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Autore: Felicity Weedon    26/04/2014    1 recensioni
la notte più incredibile della mia, dove conobbi lui harry potter
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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UN NUOVO SGUARDO

Emily si svegliò, il sole oramai alto le aveva solleticato gli occhi costringendola ad alzarsi.

Si stropiccio gli occhi per farli abituare alla luce delle 8 di mattina, la domenica era abitudine per lei alzarsi abbastanza tardi, anche se i suoi amici e suo fratello le dicevano che era presto, ovvio loro si alzavano all'ora di pranzo, scese dal letto e prese la divisa accuratamente lanciata su di una sedia vicino al suo letto, la mise e scese per colazione.

La sala granda era vuota, come ogni domenica mattina, semplicemente perchè i ragazzi della scuola amavano alzarsi leggermente più tardi.

Camminò silenziosa fino al tavolo della sua casa, Grifondoro per precisare, si accomodò e cominciò la sua colazione, appena Emily si versò il latte la porta della sala grande venne spalancata in malo modo da uno studente di serpeverde che con aria molto scocciata, si trascinò al suo tavolo. Il serpeverde non era che Draco Malfoy, lo studente del sesto anno, con cui suo fratello Harry andava molto daccordo, solo se vivessero in un modo parallelo.

Emily non ci fece molto caso e continuo la sua santa colazione, finita quest'ultima si alzò per andarsene, ma fu fermata dalla voce arrogante quanto sensuale di Malfoy “ Potter!Siamo mattiniere?!”

“Malfoy...che sorpresa non ti avevo nemmeno visto! Si sono mattiniera e il mio nome è Emily Potter, quindi se desideri chiamarmi ti invito a non farlo, perchè non mi interessa colloquiare con uno come te...intesi?!”

“ Acide la mattina?! Potter non volevo chimarti, ma solo dirti che lo sfigato di tuo fratello, deve stare attento! Ci vediamo Mezzosangue!”

“A mai più Malfoy!” detto questo girò i tacchi e se ne andò.

Mentre percorreva i corridoi,che la separavano dall bibbioteca, le venne in mente il sogno della notte passata ed un enorme sorriso le comparve sulle sue labbra sottoli, le piaceva ricordare come aveva conosciuto Harry potter, non che suo fratello e colui che tutti chiamano “Il bambino che è soppravvisuto”, ma quello che tutti non sanno, almeno fino a tre anni fa è che Harry Potter avvesse una sorella.

Lei non ricordava molto di quella notte, ma sinceramente non le interessava, perchè da quando Voldemort era ricomparso aveva cercato di uccidere solo Harry e lei non era mai stata nemmeno considerata.

Entrò nella bibblioteca, respirava odore di libri vecchi ed impolverati, vagò unn poco alla ricerca di un'angolo riservato per concentrare i suoi penseri.

Si sedette lontano dagli studenti intenti a studiare, si prese un'angolo alla fine dell'enorme bibblioteca. Prese i compiti e volecemente li completò, poi dalla cartella tirò furi un quaderno, dalla copertina di quoio con un legaccio di stoffa color oro,Emily slegò il legaccio e aprì il quaderno, prese la penna di gufo ed la intinse nell'inchiostro magico, appoggio con delicatezza esperta la punta della piuma sulle pegine bianche del quandernetto, chiuse gli occhi un attimo per figurare il suo pensiero, lo disegnò, nel momento stesso in cui completò il disegno alzò gli occhi e pensò al perchè di tutto questo, al perchè della guerra con Voldemort ed al perchè volglia aver tutto il potere, al perchè consideri la razza dei purosangue superiori agli altri, abbassò lo sguardo sul disegno, aveva disegnato una fenice, non era ancora completa, mancava il colore, prese la bacchetta e pronucio l'incantesimo adatto per il suo scopo, la fenice da lei disegnata si colorò di rosso, arancione e giallo, era un disegno significativo per lei, senti dei passi vicino a lei, si voltò, incrociò l'azzurro di un paio di occhi tristi di una persona davvero arrogante, Malfoy, appena i loro occhi si incontrarono, lui si girò e se ne andò.

Emily rimase per un attimo spaesata da quel contatto indiretto, aveva visto qualcosa di strano nei suoi occhi, qualcosa che non credeva possibile, qualcosa di umano e sensibile, non era il solito sguardo con cui lui la guardava solitamente, era strano, bello in un certo senso, ma anche inquitante, non era il Malfoy che si presentava all'apparenza.

Chiuse il quanderno e rimise nella cartella gli oggetti che aveva utilizzato, mise in spalla la sua cartella ed uscì dalla bibblioteca, si era fatta ora di pranzo.

Imbocco il corridoi che portava nuovamente alla sala grande, spalancò le porte ed entrò, ora la sala non era vuota come alla mattina, anzia era gremita di gente, tutta sorridente e felice.

Emily camminò fino al suo tavolo, ma nel percoso si sentì osservata e cercò di trovare il volto di chi la stava guardando, lo trovò, i suoi occhi erano fissi su di lei e la scrutavano con timore di essere notati, azzurri come il mare, ci si poteva perdere, erano bellissimi, come il loro possessore Malfoy.

Malfoy la stava guardando, come qualche ora prima in bibblioteca. Emily ci fece poco caso e prosegui fino al tavolo. Si sedette e saluto i suoi amici e suo fratello - Ciao ragazzi!! Tutto bene?!-

-Certo!! Alla grande- rispose Harry – Bene, sono contenta!- disse Emily a suo fratello, poi prese a mangiare.

Finito il pranzo Emliy uscì dalla sala grande e si diresse nei suoi dormitori, arrivata davanti alla signora grassa disse la parola d'ordine -Fenice- e il quandro la lasciò entrare.

Nei dormitori femminili a quell' ora non c'era nessuno e quindi emily potè rilassarsi, tranqiulamente per mezz'ora, poi decise di cambiarsi, si tolse la divisa e, sta volta la ripiegò correttamente, e la ripose sulla sedia, prese un paio di jeans attillati, una maglietta e una felpa pesante, tutti vestiti abituè dei babbani, ma a lei non dispiacevano anzi le piacevano molto di più degli abiti magici.

Prese con se la cartella, con all'interno il suo quaderno “Jack” come lo chiamava lei ed uscì diretta nel giardino appena prima della foresta proibita, di cui pochi conoscevano l'esistenza, in cui si trovava una grande quercia bianca, sotto la quale Emily amava sedersi e dare sfogo ad ogni pensiero le veniva in mente.

ANGOLO PER ME:
ok sapete, questa storia non è ancora finita, in realtà volevo pubblicarla quando era completata, ma non ho resistito...
volevo aggiungere che nel prossimo capitolo, o quello dopo, non parlerò più di Emily in terza persona, bensì dal suo punto di vista...spero vi piaccia.   

   
 
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