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Autore: November Rain_    26/04/2014    2 recensioni
Nicole e Zayn. Due persone così diverse, ma allo stesso tempo così legate. Sono migliori amici dall'infanzia, pensano che nessuno e nulla potrà mai cambiare il loro rapporto. Ma sarà vero? Riusciranno a rimanere dei semplici amici? O l'amore metterà in dubbio tutto ciò?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(You want to) Make a memory.

Capitolo 5

 

«What is love?
What is love?
When you don't know who
you lying next to, to you anymore
What is love?
What is love?
You don't know what love is till
you love somebody, bad enough
What is love?
What is love?
What is love?
What is love?
What is love? Love...to you »

 

 

 

Dopo aver passato l’intera nottata a pensare all’accaduto con Zayn, decisi di lasciarmelo alle spalle, non era niente alla fine, se non uno stupido bacio tra due migliori amici. Essendo anche praticamente il primo e non avendo mai baciato nessun altro, sicuramente, era quello il motivo per cui provai quelle sensazioni. Quello e nient'altro, perché a me non poteva piacere Zayn. No, non mi piaceva.
«Nicole?» mi richiamò mia madre.
«Sì?» risposi dalla mia camera.
«Zayn è già arrivato, muoviti!» mi informò.
«A-arrivo» balbettai.
Zayn era arrivato, perché improvvisamente mi sentivo così... ansiosa? Era normale che fosse già arrivato, dopotutto andavamo sempre, o quasi, insieme a scuola. Stavo pensando troppo, come facevo solitamente quando ero nervosa.
Dovevo muovermi o avremmo fatto tardi a scuola, così afferrai lo zaino e scesi velocemente.
«Eccomi!» esclamai, facendo il mio ingresso nel soggiorno.
«Buongiorno» rispose Zayn, estraendo una sigaretta dal pacchetto.
Non mi degnò nemmeno di uno sguardo, questo stronzo. Bene, lui fa finta di niente? Io farò lo stesso.
«Dovresti smetterla di fumare» dissi sfilandogli la sigaretta dalle labbra, sorpassandolo.
«Hey, ri-dammela!» ordinò seguendomi.
«Mmm» feci finta di pensarci su «Non ci penso» risposi correndo via.
«Niky! Fermati!» ripeté nuovamente.
Mi fermai tenendo la sigaretta nascosta dietro la schiena. «Che c'è?» domandai.
«Voglio la sigaretta, ne ho bisogno ed era l'ultima» rispose avvicinandosi.
«No, non ne hai bisogno. Ne sei dipendente, è diverso» ribattei.
«Niky, non costringermi a prenderla con la forza» affermò socchiudendo gli occhi in due fessure.
«Uhhhh che paura» dissi sfidandolo con lo sguardo.
Il moro fece un passo in avanti, ma fu bloccato dalla sorella che si mise tra noi due saltandomi in braccio.
«Ciao!» esclamò dandomi un piccolo bacio sulla guancia.
«Buongiorno piccolina» risposi stringendola.
«Che stavate facendo?» domandò curiosa, spostando lo sguardo da me al ragazzo.
«Nulla» risposi io sorridendole.
«Perché Zayn è arrabbiato?» mi sussurrò all'orecchio.
«Per una cavolata, gli passerà» la rassicurai e lei mi sorrise.
«Safaa?» la madre la richiamò.
«Arrivo» sbuffò la bambina, che si avvicinò al moro dandogli un bacio sulla guancia «Non arrabbiarti» disse, prima di correre dalla donna.
«Tanto non sarò l'unico tra poco» sussurrò con un sorrisino bastardo sul volto.
«Niky?» mi chiamò Trisha.
«Sì?» domandai sporgendomi di lato per riuscire a vederla.
«Potresti controllare Safaa oggi?» chiese gentilmente.
«Oh, stasera?» domandai preoccupandomi, non volevo dire di no, ma c'era l'appuntamento con Jon.
«Sì, perché hai da fare? Eppure Zayn mi ha detto che potevo chiedere a te perché non avevi impegni...» disse la donna.
Ecco cosa intendeva poco prima, mi girai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo, mentre lui sorrideva divertito.
«Ecco... Avrei un appuntamento oggi...» la informai arrossendo lievemente.
«Ohhhh! Che carina! Allora non preoccuparti, troverò una soluzione. In bocca al lupo» mi sorrise prima di salire in macchina.
«Grazie» risposi ricambiando il sorriso.
Mi girai verso il moro che si allontanava a grandi passi «Stronzo, torna qui!» gli urlai contro inseguendolo.
Anch'esso continuò a correre ridendo «Non ci penso nemmeno!» rispose.
«Tanto uscirò Jon! Non guarderò tua sorella oggi!» lo informai continuando ad urlare, visto che non aveva sentito la fine della discussione.
Di colpo si bloccò e tornò indietro con uno sguardo furente.
«Zayn, non fare così» gli ordinai correndo lontano da lui, entrando dentro il cancello scolastico.
«Tanto ti prenderò prima o poi!» urlò alle mie spalle.
Camminai velocemente nel corridoio, trascinando Eleanor per un braccio.
«Sei stranamente silenziosa oggi» constatò la ragazza guardandomi in modo strano.
Mi fermai al suo armadietto, facendole compagnia mentre prendeva i suoi libri.
«Non è vero» ribattei, guardandomi attorno facendo finta di niente.
In quel momento passò Zayn abbracciato ad una ragazza, si fermarono davanti al mio armadietto. La fece appoggiare contro esso ed iniziarono a baciarsi. Sentii una strana sensazione dentro di me, all'altezza dello stomaco, mi stava innervosendo parecchio quella situazione. In quel momento avrei voluto prenderli e picchiarli.
«El, possiamo andare via di qui?» domandai fissandola, interrompendo il suo discorso.
«Perché? Che succede?» domandò seguendo il mio sguardo, fino ad arrivare alle due sagome che stavo fissando «Oh» sussurrò.
«Eh» risposi distogliendo lo sguardo.
«Ti da fastidio?» chiese con un sorriso.
«Che?! No! Certo che no. Perché dovrebbe?» dissi velocemente.
«Allora possiamo andare a prendere i tuoi libri, tranquillamente» aggiunse incamminandosi verso i due.
«El!» la richiamai, ma fu troppo tardi ormai era già li davanti ad aspettarmi.
Sbuffai e la raggiunsi controvoglia. I due non accennavano nessun movimento per spostarsi, così tossì. Ma niente, fecero finta di non sentire.
«Se non vi dispiace» parlai con tono acido.
«Oh, scusa Niky. Pensavo di essere davanti al mio» si scusò Zayn, spostando la ragazza nell'armadietto accanto al mio, ovvero il suo.
«Che cosa rivoltante» commentai afferrando i libri.
«Cosa?» domandò il moro, senza staccarsi da quella.
Alzai un sopracciglio «Mi sembra abbastanza chiaro si che parlo» risposi sbattendo lo sportellino.
«Andiamo El» aggiunsi trascinando via la castana.
«A dopo Zayn» lo salutò.

 

≈†≈

 

A pranzo non si era fatto nemmeno vedere e per l'uscita mi mandò un messaggio dicendo di non aspettarlo, perché aveva da “fare”. Così tornai a casa da sola, presi l'occorrente per andare a danza e mi diressi in palestra. L'allenamento fu estenuante, però riuscì a calmarmi e scaricarmi. Le due ore trascorsero velocemente, appena uscii fuori trovai il moro ad aspettarmi. Lo ignorai e gli passai accanto, dirigendomi verso casa.
«Ciao eh» mi salutò seguendomi.
«Mh» fu la mia risposta facendo un cenno con la testa.
«Ce l'hai con me?» domandò.
«Può darsi» dissi alzando le spalle.
Durante il tragitto non disse altro ed appena arrivai davanti a casa non gli diedi il tempo di parlare che gli sbattei la porta in faccia. Corsi in bagno e mi feci una doccia rilassante, quando uscii legai i capelli con un asciugamano, indossai l'accappatoio e mi diressi in camera.
«Che ci fai qui?» domandai scettica al moro sdraiato sul letto.
«Volevo sapere se avevi bisogno di altri consigli per stasera» disse tranquillamente.
«No, grazie. Ora puoi andare» risposi incrociando le braccia sul petto.
«Perché dovrei?» domandò mettendo le braccia sotto la testa.
«Perché dovresti? Mmm vediamo un po'» dissi facendo finta di pensarci su, camminando avanti ed indietro «Forse perché mi devo cambiare e non ti voglio qui? Tu che dici?» chiesi girandomi di scatto verso di lui.
«Capirai Niky, come se non ti avessi mai vista!» borbottò girandosi dall'altra parte.
«Sai, ora è leggermente diverso. Siamo cresciuti» gli feci notare.
«Dai, muoviti o mi giro» mi minacciò.
Indossai subito il jeans scuro a sigaretta, la canotta a righe bianche e nere e le converse.
«Puoi girarti» lo informai mentre tolsi l'asciugamano dai capelli.
Subito obbedì e mi guardò sorridendo «Stai bene, sai?» chiese.
«G-grazie» balbettai. Perché diavolo ora faceva il carino? «Zayn, dimmi subito che vuoi»
«Lo so che sei arrabbiata con me per aver cercato di rovinarti l'appuntamento» affermò alzandosi.
«E...?» lo incitai a continuare.
«Mi dispiace, ok? Ma io non voglio che esci con quello lì» affermò innervosendosi.
«Devo per caso chiederti il permesso ora?» domandai ridendo.
«Non sarebbe una cattiva idea» rispose lui.
«Andiamo, la vuoi smettere? Perché non dovrei uscirci? Avanti, illuminami» dissi fissandolo negli occhi.
«Perché non voglio che esci con qualcuno» mi informò tranquillamente.
«Che ti importa? Torniamo al solito discorso Zayn!» esclamai perdendo la calma.
«Quale?» chiese avvicinandosi.
«Non sei n'è il mio ragazzo, tanto meno mio padre! E poi spiegami perché tu potrei andare dietro a tutte quelle che vuoi ed io non posso uscire con un ragazzo?» continuai ad urlare spingendolo indietro.
«Per ieri» sbottò.
«Ieri? Cosa c'entra ieri?» domandai facendo finta di non capire.
«Il nostro bacio, non ci credo che tu l'abbia già dimenticato» sussurrò fissandomi.
E fai bene a non crederci.
«Invece è così» risposi prontamente «Come se non fosse accaduto proprio nulla! Era solo un bacio, come baciare una sorella» ripetei le sue stesse parole.
«Ah quindi l'hai dimenticato?» domandò alzando un sopracciglio.
«Esatto» affermai decisa.
«Quindi se ora te ne dessi un altro, non conterebbe nulla giusto?» domandò.
«Dove vuoi arrivare Zayn? Certo che lo dimenticherei, li dimenticherei tutti» ribattei.
«Saresti in grado di dimenticare tutto? Sicura?» chiese nuovamente.
Annuii senza mostrare nessuna esitazione.
Lui si avvicinò minacciosamente a me e si abbassò con il viso all'altezza del mio, prendendolo tra le mani.
«Allora prova a dimenticare questo» sussurrò sulle mie labbra, pochi secondi prima di posarle definitivamente.
Iniziò a baciarmi, cercai di non ricambiare, ma lui non mollo anzi continuò fino a quando non cedetti ed iniziai a baciarlo a mia volta. Gli buttai le braccia intorno al collo continuando a baciarlo, lui mi afferrò per le cosce e mi sollevò prendendomi in braccio, mentre tentò di approfondire il bacio con la lingua. Titubante acconsentì e lo lasciai fare, stavo nuovamente provando le sensazioni del giorno prima, sentivo come delle farfalle nello stomaco e avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Il moro si staccò sorridente e mi poggiò a terra «Buona fortuna» sussurrò uscendo dalla finestra.
«Cazzarola!» borbottai nervosamente. Perché mi doveva confondere così?

 

 

≈†≈

 

 

Jon arrivò puntuale, prima di poter uscire dovetti presentarlo ai miei, specificando che era solo un mio amico. Prima di tutto mi portò al cinema, dove guardammo un film di cui non avevo nemmeno capito il titolo. Non riuscii nemmeno a seguirlo talmente ero persa con i miei pensieri.
«Bel film» affermò Jon, quando uscimmo dalla sala.
«Già» risposi sorridente.
«Hai fame?» domandò camminando al mio fianco.
«In effetti sì» confessai, sentendo il mio stomaco contorcersi.
«Ti va una pizza?» propose fermandosi davanti a Pizza Hut.
«Direi che sarebbe perfetto!» risposi.
Mi prese la mano ed entrammo dentro, ci sedemmo al tavolo e ordinammo due piazze margherita.
«Ecco le vostre pizze» disse il cameriere, poggiandole sul tavolo.
«Grazie mille» sorrisi.
«Allora, buon appetito» mi augurò Jon.
«Anche a te!» risposi iniziando a tagliare la pizza a spicchi.
Iniziammo a parlare tranquillamente, godendoci quella goduria di pizza. Osservai attentamente il ragazzo che si trovava di fronte a me, era muscoloso al tanto giusto, con i capelli castani ma con qualche sfumatura sul biondo e gli occhi verdi. Sì, non era niente male.
«Ho sentito dire che tu e Zayn siete usciti da una stanza insieme» iniziò ad un certo punto Jon.
La coca cola che stavo bevendo mi andò di traverso ed iniziai a tossire.
«Oddio!» mormorò il ragazzo preoccupandosi «Tutto bene?»
Annuii calmandomi.
«Sì, te l'ho detto che a scuola dicono tante cazzate» affermai con non curanza.
«Quindi non eravate lì?» continuò addentando l'ultimo pezzo.
«Oh no, eravamo lì, ma di certo non per fare quello che pensano tutti» dissi ridendo.
«E cosa?» domandò curioso.
«Niente di che, litigavamo come sempre» dissi alzando le spalle.
«Ah» si limitò a dire «Come mai?»
«Sai com'è, Zayn è così premuroso con me e l'altro giorno quando a fine festa non mi hanno trovata... Beh ha dato di matto» sorrisi pensando al moro.
«Ti piace, vero?» chiese lui.
«Chi?» domandai confusa.
«Zayn» rispose secco.
«Cosa? Zayn?! Ma per niente, siamo solo migliori amici. È come... un fratello» conclusi.
“Sì, certo un fratello che bacia benissimo” pensai.
«Comprendo, dai ti riaccompagno a casa» mi informò porgendomi la mano.
Posai la mia sulla sua e mi alzai seguendolo. Salimmo in macchina e mi riaccompagnò a casa, proprio come l'altra volta fino alla porta d'ingresso.m
«Beh, grazie per la serata» dissi girandomi verso di lui, dalla posizione in cui stavo potevo vedere chiaramente la camera del moro. La luce era accesa, quindi Zayn si trovava lì dentro.
«Grazie a te! Mi sono divertito, dovremmo rifarlo un giorno» propose accarezzandomi il viso.
Sorrisi imbarazzata, forse perché sentivo un altro sguardo su di noi. Facendo finta di niente alzai lo sguardo e vidi, appunto, Zayn che ci fissava. Per una frazione di secondo i nostri sguardi si incrociarono, così lo portai subito sul ragazzo che avevo davanti.
«Magari possiamo fare un'uscita tutti insieme» proposi io.
«Sì, non sarebbe male» concordò lui.
Che diavolo aveva Zayn da continuare a fissare ciò che facevamo noi? Continuavo a mordermi nervosamente il labbro.
«Allora... Vado» dissi al ragazzo.
Jon annuì ed iniziò ad avvicinare il suo viso al mio.
In quel momento mi tornò in mente la sua frase “Prova a dimenticare questo”, ora ti faccio vedere io come ti dimentico.
Il ragazzo posò le labbra sulle mie, era un bacio diverso rispetto a quello del moro. Questo era più dolce, ma non mi fece lo stesso effetto, per dirla tutta non fece nemmeno un quarto dell'altro effetto.
Fu brevissimo, si staccò arrossendo leggermente.
«A presto» mi salutò.
Aspettai che il ragazzo si allontanasse e rialzai lo sguardo verso la camera di Zayn, dove incontrai il ragazzo con uno sguardo infuriato che stringeva in un pugno la tenda. Trattenni il respiro per un attimo e poi corsi dentro casa agitata.
«Com'è andata?» chiese mia madre dalla cucina.
«Oh bene, abbiamo visto un film e poi abbiamo mangiato una pizza» risposi avviandomi alle scale.
«Lo vedremo ancora?» domandò mio padre.
«Non lo so» esclamai correndo in camera mia.
In che casino mi stavo mettendo? Che diavolo provavo per Zayn? Perché tra i due baci quello di Jon fu quello insignificante?
Afferrai il cellulare e composi il numero di Eleanor, mentre mi andai a sedere nel balcone della mia camera.
«Rispondi...» borbottai torturandomi le labbra.
«Niky? Com'è andata?» chiese subito la castana.
«El, che cos'è l'amore?» domandai d'un fiato.
«L'amore?» domandò lei confusa.
«Sì, l'amore» risposi lanciando un altro sguardo verso la camera del moro.







 

Capitolo cinque a voi!
La nostra povera Nicole è sempre più confusa!
Voi che ne pensate? E come mai Zayn sembrava furioso?
Se non avete mai letto
Last Year e Return
vi consiglio di passare e dare un'occhiata.
Che altro dire... Beh presto xxx

NovemberRain



 

  
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