Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: asjarosa    26/04/2014    1 recensioni
Si avvicinava sempre di più con quel suo passo leggero,aggraziato ma nello stesso tempo dimostrava palesemente di voler raggiungere il suo obbiettivo a qualunque costo dimostrando, se l’occasione lo necessitava la sua forza sovrumana senza confini.
Con questo ragazze spero di aver attirato la vostra attenzione.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Con passo deciso arrivammo in un corridoio buio,illuminato solo da qualche torcia messa sul muro. Alla fine del corridoio intravidi una porta molto alta con rifiniture in oro e argento che davano un'aria regale ma al tempo stesso terrificante.
" apriti! " con convinzione ferrea Satana pronunciò quelle parole. Le porte si aprirono con un tonfo sordo. Al centro della stanza c'era una sfera su un cuscino viola e a fianco ad essa c'era un uomo con un cappuccio che gli compriva la maggior parte del volto ed un mantello che gli arrivava fino ai piedi.
" qualche cambiamento Nergal? " chiese con tono autoritario. La cretura appena lo vide si chinò e disse:
" no signore c'è sempre qualcuno che blocca il passaggio di connessione con il paradiso " Mi avvicinai piano non si poteva vedere nulla apparte la nebbia. alla sfera solo per osservarla più da vicino. Dentro come aveva detto la creatura
" bene,datti da fare intanto,dici agli altri di abituarsi alla presenza della ragazza e che,se solo provano a sfiorarla faranno i conti con me " detto questo mi guardò e usci dalla stanza, tanto velocemente che fui constretta ad aumentare il passo per stargli dietro.
" ehy,posso sapere dove stiamo andando ora? " ero alquanto spazientita dal suo comportamento enigmatico.
" tra poco lo vedrai " in poco tempo arrivammo ad una stalla dove c'era un cavallo completamente d'orato,le zampe e il muso nero scuro e la criniera anch'essa d'orata con fili neri quà e là.
" spero ti piaccia,è nata da qualche mese ma puoi già cavalcarla. AH! e non ha ancora un nome,devi darglielo tu " incominciò ad accarezzare la criniera del cavallo,troppo enorme per essere nato da qualche mese.
" si vede che all'inferno le cose cambiano " pensai tra me e me. Ripensandoci però io adoro i cavalli e ho sempre sognato cavalcarne uno.
" quindi posso cavalcarlo già ora? " chiesi tutto d'un fiato guardandolo negli occhi.
" anche subito se vuoi " mi rispose con calma fissandomi intensamente per capire forse qual'era stata la mia prima emozione dopo aver visto il cavallo. Dopo un po' distolsi lo sguardo,sapevo di essermi fatta un peperone.
" ok,allora che devo fare per salirci sopra sembra molto alta! " mi guardai per vedere se da qualche parte c'era uno sgabello ma,il mio sguardo fu catturato da Satana che stava mettendo una sella di camoscio sul cavallo. Non feci in tempo a chiedergli di nuovo come avrei fatto a salirci sopra che mi prese a stile principessa. In poco tempo eravamo tutti e due sopra al cavallo che incominciò a sbuffare per la trepidazione di incominciare a correre.
" oh! giusto non ci avevo pensato! per favore vai piano,non sono mai salita su un cavallo e tanto meno ci ho mai corso sopra " vidi uno sguardo rassicurante e mi tranquillizzai subito.
" sta tranquilla so tutto della tu infanzia e cavalcare non è mai stato il tuo forte " riflettei sulle sue parole.
" ma come fa a sapere che ci sono salita parecchie volte, e che subito dopo sono caduta come una patata lessa? " dopo gli chiederò qualche spiegazione ma ora voglio godermi questo momento di serenità e rilassamento. Uscimmo dalla stalla e una volta incominciati a correre non pensai più alle sue mani che mi cingevano saldamente i fianchi. La brezza si abbatteva contro i capelli castano-dorato,giocandoci facendoli andare da una parte all'atra come se fossero piume. Dopo qualche giro che a me parvero momenti interminabili e bellissimi, Satana tirò le redini e il cavallo frenò di botto.
" perchè ti sei fermato? " lo guardai confusa ma lui non dimonstrava il minimo interessamento alle mie parole. Scese dal cavallo e mi disse:
" stai in silenzio e ascolta,non siamo soli,mi raccomando se ti dico di scappare fallo e basta senza pensarci due volte. Promettimelo?! " non ci stavo capendo più niente,un attimo prima stavamo cavalcando felici e ora scopro che c'è qualcuno che ci segue da tempo.
" scordatelo io non ti prometto un bel niente,sarò anche un'insignificante umana per voi diavoli ma non sono una codarda,quindi,non fare tanto il forte quando poi sotto sei più debole di quanto pensassi! " stavo quasi per piangere ma mi bloccai quando sentii un fruscio alle mie spalle.
" bene,bene,bene,vedo che abbiamo una piccola umana qui...eh?! bhe,non resterà per molto viva se rimarrà qui e questo lo sai bene Satana " la creatura che parlò era simile a Satana ma non aveva la sua stessa bellezza,anzi per niente.
" Baal credo di aver informato Nergal che chi oserà solo sfiorarla vedrà la morte certa trapassargli il corpo. Adesso vai al castello e prepara alcune truppe qualcuno sta tramando qualcosa di grosso, e dobbiamo scoprire al più presto di che cosa si tratta " lo guardai un po' scossa da quelle parole ma stavolta avrei fatto come mi diceva il cuore. Dopo aver mandato Baal al castello Satana mi pose sulla groppa del cavallo e insieme ci dirigemmo al castello. Quando entrammo nella sua stanza capii che stava per dirmi qualcosa,e questo lo dimostrava anche la sua fronte che si era aggrottata.
" bene,puoi fare tutto quello che vuoi però se incontri qualcuno non dargli corda e... " lo ascoltai attentamente aspettando che finisse la frase, impaziente di esplorare da cima a fondo il castello.
" si,forse è meglio il tatuaggio "
" c...cosa!? un tatuaggio? ma tu sei pazzo,se mia madre lo vede mi spella viva!!! " appurai che era completamente pazzo. Lentamente sul polso del braccio sinistro si formò una stella a sei punte e al mezzo c'era una S.
" non incominciare,questo tatuaggio è visibile solo tra gli immortali,ora devo andare,mi raccomando non cacciarti nei guai! " non feci in tempo ad urlagli contro che la porta mi si chiuse sulla faccia.
" ok,visto che mi scoccio di stare chiusa qui dentro esco per curiosare un po' " pensai ad alta voce ma non mi importava se qualcuno mi avesse sentito o meno. Aprii la porta e incominciai a camminare per il corridoio. Dopo un po'mi fermai di fronte ad una porta,l'aprii e capii che era una grande biblioteca.
" wow,è gigantesca,sarà si e no quattro volte più grande di quella nella scuola! " mi avvicinai ad uno scaffale incuriosita dal genere: magia nera. Non mi stupii più di tanto perchè era ovvio che una biblioteca infernale contenesse libri di magia nera. Dopo aver letto la trama di parecchi libri ne scelsi uno che parlava di come evocare lo spirito di un angelo e di un demone antichi.
" beh,mi divertirò un po' con questo,o almeno spero " pensai tra me e me. Uscii dalla stanza e nascosi il libro nel mantello che avevo preso dalla stanza di Satana. Camminai tranquillamente per quei corridoi deserti fino ad arrivare alla stanza di Satana, che ha questo punto era diventata anche mia. Mi misi sul letto e lessi il primo capitolo fino a quando le palpebre mi si abbassarono. Mi svegliai sentendo un respiro caldo sul collo e una mano tiepida appoggiata sulla mia guancia. Non aprii gli occhi perché volevo sentire che cosa mi stava sussurrando nell'orecchio. Di sicuro pensava che io stessi ancora dormendo. Sentii le sue labbra sfiorare le mie,un bacio leggero quasi impercettibile.
" è meglio alzarsi ora,la situazione si sta facendo troppo complicata. Mi raccomando completa indifferenza di quello che è accaduto! " riflettei in silenzio e alla fine aprii piano gli occhi per dare l'impressione di una che si era appena svegliata.
" ben svegliata. Dormito bene? " mi domandò con una certa allegria che mi fece leggermente preoccupare,ma subito dopo mi ripresi dallo stato di trance e risposi:
" si grazie,perché mi stai così vicino? vorrei alzarmi se non ti dispiace! " lo dissi in modo più naturale possibile per ingannarlo meglio. Si spostò un po' e disse:
" comunque questa è la mia stanza fino a prova contraria quindi,sei tu quella che dovrebbe alzarsi  " lo disse in tono fermo ma gli angoli della sua bocca si incurvarono a formare un sorrisino compiaciuto. Ovviamente quel piccolo particolare mi era sfuggito. Mi alzai di fretta per andarmene ma la sua mano mi prese il polso,e fui costretta a girarmi." senti,Giada,vorrei ricominciare da capo,tutto quanto " mi guardò aspettandosi una risposta affermativa che tardò ad arrivare visto che ero sotto schok.
" tu?! che hai fatto al vero Satana? " il mio tono di voce si alzò ma dentro di me mi sentivo più felice che mai. Fu il momento più bello della mia vita.
" perché,ti piaceva più l'altro sexy? " mi chiese con tono beffardo tanto che non riuscì a trattenere una risata.
" hahahaha!!! scusa ma,non mi aspettavo una risposta del genere,comunque si,mi piacerebbe ricominciare da capo,ma ad una condizione... " stavolta fui io a guardarlo con un sorrisino beffardo sul volto.
6 capitolo: si ritorna!!!
" Allora tu dov... " stavo per pronunciare la mia proposta  quando un demone apparse sulla soglia della porta.
" mio signore,richiediamo urgentemente la vostra presenza " il demone si inchinò di nuovo e usci dalla stanza senza degnarmi di uno sguardo.
" mi dispiace,devo andare,ma ritornerò tra poco, così potrai dirmi il patto " e uscì anche lui dalla stanza facendomi rimanere come una scema di fronte ad una stanza vuota. Quando mi ripresi dallo shok uscii dalla stanza e mi diressi di nuovo nella biblioteca.
" se pensa che me ne starò in una camera su un letto ad aspettare il suo ritorno si sbaglia di grosso " pensai tra me e me. Per minuti che a me parvero ore girovagai tra i vari scaffali alla ricerca di un altro libro interessante da leggere. Dopo vane ricerche,sfinita mi diressi verso la porta ma mi girai di scatto quando sentii un rumore alle mie spalle.
" chi c'è? " chiesi con un tono di voce fermo per non far trapelare la mia paura.
" chi c'è? " rifeci la domanda ma non ottenni nessuna risposta. Quando riuscii a calmarmi notai che alcuni libri erano caduti dalla libreria.
" ah,stare all'inferno mi renderà pazza,e stiamo solo al primo giorno?! " incominciai a raccogliere i libri e a rimetterli al loro posto, ma quando finì lo spazio dello scaffale di fronte a me girai intorno allo stesso scaffale e notai una strana luce provenire da un piccolo spazio fra alcuni libri.
" wow,questo si che è interessante! " guardai quel vortice tra i libri e ne rimasi affascinata. Toccai con i polpastrelli il vortice che incominciò ad espandersi sempre di più,fino a creare una porta abbastanza grande da potrci entrare. Mi guardai intorno ma non vidi nessuno così attraversai il vortice.
" oooooh?! " mi ritrovai in uno spazio verde seduta su una panchina a fianco c'erano libri di varie misure. Mi voltai e vidi uno stagno con vari pesciolini che andavano da una parte all'altra. Mi alzai per vederli meglio ma quando mi avvicinai lo stagno si ghiacciò di botto.
" ma che...?! " era una cosa anormale visto che non stavamo neanche in pieno inverno. Incominciai ad allontanarmi sempre di più quando sentii una voce che mi martellava la testa:
" questa non sei tu! sei diversa dagli altri umani! " presi la testa tra le mani e chiusi gli occhi in preda al panico. Quando li riaprii vidi un signore che mi parlava:
" signorina si sente bene? vuole che chiami un'ambulanza? " mi affrettai a rispondergli.
" no,no grazie lo stesso ma questa è la città di Tokyo? "
" si,è ovvio signorina,ma è sicura che non vuole andare in ospedale? siete molto pallida " quel tipo era insistente ma riuscii a liquidarlo.
" bene,si vede che questa era una passaporta per la Terra,meglio così,ma devo scoprire al più presto di chi era quella voce e soprattutto che cosa voleva " riflettei tra me e me avviandomi verso casa. Quando rientrai la mia amica mi saltò letteralmente addosso.
" ma dove diavolo sei stata?! stavamo quasi per chiamare la polizia?! " era molto strano,mi sembrava di aver passato solo qualche ora all'inferno ma si vede che il tempo li è diverso " pensai tra me e me e mi affrettai a rispondere per andare in camera a rilassarmi un po'. Trovai una scusa per aver fatto così tardi e per mia fortuna mia madre e Laura abboccarono. Appena entrata nella mia stanza mi svestii e aprii l'armadio per rimettere a posto i vestiti ma al posto degli scaffali ci ritrovai due puffi viola su cui stava comodamente steso una creatura. Aveva occhi rossi,orecchie appuntite,e mi fissava come se fossi una cavia.
" finalmente ti sei fatta viva?! " esclamò guardandomi con tutta l'aria candida del mondo come se fosse una cosa normale che una ragazza di sedici anni al posto degli scaffali nell'armadio ci avesse trovato una creatura simile ad un folletto o non so cosa...
" senti,non so chi tu sia ma,conterò fino a cinque e non voglio vederti più ok? " lui mi guardò come se fossi pazza.
" ma sei scema?! Senti lo so che sarò un pò strano agli occhi di  voi umani ma vengo da un regno lontano e tu sei la prescelta che insieme ad altre quattro ragazze dovrà salvare il modo durante l'ascesa! "
" hahahha,l'ascesa dei demoni e degli angeli,ma fammi il piacere! " era assurdo quello che aveva detto ma vedendo il suo viso serio capii che non scherzava,così mi calmai e risposi:
" senti,non so tu per chi mi abbia presa ma ti assicuro che ai sbagliato persona " lui mi scrutò un attimo e poi disse:
" mi dispiace,ma l'oracolo non sbaglia mai " rimasi scioccata e dopo un po' capii che cosa intendeva.
" tu come oracolo intendi quella sfera bianca che ho visto all'inferno? " intorno a noi calò il silenzio.
" si,ecco perchè ti vedevo accerchiata da aure malvagie,figurati che all'inizio ho pensato che saresti morta " lo guardai perplessa ma poi risposi:
" comunque sono disposta a sentire quello che hai da dirmi " sperai con tutta me stessa che fosse un sogno e che prima o poi mi sarei svegliata.
" iniziamo dal principio " mi rispose il folletto.
" il mio regno si trova ai confini tra le mura dell'inferno e quelle del paradiso. Ogni persona nel regno di Kandhar ha un compito,il mio per esempio è quello di andare da un posto all'altro e portare le notizie più importanti. In sintesi sono un messaggero ma anche un mago. Tutto chiaro fin qui? " lo guardai un po' titubante ma poi risposi.
" si certo,continua " il folletto mosse lievemente le orecchie,aprì la bocca e parlò:" un giorno quando ho avuto l'incarico di mandare un messaggio all'inferno ho scoperto una cosa terrificante. Le mie orecchie sentono a miglia di distanza quindi ho sentito testuali parole senza sforzo: la ragazza nel mondo umano deve passare assolutamente dalla nostra parte così il cerchio non si formerà mai. Dopo aver sentito queste parole andai di corsa dalla mia regina e lei mi disse che un giorno sul mondo degli umani il sole si sarebbe oscurato per sette giorni e, in quel lasso di tempo tutti gli esseri più malvagi avrebbero ucciso la razza umana " lo bloccai facendogli una domanda che mi venne spontanea.
" ma scusa Dio non dovrebbe proteggerci? " dopo un po' mi rispose.
" no,il signore non proteggerà la razza umana o meglio,non potrà farlo,saranno le cinque ragazze con poteri straordinari ha fermare le forze del male " purtroppo quello non era un sogno. Quando mi ripresi dallo sciok risposi.
" quindi io e le altre quattro ragazze diventeremo delle specie di eroine che salveranno il mondo dall'apocalisse? " mi guardò e con un sorriso che non prometteva nulla di buono rispose.
" si, ma ora voglio avere una tua risposta: accetti? non posso mentirti quindi ti dirò gia da mo che rischierete le vostre vite accettando " passarano parecchi minuti e visto che non rispondevo il folletto mi sventolò una mano sugli occhi.
" senti,devo pensarci,non credo di darti una risposta sincera ora alle 11 di sera " mi scrutò per qualche secondo e poi annuì.
" ok allora a domani " mi salutò e scomparve nel nulla. Senza pensarci due volte mi infilai sotto le coperte e mi addormentai. La mattina seguente dopo aver fatto una corsa assurda arrivai a scuola due minuti prima che suonasse la campanella. Mi sedetti come al solito al mio posto,non prestai minimamente attenzione alle lezioni fino alla quinta ora dove la preside entrò e ci presentò un novo professore di biologia.
" ragazzi vi presento il professore Sakurai Edoardo " rimasi scioccata dalla figura molto alta che mi si pesentò davanti.
" questa non ci voleva proprio " pensai tra me e me. Le due ore passarono in fretta e tutti i ragazzi si affrettarono ad uscire dopo il suono della campanella compresa me,ma prima di attraversare la porta la voce di Edoardo mi fermò.
" Giada devo parlarti " il professore mi guardò in modo un po' terrificante. Quando la classe si svuotò andai verso la cattedra rimanendo ovviamente a debita distanza.
" professore,volevate parlarmi? " dissi con un tono di voce un po' tremante. Edoardo si alzò dalla sedia e venne verso di me con passo predatore.
" scappa,vuole farti del male,scappa prima di caderne preda!? " quella voce continuava a risuonarmi nella testa senza interruzione.
" posso sapere perchè sei scappata e non sei rimasta nella camera come ti avevo detto? " la sua voce trasudava un po’ di rabbia.
 " sono fritta fino al collo,adesso che gli rispondo!? " pensai tra me e me. Stavo per rispondere quando Edoardo si passo una mano sui capelli scompigliandoli un po'.
" beh,adesso sinceramente non mi interessa,andiamo! " lo guardai un po' stranita non capendo.
" dove dobbiamo andare,scusa? " mi lanciò un occhiata prima di trasformarsi.
" all'inferno,ho ancora parecchie cose da fare e ti devo ancora controllare le ferite " mi guardò in modo malizioso ma io risposi prontamente:
" le mie ferite stanno benissimo e poi io devo restare qui,ci vediamo?! " mi girai di scatto e corsi verso la porta per aprirla ma senza successo ovviamente.
" non rendere le cose difficili " mi girai in tempo per vedere che cercava di prendermi,per fortuna feci un salto verso un banco lì vicino e riuscii a schivarlo senza problemi.
" ahahahah, hai ottimi riflessi lo sai?! " senza pensarci due volte andai in fondo all'aula.
" è strano,non sono mai stata tanto agile forse è la paura... " riflettei tra me e me.
" beh sai,quando non voglio fare una cosa non la faccio e basta,e comunque grazie per il complimento dell'agilità " ci guardammo per qualche secondo in silenzio.
" vedo che mi vuoi far divertire ancora di più " sorrisi, in realtà avevo gia un piano di come fuggire.
" se la vuoi mettere così cornuto " lo guardai in faccia e incominciai a ridere. Ovviamente il mio obbiettivo era quello di distrarlo in modo di sfruttare quel secondo per scappare dalla finestra anche se stavamo al secondo piano.
" allora osservi " mi sentivo leggera come se qualcuno mi avesse tolto tutti i problemi,quello era il momento giusto. Corsi velocemente verso la finestra ruppi il vetro e saltai giù senza timore,non mi voltai neanche per vedere che faccia aveva fatto Edoardo.
" evviva,non mi sono rotta niente " mi precipitai a casa.
" Giada, ma dove sono Christian e Andrea " stavo quasi per svenire tanto ero eccitata ed ovviamente come un' idiota mi ero completamente dimenticata di quelle pesti.
" si,ora vado immediatamente a prenderli " mi voltai e corsi verso la loro scuola con un po'di timore di incontrarlo.
" adesso che ci penso come diavolo ho fatto a rompere il vetro della finestra?! " non mi importava neanche di averlo detto ad alta voce. In pochi minuti mi ritrovai ai cancelli della scuola. Entrai per chiedere alle maestre dove erano i miei fratellini.
" mi scusi sa dove sono Christian e Andrea della prima A? " la maestra mi guardò un po' preoccupata.
" ciao Giada,tuo cugino se non mi sbaglio è venuto a prenderli perchè ha detto che tu stavi a casa con la febbre " senza risponderle mi precipitai per strada.
" ma ora dove vado a cercarli? " mi fermai in mezzo al macciapiede preoccupata.
" ehy?! che fai? hai deciso? " riconobbi subito quella voce stridula.
" oh ti prego aiutami,non riesco a trovare più i miei fratellini " lo guardai supplicante.
" calmati e spiegami che cosa è successo " di sicuro non lo dava a vedere ma era preoccupato quanto me.
  
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