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Autore: Steelwolf1998    25/04/2014    4 recensioni
Moonlight ha 18 anni ed è LUNAR ECLIPSE, una paladina che protegge la gente. Ma Jonathan, un ragazzo che fa parte della E.C.S.C. un ASSOCIAZIONE che cattura quelli come lei, ha una missione scoprire chi è Lunar Eclipse e sconfiggerla, ma quando i due si incontrano scocca la scintilla.
C'è la farà Jonathan a portare a termine la sua missione?
Moonlight c'è la farà a sventare il loro piano?
E tra loro due nascerà qualcosa?
Una storia fantasy e romantica che vi porterà nel loro mondo e non vorrete più uscirne.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'Eclissi Del Cuore

 

La mattina seguente mi svegliai con il cellulare che suonava insistente, guardai e vidi che c'era scritto MARTINA a caratteri cubitali, allora risposi un po' assonnata e incavolata: 

"Ciao..."
"Ciao! Ti ho chiamato per sapere cosa c'è tra te e Jonathan?"
"Primo, tra me e lui non c'e assolutamente niente. Secondo se mi hai chiamtao alle 6.00 di mattina solo per questo giuro che ti disconosco."
"Si... Come no ... comunque hai visto l'eclissi di ieri sera?"a questa affermazione impallidii, sembravo un cadavere,
"Quale eclissi?" Dissi cercando di non dare dare l'impressione di saperne quelcosa,
"Davvero non l'hai vista era stupenda!!" mi disse quasi urlando, io allontanai il talefonino dall'orechio per non perdere l'udito.
"No non l'ho vista! E per favore non uccidermi l'orecchio"
"E strano che stiano diventando così frequenti?? non credi?? "
"Non saprei dirti" dissi e mi affrettai a dire "Scusa ma adesso devo andare, ci sentiamo dopo! Bye" 
"Ciao a dopo" detto ciò riposai il cellulare sil comodino e mi vestii con una felpa bianca con scritto ^keep calm and be a pandacorn^ e dei pantaloni a sigaretta, mi pettinai e mi legai i capelli con il nastro rosso, scesi e vidi mia zia con il giornale in mano gli chiesi cosa aveva e lei mi disse che il giornale parlava della strana eclissi lunare che ormai avvenivano troppo frequentemente. Io alzai le spalle ma lei iniziò a picchiare il piede a terra, quando lei fa così c'è da avere paura perché riusciva a fulminarti con gli occhi letteralmente, come mia madre riusciva a mutarsi e mio fratello a teletrasportarsi.
Gli dissi che non era colpa mia e gli feci vedere ciò che quel uomo mi aveva fatto al braccio, lei si spaventò e corse a vedere.
"Zia e solo un taglietto niente di più" 
"Non pensare che stavolta ci caschi" detto ciò corse a prendere il disinfettante ma io presi il toast e corsi via, verso scuola. Davanti alle scalinate trovai arianna e martina che cercavano di prendere il sole (per chi non l'avesse capito sono delle scuole con una mensa e delle scalinate grandi e dei poggiamano in cemento armato grandi larghi e comodi),  io tirai un sospiro e mi incamminai verso di loro ma una voce dal dietro richiamò la mia attenzione.
Era Jonathan che mi chiamava,
"Moonligth!"
"Ciao Jonathan"
"Hai visto l'eclissi di luna ieri sera" - c'è qualcuno che non ha visto l'eclissi? - mi domandi "No! Non l'ho vista ma i giornali parlano che stanno diventando troppo frequenti! strano ne?" Dissi cercando di non approfondire,
"Già... Mi chiedevo se domani sera ti andrebbe di vedere un film?"
"Ho em...S-si..." dissi timidamente
"Bene... Allora  domani sera alle 8.30... Ti va ... Bene?"
" ...O-ok..." detto ciò ci avviammo verso le ragazze ancora intente a prendere il sole, le salutai e loro senza guardare mi chiesero cosa c'era tra me e Jonathan, io dovevo essere diventai rossa come un pomodoro perché mi sentii le guance bollire e vidi Jonathan ridere, loro poi sbirciarono e videro che in parte a me c'era lui e impallidirono, io poi mi misi a ridere e anche gli altri iniziarono. Il divertimento finì quando la campanella suonò allora entrammo in classe ma prima che potessi entrare mi scontrai con Jeremy, io caddi a terra mentre lui riuscì a stare in piedi, Jonathan mi aiutò a raccogliere le mie cose e a rialzarmi mentre lui se ne andò senza degnarmi di uno sguardo,
"Tutto bene Moonligth" mi chiese gentilmente Jonathan,
"Si! E un cosa" gli dissi abbastanza incazzata,
"Si cosa?" mi chiese,
"Chiamami solo moon" mi disse,
"Ok se ti fa piacere, Moon" detto questo entrammo in classe dove la professoressa Montgomery aspettava tutti. Quando la lezione cominciò la professoressa chiamò alla lavagna me a leggere il capitolo della storia che stavamo traducendo (da tedesco a italiano) io lessi e katrina, come al solito, si faceva vedere dicendo che proninciavo male le parole, ma alla fine la figura della ocha l'ha fatta ancora lei. La lezione finì dopo svariati minuti di litigio tra me e katrina, che alla fine, la professoressa spazintita, ci ha messo in punizione -fantastico in punizione con un ocha- pensai mentre suonava la campanella. L'ora successiva avevamo informatica e siccome dovevamo finire il lavoro di gruppo io e martina ci sedemmo vicine, tutta l'ora io continuavo a pensare "all'appuntamento" del giorno dopo, quando martina mi chiamò per avvertirmi che avevano finito, allora lo portammo dal professore Arancini Gian Antonio -chissà che prese per i fondelli quando era giovane- pensai mentre guardavo il professore correggere ciò che avevamo stampato. Quando ebbe finalmente finito di correggere ci mandò a posto dicendoci di andare ad aiutare chi ne aveva bisogno e se non volevamo aiutare nessuno dovevamo stare con la testa giù zitti, lui pretendeva che neanche il respiro si doveva sentire -poverino chi aveva l'asma con questo professore avrebbe preso note su note- pensai, io non avendo voglia di correre sue e giù per la classe decisi di starmene zitta zitta sul banco. Ma la mia tranquillità finì quando arianna e Jonathan mi inviarono un bigliettino con scritto che avevano bisogno di un grande aiuto, allora alzai la mano e chiesi al professore se potevo aiutarli, lui disse di si ma che dovevo farlo in silenzio (ora spiegatemi come si fa ad aiutare delle persone facendo silenzio -_- nd Me), arrivai da loro mi mostrarono cosa avevano fatto e io gli spiegai cosa dovevano fare per rimediare. Ritornai al posto solo dopo che avevano finito il lavoro, solo che suonò proprio quando appoggiai la testa sul banco -grandioso una altra ora con il mal di testa- Jonathan, vedendo che ero ancora seduta al mio posto invece che alla mensa a pranzare, venne li accanto a me:
"Moon cosa c'è? Non stai bene?"
"No no... Sto bene tranquillo" detto questo mi alzai dalla sedia dirigendomi verso la mensa, però, lo vidi fare una faccia di disappunto, io non gli diedi tanto peso e me ne andai.
Finito l'intervallo tornammo in classe ma prima che potessi entrare qualcuno mi tirò per il braccio dove il maniaco mi aveva ferito, io avrei voluto urlare dal dolore ma mi trattenni, era James -cosa divolo voleva Jeremy da me?- 
"Cosa vuoi?" Gli dissi scortese
"Voglio spare cosa ha quel Jonathan che io non ho?"
"Ma che te ne frega scusa mica ci siamo mollati noi??!!" Detto questo tolsi il braccio dal sua stretta e entrai in classe -che sia geloso di me e di Jonathan?- mi chiesi mentre pensavo a ciò che mi aveva detto. Il braccio faceva malissimo quindi chiesi al professore di andare in infermeria, il bruciare quando ci misi l'alcol era fortissimo, ma almeno mi fece passare un po di dolore, e tornai in classe col braccio fasciato.
Quando la lezione finì io mi diressi verso casa continuando a pensare a cosa Jeremy mi avesse detto, ad un tratto Jonathan mi chiamò ma io non volevo parlare con nessuno, volevo stare un po da sola, lui iniziò a correre verso di me e mi bloccò prendendomi per il braccio, lo stesso braccio che mi faceva male, -perché tutti mi devono prendere per quel braccio! Ca**o- pensai mentre cercavo di non urlare dal dolore,
"Moon cos'hai?"
"Niente ora però lasciami il braccio! grazie!" Dissi, lui mi lasciò il braccio e quasi non urlai dal male. Prima che ricominciai a camminare si affrettò a dire "Non mentirmi si vede lontano un miglio che hai qualcosa che non va!"
"Non ho niente ora se non ti spiace vado a casa!" Non feci in tempo a dirlo che Jeremy si avvicinò;
"Ancora tu ma cosa vuoi?" Gli dissi cercando di andarmene.
"Voglio sapere se mi hai mollato perché ti piace quest'ameba?" mi disse guardando jonathan schifato, (per chi non sapesse cos'è un ameba è un organismo insulso che non fa niente nd Me).
"Hey"  disse Jonathan, e prima che partisse una rissa dissi "Primo l'ameba ha un nome ed è Jonathan, secondo sei stato tu a mollarmi e io ci sono passata sopra e non voglio più avere niente a che fare con te chiaro!!!" Detto questo me ne andai lascando Jeremy a bocca aperta, Jonathan mentre dissi quelle cose si mise a ridere sotto i baffi, poi venne dietro a me, siccome lui abitava difronte a casa mia mi seguì per tutto il tragitto. Arrivati difronte alle rispettive abitazioni mi voltai, 
"Jonathan ti giuro tra me e lui non c'è niente!!"
"Lo so"
"Non voglio che ci sia più niente!!"
"Lo so"
"io....  Aspetta come fai a saperlo??"
"Be perché ho letto tra le righe della ramanzina che gli hai fatto"
"... O ..." ad un tratto vedo che si avvicina, io capendo le sue intenzioni chiudo gli occhi ma nel momento meno opportuno, esce mio fratello
-grandioso non poteva aspettare ancora un po- pensai ma mentre diceva cose, che meglio non raccontare, a Jonathan lui cercando di difendersi dai suoi " insulti". Io mi parai davanti a Jonathan, che si spaventò, 
"Cosa stai facendo Moonligth?"
"Proteggo i miei amici da te!" Dissi mentre vidi mio fratello che si stava per teletrasportare per non arrabbiarsi seriamente, ma io glielo feci capire con lo sguardo, lui allora si tranquillizzò e se ne andò dicendomi solamente che ne avremmo parlato quando lui sarebbe tornato da lavoro, che secondo me non gli si addiceva il lavoro da segretario d'azienda però se gli piaceva buon per lui. Mi voltai in direzione di Jonathan che era ancora lì, 
"Tutto bene?"
"... S-si ..." ci salutammo e andammo nelle nostre abitazioni, mia zia era lì alla finestra -mi sa che ha visto e sentito tutto... Sono morta!- pensai mentre mi avvicinavo,
"Ciao..."
"Ciao, cosa stavi facendo con quel ragazzo?"
"Niente tranquilla zia"
"Non e vero vi stavate baciando!"
"E anche se fosse ho 18 anni potrò fare quello che voglio con la mia vita?"
"No non puoi, mentre sei sotto il mio tetto non puoi!!!"
"Il tuo tetto, questa e la casa restata in eredità a me e a mio fratello e tu ci stai facendo da balia finche non saremo capaci di manteneci da soli!!"
"Se e così me ne vado subitissimo!" Detto questo si alzò dalla sedia su cui era seduta,
"E dove andresti? Fai prima a restare ma senza rompere tanto sulla mia vita e sulle mie labbra!" Dissi mi sentivo bruciare dentro dovevo andare a scaricarmi, lei vedendo come stavo mi disse "Stai attenta a non farti scoprire!" Io annuì con il capo e andai in camera mia, mi tolsi il nastro e...
Lunar eclipse uscì dalla mia stanza saltando da tetto a tetto.

JONATHAN POV

Entrai in casa, mi stavo sedendo sul divano quando sentii degli urli provenire dalla casa di Moonligth, mi affacciai alla finestra e vidi che Moonligth e sua zia stavano litigando.
Restai a guardare il litigio fino a quando non vidi Moonligth andare sulle scale e presumibilmente in camera sua,ad un tratto una grande luce si espanse in tutta la camera, poi vidi che una ragazza vestita di blu, capelli rossi e un nastro rosso in mano usci dalla stanza mi Moonligth e saltò via per i tetti. Allora presi il telefono e composi un numero,
" Buongiorno signore" dissi,
" Buongiorno ci sono novità?"
"Si ho scoperto chi è lunar eclipse!"
"Bene,bene! Vai avanti a sorvegliarla e avvisaci sui suoi spostamenti e sui cambiamenti che vedrai in lei" disse il capo iniziando a ridere in un modo molto strano e sinistro,
"Si signore s-sarà fatto..." detto questo riattacò e io mi lasciai cadere sul divano -perché dovevi essere tu lunar eclipse?- pensai mentre mi addormentai lì dove ero.

  
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