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Autore: horjzons    25/04/2014    6 recensioni
E se al ritorno dalla festa di Halloween, due sorelle, trovassero due corpi senza vita? E se quei due corpi fossero i loro genitori? Cosa succederebbe?
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DAL TESTO (capitolo 1 pov Mia)
“TAM!”. Ecco cosa sentii. Un altro rumore. Diverso dal primo. Meno forte, ma, comunque, altrettanto spaventoso. Io e mia sorella ci scambiammo uno sguardo veloce, fulmineo per poi correre al piano superiore. Scivolai sulle scale e mi sbucciai il ginocchio, ma non mi importava: dovevo capire cosa stava succedendo. Spalancammo la porta della camera dei genitori, ma niente. Era vuota. Perfetta. Coi letti fatti. Ci dirigemmo verso lo studio: il regno di papà. Bussammo piuttosto nervosamente. Poi girai la maniglia ed entrammo. Sentii il cuore battermi a mille, le lacrime rigarmi il viso, le ginocchia cedermi.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ssjkwscYvoI
Genere: Generale, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV ABBY


3 MESI DOPO
Avete presente quando si è convinti di fare un pazzia, ma la si fa lo stesso?!? Ecco, era esattamente quello che stavo facendo anche se quella non poteva essere definita pazzia. Eh già erano passati ben 3 mesi da quando Louis mi aveva fatto la proposta e il giorno fatitico era arrivato. Tra due ore sarei dovuta entrare in chiesa, sotto lo sguardo di tutti, accompagnata da Liam e chiudere definitivamente una pagina della mia vita, ma aprirne una ancora migliore di quella precedente.
"Non è difficile Abby devi solo dire un si" continuavo a ripetermi. Ma potete benissimo intuire che con mia sorella che continuava a urlarmi di iniziarmi a preparare e con l'agitazione che iniziò a farsi sentire, quella frase non mi convinceva affatto.
Quando ero piccola mi piaceva immaginare il mio matrimonio come perfetto. Un uomo che ti aspettava all'altare stupendo, un abito che poteva far invidia a chiunque, una cerimonia tra le più lussuose. E di queste cose non potevo lamentarmi. Avevo Louis, il marito che tutte desiderebbero, il vestito di quelli classici, ma parecchio costosi e una cerimonia organizzata al meglio. Ma se c'era una cosa che più mi mancava in quei giorni erano loro. Mamma e papà. Sinceramente quendo immaginavo il mio matrimonio non tralasciavo mai le persone più importanti della mia vita. E fu proprio pensando a loro che una lacrima, seguita subito da altre, iniziò a scendremi. Le immagine della notte di Halloween si affollarono nella mia mente e tutto si confuse.
Proprio in quel momento fece capolinea Mia nella stanza urlando, ma si fermò subito dopo avermi visto seduta sul letto a piangere.
-Hey sorellina che ti prende- si sedette vicino a me accarezzandomi la schiena.
-Mia mi mancano, oggi più di ogni altro giorno. Mi manca papà e le sue battute, mamma e i suoi complimenti. Avevo sempre immaginato che durante i preparativi per il giorno più bello della mia vita ci foste tu e mamma e invece...- scoppiai a piangere.
-Abby guardami...- mi tirò su la testa e mi asciugò le lacrime- anche a me mancano tanto, ma so che mamma e papà se fossero ancora qui salterebbero di gioia e sarebbero più agitati di te. Fidati loro da lassù ci proteggono, loro da lassù ci guardano e sono sicura che sono orgogliosi di te. Non vogliono che tu pianga per loro, loro vogliono solo che questo sia il giorno perfetto, il giorno in cui diventi più matura ,più grande.-
Mia aveva ragione, aveva usato le stesse parole di mamma quando era mancata la nonna e io piangevo disperata.
INIZIO FLASCHBACK
Piangevo tra le coperte. Mi mancava il suo profumo, mi mancavano i suoi baci, le sue coccole, mi mancava lei. La mia nonnina.
-Amore non devi piangere...guarda- mi portò alla finestra, c'erano migliaia e migliaia di stelle- vedi quante stelle ci sono, ecco una di quelle è la nonna e tu non devi pensare che non ci sia più...perchè la vedi è lì, che ti guarda e osserva ogni tuo movimento. Lei ci sarà sempre e fidati non avrebbe mai voluto che tu piangessi per lei, avrebbe voluto solo che tu fossi felice. E tu lo devi essere perchè non è vero che non c'è più. E lassù che ti guarda e qui dentro.-tocco il lato sinistro del mio petto. Il cuore.
FINE FLASCHBACK
Ero piccola quando  la nonna era morta però capivo benissimo, non l'avrei mai più rivista. Ero molto attaccata a lei ,mi voleva un mondo di bene. Diceva sempre che ero la miglior nipote di tutti i tempi. E io ci credevo, ma quando era morta mi era crollato il mondo addosso.
-Ti ricordi quando è morta la nonna???- chiesi a Mia fissando un punto fisso.
-Certo, fu un trauma per te...mamma ti aveva portato additittura dallo psicologo...-
-Ecco...mamma la stessa sera della morte di nonna mi aveva detto di essere forte in qualsiasi momento, in qualsiasi occasione. E io le lo avevo promesso...questa promessa la devo mantenere...perchè sono qui a piangere...cazzo mi devo sposare.- mi alzai dal letto, mi asciugai le lacrime e tirai fuori il vestito da sposa.
Mia mi guardava...
-Allora...mi aiuti...o resti li...guarda che ho bisogno di te.- la incitai io.
-Sorellina a volte mi stupisci...sei un po' lunatica...-
-Non sono lunatica...e solo che mi basta riflettere...ora però dai vieni che mi trucchi...-
Mia si mise subito all'opera...
***
Ero fuori dalla chiesa con Liam. L'agitazione era salita a mille, non capivo più niente. Ero in confusione totale.
-Abby sei pronta???- mi chese Liam.
-No- risposi secca.
-Dai Abby...e da 10 minuti che siamo qui...Louis starà morendo, dovevi vederlo prima...su entriamo.- mi tirò per un baccio  trascinandomi all'entrata della chiesa.
-Liam ma che ca...- mi interuppi quando mi accorasi che la musica partì. Mi sistemai l'ultima volta il vestito, Liam mi prese sotto baccio e iniziai la camminnata sotto lo sgurado di tutti. C'erano tantissime persone, alcune che non conoscevo neanche. Vecchi amici di papà e mamma, parenti di Louis, amici. Mi colpì la presenza di una persona: Harry. L'avevo invitato, ma sinceramente non avevo mai pensato venisse. Poi notai Mia, in prima fila, insieme ai genitori di Louis e le sorelle. E alla fine vidi lui, il mio futuro sposo. Louis. Aveva i pantaloni rosso mattone che gli stavano da favola, una camicia bianca con il colletto nero, ovviamente, le bretelle e la giacca dello stesso colore dei pantaloni. Era vestito benissimo. I capelli erano alzati in una cresta, la pettinatura che gli stava meglio. Glielo avevo detto non so quante volte e alla fine mi aveva ascoltato. Mi incantai a guardarlo come la prima volta, quando entrò in casa vestito da fantasma. Era dannatemente figo e non potevo crederci che stava diventando mio marito.
-Abby lo so che sono bello e vorresti me al suo posto però dovresti lasciarmi e andare all'altare...- disse ironico Liam scatenando una risata.
-Oh si scusa...-risposi senza smettere di guardare Louis.
Mi prese la mano e mi alzò il velo. E lì vidi i suo occhi ghiaccio, mi penetrarono facendomi ricoradare tutte le volte che mi ero incantata a guardarli. Durante il primo bacio, tutti gli altri, quando facevamo l'amore, quando mi diceva " Ti amo". Era una delle sue più belle caratteristiche.
Iniziò la cerimonia...
-Louis Tomlinson vuoi accogliere Abby Haustin come tua sposa nel Signore, promettendo di esserle fedele sempre,nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia,e di amarla e onorarla tutti i giorni della tua vita?- chiese il sacerdote.
Louis si girò verso di me, mi sorrise e poi rispose:
-Si, lo voglio- rispose con un sorriso stamapto sulla faccia.
-E tu Abby haustin vuoi accogliere Louis Tomlinson come tuo sposo nel Signore, promettendo di essergli fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarlo e onorarlo tutti i giorni della tua vita?- ripetè la stessa formula il sacerdote rivolgendosi, però, questa volta, a me.
Andai nel panico. Non capivo niente. Cosa dovevo rispondere? Girai la testa indietro incontrando lo sguardo di Harry. Mi fissò e poi mi sorrise come per incoraggiarmi. Poi mi spostai su Mia. Sorrideva e quando notò il mio sguardo su di lei mi fece l'occhiolino. Non seppe mai quanto le fui grata di quel piccolo gesto.
Ritornai al secerdote che mi guarda spazientito. Louis era in totale agitazione. Presi un gran respiro e risposi:
-Si, lo voglio.- sentii un sospiro di sollievo da parte di Louis.
-Mi hai fatto venire un colpo...comunque ti amo più di prima.- mi sussurò Louis.
Gli feci un sorriso a 32 denti e poi mi rivolsi di nuovo al secerdote.
Dopo lo scambio degli anelli, il sacerdote pronunciò quella bellissima frase.
-Vi dischiaro rispettivamente marito e moglie- tutti applaudirono e io scoppiai a piangere- può baciare la sposa- continuò .
Detto questo Louis si avvicinò a me e mi baciò. Sentii nuovamente le stesse emozione, ma questa volta non eravamo i due fidanzatini. Questa volta eravamo marito e moglie. Una cosa che non mi sembrava vera. Una cosa davvero troppo grande. Ma allo stesso tempo troppo bella.
 
 

POV MIA


Dopo la magnifica cerimonia in chiesa, ci eravamo tutti spostati nella sala di ricevimento per aspettare che i due neo-sposini facessero la loro entrata scenica dalla porta. Era stato un pomeriggio perfetto. Uno di quelli in cui hai il sorriso stampato sulla faccia, uno di quelli che non si verificava da tanto tempo nella mia vita. La mia sorellina, quella sempre impacciata coi ragazzi, quella timida e, molto, ma molto, scontrosa, si era sistemata prima di me!!! Chissà … magari da lì a poco sarei diventata anche zia!! Sì, certo, una zia zitella … Già, vogliamo parlare di questo dettaglio?? Liam non mi parlava dalla cattura di Niall e, ogni mio stupido tentativo di stargli vicino, si era verificato essere un vero disastro. A volte mi domandavo se fosse meglio dimenticarmi di lui, insomma se non mi amava, non mi amava, ma, ogni volta che lo vedevo, con quella sua cresta appena accentata, e quel sorriso dolce e tenero, non potevo fare a meno di amarlo. E, anche al matrimonio, era un vero schianto.
-E ora, accogliete … il signore e la signora Tomlinson!!!-
La porta si spalancò ed entrarono Louis e Abby. La coppia più felice del mondo, arrivò nella sala accolta con grande entusiasmo. Mia sorella era la più bella di tutte (ahimè anche di me … ) . Si era cambiata abito dalla cerimonia in chiesa e ora indossava un abito lungo, rosa, leggermente scollato davanti e DECISAMENTE scollato sulla schiena. Non era un tipico vestito della “timida Abby”, anzi, tutto il contrario. Probabilmente tutta questa esperienza, l’aveva cambiata nel profondo più di quanto volesse ammettere e far vedere. In un certo senso in lei non vedevo più quella fragile sorella da prendere in giro, ma piuttosto una donna, bella, matura, forte per affrontare una nuova vita.
I due sposini si sedettero nel loro tavolo sotto gli applausi di tutti i presenti.
-E ora … Abby, Louis, sinora, signor Tomlinson, siete pronti per i discorsi dei vostri parenti e amici???- chiese l’animatore delle nozze, un uomo basso e barbuto sulla sessantina.
-Certo, non vediamo l’ora … -
-Perfetto- disse il tizio –chi vuole essere il primo???-
Cercai disperatamente di nascondermi dietro alle spalle di qualcuno per non essere scelta. Già, di colpo avevo paura di parlare in pubblico, di colpo “la timida Abby” si era trasformata nella “timida Mia”!!! Naturalmente, con la fortuna che mi ritrovavo fui subito chiamata dall’animatore:
-Dai … Mia … vieni tu … -
“Perfetto” pensai “e adesso che cazzo dico?!?!”. Di solito si ci prepara un discorso, ma io naturalmente non mi ero scervellata a scrivere delle frasette carine da dire in pubblico. “Brava Mia. Tu e la tua pigrizia”
-Ehm … sì … allora … beh … un applauso a Louis e Abby!!!- balbettai io faticosamente. Ok, mi dovevo calmare. Altrimenti avrei fatto una pessima figura, cosa che probabilmente mi ero già fatta. Chiusi gli occhi e pensai all’unica persona sulla faccia della Terra che era capace di calmarmi … Liam.
-Abby, quest’anno ne abbiamo passate tante, troppe per i miei gusti … ma siamo sempre state unite e, anche nei momenti più difficili ci siamo aiutate … anche quando pensavamo di morire, anche quando eravamo spacciate, anche quando i ragazzi ci facevano impazzire … siamo sempre state unite. Oggi mamma e papà sarebbero fieri di noi … anche se so già che a papà non sarebbe andato bene questo matrimonio “prematuro”!!!- vidi Abby sorridere felicemente mentre una lacrima di gioia le rigava il viso. “Grazie Liam” mi dissi “grazie perché mi hai fatto calmare”.
-Bene … ora posso andare a posto, vero animatore???-
Prima che quella scimmia (alias l’animatore) potesse rispondere, qualcun altro parlò al suo posto.
-No, Mia Haustin … non puoi andare a posto perché è da una settimana che aspetto questo momento!!!-
Liam salì sul palco e, sotto gli occhi increduli di tutti, iniziò a parlare, o meglio, disse solo due parole chiare e concise:
-Ti amo-
Sorrisi stupidamente a sentire quella frase, ma ci misi un po’ di tempo a collegare tutto. Corsi verso di lui e lo baciai. Sentii le sue calde labbra sopra le mie, mentre in bocca mi divampava il suo sapore di fragola. Tutti applaudivano contenti come se fosse una favola. Sì, la mia favola, il mio giorno perfetto. Nulla me lo poteva rovinare, perché io ero con il ragazzo che amavo e Abby era felice e tutti lo erano. Ma mi sbagliavo …
-Ti amo anch’io- dissi io sciogliendo il bacio.
-No, Mia … tu ami me-
Tutti si girarono per vedere chi avesse detto quella frase, ma io non ne avevo bisogno. Quella voce la conoscevo troppo bene. Mi voltai lentamente e mi apparve davanti ZAYN. I suoi occhi neri come la pece mi fissavano. Quegli occhi che pensavo di non rivedere mai più. Era morto. Cosa ci faceva lì? No, non poteva tornare e rovinarmi tutto. Io amavo Liam, ma cosa provavo per lui era qualcosa di diverso. Era qualcosa di più forte. Era amore o forse odio, ma sicuramente un sentimento intenso.
Ci fissammo un istante. Mi persi vedendolo. Anzi lo persi. Mosse un braccio verso di me, come se volesse toccarmi per l’ultima volta, poi la sua figura si scompose in tanti piccoli pezzi e al suo posto apparirono Louis e Abby. Si tenevano per mano e mi guardavano con un sorriso stampato in faccia. Che cazzo stava succedendo?
Mi voltai verso di Liam per cercare una risposta, ma non c’era. C’era Niall con una pistola in mano. Il tempo si fermò.
Rividi tutto.
I miei genitori che morivano, l’arrivo di Louis, l’incontro con Liam, il funerale, il bacio con Zayn, l’ospedale, la confessione di Harry, la morte di Zayn, il rapimento di Niall, la paura di morire uccise da nostro fratello, il matrimonio di Abby, la riconciliazione con Liam e l’entrata di Zayn. Mi vidi piccola. Mi vidi appena nata. E le immagini della mia vita mi percorrevano davanti agli occhi come dei flash.
Caddi per terra.
La testa tra le ginocchia, le mani sulle orecchie.
Sentivo tutti gli odori e i suoni della mia vita.
In quei cinque secondi, rivissi per un’altra volta la storia della mia vita.
Poi fu buio.
 
Poi fu luce.
Sentii tra le mie mani sudate il calore della mia coperta. La mia coperta. Quella azzurra che mamma mi metteva sempre sul letto.
Aprii gli occhi e mi sentii cadere nel vuoto. Mi raddrizzai a sedere, mentre il mio cuore batteva a mille e le lacrime rigavano la mia faccia.
Mi guardai intorno. Ero sola. Abby non c’era, Louis non c’era. Serrai gli occhi per vedere meglio. Quella non era la casa del commissario. E neanche quella di Niall. Quella era casa mia.
Mi alzai in piedi. Non era cambiato niente. La camera era esattamente come l’avevamo lasciata prima di trasferirci da Niall. Poi una cosa attirò la mia attenzione. Dalla finestra semiaperta entrava un piccolo fascio di luce che illuminava lo specchio davanti a me. Mi avvicinai lentamente. Vidi il mio riflesso. La mia faccia era ancora truccata come la notte di Halloween, da morta vivente.
Poi sentii la porta cigolare. Non mi girai, avevo troppa paura. Continuai a fissare lo specchio. E lì … illuminati dal fascio di luce … comparvero tre figure.
Abby.
E i miei genitori.
-Hey Mia! Forza, muoviti che dobbiamo andare a pranzo dalla nonna! Chissà quanti brutti sogni avrai fatto in questa notte di Halloween-.
 


 
  
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