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Autore: itsharrysharibo    25/04/2014    4 recensioni
Crono è finalmente stato sconfitto e per i nostri eroi sembra che i guai siano finiti, ma la vita di un semidio non è mai tranquilla.
Un nuovo pericolo incombe sull'Olimpo e sarà proprio la sorella di chi ha cercato di distruggerlo a doverlo salvare.
La nuova semidea rimarrà fedele ai suoi amici o commetterà lo stesso errore del fratello?

"Mi chiamo Elizabeth Castellan e ho appena scoperto che mio padre è una divinità greca e che mio fratello è morto mentre tentava di distruggere l’Olimpo.
Si prospetta un estate interessante."

Un nuovo nemico. || Una nuova grande profezia. || Una nuova avventura per i figli delle divinità greche.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Talia Grace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The blood of the heroes



Prefazione
 
Solo tre sono le mie sicurezze. La prima è che mio padre era un poco di buono che aveva abbandonato mia madre dopo la mia nascita. La seconda è che anche mio fratello ci aveva abbandonato per andarsene con i suoi amici e ora si trova chissà dove a spacciare droga. Ed infine l’ultima è che il mio migliore amico è su una sedia a rotelle dalla nascita.
Ma dopo quello che mi è successo ieri le mie convinzioni possono benissimo andare a farsi fottere.
Lasciate ora che mi spieghi meglio.
Come vi sentireste se il dolce barboncino di vostra nonna in realtà fosse un enorme cane che vuole uccidervi? Secondo il mio parere molto spaventati e confusi, perché è proprio come mi sono sentita io quando mi è capitato.
Ma quello che più mi ha sconvolta è stato vedere il mio migliore amico, che non può camminare, sfondare la porta di casa e trascinarmi in un campo estivo prima che quel segugio infernale, come l’ha chiamato lui, mi sbranasse.
E la parte divertente, sempre che ce ne sia una, è stata quando mi ha rivelato di essere metà uomo e metà capra e che la sedia a rotelle faceva parte del costume.
E ora sono qui, sdraiata in una brandina in una specie di ospedale mentre dei ragazzi con una maglietta arancione mi stanno medicando e uno strano tizio con il corpo da cavallo, che dice di chiamarsi Chirone, e una ragazza con i capelli rossi e una divisa scolastica mi stanno fissando.
Ma ora perdonate la mia maleducazione, vi ho fatto tutto questo monologo e non mi sono neanche presentata.
Mi chiamo Elizabeth Castellan e ho appena scoperto che mio padre è una divinità greca e che mio fratello è morto mentre tentava di distruggere l’Olimpo. Si prospetta un estate interessante.
 
 

ONE
AWAKENING
 


Passai la giornata insieme a Noah che mi parlò del suo compito da satiro che consisteva nel trovare nuovi mezzosangue e portarli sani e salvi al Campo Mezzosangue. Poi iniziò a spiegarmi le regole fondamentali per sopravvivere e che la mia dislessia e iperattività sono solo alcuni dei segni che identificano un semidio.
Voglio molto bene a Noah, ma sinceramente di tutto quello che mi sta dicendo non mi importa nulla, voglio solo sapere cos’è successo a mio fratello, ma nessuno vuole dirmi nulla.
Insomma, ho il diritto di sapere cosa ha combinato mio fratello per essere odiato da tutti, no?
Ricordo bene il giorno della sua partenza, aveva solo quattordici anni mentre io ne avevo cinque. Ricordo che mi aveva svegliato nel cuore della notte e mi aveva pregato di non dire nulla a mamma fino al giorno seguente, poi mi aveva promesso che sarebbe venuto a riprendermi.
Non si è mai presentato, pensavo si fosse scordato di me.
Mamma mi ha detto che era scappato per stare con i suoi amici e poi ha iniziato ad avere dei gran esaurimenti nervosi, così già all’età di sei anni ho dovuto imparare a cavarmela da sola.
Dalla porta entrò Chirone con la ragazza di prima, Noah smise di parlare e dopo avermi salutata se ne andò.
<< Non abbiamo ancora avuto l’occasione di presentarci. Io sono Rachel, il nuovo oracolo di Delfi. >> la ragazza mi porse la mano e aspettò che gliela stringessi.
<< Oracolo? Sei quella che predice il futuro o robe simili? >> chiesi cercando di ricordare cosa avesse detto il mio professore di letteratura durante una delle sue noiose lezioni.
 << O robe simili. >> sorrise cordialmente Rachel.
Chirone si avvicinò alla brandina << Sarai sicuramente sconvolta da tutto questo, ma ci farai l’abitudine prima o poi. >>
 << Prima o poi? Volete dirmi che devo rimanere qui per sempre? E mia madre? Me ne sono andata così di punto in bianco, sarà preoccupata. >>
Me ne sono andata proprio come Luke, pensai. Sono sicura che non riuscirà a reggere anche la mia di scomparsa.
<< Oh, non per sempre. Ma per ora è più sicuro che tu rimanga qui, la fuori ci sono cose più pericolose di un segugio infernale. Non ti preoccupare per tua madre, sapeva che prima o poi sarebbe successo. Ermes l’aveva avvisata. >> spiegò Chirone cercando di avere un tono calmo e rassicurante.
<< Ermes? >> chiesi io confusa.
<< Si, Elizabeth. Tuo padre, il dio dei mercanti e il messaggero degli dei. >>
<< Il dio dei ladri. Mamma mi aveva detto che papà era una specie di truffatore. >> dissi io amareggiata.
<< Non disprezzare così tuo padre. Tua madre è rimasta molto ferita quando se ne è andato dopo la nascita di Luke, ma dopo è tornato e sei nata tu. Le divinità hanno molte responsabilità, è raro che abbiano più figli dalla stessa donna, ma ci sono delle eccezioni e tu e Luke ne siete la prova. Ermes teneva molto a voi e vostra madre, ma ovviamente il lavoro di un Dio è pieno di sacrifici. >> Chirone non sembrava avercela con Luke come tutti gli altri, la cosa era rassicurante.
<< Chirone, cos’ha fatto mio fratello? >> chiesi io sperando che almeno lui possa dirmi qualcosa.
<< Luke non era felice di quello che la vita gli ha offerto. Era arrabbiato con gli dei perché non prestavano attenzione ai propri figli così Crono, il padre di tutti gli dei, l’ha convinto a ribellarsi. Quando ha capito il suo errore è stato troppo tardi. E’ morto comunque da eroe, è grazie a lui se Crono non è riuscito a risorgere. >>
Dopo questo decisi che non volevo più sapere nulla per oggi. I due mi spiegarono ancora qualcosa di base e poi Rachel se ne andò mentre io e Chirone uscimmo dall’infermeria. Fuori c’erano tanti ragazzi con le armature che combattevano tra di loro e io mi chiedevo che cosa centrassi con loro. Non so usare una spada e non ho una buona mira con l’arco, ma Chirone ha detto che non mi devo preoccupare e che è questo quello a cui serve il Campo Mezzosangue: ad addestrare giovani semidei.
Ci fermammo davanti a una casa a più piani chiamata Casa Grande.
<< Per qualunque cosa puoi trovarmi qui, ma ora devo andare. – Chirone guardò qualcosa dietro di me. – Ah, ecco Clarisse. Ti farà fare un giro del campo e poi ti mostrerà dove puoi sistemarti. >>
Intanto di fianco a noi arrivò una ragazza un po’ robusta con una treccia che le cadeva sulla spalla destra.
<< Di solito sono i fratelli Stoll che si occupano dei figli di Ermes, ma diciamo che non ho apprezzato un loro scherzo così ora sono impegnati in infermeria. – La frase di Clarisse mi fece sussultare, ci mancò poco che aprissi la bocca dallo stupore. – Forza andiamo, prima ci muoviamo, prima finiamo. >> non me lo feci ripetere due volte così seguii la ragazza.
 
Clarisse mi mostrò il campo da cima a fondo fino a quando arrivammo davanti alla casa numero 11.
<< E questa sarà la tua futura casa, ma la vedrai più tardi. >>
Mentre camminavamo per il campo tutti i ragazzi che incontravamo mi guardavano con aria dura e altezzosa, ma cercai di farci poco caso. Tutti sembravano sapere chi fossi, a quanto pare le notizie viaggiano veloci qui.
Ad un certo punto però un paio di ragazze si avvicinarono a noi. Una era mora con gli occhi verdi, mentre l’altra bionda con gli occhi azzurri ed entrambe avevano un fisico perfetto ed erano bellissime.
<< E così tu sei la sorellina di Luke? Spero che tu non ci tradisca come ha fatto lui. >> iniziò a canzonarmi la mora mantenendo il ghigno divertito che aveva da quando è arrivata.
<< Falla finita Drew, non sei nessuno per giudicarla. >> iniziò a rispondere Clarisse in modo molto aggressivo, quelle due non devono starsi molto simpatiche.
<< Come vuoi Clarisse. Socializza pure con la nuova arrivata, ma ti ricordo che è per colpa di suo fratello se l’unica persona che ti sopportava è morta. Ma forse meglio così, meno traditori ci sono meglio è, no? >> continuò Drew.
<< Non azzardarti a parlare di Silena, lei era molto più di quello che tu non potrai mai essere. Silena è morta da eroe e Luke pure. – Le parole di Clarisse erano così sincere, si vede che teneva a questa Silena. A quanto pare Luke aveva provocato la sua morte, ma Clarisse lo difendeva comunque. – Sai cosa mi dispiace? Che ora che Silena non c’è più quelli della tua casa si devono sorbire una vipera come te come capo. >> inizialmente Clarisse mi aveva intimorito molto e sono sicura che nessuno vorrebbe trovare da dire con lei, non ci sarebbe storia. In questi casi una ragazza con la sua personalità è sempre utile.
<< Silena era solo una traditrice. Era una spia che faceva il doppio gioco. Ha ingannato tutti, pure te. >> le parole che Drew stava dicendo sembravano come veleno, non potevo permettere che continuasse a ferire Clarisse.
<< Allora Drew, è così che ti chiami, no? Io non ti conosco, ma ne ho viste tante come te e sai a cosa le ha portate la vita? A rimanere sole come un cane. Quindi, cara mia, continua pure a pettinarti i capelli che fra poco il tuo unico amico sarà solo il pettine. A meno che qualcuno non ti rasi a zero accidentalmente, ti ho avvertita. >> gli risposi io contraccambiando con un sorrisetto falso.
 Drew era diventata talmente rossa che girò i tacchi e se ne andò senza dire nulla seguita dalla sua lecca culo bionda.
<< E brava ragazza. – Si complimentò con me Clarisse battendomi il cinque. - Le figlie di Afrodite non mi sono mai piaciute, Silena era l’unica eccezione. Coraggio principessa, dobbiamo scegliere la tua arma. >>
Insieme ci dirigemmo davanti a una parete piena di armi di tutti i tipi, ma venni attirata da una spada in particolare. La afferrai, non sembrava pesante. Me la feci passare da una mano all’altra e poi la afferrai saldamente con la mano destra.
<< Questa andrà bene. >> dissi io guardando Clarisse convinta.
La ragazza sorrise compiaciuta. << Era di tuo fratello. Si chiama Vipera. Chirone insisteva nel conservarla, ecco spiegato il perché. >> guardai ancora una volta Vipera, impugnando quella spada sentivo Luke vicino.
<< Ed ecco a te principessa. – Clarisse mi consegnò una maglietta arancione e un paio di short neri. – Non penserai di indossare quei vestiti qui? >>
Cosa c’è che non va nei miei leggins neri e nella mia maxi maglia bucata? Ma non osai contestare così afferrai i panni che mi stava porgendo.
<< Ora vatti a cambiare e poi cerca Rachel, ordini di Chirone. Buona fortuna, non vedo l’ora che impari ad usare quella spada. Tuo fratello era il migliore spadaccino qui, prima di Jackson. >> non sapevo a chi si stesse riferendo, ma non feci nemmeno tempo a chiederglielo che se ne andò.
 
Dopo essermi cambiata nella mia nuova casa parlai un po’ con gli altri figli di Ermes. Non erano tanto male e nessuno sembrava avercela con me.
Mi indicarono il mio letto e nessuno lo aveva accennato, ma a quanto pare era quello di Luke.
Sembrava che nessuno avesse intenzione di parlare di mio fratello e la cosa mi fece sentire sollevata, quei ragazzi cercavano di mettermi a mio agio e la cosa mi fece piacere.
Forse il fatto che mio fratello fosse un traditore non avrebbe influito con la mia presenza al campo come credevo.
Mi dovetti ricredere quando uscii per cercare Rachel. Gli altri ragazzi continuavano a guardarmi male, come se ce l’avessero a morte con me e iniziai a pensare che quello che avevano i figli di Ermes fosse solo solidarietà tra fratelli.
Non avevo un’idea di dove poteva essere Rachel così iniziai a girovagare sperando che prima o poi l’avrei trovata.
Camminai per un po’ fino a quando raggiunsi una specie di pista circolare come quelle dei corridori.
C’erano molti spalti che potevano benissimo contenere tutti i ragazzi del campo e poco più in la c’erano dodici bighe costruite tutte con stili diversi.
Ad un certo punto la mia attenzione venne catturata da un ululato. Davanti a me si presentò un segugio infernale, solo grande il doppio rispetto a quello che era a casa mia due giorni fa.
Il grosso cane iniziò ad avanzare e la prima cosa che mi venne in mente fu quella di scappare. Iniziai a indietreggiare, ma inciampai in un sasso e mi ritrovai con il culo a terra. 
Okay Liz, sei spacciata.
Udii un fischio da lontano e il segugio infernale smise di venire avanti. Pochi attimi dopo un ragazzo moro con una maglia nera che raffigurava un teschio affiancò il cane.
Ma questo qua ha mai pensato a farsi una lampada? Pensai appena notai la sua carnagione molto pallida. Quel ragazzo incuteva veramente timore con quello stile dark e le occhiaie sotto gli occhi, una bella dormitina gli avrebbe fatto bene.
<< Tranquilla, è innocua. >>il ragazzo fece una carezza sul muso di quella bestiona.
<< Oh si, uno di quei cosi ha solo tentato di uccidermi due giorni fa. >> ironizzai io.
<< Coraggio signora O’Leary, vallo a prendere. >> e lanciò un bastone che fece allontanare quella specie di cane enorme.
<< Signora O’Leary? Ma fai sul serio? >> lo guardai allibita.
Il ragazzo portò la sua attenzione su di me.
<< Nico Di Angelo. >> e mi tese la mano.
<< Elizabeth Castellan. >> Nico mi guardò con un ghigno divertito. Ecco, mi sta già sul cazzo.
<< Come mai qui? Non dovresti essere a socializzare con i tuoi nuovi fratellini? >> mi prese in giro Nico.
<< Per quanto mi riguarda io ho solo un fratello, ed è morto. Comunque cercavo Rachel. >>
<< La troverai sicuramente al Pugno di Zeus. >> mi rispose con indifferenza.
Come se sapessi dove si trova, sbuffai e feci per alzarmi.
<< Non preoccuparti, è il primo anno anche per me. >> Nico fece quello che assomigliava ad un sorriso.
<< Davvero? Non si direbbe, sembri così a tuo agio con… tutto questo. >>
<< So di essere un semidio da quando ho undici anni, non è la prima volta che vengo ala Campo Mezzosangue. – Lo guardai scettica. – Mio padre è il Dio degli Inferi e fino a poco tempo fa la mia presenza qui non era gradita. >>
<< Oh allora saprai come mi sento io. >>
<< Andiamo, non andrà tanto male. >>
<< No, mio fratello ha solo tentato di distruggere il mondo e tutti mi guardano come se fosse colpa mia. Andrà benone. >> risposi sarcastica.
<< Sei sempre così simpatica? >> mi canzonò lui.
<< Diciamo che è un dono naturale. >> sorrisi compiaciuta.
<< Anche tuo padre è una persona… sarcastica. >>
<< Si, mio padre… Insomma so che sono figlia di Ermes solo perché Luke è mio fratello, ma lui non mi ha mai realmente riconosciuta e secondo Chirone questo Percy Jackson, che tutti sembrano conoscere tranne me, ha fatto in modo che tutti i mezzosangue vengano riconosciuti entro l’età di tredici anni. Cosa c’è di sbagliato in me? >>
<< Sinceramente non ne ho idea, ma sono sicuro che con il tempo lo scopriremo. – Nico mi guardò con fare rassicurante. – Oh e per quanto riguarda Percy, lo conoscerai presto. >>
Che gioia, pensai tra me e me alzando gli occhi al cielo.
Improvvisai il miglior sorriso che mi riusciva al momento e dopo questo Nico - sono misterioso e lo so - Di Angelo se ne andò con il suo segugio infernale.


Mi ritrovai ancora una volta da sola alla ricerca di Rachel mentre cercavo di raggiungere questo Pugno di Zeus come mi aveva detto Nico. Quel maleducato non mi aveva nemmeno detto dove si trovasse, devo pensare sempre a tutto io.
Ero talmente assorta nei miei pensieri che andai a sbattere contro qualcuno. Il ragazzo si girò e devo dire che è veramente muscoloso e alto.
<< Ehi, vuoi stare attenta a dove metti i piedi? >> mi disse in modo aggressivo.
Ma come si permette? A lui non è mai capitato di andare a sbattere contro qualcuno mentre stava maledicendo Nico Di Angelo? 
<< Senti coso, intanto ti calmi. E poi mi dispiace, non ti avevo visto. Anche se è quasi impossibile non notare un bestione come te. >>
<< Come mi hai chiamato? Novellina non sai contro chi ti sei messa, io sono un figlio di Ares. >> si vantò lui.
Intanto iniziai a notare che molti ragazzi si stavano avvicinando a noi due.
<< Non mi interessa di chi sei il figlio. Tuo padre potrebbe essere anche il presidente degli Stati Uniti che non me ne fregherebbe una beata minchia. – Il ragazzo estrasse la spada. – Non dirmi che sei così viscido da batterti con una ragazza? >>
<< Al Campo Mezzosangue non si fanno distinzioni. >> il ragazzo tentò un affondo che non so come riuscii a schivare.
<< La cavalleria è andata a farsi fottere a quanto pare. >> e detto questo estrassi Vipera.
Il ragazzo tentò un altro affondo che riuscii a bloccare con la spada.
<< Senti perché non ne discutiamo da persone civili? Magari davanti a un caffè. >>
Il figlio di Ares sembrò non essere d’accordo perché avanzò e scagliò un colpo che mi causò un taglio al braccio. Osservai il sangue uscire mentre il ragazzo se la rideva, tutti i ragazzi erano arrivati per assistere alla scena.
<< Questo non dovevi farlo. >> cercai di assumere un tono più intimidatorio possibile, come avevo visto fare in un film.
Avanzai velocemente scagliando Vipera contro il ragazzo che sembrava riuscire a evitare i miei colpi.
Ma cosa pretendevo? Come potevo battere un figlio di Ares io che non avevo mai maneggiato una spada in vita mia? Sarebbe stato un grande passo se fossi uscita viva da quel combattimento.
In quel momento mi tornarono in mente le parole che Luke mi aveva detto qualche giorno prima di scappare. << Devi essere astuta, focalizza i punti deboli. >>
Pensa Liz, pensa. Tu sei più agile, più veloce…
Mi avvicinai al ragazzo e prima che lui potesse colpirmi schivai il colpo e mi ritrovai dietro di lui. Con tutta la forza che avevo gli tirai un calcio nella schiena che lo fece stendere a terra e poi mi affrettai per raccogliere la spada che gli era caduta.
Guardai il figlio di Ares ancora steso a terra e conficcai la spada nel terreno a pochi centimetri dalla sua testa.
Il resto dei ragazzi mi guardava increduli mentre Clarisse sorrideva soddisfatta. Un boato di grida gioiose si alzò da parte di tutti i ragazzi.
Stavano esultando? Per me?
In quel momento arrivò Chirone con due ragazzi. Il ragazzo era alto, aveva i capelli mori spettinati e due occhi verdi come il mare. La ragazza invece aveva i capelli biondi raccolti in una coda disordinata e due occhi grigi come non avevo mai visto. Sembravano avere la stessa età e si tenevano per mano.
<< Perché quella ragazza ha Vipera in mano? >> chiese il ragazzo sorpreso.
<< Non può essere. >> la bionda mi guardò come se avesse visto un fantasma e lasciò la mano del ragazzo.
<< Si Annabeth, è lei. >> Chirone appoggiò una mano sulla spalla della ragazza.
<< Ha i suoi stessi occhi. Azzurri come il cielo in tempesta. >> una lacrima solitaria rigò il suo volto mentre il ragazzo la guardava preoccupato.
Ero l’unica che non ci stava capendo niente?
 

NEXT CHAPTER

 
<< Tu sapevi della mia esistenza? >>

 

Attention to me.

La prefazione è un po' un casino, ma era essenziale per introdurre la storia.
Per quanto riguarda il primo capitolo Elizabeth inizia a capire un po' come funziona il Campo Mezzosangue anche se ha ancora multi dubbi riguardo suo fratello.
Il resto dei ragazzi ha il sospetto che anche lei possa essere una minaccia per il campo come Luke. Gli unici che sembrano trattarla normalmente sono Clarisse e Nico.
Vediamo anche il primo combattimento di Liz che riesce a sconfiggere un figlio di Ares anche se non ha mai combattuto in vita sua e si guadagna la stima del resto dei ragazzi.
Infine vediamo arrivare Chirone con Percy ed Annabeth e la bionda sembra riconoscere la ragazza e ne rimane sconvolta.
Questa è la prima storia che scrivo per questo fandom e spero vi possa piacere.
Questo primo capitolo è un po' piatto, ma la storia diventerà più emozionante con il tempo.
Per quanto riguarda il volto di Elizabeth ho pensato all'attrice Willa Holland, ma ovviamente voi la potete immaginare come preferite.
Mi piacerebbe tantissimo sapere che ne pensate  e se vale la pena continuare, quindi recensite! :)
Ciao, al prossimo capitolo ;)


 
  
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