occhi e spalancando le labbra quando vidi lo scettro brillare insieme ai quattro medaglioni che erano rimasti sul punto esatto in cui Cleverbot era scomparso. Elizabeth e Will si avvicinarono a noi,con le stesse facce da ebeti che avevano i componenti dell’equipaggio. Una luce accecante mi pervase e il corpo di Chanel si illuminò ad unisono con quegli oggetti e così com’era venuto il bagliore, scomparve,lasciandoci interdetti.

« cos’è stato?>> chiese Elizabeth dando voce ai pensieri di tutti. Ci guardammo un po’ storditi e incapace di proferire parola. Che diamine … «ciao Jack»

Abbassai lo sguardo,sgranando gli occhi come se in quel momento le orbite stessero uscendo, andando a farsi benedire. Chanel era li… a pochi centimetri da me,guardandomi con i suoi occhi vispi e il suo sorriso come se non fosse successo niente …



Salve ciurma!!! :D
Finalmente sono tornata con un nuovo capitolo! Molti di voi si chiederanno ‘’ ma chi è questa? ’’ Ahahhhah oddio perdonatemi D:
Per prima cosa volevo chiedervi venia * si inginocchia con le mani giunte * a tutti coloro che con molta pazienza mi hanno aspettato e perdonato i miei ritardi. A dire il vero avevo accantonato la storia per ben sei mesi,dedicandomi ad altro,soprattutto a impegni maggiori che mi hanno tenuta lontana dalla mia prima storia. Forse perché mi ero dedicata anche ad altro,come alla mia prima originale che qualcuno avrà già letto ‘’ The Damned ‘’ ^-^ . Se volete andate a farle visita <3 I miei personaggi hanno i denti affilati ma non mordono mica ;)
Prometto che non vi farò aspettare a lungo,soprattutto perché quello che verrà sarà il mio ultimo capitolo e ancora devo decidere se postare in due o in una sola volta.
Passando alla storia…
Finalmente Cleverbot è stato spazzato via e adesso ai nostri protagonisti toccherà prendere la decisione più importante. Torneranno a casa o rimarranno al fianco del capitano della perla nera? Fremete mi raccomando e … fatevi sentire in molti u.u anche per insultarmi del mio ‘’flebile ritardo ’’ ahahah D:
Ci sentiamo presto! ;)
Un bacio
Aishia
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Pirati dei caraibi / Vai alla pagina dell'autore: Aishia