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Autore: Yellow Canadair    25/04/2014    5 recensioni
Sono l'autrice e mi scoccio. Non ho niente da fare e mi sono stufata di giocare a Pokemon Hearthgold. Quindi vado a rompere le scatole a Trafalgar Law.
Perché proprio Law? Ma perché è quello che meno vuole essere disturbato!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Trafalgar Law
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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La storia che vanta tentativi d'imitazione! :D


Buonanotte Trafalgar Law!

 

-Traffy!- lo chiamo spingendo la porta metallica della cabina del capitano. Lui alza gli occhi, sempre seri, e sbuffa. O meglio, sbufferebbe, ma è troppo controllato per un semplice “Uffà!”. Non gli piace essere disturbato, soprattutto quando legge, e soprattutto da me, l’autrice.

-Cosa c’è, Yel-ya?- fa lui, calmo eppure tagliente come un coltello.

La verità è che mi piace da matti andare in camera sua la sera, quando mi sento sola. Disturbarlo e bistrattarlo un po’. Abbracciarlo, spingere il naso contro la sua spalla e sentire il suo odore, che è un po’ disinfettante e un po’ shampoo maschile.

-Ho sonno e sono sola.- dico, pulito e semplice, sorridendo. Ne avessi le capacità, farei le fusa! Forse se fossi un gatto, il buon vecchio Trafalgar mi sopporterebbe. Almeno, non parlerei.

-Hai un letto, usalo.- mi risponde spiccio, tornando a leggere.

Anche io leggo in posti strani, e di solito mi accovaccio per terra vicino al termosifone, che è rovente in inverno e fresco d’estate, quindi non mi stupisce più di tanto trovare il Chirurgo seduto per terra, di fianco al suo letto, a gambe incrociate e con un gran tomo sulle ginocchia.

-Non mi va.- mi lamento, trascinandomi vicina a lui. Mi siedo e mi accoccolo lì. Poggio con il mio braccio contro il suo. È caldo, e sento la mia testa dire: “Grazie tante, se fosse freddo ci sarebbe un problema!”

Mi piacciono le sue mani, anche se sulle dita ha scritto “morte”, e non è proprio rassicurante per uno che di mestiere fa il chirurgo. Però mi piacciono, sia i tatuaggi che le mani, che sono magre e ferme. In sala operatorie sono salde e decise, fuori sono brusche. Non sono mani per accarezzare. Non importa.

Riprende a leggere incurante di me che mi stringo al suo fianco con le gambe strette al petto. Non mi interessa molto che non mi consideri. Ero sola e adesso gli faccio compagnia. Mi sento meglio se nella mia stessa stanza c’è qualcuno, tutto qui.

Sbircio il libro. L’apparato digerente? No: ferite da arma da fuoco sull’apparato digerente. Ci sono anche delle foto a colori, meno male che non mi impressionano granché. Comunque, l’argomento non interessa, sospiro, mi accoccolo meglio e intreccio le ditine dei miei piedi perché si facciano compagnia. Appoggio anche la testa sulla spalla del bel capitano. Adesso salta. Oh sì. Adesso si rivolta come una biscia e mi sibila di uscire e tornarmene a letto.

Detesta che lo si tocchi, figurarsi un contatto così… così niente, non c’è nulla di sensuale, né di intimo, né di dolce. Però è un contatto, e tanto basta.

-Yel-ya, torna nella tua cabina.

-E dai, fammi rimanere.- lo prego. -Non mi piace stare da sola, tienimi un po’ qui. Quando mi viene sonno me ne vado, promesso.-

Mamma mia che sguardo gelido. Non voglio niente da lui, perché mi caccia via? E dai Traffy, lo so che non sei cattivo.

Soffia l’aria dal naso, indispettito. Chissà, magari si rende conto anche lui che in fondo la mia pretesa non è così esagerata. Magari c’è stato un tempo in cui anche Trafalgar Law si è sentito solo.

-Rimani zitta però.- mi concede. -E non!- mi blocca, notando i miei movimenti. -Non mi abbracciare.-

Mi imbroncio, ma sono soddisfatta, quindi invece che lui abbraccio le mie gambe e mi appoggio più comodamente. Chiudo gli occhi e sospiro. Mi sento meglio. Anche Traffy respira tranquillo mentre legge. Ogni tanto apro gli occhi e controllo che pagina sta studiando. Ha il petto nudo come al solito, il capitano, però ha addosso una felpa morbida e calda. Mi piacerebbe che mi cingesse le spalle con un braccio e mi facesse dormire con lui, ma non succederà. A costo di dovermi riportare in branda lui stesso, non mi farà stare qui.

Se vuole prendere in braccio la mia russante carcassa, faccia pure. Ho deciso che non voglio addormentarmi da sola quindi rimarrò qui accanto a lui ad ascoltare il suo respiro e il fruscio delle pagine.

Buonanotte, Trafalgar Law.

Chiudo gli occhi, e l’ultima cosa di cui ho memoria di quel giorno sono le mani tatuate che chiudono il libro e un sospiro pesante, spazientito, che s’insinua tra veglia e sonno.



Dietro le quinte...

Self-insertion? Chi ha detto self-insertion? No, assolutamente no. Rufy è a dieta, Barbanera è sexy e io non sono iscritta a EFP.

Non c'è molto da spiegare... ho avviato la lavatrice, sono sola e sono andata a rompere le scatole a Trafalgar Law perché sì. Perché sono l'autrice e la pagina di Word è la mia room. 

Comunque, il box delle recensioni è la vostra, di room. Fatene buon uso :D 

Buonasera!

Yellow Canadair  YEL-YA


  
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