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Autore: MelMelMely    18/07/2008    2 recensioni
Ciao a tutti! questa è la mia prima fan fiction... Leggete e commentate. é una what if? cosa sarebbe successo se Voldemort non fosse tornato al potere e i nostri amici + un nuovo personaggio avessero frequentato il settimo anno senza problemi se non le lezioni e le storie d'amore...?
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Diagon Alley

Venerdì mattina Amy aveva messo la sveglia alle 8 in punto per essere in perfetto orario, ma quando questa suonò la spense e si concesse altri cinque minuti di sonno. Purtroppo i 5 minuti divennero 10, poi 20 e infine, quando Amy si svegliò, erano già le 9.30! Si preparò più velocemente che poté e per fare prima chiamò un taxi; la voce della signora del centralino le disse che a causa di un incidente non sarebbe potuto arrivare in meno di 20 minuti. Amy riattaccò e pensò che poi ce ne sarebbero voluti minimo altri venti per arrivare, così decise di prendere la metropolitana.
Scese di corsa verso la stazione, a pochi metri da casa; riuscita a prendere la linea2, il vagone pieno come al solito, arrivò di fronte al “Paiolo Magico” e sempre correndo si recò verso la porta dove il giorno precedente si erano diretti Dean e Seamus.
Si trovava ora in una specie di piccolo cortile dove c’erano due enormi bidoni dell’immondizia; prese la sua bacchetta (betulla e crine di unicorno) e vi colpì un particolare mattone del muro sopra i secchi. Davanti a lei apparve un’arcata e al suo interno una lunga strada ricca di vetrine luccicanti e piena di donne e uomini vestiti con sfavillanti vesti colorate. Anche se in ritardo, Amy non poté fare a meno di fermarsi ad osservare quel mondo fantastico, il suo mondo, il mondo della magia. Affrettandosi verso la banca dei maghi, dove aveva appuntamento con i suoi amici, ripensò a quando era stata a Diagon Alley per la prima volta. Amy aveva scoperto di essere una strega a 11 anni, quando era arrivata la lettera di Hogwarts per la prima volta, infatti i suoi genitori erano entrambi babbani. Ricordò che quando aveva letto la lettera aveva pensato ad uno scherzo, poi però un uomo vestito con una tunica lillà era comparso improvvisamente tra le fiamme del camino del salotto e aveva informato lei e i suoi genitori del mondo magico. Poteva vedersi, una bimba di 11 anni per quelle stesse vie, capelli castano chiaro quasi biondi e occhi nocciola che brillavano, timida e curiosa, un po’ a disagio perché non ne sapeva niente di calderoni e bacchette magiche. Ora percorrendo lo stesso luogo, sei anni più tardi, si sentiva completamente a suo agio e sicura di sé. Aveva presto imparato che essere babbani di nascita non significava niente, che anche i figli di maghi dovevano imparare tutto sin dal principio, e che spesso i primi erano anche più bravi degli altri (come non pensarlo con un’amica come Hermione Granger?!). Amy svoltò un angolo e vide in lontananza l’enorme costruzione di marmo con la sua lunga scalinata ai cui piedi c’erano i suoi amici. Affrettò il passo ancora di più e non appena li raggiunse sentì un coro di – Ciao – e contemporaneamente otto braccia la strinsero tutte insieme.
- Oddio mi sembra un secolo che non ci vediamo – disse Amy e lo pensava davvero; soprattutto Harry e Ron le sembravano diversi, entrambi sicuramente più alti di parecchi centimetri e più, bhè forse affascinanti non era la parola giusta, ma senza dubbio erano molto più carini di quanto ricordasse.
- Anche a me – disse Ginny
- Allora, come sono andate le vacanze? – chiese Harry ridendo
- Sicuramente peggio delle vostre – replicò Amy sorridendo quasi impercettibilmente.
- Io non ne sarei del tutto certa – aggiunse Hermione – Sai Ron non ha fatto altro che rompere le scatole per tutta l’estate. Diceva sempre che non era giusto che tu non stavi con noi – e fece un sorrisetto malizioso.
- Già, ha perfino chiesto un paio di volte a mamma se potevamo venirti a trovare – aggiunse Ginny.
- Bhè, che c’e di male – fece Ron – mi mancava la mia amica; e poi senti chi parla Hermione. Continuavi a dire che non sapevi che fare mentre noi giocavamo a Quidditch e che avresti voluto che Amy fosse con noi – mentre diceva ciò, tuttavia, le sue orecchie si colorarono di rosso.
- Che centra!? È la mia migliore amica – gli rispose Hermione stizzita.
- Non ricominciate a litigare come al solito voi due! A volte sembrate una vecchia coppia sposata. –
Si guardarono tutti e cinque per un attimo, poi scoppiarono a ridere.
Alla fine Harry disse – Andiamo, sono già le undici e la madre di Ron vuole che andiamo al “Paiolo Magico” alle due. Presero a salire i gradini del gigantesco edificio ed Amy sentì Hermione bisbigliarle qualcosa all’orecchio – Devo dirti una cosa importante – ma non seppe cosa la sua amica avesse da raccontarle perché erano arrivati nell’immensa sala della Gringott brulicante di folletti. Ron e Ginny avevano già i loro soldi, così la ragazza accompagnò Harry nella sua camera blindata, mentre il fratello attese che Amy e Hermione cambiassero il denaro babbano.
Dopo circa un quarto d’ora uscirono dalla banca e decisero di comprare, o meglio si convinsero a comprare, dopo un discorso di Hermione il cui riassunto sarebbe stato “prima il dovere poi il piacere”, innanzi tutto il necessario per la scuola e poi, se ci sarebbe stato tempo, avrebbero fatto un giro negli altri negozi.
Per prima cosa acquistarono penne, inchiostro e pergamene, si rifornirono di tutto il necessario per pozioni in farmacia e infine uscirono dal Ghirigoro con le tasche svuotate e le borse decisamente appesantite. Fecero una pausa con un grosso gelato di Florian Fortebraccio offerto da Harry e poi ricominciarono le spese.
I due ragazzi presero dei biscotti gufici per i loro animali, tutti comprarono una nuova veste da Madama McClane e Harry, Ron e Ginny presero del lucidante per scope, facevano parte, tutti e tre, della squadra di Quidditch del Grifondoro.
- Adesso abbiamo ancora mezz’ora – disse Amy.
- Giusto – fece Ron – andiamo da Fred e George.
Amy fu l’unica a notare che, dopo le parole di Ron, Hermione aveva assunto una strana espressione. Possibile che disapprovasse ancora gli scherzi dei gemelli?
Ma prima che potesse chiederle spiegazioni si ritrovarono davanti alle scintillanti vetrine di “Tiri Vispi Weasley”. Su ogni superficie di vetro erano appesi giganteschi manifesti rossi con al centro una “W” d’oro e le scritte “Sconti per tutti gli studenti di Hogwarts, rifornitevi per la scuola” e “Venite a trovarci nel nostro nuovo negozio a Hogsmeade!”
- Hanno aperto un altro negozio? – chiese Amy
- Si, hanno comprato Zonko – rispose Ginny          
- Faranno sicuramente un sacco di soldi. – aggiunse Ron – Con tutte le visite degli studenti! - Una volta entrati videro che il negozio era pieno di ragazzi e gli scaffali brulicavano di strani oggetti, caramelle di mille colori e scatole dalle forme più varie.
Amy vide Fred impegnato in un’animata discussione con una bambinetta che voleva, a tutti i costi, acquistare una confezione dei Sognisvegli Brevettati e George dietro al bancone, intento a servire un cliente. Fecero un giro per il negozio, poi Amy si allontanò dagli altri per cercare qualcosa da dare a Harry per il suo compleanno, anche se era già passato; infatti in quel posto infernale, dove aveva passato le vacanze, non aveva potuto comprargli niente, a meno che non avesse voluto regalargli una scatoletta di cibo per gatti o roba simile.
Dopo un po’ trovò una scacchiera stupenda, i pezzi raffiguravano insegnanti e personale della scuola: c’erano Silente, Madama Chips, Piton e Gazza.
Si diresse alla cassa e subito consegnò la scatola del regalo a George per evitare che Harry la vedesse, pagò e gli chiese di mandargliela il giorno seguente via gufo.
Si avvicinò agli altri che stavano chiacchierando.
– Hermione ti stava cercando – le disse Ginny
- Dov’è? –
- Non lo so, è da un po’ che non la vedo. Prova a guardare nella sala dietro la tenda –
Amy avanzò verso la stanza dove i gemelli tenevano accessori e oggetti magici come i mantelli e i cappelli scudo, in grado di proteggere, con un incantesimo, dalle maledizioni minori, ma non c’era traccia di Hermione. Girò per un po’ nella saletta e vide una porta aperta in un angolo, probabilmente quella del magazzino. Certamente Hermione non era là, ma decise lo stesso di entrare per vedere se vi si trovava Fred, non aveva ancora avuto l’occasione di salutarlo. Non appena fu sulla soglia si fermò. Si dentro c’era Fred, ma non era da solo; teneva tra le braccia una ragazza che lo stava baciando con foga: Hermione. Cercò di andarsene senza fare rumore, ma proprio in quel momento:
- Amy? Sei qua? Hai trovato Hermione? -  all’urlo di Ron, Fred e Hermione si separarono e voltandosi la videro.
- Ciao Amy! – la salutò Fred, facendole un gran sorriso, mentre usciva dal magazzino.
- Ah eccovi, eravate qua con Fred. Dai andiamo, è tardi, sono quasi le due –
Le due ragazze seguirono l’amico e con Harry e Ginny raggiunsero il “Paiolo Magico” dove li attendevano i Weasley. Amy salutò i genitori di Ron e Ginny e si diede appuntamento con gli altri alla stazione di King’s Cross, il primo Settembre.
- Bhè allora a Lunedì – fece Ron
- Certo, ciao Ron- disse Amy salutando il ragazzo e poi gli altri amici.
Arrivata a Hermione le sussurrò  – Ora so qual’era la notizia importante –
- Scusa, volevo parlartene, ma non mi andava di farlo per lettera, comunque non l’ho detto a nessuno -    
  
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